ETIMOLOGIA Macedonio deriva dal latino macedonius e significa"oriundo della Macedonia. L'onomastico viene festeggiato il 13 marzo in ricordo di San Macedonio,martire con le Sante Modesta e Patrizia, che in qualche localita' e' venerato il 24 gennaio.Con questo nome,viene venerato il 12 settembre un santo,martire della Frigia con i Santi Taziano e Teodolo. (Enciclopedia dei Santi e Beati)

Originaria di Macedonia,da cui trasse il cognome,non mancano autori,che la dicono originaria napoletana.E a questo proposito vuolsi osservare che quasi tutte le famiglie nobili delle province meridionali asseriscono di avere origine straniera: il che crediamo essere derivato dal fatto che le nostre contrade sono state sventuratamente soggette per lungo tempo a tante conquiste di gente forestiera. pur troppo è generale usanza di ogni vincitore il trattare con alterigia il popolo vinto e di averlo in poco pregio, e ciò certo offende l'amor proprio di coloro i quali, per la loro nobiltà credono di aver diritto ad essere tenuti in molto conto. Ora i nostri antichi nobili per ribattere l'audacia dei vincitori dovettero cominciare ad ostentare una straniera origine, volendo in certo modo significare che ancheglino erano stati un giorno alla loro volta conquistatori del reame. La dinastia ebbe cosi nobità in Napoli al seggio di Porto, in Salerno al seggio di Campo, in Aversa, in Capua, in Benevento, in Brindisi e in Foligno; e fu signora di diciassette feudi, di quattro marchesati, e del ducato di Grottolello nel 1646. Teseo Macedonio cameriere e familiare di Re Carlo I e Carlo II d'Angiò; Arrigo giustiziere di Napoli nel 1292;Bernardo ambasciatore presso il Re Cipro Pietro e Pedrillo maresciallo del Regno e maggiordomo del Re Ladislao;G.Vincenzo insigne giureconsulto; Pietro governatore di Ariano nel 1612 .

E' malsicuro l'attacco della famiglia a quella dei signori della famiglia i quali portavano per arma d'argento al leone d'azzurro, e che, con fondata ipotesi, possono riallacciarsi al grande ceppo Anscarico. Di questa stirpe Albertello, di Nicolo', dei signori di Bricherasio e di Castelvecchio, cedette un quarto di Bricherasio al principe di Acaia e ne ebbe incompenso il feudo della dinastia, omde i suoi discendenti assunsero questo casato, il quale non venne più dismesso nonostante che un suo tardo pronipote, Antoni, di Francesco, vendesse nrl 1393 il feudo. Da questo Antonio nacque Francesco, che fu infeudato nel 1405 di Brandizzo. Furono figli di costui, Giovanni, Antonio e GiovanniBattista. Quest'ultimo, qualificato cittadino d'Asti, fu infeudato col fratello il 25 dicembre 1491 del feudo di Cortandone, mentre già il 14 settembre 1487 aveva acquistato porzionidi Monale e di Valfenera. Ebbe probabilmente termine questa antica casata con un Giovanni Antonio, che fu senatore di Piemonte e podestà di Biella. Nel 1582 aveva costuivenduto Monale ai Broglia, e forse aveva anche alienato Cortandone, che già nel 1606 risulta feudo di Marco Aurelio Facelli. Stipite noto della famiglia (Massel),oriundaCumiana, e Giovannino che procreò Giovanni Antonio, da cui nacque Giovanni Domenico, che fu sergente nel reggimento provinciale di Susa...

Stemma della Casata MACEDONIO rinvenuto nelle segrete di una TORRE medievale costruita con lo scopo di sorveglianza da un Feudo all'altro. I feduatari Macedonio avevano come simbolo di località una TORRE, detta torre di vedetta. Altri simboli si sono fusi dalle altre famiglie con le quali i Macedonio ebbero a congiungersi. La più numerosa comunità dei Macedonio è di origine dell'Italia meridionale e precisamente tra l'Aspromonte e la Piana di Gioia Tauro. Il piccolo centro agricolo si chiama QUINNQUEFRONDIUM, (1370) , oggi CINQUEFRONDI, e non a caso ha per simbolo la TORRE.

