° IAFo #85 °
      Ihc'Naib Zymeon. (gli accenti sono sulle due "i" di ihcnaib e sulla "o" di Zymeon)
      earendel@tin.it
      59388716
      23/04/1983
      M
 
      Simone
      Bianchi
      Via San Pierino in Vincio, 16/A
      Pistoia
       
      Toscana
      0573/570684
      Studente
 
      J.R.R. Tolkien
      R. Zelazny
      Terry Pratchett
      Silmarillion-Hobbit-Il Signore degli Anelli (perche' per me vanno assieme), J.R.R.Tolkien
      Il principe del Mare e del Fuoco, Patricia McKillip
      Il signore della Luce, Roger Zelazny
     

Tecnicamente, ho già risposto. Sono Simone Bianchi e faccio lo studente, con discreto successo (pare). Occasionalmente, ascolto musica...Qualche nome sparso: Battisti, De Andrè, Queen, Beatles, Pink Floyd, Led Zeppelin, Simon&Garfunkel, Doors, Avion Travel, Musica Argentina... ... La colonna sonora de The Rocky Horro Picture Show... ...vabbeh. come vedete sono molto disordinati. Per ora lancio il disco solo a livello scolastico, ma può darsi che quando leggerete la scheda sia passato a farlo per sport. Poi spreco il mio tempo a scrivere racconti fanstici (non nel senso autoesaltante dell'aggettivo) e a compatrimi per una vita tendenzialmente noiosa. Sono al quarto anno dello scientifico, e non vedo l'ora di andarmene di lì.

     

Ihc'Naib venne a placare le accuse che mi rivolgevo per avere, un tempo, scelto un alter-ego prefabbricato (earendil). Di lui sopravvive poco, per fortuna. Qualche appellativo (Mezzelfo, Marinaio, Mezzomarinaio...) e la passione per il mare. Mentre Earendil era un personaggio di Tolkien, Ihc'Naib è mio. Questo naturalmente significa che è qualitativamente più scarso, ma almeno e più sincero. Come la metà delle persone qui dentro sto tentando di scrivere il mio bravo romanzo fantasy. Beh, Ihc'Naib ne è il personaggio finale (perché nella mia mente la storia si dovrebbe svolgere su cinque o sei generazioni). Per la precisione, Ihc'Naib è figlio di Selim e Liuh-Niin, e Selim è il fratello della quadrisnonna di Liuh-Niin stessa. Quello che poi succederà al giovane figlio del complicato incesto (cioè io) è ancora da stabilirsi. Di una cosa sono certo. Nel mio mondo ero speciale. Vivevo, per motivi complicati a spiegarsi, in simbiosi con un'entità superiore di laggiù. Qui invece, solo e abbandonato, sono meno che niente. Maneggio a mala pena le armi pese di questa terra, e me la cavo solo con la mia spada, che giunse con me qua, quando fui portato su questo territorio per subire un'educazione, di cui ignoro caratteristiche ed effetti. Le uniche cose che portai con me sono la mia spada e i miei vestiti: calzoni di più strati di seta blu, una giubba di lino senza maniche, un copricapo di seta dal montaggio controverso (simile a quello dei Tuaregh, comunque). Solo le braccia e il volto dimostrano la mia pelle olivastra e il mio frequente contatto con mare e sole. L'unica capacità che mi rimane intatta è una discreta familiarità con il comportamento degli dei, e tanta curiosità.

     
Semi-divino nella propria dimensione. Umano sul Territorio della Locanda.
     
     

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