VeloFestival 2003, Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR). Il 22 e 23 luglio, alle ore 21 presso il Teatro Parrocchiale, verrà nesso in scena il nuovo spettacolo teatrale de “Le Falìe” di Velo Veronese: GLI ESULANTI DELL’8 SETTEMBRE, di Alessandro Anderloni. Dopo “La Pellegrina” e “La cattolica e l’ardito”, Velo Veronese torna in scena per raccontare gli anni della Resistenza in Lessinia. Ingresso 8 euro. Prevendite: Ristorante Tredici Comuni – Velo Veronese – Tel. 045.7835566.
22/07/03 - Nogara (VR) - «Musica delle radici» / 5
“MUSICA DELLE RADICI - Edizione 2003” promosso a Nogara dall’Amministrazione comunale, vi propone, oggi Martedì 22 Luglio presso il Piazzale del Municipio, alle ORE 21.30, il concerto di “TARAF DE HAIDOUKS”. Ingresso gratuito Leggi la scheda di presentazione nel sito http://digilander.libero.it/biblionogara/attivculturali.htm
22/07/03 - Vicenza - Le rotatorie... in onda su TVA Vicenza
Tutti ci rendiamo conto delle nuove e gravi difficoltà che incontrano i ciclisti a Vicenza alle prese con le decine di rotatorie istituite dall'amministrazione negli ultimi tempi. Il traffico automobilistico è in molti casi fluidificato, ma chi usa la bicicletta diventa praticamente invisibile, con grave rischio se non si presta la massima attenzione. Gli istruttori della Seat autoscuole ci hanno informato che martedì sera su TVA Vicenza alle 20,30 ci sarà una trasmissione sulle rotatorie sul genere della serata al Canneti dello scorso maggio in cui era presente l'assessore Cicero. Ve la segnaliamo, nel caso in cui vogliate passare in maniera alternativa quella serata. In questo programma sarà possibile telefonare in diretta per dire la propria opinione e per fare domande agli ospiti. (Per Tuttinbici Vicenza - aderente alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta FIAB- Onlus, Michele Metterle)
22/07/03 - Arzignano (VI) - Film di montagna
Martedì 22 luglio alle ore 21 ad Arzignano, in Piazza Libertà, nell'ambito dell'«Arzignano estate festival» si proietterà un FILM DI MONTAGNA, presentato dal CAI (Club Alpino Italiano) di Arzignano.
23-25/07/03 - Legnago (VR) - Estate Rock a Corte Samuele
Il Centro di Aggregazione
Giovanile “Corte Samuele” di Legnago (via Batorcolo, 46 Tel. 0442-602660
0442-600214, www.cortesamuele.it ,
strada Transpolesana uscita Legnago Padova, la Corte si trova a soli 50m),
struttura polifunzionale dove i giovani si incontrano, fanno musica, guardano le
partite, giocano a calcio, ospita
in questi giorni l’ottava edizione di “Estate Rock”, promosso in collaborazione
con Arci N.A. e Radio San Bonifacio. Da mercoledì 23 a Venerdì 25 luglio, alle
ore 22, si terranno le serate finali del concorso musicale. Ingresso
libero.
23/07/03 - Arzignano (VI) - «A rimirar le stelle»: serata con il Gruppo Astrofili
ercoledì 23 luglio alle ore 21 ad ARZIGNANO, presso il Piazzale della Chiesa - San Zeno, nell'ambito dell'«Arzignano estate festival» si terrà la serata "A RIMIRAR LE STELLE", osservazioni telescopiche a cura del Gruppo Astrofili di Arzignano.
