I costumi popolari

 

Abito servolanoSi possono distinguere due tipi di costume: alla "mandriera",  corpetto con ampia scollatura e gonna larga e il costume servolano formato da un lungo camiciotto con maniche larghe che ricorda la "tunica manicata" del Medioevo. Il costume di Servola si è sempre distinto sia per il colore dei nastri sia per il modo di coprirsi il capo. Solitamente le donne indossano per primo un corpetto in tessuto di cotone bianco tipo "pelle d'uovo", sopra una camicia larga  e lunga  tessuta in tela con le maniche lunghe finemente ricamate in nero e marrone, all'estremità delle quali affiorano i polsini in pizzo del corpetto.Abito servolanoSegue una sottoveste o gonna in cotonina pesante bianca. Sopra tutto questo una veste di tela di cotone nero plissetata con un  ricamo giallo-rosso che funge da orlatura al collo a V profonda. Completa il tutto il grembiule in seta nera ricamata a fiori variamente colorati mentre la cinta è ornata da un nastro in seta tinta unita dal tono cromatico sensibilmente più marcato nella fascia centrale. Le più abbienti, in epoca più recente,  portavano al collo una pesante catena d'oro  e dei vistosi orecchini, i famosi "moretti". Frequenti erano gli anelli, soprattutto le vere e quelli di tipo ecclesiastico e devozionale. Infine le calze bianche e le scarpe nere con fibia metallica. Nel museo etnografico di Servola si trovano alcuni esempi di questi costumi. La caratteristica di tutte era l'abitudine di portare in testa -col cercine sopra il fazzoletto- le grandi ceste, in vimini a larghe intrecciature, di cui era pieno il mercato cittadino e che le navi pugliesi traghettavano da una sponda all'altra dell'Adriatico ed erano facili da trovarsi anche nei porti albanesi ed egei.

 

Costume dell'uomo servolano L'uomo, invece, indossava calzoni corti, aperti alle ginocchia con calze lunghe e stivali lucidi o grosse scarpe. La giacca era di panno con bottoni metallici; in testa un gran berretto di pelliccia con una  impronta centrale detto "el caregon" per la somiglianza a un seggiolone oppure un cappellone a tese larghe.

 

 

 

 

 

 


Nella miglior tradizione....Nella miglior tradizione.......

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DONNA E BAMBINO

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Le notizie sono state tratte dal Volume "Servola" curato da Adriano M. Sancin