ISOLE CANARIE LE 7 SORELLE

 
 
GRAN CANARIA

 



L'isola rotonda a forma di conchiglia la 3a dell'arcipelago per estensione (1532 kmq.) è la più frequentata dai turisti per la sorprendente varietà del paesaggio, le numerose escursioni, di itinerari sul mare e nell'interno montagnoso.
I picchi centrali tra i quali il Pozo de las Nieves (1950 mt.), Los Pechos, Roque Saucillo, Bentyga, El Monje, Roque Nublo, arrestano la corrente umida degli alisei, determinando una grande differenza climatica e paesaggistica tra nord e Sud, il versante settentrionale in particolare la vallata di Arucas, è caratterizzato da verdi piantagioni di banane, e da coltivazioni varie, il meridione invece produce soltanto pomodori di buona qualità.
I vastissimi litorali sabbiosi e aridi della zona, inondati di sole tutto l'anno, sono stati scelti come ambiente ideale per strutture alberghiere ed impianti balneari di lusso.
Gli abitanti circa 650.000 sono concentrati a Las Palmas De Gran Canaria, il capoluogo e nelle cittadine del nord.
Le località del Sud soprattutto San Augustin, Playa del Ingles, Mas Palomas, Puerto Rico, e anche il capoluogo sono frequentate 12 mesi l'anno da turisti di ogno nazionalità razza e provenienza.
Chi dispone di un'autovettura può abbandonare le località turistiche e trascorrere una giornata diversa visitando l'interno o percorrendo la ruta de los Platanos, la litorale panoramica che corre lungo la costa settentrionale a picco sul mare.
Gran Canaria, isola ricca di vestigia archeologica, presenta caratteri morfologici legate alle sue origini vulcaniche, come i numerosi barrancos, gole che partono dalle alture centrali solcandola da tutti i lati e le Calderas di Badama, a nord-est e di Tiranja al centro.Las Palmas de Gran Canaria
Las Palmas de Gran Canarias, capoluogo della provincia dell'est , è la più importante città di tutto l'arcipelago con circa 360.000 abitanti.
Il suo nome deriva dalle numerose palme che crescevano nel punto in cui sbarcarono i primi conquistatori, in corrispondenza del barranco di Guiniguada:
Dall'antico quartiere di Vegueta, l'abitato si è andato progressivamente espandendo fino a oltrepassare il Puerto de la Luz (porto della Luce) e occupare La isleta, la penisoletta a nord del nucleo cittadino originario.
Arrivando dal mare Las Palmas è quello di una città cosmopolita, dotata di moderne attrezzature turistiche, locali notturni e negozi.
L'intenso traffico della città è dominato dalle guaguas, piccoli autobus gialli e rossi che, numerosissimi sbucano dappertutto.
Ma Las Palmas è soprattutto un grande porto, che svolge una triplice funzione a carattere internazionale:
commercialmente, turistico e peschereccio.§
Puerto De La Luz.
Il Puerto De La Luz, creato per iniziativa di Lèon y Castillo nel 1895, con il molo Pesquero, è di fondamentale importanza sia per le navi da crocera che per i carghi e le grandi petroliere provenienti dall'oriente e dall'America e dirette verso l'Europa e l'Africa.
Dotato delle più moderne attrezzature, il suo bacino di carenaggio (dove sembra siano state riparate le caravelle di Colombo in Rotta per il nuovo mondo) accoglie oggi più di 1.000 navi al mese, che vi approdano per rifornirsi di combustibile e scaricare merci.
Massiccio e silenzioso il castillo de la Luz sembra ricordare da lontano che tanto sviluppo è anche merito suo : considerato il più antico edificio di Las Palmas, questa fortezza militare difese per secoli la città , dopodichè con la costruzione del molo Pesquero, rimase isolata dal mare.
Dichiarata monumento storico nazionale nel 1941, dopo il restauro del 1970 è divenuta sede del centro culturale e delle esposizioni.
