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Sir L. Winston Churchill Spencer
Gli
anni giovanili |
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Leonard Winston Spencer Churchill è nato a Blenheim Palace, presso Woodstock (Oxfordshire), il 30/11/1874 da Randolph Henry, terzogenito del duca di Malborough*('600), e dall'americana Jennie Jerome, figlia di Leonard Jerome conosciuto come il "re di Wall Street”, per le sue attività finanziarie in concerto con Vanderbilt conosciuto come il re delle Ferrovie americane.
Il padre era impegnato in politica (ministro per l'India ed ex cancelliere dello scacchiere dal 3 agosto, 1886 al 22 dicembre, 1886), e la madre, donna libera e spregiudicata che non sopportava un normale ménage familiare, trascorreva la sua vita fra balli, ricevimenti e sembra amanti (il futuro re Edoardo VII). Quella che dall'aspetto verrà descritta "more of the panther than of the woman in her look" assomiglia più a una pantera che a una donna, avrà altri 2 mariti dopo la morte di Randolph (il terzo sarà più giovane di lei di 23 anni e più giovane del figlio !!!). Winston crebbe quindi affidato a balie con uno scarsissimo senso della disciplina e del dovere. A 7 anni, con l'iscrizione alla St. George School di Ascot, ha inizio il suo calvario scolastico e intellettivo. Insolente e arrogante con compagni e professori, si dimostrò una frana in tutte quelle materie che, come nobile e aristocratico di rango, sarebbero state il pane della sua vita. Latino, greco, francese e matematica saranno sempre le sue bestie nere. Nonostante i pessimi voti, a 14 anni venne ammesso al collegio di Harrow (non poteva essere rifiutato il figlio di un ex-ministro, e di cotanta madre!), e nel 1893 è ammesso alla scuola militare di Sandhurst. Ad Harrow eccelleva in due sole cose: una formidabile memoria e una felice inclinazione per la scrittura giornalistica (scrive per il giornale scolastico). Verso la carriera militare lo orientò il padre Randolph politico trombato (dimessosi come diceva lui dal partito conservatore o Tory), sperando che disciplina e qualche guerra che non mancava mai (medaglie) risollevassero con Winston il blasone di famiglia.
"Non mi ascoltava, non prendeva nella minima considerazione qualunque cosa dicessi. Non era possibile avere con lui alcun rapporto di amicizia (diceva di rimando Winston del padre). Era così egocentrico che non esisteva nessun altro per lui".
Governi Inglesi dell'epoca Robert Gascoyne-Cecil Marchese di Salisbury 3 agosto 1886 - 15 agosto 1892 (Tory), William Ewart Gladstone 15 agosto 1892 - 5 marzo 1894 (Liberal) - Archibald Philip Primrose Conte di Rosebery 5 marzo 1894 - 25 giugno 1895 (Liberal), Gascoyne-Cecil 25 giugno 1895 - 12 luglio 1902 (Tory Unionista) e Arthur Balfour 12 luglio 1902 - 5 dicembre 1905 (Tory Unionista)
Illustrazione Italiana n° 4-25 gennaio
1931-La mia giovinezza memorie di W. Churchill…(anno 1892)…
- Il Governo unionista era stato battuto, sebbene solamente per 40 seggi, nelle
elezioni dell'estate del 1892, e Gladstone era salito al potere coll'aiuto dei
nazionalisti irlandesi. Il nuovo Parlamento, essendo stato convocato per mutare
il Governo, fu prorogato per sei mesi, secondo un saggio e buon costume che
prevaleva in quei giorni. La sessione del 1893 e 1'inevitabile ritorno alla
lotta per
l' Home Rule** erano attesi con grande
ansietà ed interesse. Naturalmente la mia famiglia non era stata molto
addolorata per la sconfitta di quello che mio padre definiva: "un Governo
ed un partito che per un anno mi hanno boicottato e calunniato".
Al contrario la mia famiglia coi suoi numerosi e potenti aderenti e amici
guardava alla nuova situazione con una certa speranza. Si credeva che egli,
sedendo all'opposizione, avrebbe in breve riguadagnato alla Camera e nel suo
partito quell'ascendente che aveva perduto sei anni avanti colle sue dimissioni.
