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Progetto di ricerca anno 2003

 

 

 

 

 

INTERNET E COMUNITA’ LOCALI: FORME E PROSPETTIVE DELLA CITTADINANZA ONLINE

 

 

 

 

Le più recenti fasi di sviluppo di Internet hanno evidenziato una sua sempre più ampia connessione con la fitta rete di relazioni che caratterizzano il contesto urbano e le forme della partecipazione alla vita civile dei suoi cittadini.

In particolare, l’evoluzione fenomenologica della rete, così come diversi filoni di riflessione, hanno messo in luce la relazione che si istituisce tra la comunicazione mediata dal computer e la sfera pubblica, intesa come luogo privilegiato della vita civile, evidenziandone spesso anche la dimensione problematica (Thompson The Media and modernity, Polity Press, Cambridge 1995; Maldonado Critica della ragione informatica, Feltrinelli, Milano 1997, Bentivegna Politica e nuove tecnologie della comunicazione, Laterza, Roma-Bari 2002).

In questa prospettiva, la rete si configura come mezzo in grado di ridefinire alcuni orizzonti spazio-temporali delle relazioni che caratterizzano il tessuto cittadino e di offrire nuovi luoghi virtuali d’incontro e di elaborazione dell’opinione pubblica.

L’ampia fenomenologia delle reti civiche  – prima e rilevante manifestazione della relazione tra tessuto urbano e Internet – attesta il rilievo di questa area problematica (Paccagnella La comunicazione al computer, Il Mulino, Bologna, 2000; Dell’Aquila Tribù telematiche, Guaraldi 1999 per citare solo alcuni contributi italiani).

Il contesto attuale dell’evoluzione delle offerte e degli usi della rete, tuttavia, sembra far emergere all’interno del rapporto rete-cittadino nuove declinazioni e soprattutto la necessità di una rilettura del concetto di cittadinanza e di sfera pubblica che comprenda sia la comunicazione tra cittadini e istituzioni e l’accesso alle informazioni e ai servizi; sia la partecipazione all’elaborazione condivisa di interpretazioni degli eventi della vita civile.

La domanda cui intende rispondere questa ricerca è legata all'individuazione dello stato attuale dell'evoluzione della partecipazione online in Italia. Risulta pertanto necessario compiere un percorso di analisi che definisca le coordinate del panorama italiano con particolare riferimento alle reti civiche; compia percorsi di analisi approfonditi delle dinamiche di partecipazione da parte dei cittadini e delinei il profilo del consumo di queste aree; dedichi un'attenzione specifica alle forme linguistiche utilizzate dai diversi interlocutori (istituzioni e cittadini).

Tale analisi è da integrare con l'individuazione di eventuali altre aree della rete entro cui si ricolloca la partecipazione  dei cittadini (aree di dibattito aperte dai quotidiani ecc.).

Più in dettaglio le direzioni di ricerca possono essere così individuate:

Ÿ         analisi dell’evoluzione dell’offerta di partecipazione alla vita pubblica online nelle principali reti civiche italiane (Milano, Bologna…) con particolare riferimento alle forme più recenti di innovazione che hanno caratterizzato l’area in oggetto, comprese le forme di partecipazione legate all’espressione delle issues o delle proprie opinioni attraverso meccanismi di voto;

Ÿ         analisi delle dinamiche di utilizzo delle aree di partecipazione interattiva e corale (forum, linee dirette) da parte dei cittadini attraverso diverse chiavi, anche in una prospettiva comparativa:

Ÿ         analisi dell’interazione all’interno delle aree che si propone come obiettivo l’individuazione delle dinamiche interattive, dei temi attorno a cui si concentra il dibattito, della definizione della partecipazione che emerge dai dialoghi online (un oggetto di analisi potrebbe essere lo stesso sito www.provincia.milano.it);

Ÿ         analisi del pubblico di queste aree condotta attraverso metodologie quantitative come survey online (da realizzare con il supporto di Provincia) e individuazione delle dinamiche e caratteristiche di uso di questi spazi della rete condotta attraverso metodologie qualitative a carattere anche etnografico;

Ÿ         analisi dell’uso del linguaggio (ad esempio anche in riferimento al rispetto delle regole della comunicazione online) da parte dei soggetti coinvolti nell’interazione operatori dell’istituzione e cittadini.

