LA
SERIGRAFIA
La
serigrafia ha avuto in questi ultimi anni una larghissima diffusione.
Gli artisti e i grafici ricorrono ormai sempre più spesso ai
procedimenti serigrafici per realizzare le loro opere. Con questa
tecnica, utilizzando particolari accorgimenti, oggi si stampano
perfino foto a colori formato manifesto, con una notevole economia di
tempo e di costi. Ma vi è anche da dire che le più belle stoffe
stampate vengono realizzate con la tecnica della serigrafia, meglio
conosciuta nel settore della decorazione dei tessuti con il nome di
“stampa a quadro” Il
principio su cui si fonda la serigrafia è lo stesso su cui si fonda
la tecnica del pochoir:
il colore che viene applicato attraverso le aperture di una superficie
su cui in precedenza è stato preparato un disegno.
A differenza del pochoir che
è costituito da un cartoncino traforato, lo schermo
serigrafico consente di utilizzare disegni con particolari molto più
minuti e con zone completamente separate dalle altre. In
verità anche nell’antichità si conosceva il modo di preparare dei
pochoirs con delle parti staccate e, per tenerle insieme, si
utilizzavano capelli e sottili fili di seta o di metallo. In altri
casi il pochoir veniva fissato su un canovaccio montato su un telaio.
E il colore filtrava nelle aperture attraverso il tessuto. Oggi
si ricorre a vari procedimenti per preparare lo schermo serigrafico
attraverso il quale deve passare il colore. Le industrie e le scuole
d’arte utilizzano dei procedimenti foto-meccanici che consentono un
lavoro rapido e preciso ma costoso per via delle attrezzature.
Tuttavia si può realizzare una tecnica serigrafica sfruttando dei
procedimenti manuali molto semplici ed economici. Ci sono alcuni modi
di effettuare delle tecniche serigrafiche; in questa relazione
presento l’esperienza che è stata effettuata nella scuola media di
Ariano nel Polesine e Corbola dai ragazzi con ottimi risultati. |
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Progetto Laboratorio Serigrafia |
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Obiettivi1.
Conoscere le caratteristiche e le modalità esecutive di questa
tecnica; 2.
Sperimentare le possibilità espressive di questa tecnica; 3.
Sperimentare la riproduzione a stampa di un’immagine. 4.
Sviluppare la manualità e il senso pratico. |
PROGRAMMAZIONE
1.
Illustrare i materiali; 2.
Spiegare le modalità esecutive; 3.
Far ingrandire il bozzetto; 4.
Far scegliere i colori da usare in funzione espressiva; 5.
Far applicare questa tecnica come indicato nei procedimenti di
lavoro; 6.
Verificare le abilità acquisite. |
Materiale
occorrente 1.
Telai di seta o quadro serigrafico; 2.
Lampada da 500 o 1000 Watt; 3.
Vetro
con cornice più grande del telaio di seta,
da appoggiare su cavalletto; 4.
Vetro grande quanto la parte interna del telaio di seta; 5.
Compensato grande quanto la parte interna del telaio di seta; 6.
Spatola di plastica o di acciaio (limare gli spigoli) da
imbianchini; 7. Gelatina + sensibilizzante da mescolare come indicazione su etichetta
(Da tenere in frigorifero) 8.
Racla o raschiatoio per tirare il colore più piccola del
telaio di seta; 9.
Tinte a inchiostro per serigrafia da un Kg; 10.
Supporto per la stampa con cerniere
realizzato artigianalmente; 11.
