Seconda lezione: Le piante della costa

Papavero delle spiagge - Varigotti (SV)
Fotografia di Mario Marchisio © 2000

Le piante della costa si classificano in funzione dell’ambiente in cui vivono; quelle sulla sabbia sono dette "psammòfite", quelle che si annidano sulle rocce a picco sul mare "alòfite".

Le psammòfite.

Le psammòfite hanno meccanismi fisiologici particolari, in grado di farle vivere in ambienti ad elevata concentrazione salina: sono dotate di apparati radicali molto sviluppati o di fusti sotterranei striscianti (rizomi), in modo che se il vento le ricopre di sabbia emettono nuovi getti inoltre per resistere al salino ed alla siccità, hanno terminazione spinose, superfici glabre e cerose, la fioritura avviene prima del grande caldo. Le psammòfite svolgono un’azione fondamentale per il consolidamento delle sabbie che porta alla formazione di dune stabili.

Nelle nostre spiagge (Capo Noli - Spotorno - Bergeggi) sono presenti: ravastrello marino, erba kali, papavero delle sabbie, finocchio marino, giglio marino ecc. ecc

Le alòfite

Le piante alòfite si annidano negli anfratti delle falesie marine, sono frugali, resistono alla siccità al salino ed alla forte insolazione, presentano terminazioni spinose, colorazione cinerea e superficie pelosa; sovente si riuniscono in associazione simbiotica come il "critmeto" formato da: violacciocca, barba di giove, malva marina, cineraria marittima.

A Capo Noli troviamo :il cavolaccio, l’erba di S.Pietro, euforbia arborea, limonio ligure e fico degli ottentotti, assenzio arboreo, vilucchio di Capo Noli (specie protetta dalla legge reg. No 9 del 30\1\84)

A Punta del Maiolo oltre a quelle sopra indicate troviamo: cineraria marittima, barba di giove, violacciocca, agave ecc. ecc.

Nell’ habitat delle alòfite si possono trovare essenze che non appartengono, almeno secondo il nostro giudizio, a questa categoria: piante della "gariga" (elicriso, cisto tomentoso, timo) e piante "antropico ruderali" (valeriana rossa, enula, ecc.).

Spotorno, Aprile 2002

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