Ÿ         analisi dello statuto assunto dalla partecipazione dei cittadini anche all’interno di aree non istituzionali finalizzata ad individuare eventuali "migrazioni" della partecipazione verso altre aree della rete (questo percorso può comprendere anche una rilevazione delle "diete digitali" degli utenti, ovvero degli ulteriori luoghi frequentati i partecipanti ai forum istituzionali considerati) .

Ÿ         eventuale analisi delle dinamiche di dialogo tra cittadini "nuovi" (immigrati) o "di ritorno" (italiani emigrati) e le istituzioni pubbliche (ad esempio attraverso lo scambio di mail che interviene tra immigrati e alcuni settori deputati della comunicazione istituzionale come il settore Politiche Sociali della Provincia di Milano).

 

Il risultato della ricerca sarà, dunque, la costruzione di una mappa dell’interazione rete-cittadinanza all’interno dei siti considerati da cui si possano desumere lo stato attuale della partecipazione e l’individuazione problematica delle linee evolutive del fenomeno della “digital democracy” in Italia.

 


1.

Le relazioni sociali in rete

 

Aree di interesse

Nell’ambito dei nuclei di attenzione centrali del progetto di ricerca, il primo gruppo di lavoro intende articolarsi attorno ai seguenti temi:

- La definizione delle forme di relazione tra cittadino e istituzione attivate online nei casi analizzati. In particolare, si intende porre attenzione alle possibilità di classificazione individuabili attraverso: 

- L’individuazione di come la partecipazione ai forum e newsgroup di un’istituzione pubblica si definisca in relazione ad altre pratiche sociali quali:

 

Metodologia

 

La metodologia di indagine si compone di una parte di analisi desk che assume come proprio oggetto quattro/sei mesi di dialoghi online sviluppatisi all'interno delle linee dirette dell’istituzione prescelta (Provincia di Milano) e di una parte field che prevede una serie di interviste semi strutturate a un campione di partecipanti a tali newsgroup (previste nel numero di 10, ma da valutare in relazione al numero dei soggetti attivi in rete).

 

Il corpus dei dialoghi verrà sottoposto alle seguenti fasi di analisi:

-         definizione dello statuto dello spazio online attraverso l’analisi degli indicatori testuali (contenuti o forme espressive) rintracciabili nelle interfacce e nelle regole di interazione così come nelle definizioni del contesto e della situazione che emergono negli interventi degli utenti.

-         individuazione e rilevazione – attraverso indicatori testuali - della presenza dei diversi modelli di interazione con l'istituzione. I modelli verranno definiti nei seguenti livelli: autopresentazione e definizione reciproca dell'identità degli interlocutori; definizione delle finalità dell'interazione e sua interazione con specifici contenuti (ad esempio l'espressione di una posizione individuale legata alla segnalazione di un disfunzione ecc.).

-         Individuazione e rilevazione delle dimensioni di variabilità e permanenza del gruppo di utenti ed eventuale interrelazione di questo dato con i modelli e i contenuti evidenziati attraverso la fase precedente.

 

Le interviste verranno realizzate con l'obiettivo di definire due coordinate del fenomeno:

-          gli spazi di dialogo online frequentati dagli utenti (definibili come “diete digitali”);

-          le altre forme offline di relazione con l’Istituzione.

Inoltre, attraverso le interviste si intende mettere a fuoco anche l’autodefinizione di questo tipo di esperienza da parte degli utenti

 

Tale lavoro si colloca nell’ambito di uno specifico interesse di ricerca rispetto alle forme di comunicazione mediata dal computer e alle loro interrelazioni con il contesto offline espresso - oltre che attraverso le ricerche già citate – anche in recenti pubblicazioni quali: I nuovi strumenti del comunicare (Bompiani 2001) o Dialoghi in rete (Vita e Pensiero 2002).

