L'ultima mattanza. La pesca al tonno è l'ultima frontiera di una caccia ancora sfruttabile dall'industria. Ma proprio a causa del sempre più crescente consumo di tonno in scatola molte specie sono eccessivamente sfruttate. La storia del tonno in scatola e del tonno rosso del Mediterraneo, quasi in estinzione a causa dei giapponesi e della "moda" del sushi, sono il paradigma per capire quanto sia stupido l'uomo nel gestire le risorse del pianeta. Troppi interessi e le ipocrisie dei politici ruotano intorno all'industria e alla pesca industriale del tonno e alle politiche mondiali per la conservazione delle specie sull'orlo dell'estinzione. E il consumatore che, a causa della scarsa informazione in etichetta, non sempre è in grado di capire che con il proprio comportamento alimentare rischia di far sparire per sempre il pesce più importante per gli equilibri del mare. Andando avanti così ai nostri figli lasceremo in eredità il sushi a base di riso e fagioli azuki.
Perchè? - Cemento e amarone. Con 6000 ettari di superficie coltiva a vite, 500.000 ettolitri prodotti e 1,5 miliardi di fatturato, le aziende agricole della Valpolicella producono tra i migliori vini d’Italia, convivendo, da oltre 40 anni, con un’altra realtà produttiva della valle: il cementificio di Fumane. Qualche anno fa però la proprietà ha deciso di ampliare l'impianto e lì sono cominciati i problemi.
Come è andata a finire? - L'era del debito. Cercheremo di capire quanti sono gli enti territoriali che rischiano di rimetterci per il possibile fallimento della Grecia, oggi o fra qualche anno, e quali sono le possibili soluzioni per evitare che si propaghi il contagio nell’instabilità dei conti pubblici tra i paesi europei.
Goodnews - Mondo cane. Giorgio Guberti e’ un allevatore di cani di Ravenna. La sua specialità: i Pointer. Che però ha deciso di selezionare in un modo un po’ eccentrico: lasciandoli senza cibo e in condizioni igieniche disumane. All’allevamento Guberti solo il più forte sopravvive. Meno male che nei paraggi ci sono dei ragazzi che si accorgono che qualcosa non va. Per caso cominciano ad affacciarsi all’allevamento, muniti di piccole telecamere davanti ai loro occhi uno spettacolo inquietante, oltre 200 cani ridotti in condizioni disastrose. Sono passati 12 mesi ed e’ avvenuto un miracolo. Quei cani oggi sono tutti in salute, grazie alla Forestale che quell’allevamento l’ha sequestrato, grazie a quei ragazzi che in questi dodici mesi di quei cani si sono presi cura.