AMBIENTE STATTE
Pagina 4: Manifestazione contro la discarica del 2 Ottobre 2005


Diario di una lotta di cittadini contro i "poteri forti"


Sommario
| Sospesa temporaneamente la discarica di alcuni rifiuti provenienti dalla Campania |
| Contro i rifiuti di altre regioni scaricati alle nostre porte |
| Il manifesto di cittadini disperati |
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Cronaca della manifestazione antidiscarica | (siete qui)


Cronaca della manifestazione del 2° Ottobre a Statte contro la discarica Italcave

La cosa più commovente della manifestazione antidiscarica di domenica scorsa era fuori dal corteo che ha percorso le vie principali di Statte..(omissis). Due sorelle ex contadine, la signorina Caterina e la signora Maria Rosaria, centosettant’anni in due, stavano sulla veranda di casa in via Bainsizza con un cartello in mano: "‘stiamo con voi". Clap, clap, clap, applausi scroscianti e scatti digitali a iosa per immortalare la scena, durante il passaggio del corteo dei manifestanti.
A prescindere dai torti e dalle ragioni di questa storia complicata che va avanti da quando è stata aperta la cava, nella scorsa primavera abbiamo provato ad ascoltare questa "comunità che cammina chiedendo", come direbbero gli indigeni maya del Chiapas.
C’erano molti politici di altrettanti schieramenti. (mica tanti tanti n.d.r)

Ma abbiamo voluto raccontare gli anonimi, gli invisibili cittadini stattesi che pagano le conseguenze pesanti di scelte politiche prese altrove.
Come sempre. Sparsi nel serpentone umano,  partito dalla stazione ferroviaria del paese alle 10, che protestava per far chiudere il mondezzaio dell’Italcave spalancato quattro chilometti più giù lungo la strada per Tarano, ritroviamo molti volti conosciuti due settimane fa al campo base davanti alla cancellata d’ingresso della discarica.

Eccolo là Guglielmo con la sua bella barba bianca, il portavoce del Comitato cittadino antipuzza. Ci prende sottobraccio prima che inizi la manifestazione raccontandoci delle difficoltà incontrate per smuovere la gente del paese, ma anche che gli avvocati dell’Italcave dicono che là dentro c’è solo materiale inerte. Mica puzza così un "mattone!".

Niente male riuscire ad organizzare una marcia in meno di quattro giorni, dopo che il presidio antidiscarica allestito due settimane fa è stato sgombrato in meno di mezz’ora giovedì 28 settembre. Non manca nessuno. Avevamo conosciuto Piero e rieccolo qui, immancabile, con quegli occhi interrogativi impegnati tutto il tempo a filmare lo sfoggio di striscioni e bandiere, come se fosse a un banchetto nuziale.
C’è Carmine imparentato con padre Pio, che ci parla dello scoramento subentrato allo sgombero. (Omissis)

Anche tra loro c’è il "cameraman" ufficiale, si chiama Claudio, sempre con l’occhio incollato alla sua Canon . (Omissis)

Il corteo si allunga su via Bainsizza, via Vittorio Emanuele, largo Lepanto, piazza Sant’Antonio, meta finale dove è stato reimpiantato il gazebo bianco permanente. Nel frattemno Gianni l’impiegato spinge una culletta a rotelle con la sua creatura di cinque mesi.

Piero, che non sorride per niente dietro al suo pizzetto geometrico, mica facile vincere la timidezza e la vergogna di doversi esporre così, girando con uno striscione in mano lungo le vie del paese. Ma Piero, trentasei anni, due figli e una moglie, ha comprato casa dieci anni fa alla zona "Feliciolla", che col quartiere "Zappalanotte è a circa 1000 metri dalla discarica, alla faccia della legge regionale che impone un minimo di 2 chilometri per impiantare una discarica.

Salutiamo Annamaria che manifesta per il diritto di tutti, ma è un po’ spazientita per le molte bandiere di partito presenti, non sapendo che il Comitato aveva invitato tutte le forze politiche.
Rincontriamo la signora elegante che dieci giorni fa protestava davanti alla discarica in abito blu e pure questa volta non ci vuol dire il suo nome,ma usa il fischietto e riesce a gridare anche più forte.

Antonio è un distintissimo settantacinquenne che abita in pieno centro a Statte "la sgradita compagnia del cattivo odore targato Italcave, si sente specie di notte quando si alza alle tre per un pit-stop". Anche a mezzanotte ribatte una lunga chioma femminile alle sue spalle.

Passa Leo di Legambiente, che inutilmente già un anno fa aveva chiesto alla Provincia di rivedere la procedura di autorizzazione per l’apertura della discarica. Già dal ‘99, continua l’ambientalista tarantino "quella cava fu considerata inidonea dal Comitato tecnico della Provincia (legge regionale 30 del 1986). Allora sospesero tutto e hanno cambiato il Comitato. Il gioco è facile, "oggi tutti i rifiuti diventano ‘speciali’, basta trattarli in qualche modo".

Vito, sfila con il Comitato di quartiere Paolo VI
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Perché qui? "Per sconfiggere l’abitudine della gente a sopportare, a credere che le cose non possono cambiare.

Si arriva finalmente, ed è quasi Mezzogiorno.
Poche parole di Guglielmo, altrettanto fa Angelo, baffi a tendina argentati, tre figli, consulente globe-trotter per la costruzione di piattaforme petrolifere, tre lingue masticate e loquela accattivante.

Ti candidi alle Amministrative anticipate della prossima primavera?

"Non lo farò mai! Lo vuoi uno scoop? Avevano promesso che fino al 3 ottobre i tecnici dell’Arpa avrebbero fatto ‘il carotaggio’, invece stanno facendo solo i prelievi dai camion in entrata all’Italcave." Menomale che il giudice Sebastio ha aperto un fascicolo sulla cava".

Che farete da domani Angelo?

Ci incontriamo domani sera alle 20 allo Sporting Club e decidiamo.

Da Puglia Press del 4 Ottobre 2005 a firma Cataldo Zappulla


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