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**(governo autonomo per
l'Irlanda). Il movimento sorto nel 1870 con la fondazione della Home Government
Association di I. Butt, trasformatasi poi in Home Rule Confederation (1873), si
sviluppò per impulso dei deputati nazionalisti irlandesi che auspicavano
l'istituzione di un Parlamento irlandese responsabile delle sole questioni
interne del paese, mentre la politica estera avrebbe continuato ad essere di
pertinenza del Parlamento britannico. Guidato da Isaac Butt, alle elezioni del
1874 il movimento per l'autogoverno portò nel Parlamento di Londra 56 deputati.
Queste richieste furono appoggiate dai liberali e il primo ministro W.E.
Gladstone presentò nel 1886 il primo Home Rule Bill (forte anche degli 86 seggi
raggiunti dagli irlandesi). Il progetto venne però respinto, provocando nel
partito whig la scissione dei liberali unionisti, contrari al pari dei
conservatori all'autonomia dell'Irlanda. Tornato al potere, Gladstone nel 1893
ripresentò il progetto, che non fu approvato dalla Camera alta dei Lord.
Neanche l'ingresso al Royal Military College di Sandhurst fu facile. La scuola per ufficiali subalterni dell'esercito
(Fanteria) e della cavalleria lo respinse agli esami di ammissione per ben due volte. Solo dopo aver preso abbondanti ripetizioni private riuscì a superare lo scoglio.
Illustrazione Italiana n° 4-25 ....... Data la debolezza di cui soffrivo ancora per la mia caduta e le distrazioni dovute alla politica, non fu troppo facile per il capitano James il compito di prepararmi agli esami. Tuttavia alla mia terza prova sono riuscito felicemente. Gli esaminatori mi trovarono idoneo per un posto di cadetto di cavalleria a Sandhurst. La gara per entrare in fanteria era più acuta che per entrare in cavalleria, perché in cavalleria occorrevano mezzi molto maggiori e quindi minore era il numero dei concorrenti. Coloro che erano riusciti a passare gli esami, ma erano rimasti degli ultimi, ebbero quindi l'offerta di entrare in cavalleria. lo ero felice di aver passato il mio esame e ancor più della prospettiva di montare un cavallo. Anche l'uniforme degli ufficiali di cavalleria era più brillante di quella della fanteria. lo ne scrissi quindi a mio padre con grande gioia, ma, con mia sorpresa, egli si mostrò tutt'altro che contento. Il fatto che io non ero riuscito a superare gli esami in modo da meritarmi di entrare in fanteria tornava,. secondo lui, a mio disdoro. Egli avrebbe voluto che io fossi entrato nel 60° Reggimento Fucilieri, un famoso reggimento di 4 battaglioni, che, sebbene avesse l'uniforme nera, recava una fiamma rossa sul collare e sopra le manopole. "Entrando nel 60° Fucilieri ~ egli aveva detto ~ tu potrai fare servizio due o tre anni in una fortezza del Mediterraneo e così essere poi pienamente maturo per cominciare il tuo servizio in India." A quanto pare egli aveva già scritto al Duca di Cambridge, il quale era colonnello del 60°, proponendogli che io entrassi nel suo reggimento, ed aveva ricevuto una risposta favorevole. Ma ora tutti questi suoi piani andavano in aria. Il Duca non avrebbe mai avuto occasione di ricevermi perché la cavalleria non si richiede nelle fortezze del Mediterraneo. "In fanteria ~ mio padre aveva osservato, preoccupato anche delle spese ~ un ufficiale deve tenersi un' ordinanza; in cavalleria deve tenersi un' ordinanza ed un cavallo". Il suo preventivo era inferiore alle necessità dell' equipaggiamento. Non un cavallo, ma due mi sarebbero stati necessari, oltre ad uno o due cavalli da caccia, per tacere della indispensabile serie di pony da polo. Insomma, mio padre fu molto malcontento ed io ricevetti da lui una lunga e severa lettera nella quale si esprimevano giudizi poco lusinghieri sui miei studi: non si teneva nessun conto del fatto che io avevo passato l'esame e mi si ammoniva del pericolo in cui io mi trovavo di diventare un "parassita del bel mondo". Le sue parole mi hanno profondamente ferito e io mi affrettai a promettere che avrei fatto assai meglio per l'avvenire. Con tutto ciò ero felice di entrare a Sandhurst' con la prospettiva di diventare un vero ufficiale di cavalleria in non più di 18 mesi: però mi diedi tosto a ordinare tutto l'equipaggiamento che era necessario per un cadetto gentiluomo. (Continua) WINSTON CHURCHILL.
