GMG2005: Ce l'abbiamo fatta!!


Ok, ok... Tra improbabili scatolette di cibo e simpaticissimi volontari tedeschi che non spiccicano una sola parola di inglese, la GMG di Colonia è andata: tutti gli uomini dell'armata Dottry (quelli della foto qui a fianco, per intenderci) hanno superato anche l'ultima, agghiacciante prova preparata dai tedeschi: la notte al Marienfeld. Chi ne volesse sapere di più su questo ameno posticino nei dintorni di Colonia può visitare il sito www.wjt2005.de. Dopo aver rischiato di svernare in uno sperduto paesino della Renania, causa il sovraffollamento di pellegrini all'uscita del Marienfeld, siamo riusciti a metterci in salvo e a fare decisa rotta verso sud, verso l'amata Svizzera e il passo del San Gottardo... all'interno del quale abbiamo forato! La fortuna sarà cieca, ma la sfiga ci vede benissimo: il volo che noi vittoriesi abbiamo preso per tornare a casa (il Torino-Catania) ha ritardato di oltre due ore; e, come se non bastasse, uno dei nostri bagagli è andato smarrito. Siamo forse incappati in una qualche maledizione di Girolamo Savonarola? O in qualche anatema segreto di Nostradamus? Non lo sapremo mai e (a dirla tutta) non ci importa per nulla saperlo. La GMG è bella anche per questo, perchè non sai cosa potrà capitarti da un momento all'altro, perchè non sai quale disagio dovrai affrontare di lì a poco. Ma noi siamo partiti per adorarlo. E, si sa, nessun ostacolo potrà mai fermare dei Magi, nemmeno se si tratta di Magi Vittoriesi.
PS La sezione download verrà aggiornata con alcuni file audio registrati durante la GMG... ;-)(23/08/2005)


Punto dolente di ogni GMG che (non) si rispetti: il cibo. Ancora una volta alla Sodexho è stato affidato il compito di tentare di avvelenare i pellegrini in arrivo da tutto il mondo. Noi ci siamo arrangiati: raccogliendo gli avanzi abbiamo aperto una piccola succursale della Caritas. Manco a dirlo, tra le pietanze avanzate in maggiore quantità c'erano le terribili scatolette d'insalata...

Pietanze a parte, la foto a destra mostra chiaramente lo stato di degrado in cui versano dei tipici partecipanti alla GMG dopo una tipica giornata alla GMG: facce sorridenti ma sfiancate. Una espressione corporea riassumibile nel consumato motto: "Sono stanco, ma sono contento".
Il loro sorriso è enigmatico tanto quanto quello della Gioconda: sono tutti italiani, distanti almeno 1500 km da casa, con le borse sotto gli occhi per il troppo sonno e i piedi doloranti per il troppo cammino. E allora cosa diavolo hanno da sorridere?? Mi spiace, ma non è facile rispondere a questa domanda: solo chi ha fatto una GMG con un certo stile può capirlo...

Per la cronaca, i tipi ritratti attorno all'improvvisato banco alimentare sono (da sinistra): Nicola, Daniele, Dario, Chiara, Andrea, Luigi. (25/08/2005)

 

 

 

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