UN GIORNO Un giorno inoltrandomi nella foresta, vissi cose nuove: Sentite, oh! ma forse non mi crederete, comunque ascoltatemi. Avete mai passato, Camminando per un agile mulattiera, un piccolo ruscello: Avete sentito ? Un ruscello mi parlò, parlava con veloci e fresche parole, che arrivavano subito all'anima. Allora capii la purezza e la gioia di donare. Continuando ad andare sentii le vaghe frasi dei faggi. I giovani imitavano i vecchi, e tutti insieme parlavano. Parlavano di molti fratelli, mentre piccoli licheni predicavano l'umiltà. Guardando sui rami dei grossi faggi, vidi fuggir lo scoiattolo. Il suo grido era vita e paura, amore per quella dolce vita così spesso minacciata. |
Salendo su per la montagna, vidi il camoscio. Il fantastico animale mi mostrò la sua anima, di chi difende i piccoli, e questo bastò a capire. Quando salii più su tra gridi di cornacchie dicenti: "noi esistiamo" che di tanto in tanto si sentivano, salendo su in cima, vidi i gracchi. Essi parlarono con le loro ali: "vedete noi non siamo aria, ma è come se lo fossimo; solo noi muovendoci abbiamo uno scopo. Viviamo, amiamo su queste cime, il vento è nostro fratello e la pioggia non ci è nemica. Perché noi realizziamo unità con ciò che ci è intorno, e viviamo. Non perdetevi in sciocchezze, |