24/07/03 - Soave (VR) - Rassegna cinametografica promossa da Legambiente / 4
Legambiente Soave vi invita alla rassegna cinematografica 2003 presso il Parco Zanella (inizio proiezioni alle 21.15; ingresso 5,00 euro - ridotto 3,50 euro, per anziani con oltre 65 anni). Giovedì 24 luglio verrà proiettato “FRIDA”, di Julie Taymor (Genere: Drammatico), con Salma Hayek, Alfred Molina, Geoffrey Rush, Ashley Judd, Edward Norton, Antonio Banderas, Valeria Golino, Diego Luna. USA 2002. Durata 119 minuti. In caso di maltempo le proiezioni saranno recuperate mercoledì 27 Agosto e nel mese di Settembre per eventuali chiarimenti potete contattarci ai seguenti indirizzi: www.legambientesoave.it E-mail: legambiente.soave@libero.it
24/07/03 - Vicenza - Incontro organizzativo per la cena del 14 settembre
Giovedì 24 luglio alle ore 21,00 presso la "Casa per la Pace" di Vicenza si terrà il terzo incontro organizzativo in vista della cena multietnica ed equosolidale che verrà promossa il prossimo 14 settembre. “ Una cena alternativa a quella dei vip dell'8 settembre. L'idea e' di trovarsi il 14 settembre, una settimana dopo la cena organizzata dal sindaco di Vicenza in Corso Palladio, per un buffet con menu' etnico ed equosolidale. Da anni ormai il sindaco e la giunta si riservano di invitare a cena pochi eletti nella cornice cittadina del corso Palladio, escludendo oltre il passaggio in centro, che per tale occasione viene barricato nella sua parte centrale, la possibilita' a tutti gli altri cittadini di beneficiare di un momento di piacevole incontro e socialita'. Invece, la cena che abbiamo intenzione di organizzare sara' aperta a tutti, saremo in Corso con un buffet, banchetti informativi e animazione di strada, e quant'altro le nostre idee vorranno portare in strada. Ci sono ancora delle proposte da discutere e deve essere scelto il progetto di solidarietà al quale devolvere eventuali utili, mentre i permessi sono già stati presentati” annunciano i promotori del “Comitato Indovina chi viene a cena?”. Tutti sono invitati.
24/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 1
Giovedì 24 luglio si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: Shandon + Boo (post rock dal Sudafrica!) + Fucking Noise. Per informazioni: http://www.sherwood.it
24/07/03 - Sandrigo (VI) - Biodanza: la danza del fuoco
Giovedì 24 luglio alle ore 21 a SANDRIGO, presso la Sede estiva del Centro Gaja - Casa Ester La Quercia (Via Lupiola 22), si terrà "BIODANZA: LA DANZA DEL FUOCO", una serata di Biodanza nell'incanto della natura estiva, tra profumi e musica, con percussioni dal vivo, per danzare in gruppo la forza guaritiva del fuoco: passione, impeto, coraggio, fiducia in se stessi e determinazione. Occorre preiscriversi: Centro Gaja - Tel. 0444 525858, 338 8992362.
24/07/03 - Malo (VI) - Lella Costa
Giovedì 24 luglio alle ore 21 a MALO, presso Villa Clementi, nell'ambito di "Libera nos a malo", performance di LELLA COSTA, Letture, incontri, approfondimenti, luoghi e personaggi a 40 anni dalla prima pubblicazione. Ingresso libero.
24/07/03 - Barbarano Vicentino (VI) - Era mio padre
Giovedì 24 luglio alle ore 21,30 a
BARBARANO VICENTINO (VI), presso Palazzo dei Canonici (Via Roma), cinema
all'aperto con la proiezione del film "ERA MIO PADRE" di Sam Mendes, con Tom
Hanks, Tyler Hoechlin, Paul Newman. Per informazioni: Associazione l'Urlo -
Tel. 0444
776061.
25/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 2
Venerdì 25 luglio, si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: Bassistinti (reggae) + Senza Sicura (combat ska) + Atletico Spoleto 27. Sempre in serata si terrà l’assemblea "Migranti e gli invisibili delle nostre città" con la presentazione del progetto sportello degli invisibili (da confermare). Per informazioni: http://www.sherwood.it
25/07/03 - Monticello (VI) - Kaotika
Venerdì 25 luglio alle ore 21 a MONTICELLO, presso il Centro Giovanile La Stanza di Cavazzale (Via Luigi Sturzo) si terrà "KAOTIKA" Concerto rock multigruppo. Per informazioni: Centro Giovanile La Stanza - Cavazzale - Tel. 0444 946789.
25/07/03 - Bassano del Grappa (VI) - Euromeet Jazz Festival
Venerdì 25 luglio alle ore 21,20 a Bassano del Grappa (VI) presso il Teatro Cimberle Ferrari, nell'ambito dell'«Euromeet jazz festival» GOTAN PROJECT, Musica dal vivo. Per informazioni: Opera Estate Festival - Tel. 0424 524214.
25/07/03 - Arcugnano (VI) - Perarock
Venerdì 25 luglio alle ore 21,30
ad ARCUGNANO, Presso l'anfiteatro naturale di Perarolo, si tiene "Perarock".
Siete invitati al CONCERTO dei "The Crashmen" (surf –beat-rock & roll)
Milano, e de "I Fantomatici" (surf strumentale) di Vicenza. Ingresso
libero.