Nominato sottotenente nel
4° Ussari (anche per le brighe della madre), parte come osservatore al seguito dell'esercito spagnolo incaricato di reprimere la rivolta di Cuba mentre attende, in “licenza”, d'essere mandato in India
(madre di tutte le glorie e le promozioni). La fama e la carriera dipendevano esclusivamente da incarichi di frontiera; anche per questo c’era la fila per andare in India. A Cuba come solito scrive reportage per il
"Daily Graphic". Partecipa poi da Ussaro alla guerra Afgana, dopo un periodo di inattività, e anche da questo fronte ottiene un accredito come corrispondente
per il "Daily Telegraph" e il "Pioneer". Le corrispondenze inviate dal teatro delle operazioni gli valsero la notorietà in patria e l'acquisto dei diritti da parte di un editore, che nel 1898 pubblicò
“The story of the Malakand Field Force”. Da giornalista, ma non dimentichiamo anche da militare, non manca di criticare le scelte dei suoi superiori.
“Non aveva nessun interesse alla carriera militare, e intendeva usare il servizio militare solo per dare una spinta alle sue prospettive nella vita pubblica". La spinta più forte gli arrivò infatti dalla partecipazione a due altri
conflitti che lo consacrarono definitivamente all'attenzione dell'opinione pubblica del suo Paese. Uno era il Sudan, dove l'esercito anglo-egiziano era impegnato a riconquistare le zone sotto controllo dei Dervisci. Churchill partecipò alla campagna e all'epica carica di cavalleria del 21° Lancieri nella battaglia di Omdurman, (settembre 1898), che portò, a costo di gravissime perdite, alla vittoria sulle forze del califfo. Il risultato fu una serie di ben pagate corrispondenze pubblicate dal
"Morning Post" e un volume con il resoconto della campagna in cui criticava Kitchener.
A un anno da questa avventura, con l’intervallo di una campagna negativa di elezioni in casa, Churchill approdò in Sudafrica, sempre come inviato del Post, per raccontare in prima persona, molto ben retribuito, le fasi della guerra tra Inglesi e Boeri
(coloni di origine olandese soggetti all’Inghilterra ma ribellatisi), ma questa volta da privato civile. Fu catturato dagli
italiani della Legione Boera nel 1899 durante un assalto al treno blindato su cui viaggiava al seguito delle truppe inglesi. Come civile non era molto credibile, poiché indossava divise militari e portava pure armi
proibite. Furono solo la fortuna e le bugie a salvarlo. Vedi sotto il diario di
Camillo Ricchieri
*La sua era la discendenza diretta con John Churchill, 1° duca di Marlborough (26 maggio 1650 – 16 giugno 1722) - figlio di Winston - che sconfisse i Francesi nella guerra di Successione Spagnola coadiuvato dal Principe Eugenio di Savoia: di Marlborough si diceva « non combatté mai una battaglia che poi non abbia vinto e non assediò mai una piazzaforte che egli poi non abbia preso» Per un breve arco di tempo il nostro Winston fu anche erede al titolo di Duca, se il cugino Charles, detto Sunny, fosse morto senza lasciare eredi. Così, quando Sunny presentò a sua madre la bellissima Consuelo Vanderbilt, (impero ferrovie) che aveva deciso di impalmare (per interesse), l’anziana duchessa andò subito al sodo con la novella sposa (che ambiva a mettere in famiglia un blasone che mancava alla sua ascendenza fatta di contadini olandesi): “Il tuo primo dovere è quello di avere un figlio, e maschio, perché sarebbe intollerabile vedere quel pretenzioso di Winston diventare duca. Sei già incinta?” !!!. Pochi anni dopo la nascita dell'erede, il pittore italiano Boldini ritrasse la Vanderbilt in un quadro che è ora al Metropolitan Museum di New York (sopra). L'italiano aveva fama di Don Giovanni e Consuelo, nella sua autobiografia "The Glitter & The Gold", lo ricorda come una specie di satiro. Dopo alcune sedute, Consuelo volle come soggetto, e come tutela, anche il figlio Ivor Spencer e così Boldini dovette ricominciare da capo. Risolse il tutto facendo sdraiare il piccolo su un fianco. Stenio Solinas Cesil leadershipmedica
LA GUERRA BOERA
Dal diario di
Camillo Ricchiardi comandante la Legione Volontaria Italiana
alleata dei Boeri
in Sud Africa
“la prima brillante operazione, fu la cattura d’un treno blindato a Chieveley. Tra i prigionieri vi era il giornalista Winston
Churchill”…”Cosa sta facendo signore ?” alla domanda l’imbarazzato Churchill cercò di nascondere le Dum-Dum,
cartucce proibite***
o non ben viste che aveva in tasca. Si era già liberato non visto della pistola e di un caricatore
(di
Dum-Dum).