 

(coordinatore scientifico: Gianfranco Bettetini)

 

 

 

 

2

Usabilità e comprensione

 

Aree di interesse

 

Il contributo proposto parte dall’assunto che lo sviluppo di interfacce Web efficienti, capaci di stimolare forme di relazione online tra cittadini e istituzione, richieda una profonda comprensione delle caratteristiche dell’utente, dell’interazione, delle modalità di presentazione del materiale, del contesto in cui l’interazione ha luogo.

L'interesse si concentrerà sul sito della provincia di Milano (www.provincia.milano.it ) al fine di identificare le caratteristiche del sito capaci di soddisfare le esigenze dei cittadini/partecipanti attivi. Particolare attenzione sara’ dedicata alle pagine che si propongono lo scopo di incrementare la partecipazione dei cittadini alle discussioni online

 

Gli obiettivi del contributo possono essere riassunti nei seguenti punti:

 

- studiare le problematiche connesse all'uso di siti Web diretti al cittadino-utente, intesi come luoghi virtuali di incontro e di elaborazione dell'opinione pubblica, analizzando l’usabilità di alcuni siti istituzionali italiani e la loro effettiva capacità di guidare l’utente nella ricerca attiva di informazione e nella gestione e fruizione di servizi integrati per la consultazione interattiva e la comunicazione tra cittadini e istituzione pubblica. Attraverso l'uso di una metodologia euristica di analisi dell'usabilità si procederà all'identificazione delle possibili difficoltà di interazione utente/interfacce Web e all'acquisizione di conoscenze che permettano il miglioramento degli spazi Web dedicati alla partecipazione online alla vita pubblica.

 

- analizzare la comprensibilità delle pagine specificatamente progettate per sollecitare la partecipazione degli utenti, tenendo conto degli elementi che riguardano il modo in cui il materiale è connesso ed organizzato, delle integrazioni cognitive che devono essere compiute durante la lettura. Analizzando la superficie del testo verranno cercati gli indizi che  aiutano a ricostruire la coerenza testuale. La mancanza o inadeguatezza di questi indizi (relazioni anaforiche, connettivi, ecc.)  costituirà  un’ indice della difficoltà del testo (Lumbelli, 1989; Miller & Kintsch, 1980; McKeown, Beck, Sinatra, Loxterman, 1992) e della possibilita’ che l’utente produca una rappresentazione del testo che si discosta da quella attesa.     

 

- verificare  l'usabilità e la comprensibilità del sito www.provincia.milano.it utilizzando test di usabilità con utenti finali, nonche’ raccogliendo protocolli di pensiero a voce alta per la valutazione della comprensibilità delle pagine progettate per l’interazione con l’istituzione. Il rispetto di standard operativi e di linee guida non possono infatti sostituire l’acquisizione diretta del feedback da parte degli utenti. Tale fase prevede quindi la sperimentazione del sito mediante la sua fruizione da parte dell'utente-cittadino.

I test si concentreranno, in particolare, sull'area di servizi online offerti dal sito www.provincia.milano.it che consentono all'utente cittadino di intervenire e di dialogare con l'istituzione in modo personale o collettivo.

 

 

Metodologia

 

La metodologia di indagine si compone di due tipi di analisi: un'analisi euristica (verifica del rispetto dei principi di usabilità e comprensibilità nel sito oggetto d'analisi) e un'analisi empirica (osservazione e analisi del comportamento di interazione utente/sito)

 

Verranno condotte le seguenti analisi di usabilità:

 

Questo metodo di valutazione (Nielsen, 1989; Nielsen e Molich, 1990;Nielsen, 1994) fara’ uso di una lista di procedure euristiche (Flaming, 1998; Burman,1999; Nielsen, 1999; Lynch e Horton 1999; Pearrow ,2000; Nielsen, 2001;Badre, 2001;) che permettono di determinare il grado di conformità di un sito Web con le regole dell'usabilità.

Il gruppo di ricercatori coinvolto nel progetto analizzera’ sia gli aspetti statici dell’interfaccia (layout delle finestre, etichette, pulsanti, etc.) e sia gli aspetti relativi al comportamento (logica d’interazione, raggiungimento dell'obbiettivo ecc...) in base alle linee guida di riferimento.

