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L'era del debito Noi siamo tra i Paesi più colpiti dalla crisi e di conseguenza l’anno prossimo il macigno del debito pubblico si avvia a pesare il 118% della gamba che lo tira, che è il famoso Pil, il prodotto interno lordo. Per dare un’idea, stiamo quasi tornando ai livelli di palla al piede che avevamo negli anni Novanta. È come se non ci fossimo mai venduti la Telecom, le Autostrade, parte dell’Enel e dell’Eni… Adesso non abbiamo più molto da dar via, ma ci consoliamo per il fatto di essere in buona compagnia. Dall’America alla Gran Bretagna, in media tutti i paesi avanzati hanno aumentato il loro debito pubblico dal 75% al 115% del Pil. Loro però si stanno indebitando per salvare il sistema produttivo, mentre noi sudiamo per smaltire un debito pubblico accumulato con gli sperperi degli anni Ottanta, un debito che ci frena sempre di più, ci limita nei movimenti e rende la vita più faticosa alle imprese e alle famiglie. Oggi la storia ci presenta il conto perché proprio a causa di questo debito obeso l’Italia non può attivare spesa pubblica al pari degli altri Paesi per stimolare l’economia, asfissiata dalla crisi. Intanto all’orizzonte si profila una nuova minaccia: l’aumento dei tassi d’interesse, che inevitabilmente ci sarà. I tassi sono così bassi che non possono far altro che salire, anche perché tutti i Paesi avanzati stanno chiedendo e chiederanno più soldi in prestito ai mercati finanziari. E dunque noi Italiani, per sfamare quel bestione del debito che ci portiamo appresso dagli anni ottanta dovremo sborsare sempre di più. Ma fino a che punto può aumentare il debito pubblico? Nell’inchiesta verranno spiegati uno per uno, tutti i buoni motivi per cui dobbiamo abbassare il nostro debito, costi quel che costi.

Come è andata a finire - Quattro minuti e 38 secondi L'inchiesta a distanza di 3 anni da un primo aggiornamento, vuole continuare a monitorare ed indagare sugli sviluppi, in termini di sicurezza, relativi ad alcuni aeroporti già presi in esame e per i quali le istituzioni competenti avevano preso l'impegno di innalzare gli standard di sicurezza. In particolare, la verifica verterà essenzialmente sugli aeroporti di Palermo e Reggio Calabria. 

Goodnews - Contro Corrente Ci sono elettrodomestici che continuano a consumare anche da spenti. Si chiama stand-by, ed ogni watt alla fine dell'anno ci costa circa 2 euro. E se calcoliamo che in media in ogni casa di stand-by ci sono circa 100 watt, il calcolo è presto fatto. Se n'è accorto Luca Soccodato, un giovane perito elettromeccanico di Cesena. E da allora è partita la sua crociata. Le sue armi: delle ciabatte dotate di interruttore e una macchinetta comprata su internet che serve a calcolare il consumo elettrico dei nostri elettrodomestici. Noi l'abbiamo seguito in casa di 3 volontari, ed oggi possiamo affermare che il metodo Soccodato funziona davvero. 

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