“Non lo so”
rispose Churchill “le ho appena raccolte nell’erba” Ricchiardi finse di credergli. Assieme ad altri 60 venne inviato a Pretoria
(
“Durance vile”
spregevole prigionia così la definirà nelle
sue memorie ).
***proiettili
esplosivi vietati poi dalla convenzione di Ginevra. Erano stati usati anche ad
Omdurman da Kitchener creando vuoti spaventosi tra i dervisci.
Per la qualifica non chiara (poteva essere anche una spia) e il possesso delle pallottole proibite rischiava la fucilazione !! lo spiritoso ragazzo (si andava al muro con poco allora). Il Churchill prigioniero, che prima si scatenava come giornalista contro l’uso invalso di scambiarsi prigionieri ora ne era entusiasta. Uno coerente !!! Per sua fortuna riuscì ad evadere rocambolescamente e al suo ritorno in Inghilterra le sue gesta “eroiche !!” lo catapultarono finalmente in politica come aveva previsto. Naturalmente la sua versione dei fatti era stata leggermente cambiata, purgata ed esagerata. Di Italiani non si parlava proprio, non era il caso. Gli Italiani gli faranno sempre fare delle figure di m...Churchill quindi approfitta immediatamente della notorietà acquisita per lanciarsi di nuovo nella campagna elettorale. Questa volta è eletto deputato conservatore di Oldham. "Ammiravo la tenace resistenza dei Boeri - affermò in seguito - mi offendeva sentirli denigrare, e mi auguravo che dopo averli vinti riuscissimo a legarceli stabilmente concedendo loro una pace onorevole. Per me bruciare le loro fattorie per rappresaglia era un atto odioso e idiota". Un atteggiamento magnanimo che adotterà anche nei confronti degli avversari sconfitti nella prima e nella seconda guerra mondiale. Sicuro di sé, affascinante e arrogante, non resta a lungo conservatore: infatti, nel 1904, si avvicina ai liberali e si lega d'amicizia con i rappresentanti radicali del partito, in particolare con Lloyd Gorge. "Voltagabbana" e "traditore" furono gli epiteti più riferibili che si levarono dai banchi del suo ex di partito. Il fiuto lo aveva guidato bene; erano finiti i tempi dell'Inghilterra vittoriana, tradizionalista e imperialista. "Alcuni cambiano partito in nome dei principi, altri cambiano principi in nome del partito". Come compenso per la repentina conversione Churchill ottenne nel 1905 la carica di sottosegretario alle Colonie nel governo Campbell-Bannerman, con la quale si distinse patrocinando la causa, manco a dirlo, dell'indipendenza dei Boeri. Nel 1906, viene eletto deputato liberale di Manchester. Nel 1908 fu nominato ministro del Commercio nel governo di Herbert Henry Asquith e sempre quell’anno prende in moglie Clementine Hozier, appartenente a una ricca famiglia scozzese. Lady Clementine, dalla quale avrà 4 figli (un figlio, giornalista e scrittore, Randolph Churchill (1911/68) e tre figlie) sarà l'unico amore di tutta la vita di un misogino qual'era. Come ministro dell'Interno poi (1910/11) si impegnò in una serie di riforme collaborando con David Lloyd George. Come primo lord dell'Ammiragliato (1911-1915), di fronte allo spettro di un possibile confronto armato con la Germania, Churchill ebbe un compito ben specifico: mettere la flotta in "stato di immediata e costante preparazione alla guerra in caso di un attacco da parte della Germania". Curioso destino quello del neo ministro. Fino a pochi anni prima aveva predicato la riduzione delle spese militari ed ora si trovava a dover sfoggiare quella passione per le corazzate che, scarsi risultati (militari), non gli avevano dato in gioventù. Questa come altre contraddizioni costellano, e costelleranno la sua carriera politica.
