UN GIORNO

 

Un giorno inoltrandomi

nella foresta, vissi cose nuove:

Sentite, oh! ma forse non mi crederete,

comunque ascoltatemi.

 

Avete mai passato,

Camminando per un agile mulattiera,

un piccolo ruscello:

Avete sentito ?

Un ruscello mi parlò,

parlava con veloci e fresche parole,

che arrivavano subito all'anima.

Allora capii la purezza e la gioia di donare.

 

Continuando ad andare

sentii le vaghe frasi dei faggi.

I giovani imitavano i vecchi,

e tutti insieme parlavano.

Parlavano di molti fratelli,

mentre piccoli licheni predicavano l'umiltà.

 

Guardando sui rami dei grossi faggi,

vidi fuggir lo scoiattolo.

Il suo grido era vita e paura,

amore per quella dolce vita

così spesso minacciata.

Salendo su per la montagna,

vidi il camoscio.

Il fantastico animale

mi mostrò la sua anima,

di chi difende i piccoli,

e questo bastò a capire.

 

Quando salii più su

tra gridi di cornacchie dicenti: "noi esistiamo"

che di tanto in tanto si sentivano,

salendo su in cima,

vidi i gracchi.

Essi parlarono con le loro ali:

"vedete noi non siamo aria,

ma è come se lo fossimo;

solo noi muovendoci abbiamo uno scopo.

Viviamo, amiamo su queste cime,

il vento è nostro fratello

e la pioggia non ci è nemica.

Perché  noi realizziamo unità

con ciò che ci è intorno,

e viviamo. Non perdetevi in sciocchezze,

fate così anche voi."
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