a cura di maddue                        

NOTTE DI STELLE

Anno: 1991

Nazione: Italia

Durata: 89'

Regia: LUIGI FACCINI

Dedicato "ai ragazzi delle periferie invisibili", racconta la nascita dell'amicizia tra Luana che ama il blues e il rock, ma lavora in una scalcinata orchestra di liscio; Lucio, operatore sociale e film-maker, e Carlo , proletario di Tor Bella Monaca, una delle periferie più avvilite di Roma, pittore di murales, tossico discontinuo.

Il film nasce da un lungo lavoro precedente di costruzione proprio all’interno di un centro sociale del quartiere di Tor Bella Monaca e dal quale si sono creati i personaggi e gli attori che sono tutti  non professionisti. Il cinema di Faccini è stato messo in analogia con quello di Pasolini sia per le tematiche affrontate che per le soluzioni poetiche e il taglio delle immagini che rende spesso omaggio alla pittura classica nelle prospettive, nelle luci e nelle composizioni. In questo, in particolar modo, Pasolini c’è sia come ispirazione che come continue citazioni. Nonostante la ruvidezza e la drammaticità del racconto di esistenze deprivate e imbevute di sogni di fuga, nonostante la notte che sembra incombere inesorabile sui destini di tutti esistono stelle che aprono alle possibilità, alla speranza di cui si fa portatrice la giovane protagonista del film. La recitazione è una delle altre note felicissime di questo film. Aldilà della bellezza in sè del film come opera d’arte mi sento di segnalarlo a chi ha voglia di riflettere sulle condizioni di vita nelle metropoli e non solo dal punto di vista degli emarginati e degli invisibili, perchè parlare di loro significa parlare anche di ognuno di noi e riconoscere che la distanza che ci separa non è poi così grande.

Non sarà facile trovarlo a noleggio, ma in qualche videoteca seria o  in qualche circolo del cinema sarà possibile rintracciarlo. Ne vale la pena per conoscere anche una parte di cinema italiano così poco diffusa ma così intensa e ricca di messaggi.