In questa eccezionale immagine, scattata nei sotterranei della torre medievale dove è stato rinvenuto lo stemma, si può chiaramente vedere un alone, assolutamente invisibile durante lo scatto, con le sembianze di un volto.

La casata Macedonio discende da Alessandro Magno. L'arma avita del Leone è ancora visibile sulla tomba di filippo a Cheronea. Tale casato è vitale nel ramo del Principe Leone Macedonio, discendente dell'imperatrice Isabella di Costantinopoli, che sposò il Principe Francesco Macedonio, dando origine alla dinasia Macedone (vedi Memorie Historiche di diverse famiglie nobili, così napoletane, come forastieri di B.Aldimari di Napoli MDCXCL). Alla casa Macedonia, oltre che filippo ed Alessandro, apparteneva Jurj DolgoruKij Granduca di Kiev, che sposò Elena di Bisazio Comneno, cui apparteneva l'Imperatore Alessio il Grande. Più volte imparentati con gli Anghelos, Commeno, DuKas Lascaris, i Macedonio furono Principi di Bisanzio, Re di Macedonia, Principi di Croazia, del Kossovo, di Armenia, Principi di Cipro e di Malta. Il Principe Bartolomeo Macedonio di Napoli, connesso alle famiglie Acquarie (vedi Chiesa di San Pietro a Fusariello di Napoli), sposò la cognata di Re Carlo d'Angiò, prestando al Re i ondi per la battaglia contro Corradino di Svezia. In compenso ebbe dirittodi predazione del tesoro imperiale del giovane Imperatore, incamerando le relique di Costantinopoli che erano custodite dai Templari che tradirono Corradino, passando al d'Angiò. Il Principe Leone Macedonio D'Angiò Scanderberg sposò la figlia del Re D'Aragona, diventando Vicerè delle Calabrie. Da Leone discende direttamente il rincipe Tommaso, i cui avi, dal 1400 vestirono l'abito di Malta. La Dinastia è della anche Macedonio del Leone, per evocare l'arma avita del leone di Filippo il Macedone e di Alessandro Magno. Ebbero il patrocinio dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, dall'Imperatore Comneno da cui discendevano, ereditando reliquie di San Giorgio appartenenti al Casato Hohesfaufen e ad Irene di Bisanzio.(vedi MGH). La parentela con gli Hohestaufen, cui sono connesi più volte, ascende ad Irene di Bisanzio. Ebbero il patrocinio della Chiesa di San Antonio, nella via omonima di Grotteria, ove sorge il Palazzo avito Ducale; e della Madonna Lauretana, nella Chiesa di San Giorgio.

Costituitosi sotto la dinastia degli Argeadi (V sec.a.C.), il Regno macedone esercitò poi la sua influenza sulle città greche a partire dal V sec. Filippo II, salito al trononel 359 a.C., stabilì la sua egemonia su gran parte delle città greche (338). Suo figlio Alessandro Magno vinse i persiani e fondò un vasto impero che si estendeva fino all'Indo. Alla sua morte (323 a.C.) il regno fu travagliato dalle lotte tra i vari diadichi pretendenti al trono, finchè nel 276 a.C.Antigono Gonata riuscì a insediarsi stabilmente in Macedonia. Divenuta provincia romana nel 146 a.C., dopo il crollo dell'Impero la acedonia fu invasa dai Visigoti,Goti,Unni e Ostrogoti, quindi vi si insediarono Slavi,Avari e Bulgari. Nel 1018 fu conquistata dai Bizantini. Occupata dai Serbi (1308-1355), successivamente, con la Serbia , passò sotto il dominio ottomano che si protrasse fino al 1912. Oggetto di discordia fra gli Stati balcanici, col trattato di Bucarest (1913) fu divisa tra Bulgaria,Serbia e Gracia. Durante la seconda guerra mandiale(1944) si formò la Repubblica popolare di Macedonia che costituì una delle sei Repubbliche fedarali iugoslave.

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