25/07/03 - Battaglia Terme (PD) - Grazie De Marchi e Roberto Tombesi in quartetto
VENERDI' 25 luglio A BATTAGLIA TERME (PD) alle ore 21 CONCERTO IN ANTEPRIMA DI GRAZIA DE MARCHI E ROBERTO TOMBESI IN QUARTETTO in "SPORCO MONDO" S.O.S. Vita "Canti d'amore alla terra" testi di Marco Onagro, musiche di ONGARO E TOMBESI.
25/07/03 - Gattatico (RE) - «25 luglio 1943: io c'ero...»
Il Comune di Gattatico (Reggio Emilia) e l’Associazione Amici della Musica – Gattatico promuovono, VENERDI’ 25 LUGLIO, 60° Anniversario della Caduta del Fascismo, alle ore 17,30 “25 luglio 1943: io c’ero…”, Tavola rotonda tra testimoni, protagonisti e studiosi. Alle ore 20,00, SERATA DELLA STORICA PASTASCIUTTA. Ore 22,00, “Sette Fratelli Sette, di pane e di miele a chi lo do…?” Spettacolo teatrale a cura della Scuola Media di Fiumicello (UD) - gruppo “Misto Alternativo”. L’evento che chiude tradizionalmente la stagione estiva di Casa Cervi, in un clima di grande festa. Quest’anno, arricchito dei significati del 60° anniversario della caduta del fascismo e della pastasciutta dei Cervi, anche una opportunità di riflessione storica sulla memoria di quei momenti. L’INGRESSO E’ AD OFFERTA LIBERA. Per informazioni: Museo Cervi, Via Fratelli Cervi 9, 42043 Gattatico (RE) tel. 0522678356 - fax 0522477491.
25/07/03 - Modena - Presentazione del libro di Sbancor "American nightmare. Incubo americano"
Venerdì 25 luglio alle ore 21.00
alla Festa Nazionale di Liberazione a Modena (Parco Ferrari Ex-Autodromo) sarà
presentato il libro di Sbancor "American nightmare. Incubo Americano" edito da
Nuovi Mondi Media www.nuovimondimedia.it). Parteciperanno
all'incontro l'On. Mauro Bulgarelli, Wu Ming 4, scrittore e il misterioso
autore, Sbancor, in collegamento telefonico. Sbancor è uno pseudonimo dietro il
quale si cela un noto e stimato esperto di finanza internazionale conosciuto per
i numerosi articoli e saggi pubblicati sui principali siti italiani di
informazione indipendente. "American Nightmare. Incubo Americano" è un libro
unico e inconsueto, il cui fascino e originalità risiedono nella perfetta
miscela di riflessioni e ricordi individuali, analisi rigorose e racconto. Un
saggio molto documentato narrato con lo stile serrato di un thriller.
26/07/03 - San Bonifacio (VR) - Festa-Manifestazione ivoriana
L'A.M.I. (Associazione dei M'Gbatto della Costa d'Avorio) in collaborazione con l'assessorato alla cultura del comune di San Bonifacio e il Gruppo Missionario di Prova "Padre Valentini", vi invita a partecipare alla manifestazione-festa che si terrà sabato 26 luglio presso il Centro parrocchiale di Prova. Questo il programma: ore 16, ritrovo al Centro Parrocchiale, esposizione di fotografie sulla Costa d'Avorio; vendita-mostra di prodotti d'artigianato ivoriano; apertura del bar e musica etnica africana. Ore 19, conferenza sul tema della manifestazione: "Raccogliere fondi per rendere efficiente l'ospedale di Gwa nella regione di Alepe (Costa d'Avorio) reso quasi inutilizzabile a causa della guerra civile. Parteciperanno: padre Ama Pierre, Dibi Agba Fernand (Presidente dell'A.M.I.), Jean Mari (vicepresidente dell'A.M.I.), M'Douma Agre (segretario dell'A.M.I.), dottor Franco Abela (Presidente del Gruppo Missionario di Prova). Ore 20, cena con piatti tipici della Costa d'Avorio e... dell'Italia. Presentazione di costumi tradizionali. Ore 21, proiezione di diapositive sul tema della giornata. Ore 22, Musica, danza e spettacolo popolare. Ore 24, chiusura della festa.