L’obiettivo sara’ analizzare la qualità dell'esperienza di navigazione all'interno del sito www.provincia.milano.it (ed in particolare le problematiche connesse agli ausili e strumenti di navigazione forniti dal sito, alla qualità della grafica, alla leggibilità dei caratteri, al contrasto visivo, alla capacità dell’interfaccia di fornire il supporto necessario a compiere azioni corrette, a rendere reversibili gli errori e a facilitare la comprensione delle funzionalità degli strumenti e servizi offerti).

 

Le ipotesi formulate durante l’analisi euristica verranno poi sottoposte a verifica mediante una rilevazione empirica. Interagendo con un  gruppo di utenti  lo sperimentatore osservera’ la sessione di navigazione. Ai partecipanti verra’ chiesto di pensare ad alta voce durante l’interazione con il sito.

L'analisi di usabilità con gli utenti si articolerà in due parti fondamentali, la prima dedicata alla navigazione libera e la seconda alla navigazione finalizzata all'esecuzione di compiti specifici.

La fase di navigazione libera, permetterà all'utente/partecipante di acquistare familiarità con il sito ed è volta ad esplorare le caratteristiche del sito vissute spontaneamente come più interessanti.

La fase di navigazione finalizzata verrà strutturata mediante la predisposizione di compiti che l’utente dovrà portare a termine.

La navigazione finalizzata comprenderà sia l'esecuzione di compiti di ricerca di informazioni specifiche erogate dall'istituzione prescelta (provincia di Milano) sia di altri compiti riguardanti invece i servizi offerti nell'area predisposta per la partecipazione personalizzata o collettiva del cittadino alla vita pubblica (forum, newsgroup e richiesta informazioni)

Le due fasi del test permetteranno di evidenziare particolari funzionalità del sito ed eventuali barriere d'uso (relative alla strategia comunicativa del sito, alla forma della presentazione, alla qualità dei contenuti, al linguaggio utilizzato, alla compatibilità del messaggio con gli scopi del visitatore, alla piacevolezza del sito).

 

 

Analisi teorica ed empirica della comprensibilità

 

Nella navigazione finalizzata si innesteranno le procedure di analisi della comprensibilita’ che riguarderanno le pagine progettate per stimolare la partecipazione dell’utente.

Le pagine, o meglio  i testi in esse contenuti, che erano stati analizzati confrontandoli con una serie di categorie di analisi che in generale possono essere riferite alla richiesta, da parte del testo, di generare complesse integrazioni cognitive, verranno poi sottoposti ad una ulteriore analisi, di tipo empirico.

L’analisi teorica condotta sara’ cioe’ verificata mediante una rilevazione empirica durante la quale un gruppo di soggetti ricevera’ la consegna di pensare a voce alta. Verranno  cosi’ raccolte informazioni sul processo di comprensione dei soggetti, ed in particolare sugli eventuali ostacoli alla comprensibilita’ del testo. Qualori se ne presenti la necessita’ verranno proposte delle procedure per ridurre tali ostacoli (Beltrame, 1990).

 

(coordinatore scientifico: Lucia Lumbelli)

 

 

 

 

3

I cittadini anziani

 

 

1.      Premessa

Il progresso tecnologico verificatosi negli ultimi anni sulla spinta delle innovazioni informatiche e nelle reti di comunicazione ha portato a una rapida crescita di servizi telematici offerti al cittadino e alle imprese da parte degli enti pubblici. Dopo una prima fase in cui sono stati realizzati sistemi informativi "generali" rivolti alla cittadinanza, si sta assistendo, oggi, alla realizzazione di nuovi servizi di forte impatto nella vita sociale, economica e culturale e con un notevole valore aggiunto.

In particolare, la creazione di reti civiche costituisce in Italia un fenomeno piuttosto nuovo e in forte sviluppo. Si tratta di un servizio generalmente offerto dalle amministrazioni comunali, che si pone l’obiettivo di mettere in contatto la pubblica amministrazione e la cittadinanza, favorendo uno scambio attivo di informazioni. Questo tipo di servizio telematico, nelle sue diverse applicazioni locali, è caratterizzato, secondo Beamisch (1995) dalla compresenza tre elementi principali:

1) l'informazione comunitaria;

2) l’utilizzo di un mezzo di comunicazione mediato elettronicamente fornito alla comunità;

3) la condivisione, da parte dei partecipanti, di una stessa località geografica (provincia, città o quartiere).

