la storia

Ciò nonostante il tifo casalingo e soprattutto le trasferte(la vittoriosa su Teramo su tutte) del manipolo di ragazzi che decise di non mollare riuscirono a far sì che la curva non facesse mai mancare il proprio tifo al Chieti raggiungendo l’apice nel derby col Teramo al ritorno con la curva che tornava a riempirsi. L’anno successivo si optò per riappendere definitivamente lo striscione del gruppo ,mancato per 2 anni dalla curva “Volpi” .L’  “esordio” con una bella coreografia col Crotone fu ottimo nonostante la sconfitta,la squadra regalò pochissime soddisfazioni ad una tifoseria che nonostante tutto ,capitanata a dovere dal gruppo tornato più vivo che mai ,si fece rispettare come se lottasse per la promozione nonostante un torneo vissuto in gran parte in fondo alla classifica . Grandi nei 2 derby di Avezzano in 300 (con incidenti) all’andata ed anche a Chieti al ritorno ,gli Irriducibili si fecero vedere anche in trasferte lontane e dal risultato negativo scontato tipo Crotone in 8 .L’epilogo del campionato fu assurdo con la sconfitta clamorosa ai play out a Gela per 3-0 e conseguente retrocessione nonostante la vittoria con l’identico punteggio all’andata,con curva massiccia in casa e circa 70 ragazzi al seguito nella lontanissima trasferta siciliana.”fortunatamente “l’ennesimo ripescaggio permise al Chieti di disputare un nuovo torneo in C2 ma anche in questo ,il primo sotto la gestione del neo presidente Buccilli ,fu avaro di soddisfazioni con il consueto epilogo: play out! Anche qui gli irriducibili non mancarono,non solo agli spareggi col Casarano  (tifo massiccio in casa e in salento) ma anche durante tutto il torneo con il tifo casalingo dal settore distinto (per motivi di forza maggiore ) tra cui le gare interna con Messina(scontri e diffide),Juve Gela e Catanzaro che meritano di essere citata e trasferte da Cava a Catanzaro ,L’Aquila in massa e tante altre dove si è dimostrato il valore di un gruppo che iniziava ad essere stimato e rispettato da molte tifoserie non solo a livello di serie C. La stagione 99/00 ha visto ancora una crescita del gruppo che ha esteso le proprie fila e di parecchio ;se è vero che lo stadio si è svuotato non altrettanto si può dire per la “curva Volpi” dove domenicalmente il tifo non è mai mancato se non nella gara interna col giugliano che costò la diffida a diversi esponenti del gruppo nella contestazione finale seguita allo sciopero del tifo per gli ennesimi risultati deludenti,anche e soprattutto nelle gare disputate in campo neutro a Francavilla con un ottimo seguito di ultras . Idem per le trasferte che (seppur breve) il periodo positivo del Chieti hanno visto corpose nelle presenze e nel tifo a Lanciano (scontri) ,Fasano,L’Aquila ma anche in altri campi come la lontana Messina dove lo striscione è stato presente,denotando mentalità ultras e orgoglio . Dopo diversi anni nascono anche altri gruppi a supporto degli irriducibili come i 330 SLM ed i coinvolti al fianco del gruppo “guida” che si è sempre contraddistinto per la qualità dei propri appartenenti a livello di “vita da ultras” e per il forte spirito di appartenenza , ma anche per il fattore estetico,curando sempre nei minimi dettagli materiale,stendardi e striscioni.Il simbolo del gruppo è (già da qualche anno) il bulldog Byron che compare anche sulle fanzine  (Byron’s friends) e sul materiale ufficiale degli irriducibili. L’inizio della stagione 2000/2001 coincide con un entusiasmo mai visto negli ultimi tempi.gli irriducibili organizzano la presentazione alla villa comunale che è una vera e propria festa e coinvolge talmente tanto l’ambiente che l’attuale primo posto (al momento in cui scriviamo) del Chieti può  essere attribuito anche a loro.Inoltre arriva finalmente l’apertura di una sede propria e la squadra è seguita già dalle prime amichevoli estive in modo vigoroso (forze troppo come a Rivisondoli con il Pescocostanzo….) con belle trasferte a Montevarchi ,Teramo in massa  (con vittoria!) ,Faenza ,Russi per citare quelle fatte fino ad ora sempre in buon numero ed un tifo casalingo veramente di ottimo livello  

 

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