26/07/03 - Legnago (VR) - Estate Rock a Corte Samuele: premiazioni
Il Centro di
Aggregazione Giovanile “Corte Samuele” di Legnago (via Batorcolo, 46
Tel. 0442-602660 0442-600214, www.cortesamuele.it ,
strada Transpolesana uscita Legnago Padova, la Corte si trova a soli 50m),
struttura polifunzionale dove i giovani si incontrano, fanno musica, guardano le
partite, giocano a calcio, ospita
in questi giorni l’ottava edizione di “Estate Rock”, promosso in collaborazione
con Arci N.A. e Radio San Bonifacio. Sabato 26 luglio alle ore 22 si terranno le
premiazioni dei gruppi vincitori del concorso. Ingresso
libero.
26/07/03 - Velo Veronese (VR) - «La cattolica e l'ardito», di Alessandro Anderloni
LA CATTOLICA E L’ARDITO di Alessandro Anderloni. La versione in film del fortunato spettacolo de Le Falìe verrà proiettato presso il Teatro Parrocchiale sabato 26 luglio alle ore 21.00. ngresso libero. L’appuntamento rientra all’interno del palinsesto «VeloFestival 2003», Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR).
26/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 3
Sabato 26 luglio si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: the Goodfellas (Swing, autore colonne sonore di Aldo, Giovanni e Giacomo) + Vertical (Funky) + Bugs. Sempre in serata si terrà un’assemblea sul tema: "Contro il meeting di Riva del Garda costruiamo reti di resistenza europee per un Europa sociale" (Da confermare). Per informazioni: http://www.sherwood.it
26/07/03 - Arcugnano (VI) - Perarock
Sabato 26 luglio alle ore
21,30 ad ARCUGNANO, Presso l'anfiteatro naturale di Perarolo, si tiene
"Perarock". Siete invitati al CONCERTO dei Madruga (reggae) di Bassano,
Atletico Spoleto 27 (ska-reggae) Bassano, Bacro Dj Sound System. Ingresso
libero.
27/07/03 - Verona - «Canti Musiche e Danze della tradizione popolare»
DOMENICA 27 LUGLIO a Verona presso CORTE MOLON, alle ore 21, "CANTI MUSICHE E DANZE DELLA TRADIZIONE POPOLARE" con Grazia de Marchi - Folkamazurka - Gruppo ricerca danza popolare.
27/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 4
Domenica 27 luglio si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: serata cinema con “Bowling for Colombine” di Micheal Moore; a seguire musica con Tamburi Tubaab e Iattalla Sound System. Dopo i concerti Sherwood djset, la manifestazione si terrà con qualsiasi tempo. Tutti i giorni birreria, ristorante/enoteca, globalproject, video, progetto Radio Sherwood. Sono previste anche le seguenti assemblee (da confermare) "Da una informazione territoriale verso una comunic-azione sociale municipale" per la progettazione di Sherwood Radio a Vicenza, nel pomeriggio. In serata, dopo il film ci sarà un dibattito sulla violenza e la guerra legata al traffico e diffusione di armi. Per informazioni: http://www.sherwood.it
27/07/03 - Bassano del Grappa (VI) - Euromeet Jazz Festival
Domenica 27 luglio alle ore
21,30 a Bassano del Grappa presso il Chiostro Museo Civico, nell'ambito
dell'«Euromeet jazz festival», "BILLY HARPER 4TET", musica dal vivo. Per
informazioni: Opera Estate Festival - Tel. 0424
524214.
27-31/07/03 - Malosco (TN) - Il volontariato di advocacy
La Fondazione Zancan
organizza a Malosco (TN) dal 27 al 31 luglio 2003 un Seminario sul tema: "Il
volontariato di advocacy". Per informazioni: zancan.malosco@tin.it
28/07/03 - Velo Veronese (VR) - "Libera nos a Malo". Incontro con Bepi De Marzi
Incontro con BEPI DE MARZI, che
legge e racconta “Libera nos a Malo”, a 40 anni dalla pubblicazione. Il libro di
Luigi Meneghello è ispirazione per una riflessione sul Veneto di ieri e di oggi.
L’appuntamento si terrà presso il Teatro Parrocchiale - lunedì 28 luglio alle
ore 21.00. Ingresso libero.
L’appuntamento rientra all’interno del palinsesto «VeloFestival 2003», Rassegna
di teatro, musica e cultura a Velo Veronese
(VR).