Quest’ultimo aspetto sottolinea il rilievo che le reti civiche danno alla cultura locale e al senso di appartenenza a una particolare comunità, differenziando questo tipo di network da altri servizi telematici online, il cui fine è l’instaurarsi di relazioni tra persone appartenenti a aree territoriali anche molto distanti tra loro.

è possibile affermare che tra gli scopi principali che stimolano lo sviluppo di questi servizi vi sia il desiderio di costituire una “democrazia telematica”, che da un lato offra la possibilità ai cittadini e alle istituzioni di comunicare in modo più immediato e trasparente e, dall’altro, permetta di rafforzare i legami sociali tra gli utenti, aprendo la possibilità di avvicinare alle istituzioni fasce più ampie di cittadini (Maioli, 1995).

In questo senso, le reti civiche possono costituire un’occasione di socializzazione soprattutto per quei cittadini che tradizionalmente sono più facilmente esclusi dalla partecipazione alla vita pubblica e dalla possibilità di usufruire dei servizi offerti dalle istituzioni. Secondo alcuni studiosi, fra cui Maioli (1995, pag. 23), le reti civiche possono contribuire a sviluppare quella che è stata definita una "coscienza della interattività democratica", che può concorrere a dare risoluzione al problema della distanza tra i cittadini e le istituzioni, nonché al crescente sovraccarico informativo che coinvolge istituzioni, amministrazioni, cittadini.

Una fascia che può essere considerata “debole”, in questa accezione, è certamente quella della terza età, che, nel sempre più complesso processo comunicativo istituzioni – cittadinanza, risulta essere maggiormente soggetta al rischio di isolamento sociale e di esclusione dalla vita pubblica.

 

 

2.      Obiettivi della ricerca

A partire da queste brevi considerazioni, risulta interessante approfondire lo studio delle potenzialità e degli eventuali aspetti problematici che le reti civiche possono presentare per gli utenti appartenenti alla fascia della terza età.

In primo luogo, ci si propone di rilevare quali siano le effettive possibilità di utilizzo di questo servizio da parte dei cittadini anziani: dato che si tratta di una fascia sociale di utenza comunemente esclusa dei processi di alfabetizzazione informatica, può essere utile indagare in che modo le reti civiche possono “avvicinare” la terza età alla conoscenza della comunicazione telematica. Questo servizio, per la sua facilità di utilizzo, potrebbe infatti rappresentare un’occasione per sviluppare le capacità di gestione del mezzo informatico da parte di questa parte della popolazione (Wetle, 2001); nello stesso tempo, si vuole indagare in quale misura le informazioni trasmesse dalle reti civiche vengono efficacemente comunicate al target specifico della terza età (Morrell, 2001).

In secondo luogo, si intende analizzare l’impatto che le reti civiche producono sui meccanismi di socializzazione sul target in questione: in particolare, si vuole indagare se l’utilizzo delle reti civiche porti a un accrescimento e a un rinforzo dei legami sociali, conducendo a un maggiore coinvolgimento degli anziani nella vita pubblica o se, al contrario, ciò non possa costituire un’ulteriore fonte di isolamento sociale e di allontanamento dalle istituzioni. La letteratura scientifica a questo riguardo, infatti, evidenzia un’influenza complessa e non univoca dell’utilizzo di Internet sulle interazioni interpersonali (Laux, 2000; Nie, 2001; Opalinski, 2001).