All’annuncio dei programmi navali tedeschi pare poi abbia risposto, che per ogni nave messa in mare dalla Germania gli inglesi ne avrebbero varate due
Il ruolo di Churchill nella prima guerra mondiale rischiò di comprometterne la carriera politica, provocandone comunque un sonoro tonfo. I problemi con la Marina militare, (spese molte, impiego poco), e il suo appoggio alla disastrosa campagna di Anversa e Gallipoli lo costrinsero a dimettersi dall'Ammiragliato. A Gallipoli tra deficienze organizzative (di cui si rese responsabile lo stesso Churchill), invidie, rivalità e vecchi rancori (il ministro della guerra che negò un efficace supporto dell'esercito all'operazione navale anfibia era quel Kitchener che Churchill aveva criticato anni prima nel Sudan), la spedizione si concluse nel febbraio 1916 in una catastrofe. Gli alleati lasciarono sul terreno migliaia di uomini e i turchi conservarono il controllo degli stretti.
Il Times scrisse che "i soldati britannici sono morti invano" e che qualcuno avrebbe dovuto farsene carico. Il Morning Post definì Churchill un soggetto da "melodramma" e un "megalomane". Asquith, il primo ministro, disse di lui che era "impulsivo e trascinato dal profluvio della sua lingua inarrestabile, è un peccato che Winston non possieda un migliore senso delle proporzioni. Io sono davvero convinto sul suo conto, ma vedo il suo futuro molto incerto. Non credo che raggiungerà mai i massimi vertici della politica, nonostante i suoi meravigliosi doni". Lasciato l’Ammiragliato trascorse un periodo al comando di un battaglione in Francia ed entrò poi nel gabinetto di coalizione di Lloyd George e, tra il 1917 e il 1922, ricoprì numerosi incarichi di rilievo, fra cui quello di ministro dei Rifornimenti (munizioni), della Guerra e delle Colonie. Dopo la caduta di Lloyd George e il collasso del Partito liberale nel 1922, Churchill rimase escluso dal parlamento.
UN PO' DI OGGI
Entrato nuovamente a farvi parte, fu nominato cancelliere dello Scacchiere nel governo conservatore di Stanley Baldwin (1924-1929). Tra le misure da lui adottate in questo periodo vi furono la reintroduzione della parità aurea e la decisa opposizione ai sindacati in occasione dello sciopero generale del 1926, lui che qualche volta era stato persino applaudito dai laburisti (sinistra). Inviso a tutti, ormai, ogni sua parola veniva presa come blasfema. La sua insistenza sulla necessità del riarmo e l'aperta condanna del patto di Monaco, firmato nel 1938, erano guardate con sospetto. Quando però, nel settembre del 1939, l'Inghilterra dichiarò guerra alla Germania, il punto di vista di Churchill venne rivalutato e l'opinione pubblica si espresse apertamente a favore del suo ritorno all'Ammiragliato. Churchill successe a Chamberlain come primo ministro nel maggio 1940 quando ormai i giochi tedeschi erano fatti. "L'uomo sbagliato al posto sbagliato" questa la nomea che si era tirato dietro per oltre 30 anni.
Così pure quando appoggiò Edoardo VIII che stava per impalmare la divorziata e ambigua Wallis Simpson in odore di doppiogioco con i nazisti. L'episodio è riportato in tre pagine come un insuccesso per Churchill (che difese il re ai Comuni accolto «dalle grida di indignazione e di derisione provenienti da ogni parte. Si sentì urlare: "vattene", "imbroglione"») (pag. 257 Martin Gilbert). Qualcuno disse che se fosse morto allora sarebbe stato ricordato come un brillante fallito. Fino a quella data non ne aveva azzeccata una. Quando nel maggio 1940 di politici navigati e naufragati non ce ne erano più non restava che lui, vecchio oppositore di Chamberlain, la sua funzione divenne quella dell'uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto.
