"Il Manifesto del comitato cittadino"

La parola a chi non riesce più a sopportare.. .

Immaginate di alzarvi la mattina e non poter aprire le finestre per il ricambio dell’aria, non poter respirare gli odori della campagna, degli alberi o delle piante appositamente curate per neutralizzare le già micidiali sbuffate di apirene che, ormai, a ruota libera, l’Ilva diffonde nell’aria.
Immaginate di stare in casa con le finestre chiuse, girare per le stanze e sentire in ogni angolo un fetore nauseante che impregna oggetti e alimenti.
Immaginate di pranzare, cenare o bere una tazzina di caffè al disgustoso lezzo che ricorda i miasmi delle cappelle cimiteriali.
Immaginate di svegliarvi nella notte e sentire, a porte e finestre sbarrate, le zaffate e le esalazioni di puzza che si spandono e ti avvolgono e le senti sulla pelle e sui capelli!

La realtà in cui molte famiglie stiamo vivendo, a ridosso della discarica, è la centesima parte di quanto si possa immaginare! I nervi non reggono più, lo stiamo dimostrando in famiglia con i conoscenti, nelle assemblee pubbliche.. .nelle sale d’aspetto dei dottori e degli specialisti! il vaso sta per traboccare.. .non vogliamo pensare al peggio perché abbiamo i figli e gli anziani genitori a cui ancora badare!

Non sappiamo cosa ci riserva il presente e il futuro.. .visto che Statte e il nostro territorio sono ‘terra di nessuno" da dove molti, inspiegabilmente, distolgono il loro sguardo e la loro attenzione.
Mentre a sud di Statte si protestava per un comune e grave problema, a nord di Statte c’era chi aveva l’insensibilità e il cinismo di organizzare la sagra della frisella!
Concittadini che avete guardato con distacco e commiserazione la nostra civile protesta davanti alla discarica da dove siamo stati allontanati con la forza come fossimo dei terroristi, vogliamo dirvi di starci vicini in questa vicenda perché, l’esperienza insegna, siamo deboli a tutti i livelli e avremo bisogno di essere uniti per non essere ancora umiliati.
Chi ci priva del sacrosanto diritto di respirare vuole proprio il disinteresse e l'insensibilità degli Stattesi affinché altri possano continuare a soffocarci prendendoci in giro con le mezze promesse, i rinvii, i tavoli tecnici, le verifiche, i carotaggi, con la ricerca di responsabilità e di giustizia.

Mai più che ora ci appelliamo anche a quella divina! STATTE SVEGLIATI... !!!