 

3.      Fasi della ricerca

Il progetto di ricerca sarà articolato in due fasi principali:

a)     Ricerca bibliografica e analisi esplorativa del fenomeno

Durante questa fase si procederà alla ricerca e all’analisi della letteratura di riferimento: in particolare, si approfondirà lo studio dell’influenza della comunicazione telematica sui meccanismi di socializzazione degli anziani. Successivamente, si passerà ad analizzare il fenomeno delle reti civiche e del loro utilizzo da parte degli anziani in Italia, con particolare riferimento alla realtà cittadina dei piccoli centri in Lombardia..

b)     Ricerca empirica

Nel corso di questa fase si procederà alla strutturazione di una griglia di intervista da somministrare a un campione di persone (oltre i 65 anni): metà del campione sarà costituito da utenti di reti civiche mentre l’altra metà sarà costituito da persone che non utilizzano tale servizio. Una volta condotte le interviste, si procederà alla loro analisi e alla successiva sintesi dei risultati emersi.

 

(Coordinatori scientifici: Proff. Quadrio e Cesa-Bianchi)

 

 

 

 

4.

Un progetto di analisi e di intervento: l’immissione in rete di una “Carta dei servizi” per la prima infanzia

 

 

In questa sezione della ricerca, non si tratta di analizzare testi già dati e  dinamiche interattive tra utente e web che questi suscitano, ma  di costruire ,insieme da esperti locali e da ricercatori che lavorano nell' ambito della presente indagine promossa dal Gemelli-Musatti, un testo che venga  messo a punto e , successivamente , inserito in rete e monitorato relativamente  agli utenti  che con esso dialogano e  ricevono risposta da parte dei responsabili  dell' ente locale .

 

 

  1. Ci è stata data la possibilità di collaborare a costruire la Carta dei servizi educativi per l' infanzia  a Pistoia, città capoluogo  di provincia nella quale  le offerte pedagogiche istituzionalizzate per piccolissimi e piccoli sono  di particolare qualità.Documento   prescritto per legge dove si tratti di erogazione di servizi pubblici,  la Carta dei servizi  è  presente nei siti di molti centri anche minori ,   relativamente al governo delle acque, all' erogazione di gas e energia elettrica, per altri servizi comunali, mentre  è  molto più rara per quanto  riguarda servizi educativi, anche se  si trovano su Internet  Carte dei servizi   di singole scuole, con  frequenza pari a quella in cui tale documento   si presenta nei siti delle ASL e di singoli ospedali, di agenzie pubbliche e private la cui opera si rivolga al pubblico. Nidi d' infanzia pubblici e scuole comunali dell' infanzia- oltre a quelle che vengono indicate come " nuove tipologie"- si affacciano nei siti internet quasi esclusivamente per quanto riguarda   orari, ubicazione del servizio,  fasce di retta, manifestazioni varie, ma mancano di questo documento fondante il patto con l' utente che è appunto la Carta dei servizi. Fin qui, in un rapido viaggio  tra  i vari siti dove sembravano esserci possibilità di trovare documenti non solo organizzativi, sono presenti Carte dei servizi della prima infanzia  solo nel comune di Venezia e in quello di Lugo di Romagna,mentre  la prima Carta dei servizi educativi dell' asilo nido  messa in rete dal Comune di Firenze è rintracciabile fuori dal  sito  fiorentino.

La costruzione, sorvegliata per quanto riguarda i temi proposti e la forma linguistica, realizzata collaborativamente da ricercatori e competenti dei servizi  potrebbe  costituire un esempio di documento efficace e non solo di testo burocratico, e , allo stesso tempo, sarebbe in grado di offrire occasione di riflessione sull' operatività dei servizi in questione, fornirebbe possibilità di formazione   on the  job per educatori, insegnanti, personale amministrativo, genitori.

Anche se la bibliografia, soprattutto di natura giuridica, sulla Carta dei servizi, non è irrilevante,sul  tipo di operatività  da noi prospettato   , esiste una letteratura assai esigua  [1] e ritengo che una  rilfessione  circa  i modi e  risultati del lavoro che proponiamo- e relativamente alla quale  Anna Bondioli, Monica Ferrari ed io abbiamo già una recente esperienza, in quanto  nel 2001-2002 abbiamo messo a punto la Carta dei servizi   degli  asili nido del Consorzio tra i Comuni di Sassuolo, Formigine, Maranello, Fiorano in provincia di Modena- non sia insignificante.

