I pochi sopravvissuti s'allontanano con affanno dal campo di battaglia. Il rumore della pioggia, sull'erba, imita il loro sordo passo. La fata Li Ban s'aggira invisibile fra i caduti: il gemito delle anime dei guerrieri morti copre l'incessante scrosciare dell'acqua. Le maschere dei loro cadaveri sono illuminate da freddi bagliori lunari... sembrano dormire in un profondo silenzio. I primi angeli scendono ad accogliere le anime e Li Ban, sentendosi intimorita da quelle eteree figure, s'allontana un poco. Vede un uomo che respira ancora e s'avvicina a lui. I suoi compagni non devono essersi accorti del fatto che era ancora in vita, ma sarebbe stato inutile: dopo pochi secondi anch'egli muore, e la sua anima, attonita, si ritrova fuori dal corpo. Nella mano della sua salma tiene una lettera macchiata di sangue... lo spirito rimane un attimo a guardarla, addolorato, poi giunge un angelo e lo porta via. Probabilmente l'ha tenuta in mano nella speranza che qualche suo compagno la notasse e la portasse a destinazione, ma quest'ultimo desiderio è rimasto inesaudito. Li Ban, impietosita, prende quella missiva. Fra il sangue e la pioggia che l'hanno bagnata è difficile distinguere il recapito, ma, alla fine, riconosce il nome di una donna ed una città, così decide di soddisfare la volontà di quel soldato.
Parte in volo, il cielo è cupo e triste, la bruma fluttua vicino alle falde dei monti... allontanandosi il tempo migliora: sulla piatta superficie del lago Derg si riflette il chiaro di luna. Ecco un vecchio pontile, alcune barche sono a riposo, ed oltre appare una piccola cittadina di pescatori. Inizia a cercare la casa della donna, Shannon O'Barren come dice la lettera, sorvolando la città...è piena di persone povere che mendicano ovunque, chiedono dei legumi, o una minestra, ma nessuno ha nulla da dar loro. Infine giunge a destinazione: è una casa piccola e trascurata. La luna s'affaccia di traverso alle imposte, il suo debole raggio discende nel cortile attraverso gli alberi, pesanti gocce di rugiada cadono al suolo dai rami inclinati.
La fata s'avvicina alla porta e vi posa la lettera davanti, dopo bussa timidamente. Poco dopo esce una giovane dai capelli biondi, che si guarda intorno. Dapprima non s'accorge di nulla poi, abbassando lo sguardo, vede quel foglio inumidito e sporco di sangue. Capisce subito cosa significa: è la conferma di un cattivo presagio. Resta impietrita a fissarla. Rimane immobile, mentre dai suoi occhi iniziano a scendere le prime lacrime. Li Ban s'avvicina a lei, invisibile, e le bacia la fronte; poi s'allontana per rispetto al suo dolore. 
Ora anche qui il cielo si è incupito ed inizia a piovere con un brusio senza fine.

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Phoenix

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