Usciti dal porto, in corrispondenza del molo, si incontra il parque di Santa Catalina, una grande area urbana diventata punto di ritrovo del turismo internazionale e centro di tutta l'attività commerciale di Las Palmas, con caffè all'aperto, negozi, alberghi, e locali notturni.
Attraversando a ovest lo stretto istmo che collega la città alla collina della Isleta , troviamo la Playa de las Canteras, una spiaggia di sabbia nera protetta da una barriera naturale di scogli, posta 200 mt al largo.
Nelle strade adiacenti si susseguono numerosissimi negozi, forniti di articoli vari, orologi, accendini, apparecchi fotografici, radio, portatili a prezzi particolarmente vantaggiosi.
In questa zona si trova anche la casa del turismo, in stile canario, dell'architetto Miguel Martin Fernandez de la Torre.
Ciudad Jardin Las Alvaravaneras.
Proseguendo verso il sud della città , si entra nel quartiere Ciudad Jardin Las Alvaravaneras una vasta zona residenziale dominata da grattacieli all'interno della quale si estende il Parque Doramas, dal nome di un capo dei Guanci, l'antica popolazione locale.
Questo giardino che vanta una dracena millenaria, accoglie il cosiddetto Pueblo Canario, un insieme architettonico ideato dal pittore Nèstor de la Torre e realizzato da suo fratello Miguel, che rappresenta uno dei migliori esempi di architettura canaria, oggi ospita una mostra permanente di artigianato , fiori e piante.
Ogni giovedì e domenica si può assistere ad esibizioni di danza Canaria e musica popolare.
Oltre ai negozi il parque Doramas ospita anche il lussuoso hotel Santa Catalina, costruito in stile locale classico.
Nei pressi della Plaza de La Feria, si incontra la fuente musical e luminosa, una fontana con 33 getti d'acqua, che la sera, con un sottofondo musicale, vengono illuminati da luci colorate.
Barrio De Triana.
Nella zona sud della città si estende il cosiddetto Barrio de Triana, quartiere commerciale con Banche, boutique e negozi distribuiti lungo la vivace calle Mayor, la via principale chiusa al traffico.
In questo stesso quartiere sorgono la chiesa di san Francisco, il gabineto literario, in stile eclettico, l'eremo di San Telmo, con soffitto a cassettoni in stile mudejàr e il circolo Mercantile.
Al numero 6 di Calle Cano, la casa natale dello scrittore Benito Pèrez Galdòs ospita oggi un museo, dove sono conservati oggetti a lui appartenuti , lettere e preziose edizioni delle sue opere, notevole il caratteristico e raccolto patio canario, colmo di piante.
Galdòs, uno dei più noti personaggi di Las Palmas, è annoverato tra i romanzieri spagnoli più brillanti dell'ottocento.
Nei dintorni, davanti al barranco de Guinguada, si trova il vecchio teatro Pèrez Galdòs, realizzato dai fratelli de la Torre.
Vegueta
Lasciando il barrio de Triana in direzione sud, si entra nella Vegueta, il quartiere più antico e caratteristico di Las Palmas.
Il cuore antico dell'abitato è ricco di edifici signorili, con patios fioriti e balconi di legno di pino artisiticamente lavorato.
Sulle piazzettte silenziose si affacciano vecchie cappelle.
La chiesa più importante della città, la cattedrale di Santa Ana, sorge al centro del quartiere.
Iniziata nel 1497 in stile gotico e completata con una facciata neoclassica nel 1570, presenta un bellissimo interno, con 3 navate e volte a crociera sostenute da pilastri a fascio ove si fondono originariamente elementi spagnoli e portoghesi.
Nonostante le ripetute razzie dei pirati, si possono ammirare alcune sculture dell'artista canario Lujan Pèrez, nonché un tesoro comprendente oggetti d'arte antica e gioielli nella sacrestia.