We are in the preliminary stage of
one of the greatest battles in history.... That we are in action at many
points — in Norway and in Holland —, that we have to be prepared in the
Mediterranean. That the air battle is continuous, and that many preparations
have to be made here at home. I would say to the House as I said to those
who have joined this government: I have nothing to offer but blood, toil,
tears and sweat. We have before us an ordeal of the most grievous kind. We
have before us many, many long months of struggle and of suffering. You ask,
what is our aim? I can answer in one word: Victory. Victory at all costs —
Victory in spite of all terror — Victory, however long and hard the road may
be, for without victory there is no survival.
La
guerra non era ancora terminata nel 1945 che un turno elettorale lo toglieva dalla
scena
coi suoi segreti. Gli succedeva il 26 luglio 1945 Clement Atlee. Alla successiva
conferenza di pace Stalin si trovava quindi di fronte facce nuove dopo Yalta, poiché anche
Roosevelt era morto tanto che si chiese - Ma che sistema è questa tanto osannata
democrazia che mi costringe a cambiare interlocutore durante una importante
riunione ! -.
da Wikipedia: Dopo aver vinto le elezioni nel 1951, Churchill riceve nuovamente l'incarico di formare un governo, alla non certo giovane età - di 77 anni. Durante il secondo governo di Churchill, la Gran Bretagna reprime la guerriglia marxista in Malaysia e la sanguinosa rivolta dei Mau-Mau in Kenya. Nel 1952 cerca di destituire il premier iraniano democraticamente eletto, Mohammad Mossadeq, in seguito alla sua decisione di nazionalizzare la Anglo-Iranian Oil Company (maggioranza inglese), ma quando i primi tentativi di golpe vengono scoperti e l'Ambasciata britannica viene espulsa dall'Iran, il governo Churchill si trova costretto a chiedere alla CIA e all'amministrazione Eisenhower di portare avanti il colpo di stato.
Si ritirò da ogni attività politica nel 1955 e le cariche di capo del governo e del partito conservatore furono assunte dal suo "delfino", Anthony Eden. Churchill si spegne a Londra il 24 gennaio 1965. Ai suoi funerali, pari per solennità alle esequie del duca di Wellington, intervenne (insieme con molti regnanti e capi di Stato) anche la regina Elisabetta che lo ebbe come primo Primo Ministro, contro ogni precedente tradizione. È sepolto a Bladon, presso Blenheim Palace, dov'era nato.
All dogs look up to you. All cats look down to you. Only the pig looks at you as an equal - Il cane ti guarda dal basso in alto, il gatto dall'alto in basso, solo il maiale ti guarda come sei .... e altre frasi celebri in inglese originali http://publicquotes.com/quote/18540/the-soft-underbelly-of-the-axis.html
Il vizio inerente al
capitalismo è la divisione ineguale dei beni; la virtù inerente al socialismo
è l'eguale condivisione della miseria.
Nessun problema può essere risolto congelandolo.
Non c'è niente di più esilarante che l'esser preso di mira senza successo.
È impossibile ottenere una condanna per sodomia da una giuria inglese. Metà
dei giudici non crede che possa essere fisicamente compiuta, e l'altra metà lo
sta facendo.
I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno.
Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.
Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e
avranno la guerra (Accordi di Monaco)
Fino a quel momento non avevamo mai vinto, da quel momento non perdemmo più.
(dopo El-Alamein)
Ho dato le dimissioni, ma le ho rifiutate.
Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il
coraggio di andare avanti.
Quando si deve uccidere un uomo essere gentili non costa nulla.
La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato.
La democrazia funziona quando le idee di pochi riescono a soddisfare i pochi
che contano.
Un prigioniero di guerra è un uomo che cerca di ucciderti, non riuscendoci,
poi ti chiede di non ucciderlo.
W. Churchill
e http://www.snopes.com/glurge/fleming.asp la "Urban Legend" della penicillina di Fleming" o come ti trasformo una bufala in una storia vera http://timpanogos.wordpress.com/2007/05/26/historical-fiction-churchill-and-fleming-and-antibiotics/