Asciugacapelli, cotone, alcool e materiale per pulire; 12. Fogli lucidi trasparenti. |
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Procedimento: I^ parte |
Preparare un disegno più piccolo del telaio in bianco e nero, fotocopiare su due fogli trasparenti e sovrapporli in modo che combacino i margini, così da non far passare la luce. |
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Lavare e pulire il telaio di seta (ci sono delle tecniche per costruire i telai, ma oggi si trovano nell’industria già preparati e ad un costo accettabile), su entrambe le facce, lavare bene con alcool e cotone e asciugare con asciugacapelli (importante non lasciare impronte o sostanze untuose). |
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In camera semi oscura , con la spatola di plastica spalmare su ambo le facce del telaio, la gelatina mescolata al sensibilizzante; questo procedimento va fatto con molta cura in modo da coprire uniformemente tutti i buchi della seta; | |
con l’asciugacapelli si fa quindi asciugare la gelatina fin quando toccando con le dita, in un angolo del telaio, la gelatina non si attacca più al dito. |
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Posizionare il vetro con cornice su due cavalletti o banchi ad un altezza di 70-80 cm e sotto mettere la lampada; appoggiare i fogli trasparenti con il disegno sopra il vetro, quindi sovrapporre in sequenza il telaio con la gelatina, il vetro, il compensato e dei pesi (libri, ecc) per schiacciare bene e non far passare la luce; | |
accendere la lampada per 20 – 25 minuti (i tempi per questa operazione sono da calcolare in base alla sensibilità della gelatina). | |
Ultimata questa operazione lavare il telaio con un buon getto di acqua in modo da eliminare la gelatina non sensibilizzata (si consiglia di utilizzare un telefono doccia); in questo modo sul telaio rimarrà solo l’immagine del disegno. Lasciarlo asciugare il telaio per almeno 24 ore. |
Procedimento: II^ parte |
Dovendo tirare più copie dello stesso disegno, tutte ugualmente centrate, su carta o su stoffa, è opportuno predisporre un semplice supporto per la stampa. Si tratta di un piano di legno (compensato multistrati), un po’ più grande come dimensioni del quadro serigrafico. Su uno dei lati corti di questo piano va sistemato un listello di legno avente lo stesso spessore di quello usato per costruire il telaio del quadro. Prima di inchiodarlo al piano, però, bisogna mettervi sotto una striscia di cartoncino (dello stesso spessore di quello usato in precedenza). In tal modo il quadro serigrafico, una volta abbassato, verrà a trovarsi a livello con il piano di legno. Il quadro andrà poi unito al listello di legno con due cerniere sfilabili di modo che non sarà difficile smontarlo per preparare il disegno o per effettuare la ripulitura del telaio; |
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Inserire dentro la maglietta un foglio cartoncino, in questo modo la maglietta non si sporca. Per facilitare il lavoro di stampa conviene preparare tutte le magliette. Noi abbiamo utilizzato i cartoncini degli album da disegno A3. |
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Inserire sotto al telaio il foglio o maglietta cercando di centrarlo; |
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distribuire orizzontalmente sulla parte alta del telaio una certa quantità di colore e tenendo la racla o raschiatoio in posizione inclinata rispetto alla superficie del telaio, si trasporta il colore fino all’altro lato. Eseguendo questa operazione si esercita anche una lieve pressione sulla seta per cui questa, nel corso del passaggio, si abbassa per rialzarsi subito dopo. L’inchiostro passerà soltanto attraverso quelle zone della seta che non sono state sensibilizzate, consentendo così una perfetta riproduzione del disegno. Ciò consente una stampa priva di sbavature. |
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Si solleva il telaio e si toglie il foglio o maglietta con delicatezza. |
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Con questo procedimento si possono effettuare più copie ad un solo colore. |
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Dopo aver terminato le operazioni di stampa sotto il getto della doccia lavare bene il telaio togliendo tutto il colore, lasciare asciugare e conservare il telaio in modo che non prenda polvere; si può riutilizzare lo stesso telaio più volte, ripetendo lo stesso procedimento. |
Per
effettuare disegni a più colori bisogna realizzare più telai, uno
per ogni immagine che presenta colore diverso; questi verranno
posizionati in modo sequenziale
sullo stesso foglio da disegno o stoffa. Un procedimento alternativo viene realizzato con il nastro adesivo di carta grazie al quale si copriranno di volta in volta alcune parti del disegno che non interessa colorare lasciando invece scoperte quelle che si intende colorare; questo procedimento sarà ripetuto in base ai colori che si vogliono inserire. N.B. ogni volta che si renderà necessario utilizzare un nuovo colore bisogna lavare perfettamente il telaio. Ma questo procedimento ve lo faremo vedere il prossimo anno scolastico. |