Davanti alla cattedrale, i cani di bronzo, emblema delle canarie, fanno da guardia alla Plaza Santa Ana, la piazza dove ogni anno iniziano e si concludono le processioni religiose di Las Palmas.
Durante certe festività la piazza viene ricoperta da un tappeto di fiori che forma eleganti disegni.
Di fronte alla cattedrale si trovano un palazzo dell'ayutamento con una bella sala consiliare aperta al pubblico.
Non lontano si può visitare il museo Canario fondato dal Dr. Chil y Naranjo allo scopo di promuovere le scienze, la letteratura e le belle arti, raccoglie oggi notevoli collezioni di archeologia etnografia e geologia.
Custodisce soprattutto la più completa collezione al mondo di reperti dell'uomo di Cromagnon, risalenti al paleolitico superiore.
Al pianterreno si trova la sala di zeologia con collezioni di vertebrati terrestri, e fossili.
La sala di archeologia straniera, al piano superiore, racchiude oggetti e utensili preistorici, ma anche ceramiche antiche.
Interessante anche la sala dedicata alla geografia fisica, con piante in rilievo delle isole dell'arcipelago.
Nelle sale dedicate all'archeologia e all'etnografia canaria è ampiamente documentata la cultura guancia:
alle mummie e ai crani con i segni delle pratiche mediche di allora, si affiancano le collezioni di vasi votivi, di pelli usate per abbigliamento, di oggetti ad uso domestico fabbricati in osso, di armi da lancio in pietra lavica, di ceramiche, di pintaderas, nonché alcune riproduzioni in scala ridotta di alloggiamenti e cimiteri.
Le altre sale accolgono una sezione di flora e fauna, l'archivio dell'inquisizione ed una biblioteca con più di 20.000 volumi.
Prendendo la calle de EspirituSantu e voltando a sinistra si giunge alla casa de Colon ( casa di Colombo), in stile coloniale.
Residenza dei governatori spagnoli dopo che l'isola fu annessa alla corona di Castiglia, fu presso uno di questi, Antonio de la Torre, che Cristoforo Colombo si fermava per riparare le sue navi quando facevano scalo a Gran Canaria.
Colombo avrebbe soggiornato qui nel 1492, e dopo il suo ritorno dalle Americhe, nel 1493 e nel 1502.
Eretta intorno ad un'incantevole patio, è stata trasformata in museo con documenti e ricordi del navigatore:
vecchie carte marittime, antichi strumenti di navigazione, mobili del XV secolo modelli in scala dell3 caravelle un ritratto di Cristoforo Colombo e l'immagine di Sant'Anna, davanti alla quale sembra che colombo si sia prostrato chiedendo aiuto prima di partire per il nuovo mondo.
Dal 1962 casa Colon ospita anche il museo provinciale storico delle belle arti, con le opere dei più importanti scultori e pittori canari antichi e contemporanei e una collezione di quadri inviati dal museo del Prado di Madrid, tra cui si possono ammirare opere del Guercino, di Guido reni del Veronese e altri.§Vi si conserva anche l'archivio storico provinciale.
Vicino alla cattedrale si trova il Centro Atlantico di Arte Moderno, opera dell'architetto Francisco Sainz De Oiza, che dietro alla facciata neoclassica del XVIII sec., ha costruito uno spazio pieno di luce e armonia.
E' una delle principali istituzioni culturali della città.
Altri edifici interessanti nel centro storico sono: l'eremo di sant'Anton io Abate XVII sec., con un bel soffitto a cassettoni, la chiesa di Santo Domingo, la Comandancia de Marina, e vicino la chiesa di San Augustin, il palazzo della Audiencia, alto tribunale di giustizia istituito dai re di Spagna nel 1527 per controllare l'operato dei funzionari di corona di Castiglia.


 







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Antonietta Vanessa Giordano

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