Ho scritto qui che la breve biografia di Guido Nozzoli pubblicata da Enzo Pirroni su Ariminum (che definivo «rivista alquanto spostata sulla Destra»), avrebbe provocato «rogne» almeno al direttore della medesima. Sono stato facile profeta.
Nel numero successivo, il direttore nel suo fondo racconta di una protesta fatta da persona che vuole conservare l’anonimato, contro la presentazione (nell’ultimo numero) delle «gesta di alcuni personaggi non limpidi nel loro trascorso politico».
Ho contattato il prof. Pirroni (che non sapeva nulla di questo editoriale).
Stamani 15 dicembre 2004 il medesimo prof. Pirroni mi ha dichiarato davanti a vari testimoni (lo storico gruppetto della torre dell’orologio di piazza Tre Martiri) che la persona presa di mira era tale X.Y. di cui appunto si parlava nel numero precedente, e non ad esempio Guido Nozzoli.
[A verifica conclusa successivamente sul numero precedente, risulta che tale persona non vi appare per nulla! Si parlava soltanto di Bordoni, Nozzoli e Biagini.]
Per aver fatto presente al prof. Pirroni che il testo di questo numero della rivista parla di «alcuni personaggi», e che soltanto lui (privatamente) era a conoscenza del fatto di trattarsi di X.Y., lo stesso prof. Pirroni (piuttosto alterato) mi ha detto: «Dici questo perché hai la coda di paglia per tuo zio».
Non avendo «coda di paglia» il sottoscritto, né avendo avuto «lo zio» Guido Nozzoli alcunché di non limpido nei suoi itinerari politici ed umani, rimando alla lettura del volumetto Autobiografia di una generazione dove si trovano le sue testimonianze di giovane in epoca fascista, e sottolineo che la frase del prof. Pirroni è uno strano modo di concludere la questione quale autore di una biografia entusiasticamente devota come per effetto di religiosa attenzione al personaggio.
Mai fidarsi dei posteri, oltre che dei contemporanei, caro zio.

Antonio Montanari