          

           2. Nel quadro di una possibile collaborazione con il Comune di Pistoia, si 

delineano le seguenti azioni:

 

·        stesura di una prima bozza della Carta da parte dell'équipe del Gemelli-Musatti

·        costituzione di un gruppo pistoiese di discussione,  formato da educatori, insegnanti, genitori, un responsabile dell' ufficio competente

·        invio della bozza al gruppo pistoiese

·        discussione della bozza con registrazione della discussione

·        analisi delle proposte emerse dalla discussione e prima messa a punto    del testo 

·        stesura di una redazione  più perfezionata del documento e suo invio al gruppo pistoiese

·        discussione   registrata di questa redazione, messa a punto definitiva dal punto di vista del contenuto e della forma.

·        Il Comune di Pistoia si impegnerà a erogare all'Istituto Gemelli-Musatti il contributo di € 5.165,00 lordi e a mettere in rete nel suo sito la Carta così costruita organizzandola in forma interattiva, e monitorabile per un periodo  da definirsi.

 

Inoltre si   propone

 

o       di censire e  tipizzare su scala nazionale le Carte dei servizi relativi ai servizi educativi della prescuola , indicando anche documenti analoghi. Questo lavoro sarebbe affidato al dottor Davide Scodeggio, laureato in pedagogia presso l' Università di Pavia;

 

o       di analizzare le interazioni via internet che si effettuerenno nel periodo in cui la Carta sarà presente  nel sito del Comune di Pistoia.

 

 

Alla fine del lavoro- prima o dopo il periodo di monitoraggio- il gruppo del Gemelli si impegna  a fare una relazione interna del lavoro svolto, relazione che  dovrebbe  trasformarsi in uno o più articoli dove i dati sono espressi in forma anonima.

 

(coordinatore scientifico: Prof. Egle Becchi)

 

 

 

 

5.

La ridefinizione di cittadinanza

 

 

L’idea  e la pratica di cittadinanza vengono ridefinite in maniera significativa dalle nuove tecnologie della comunicazione.

Sono tre  le principali linee di analisi che sono state sviluppate in questi anni.

La prima riguarda l’utilizzo delle tecnologie per sviluppare forum di discussione che consentono ai cittadini di diventare più consapevoli delle questioni che li riguardano. In questo modo si ipotizza uno sviluppo del tradizionale concetto di opinione pubblica elaborato da J. Habermas, lungo la direttrice tracciata dall’idea di democrazia deliberativa.

La seconda linea di approfondimento concerne invece la strategia comunicativa e connessionista che le istituzioni pubbliche possono perseguire al fine di potenziare sia la comunicazione sia i legami con i propri cittadini. Tali strategie possono contribuire ad attenuare la separatezza che negli ultimi anni ha costituito uno degli elementi più negativi della crisi delle democrazie avanzate. Mediante la creazione di reti civiche, le istituzioni pubbliche – specialmente a livello locale - cercano di ridurre il deficit di fiducia che è stato registrato un po’ in tutti i paesi avanzati.

Infine, la terza pista  ha a che fare con il potenziamento delle forme di azione collettiva decentrate rese possibile dalla rete. Secondo quanto suggerito dai primi studi sul campo delle forme più recenti dei movimenti sociali, la forme di azione, coordinamento e partecipazione di azione collettiva vengono ridefinite rendendo possibile la partecipazione di un numero molto maggiore di individui che mantengono tuttavia un livello di autonomia molto più alta rispetto a quanto non accadesse nel passato.

In tutti i casi, le nuove tecnologie si configurano come risorse che sono in grado di contribuire a ridisegnare i confini stessi della cittadinanza e della partecipazione nell’età contemporanea

 

(coordinatore scientifico: Prof. Francesco Casetti)

 

Riferimenti bibliografici sezione 2

 

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Riferimenti Bibliografici sezione 3

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[1] Cito quale unico esempio di ricerca sul " costruire  una Carta dei servizi " - e per servizi sanitari- il saggio di  C.Carposanto e A.Passerini, "La costruzione partecipata della Carta dei servizi ",    in L.Altieri( a cura di ) Salute e società- Ascolto e partecipazione dei cittadini in sanità, Milano, Franco Angeli, anno 1, 2/2002, pp. 23-45