SSIS
Cagliari: stato di agitazione
(inviato da Fabio)
La manifestazione a Cagliari è stata un successo,
al di là di ogni previsione, considerati il limitatissimo
margine di tempo per l'organizzazione e la sostanziale improvvisazione
della stessa. Naturalmente abbiamo potuto usufruire dell'enorme
lavoro di documentazione e di coordinamento a livello nazionale
garantito dai vari coordinamenti e associazioni e, in particolare,
da alcuni colleghi che su tutti si sono distinti per mole
e qualità di interventi e che hanno così consentito
di garantire il maggior grado di uniformità di azione
e di espressione della nostra rabbia.
A
Cagliari eravamo tanto rumorosi e visibili che nell'informazione
dei tg e della stampa regionali siamo più
che raddoppiati, in certi casi triplicati ("massiccia
manifestazione di protesta degli insegnanti specializzati
di fronte al CSA", per citare solo uno dei vari titoli)
Le principali testate giornalistiche di stampa e televisione
sono intervenute e, soprattutto, sono stati immediatamente
mandati in onda ampi e articolati servizi con interviste fin
dalle edizioni di telegiornale della prima serata. I due principali
quotidiani regionali presentavano un apprezzabile resoconto
nella cronaca cittadina corredato da una foto.
Insomma, meglio di così...
Si
è di fatto creato un clima di mobilitazione generale,
sono in molti a domandarsi se abbia senso continuare a frequentare
le lezioni e il tirocinio in questo clima di pericolosa incertezza
o, peggio, di fosche prospettive: a molti non frega nulla
di fare un atto di presenza utile, a questo punto, solo ai
docenti della SSIS (e neanche a tutti).
Così,
abbiamo deciso che il Direttore regionale del CSA (l'ex provveditore)
ci deve ascoltare, allora deve darci qualche risposta, lui
che certamente non è il responsabile dell'attuale situazione
ma che certamente, per noi, rappresenta quel Ministero che
si appresta ad affossarci e a seppellire tutta l'esperienza
SSIS.
Abbiamo
deciso di fare il picchetto di fronte alla sede del
suo ufficio (che per noi, a Cagliari, è la Sovrintendenza
scolastica, in locali diversi da quelli del CSA) finchè
non otterremo quell'incontro che attraverso le normali procedure
arriverebbe troppo tardi.
Questo significa: STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE,
che non è vera e propria occupazione, ma mobilitazione
ogni qual volta le circostanze impongano l'urgenza di un'assemblea
o di una manifestazione.
E
allora chiedo a tutti i colleghi, a livello regionale e
nazionale, di considerare, discutere e valutare l'opportunità
e le eventuali modalità di una azione comune e che
coinvolga, possibilmente, anche la direzione e i docenti.
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