29-30/07/03 - Velo Veronese (VR) - «Gli esulanti dell'8 settembre», di Alessandro Anderloni
VeloFestival 2003, Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR). Il 29 e 30 luglio, alle ore 21 presso il Teatro Parrocchiale, verrà nesso in scena il nuovo spettacolo teatrale de “Le Falìe” di Velo Veronese: GLI ESULANTI DELL’8 SETTEMBRE, di Alessandro Anderloni. Dopo “La Pellegrina” e “La cattolica e l’ardito”, Velo Veronese torna in scena per raccontare gli anni della Resistenza in Lessinia. Ingresso 8 euro. Prevendite: Ristorante Tredici Comuni – Velo Veronese – Tel. 045.7835566.
31/07/03 - Legnago (VR) - «I giovani nel cinema» / 5
"I GIOVANI NEL CINEMA" è il titolo
della Rassegna di cinema all'aperto ad ingresso gratuito organizzata dal Il
Circolo ARCI-Legnago in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso il
Parco Comunale di Legnago (VR). Giovedì 31 LUGLIO, “SOGNANDO BECKHAM”, di
Gurinder Chada, USA-GB 2002, 112’. Nel Regno Unito, a differenza di quanto
succede in Italia, il calcio è ancora visto come un gioco ed un sano
divertimento. “Sognando Beckam” è un film, nel quale si percepisce una forte
etica dello sport. Jess, una ragazza indiana pazza per Beckam, sgattaiola di
nascosto al campo di allenamento, sfidando le punizioni di una famiglia legata a
riti e consuetudini ancestrali. Un buon mix tra passione sportiva e commedia
etnica.
BUONASSOCIAZIONE
Movimento Educatori Milaniani
organizza anche quest’anno, come da oltre 20 anni, una visita a DON LORENZO
MILANI, a Barbina, che si terrà GIOVEDÌ 21 AGOSTO con partenza da San Bonifacio
e San Zeno di Colognola ai Colli alle ore 6, da Verona-est alle 6,30 e da
Nogarole Rocca alle ore 7. Ritorno previsto per le ore 21 circa. Costo, dai 10
ai 12 euro. Il Programma prevede la
visita al cimitero e alla scuola del priore di Barbina (l’ultimo tratto di 3
chilometri, verso il monte Giovi, sarà percorso a piedi; pranzo al sacco;
incontro-testimonianza e visita al Centro di documentazione di Vicchio. Si
tratta di una occasione di incontro, di scambio di informazioni e giudizi su la
nuova rivista milaniana “I Care”; sulle straordinarie iniziative del Movimento
Educatori Milaniani ancora in cantiere e sulle esperienze di altri gruppi
collegati. Per informazioni e iscrizioni, fino al 31 luglio, contattare: Adami
Luigi, tel.: 045 7650393; Mariotto Mariano, tel. 045 7614468; Mazzonelli
Loredana, tel. 045 7901838; Veronese Paolo, tel. 045
7820845.
2. VERONA. CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTE/ADDETTI AL MARKETING SOCIALE
La
L'aggressione militare all'Iraq e
la sua occupazione da parte delle truppe anglo-americane è solo l'inizio di un
conflitto che ha come obiettivo la spartizione del mondo tra i vari gruppi
imperialisti. Dopo i massacri in Afghanistan (che tuttora continuano e di cui
non si sa nulla) tocca al popolo iracheno subire gli effetti della guerra,
definita di "liberazione", ingaggiata dalle due più grosse potenze militari: Usa
e Inghilterra.
Tonnellate di bombe, distruzione
di tutte le strutture sanitarie, bombardamento degli acquedotti con il risultato
del dilagare del colera, rastrellamenti, arresti, uccisioni di massa,
dollarizzazione del paese fino al tentativo di sradicare la cultura del popolo
iracheno distruggendo il museo più antico del mondo e la mitica città di
Baghdad.
Dal 15 al 17 agosto si terrà a
MALGA ZONTA (TRENTO) il “2° CAMPEGGIO ANTIMPERIALISTA ANTIFASCISTA”.
Comprendiamo benissimo i sentimenti e la rabbia di questi popoli. L'esperienza
dell'occupazione nazifascista, a cui la lotta partigiana ha saputo far fronte
mobilitando il popolo con ideali contro il fascismo e la guerra, ha lasciato un
segno nella nostra storia. Ma un altro tipo di occupazione, subito dopo la
guerra, ha segnato la nostra terra: camuffato da "liberatori", l'esercito
americano ha permesso il rientro e l'immunità a tutti i gerarchi fascisti, ha
aperto la guerra ai comunisti mandando in esilio o in carcere centinaia di
partigiani e ha aperto una stagione di sangue che ha visto morire nelle piazze
migliaia di operai e proletari.
Ha disseminato nella nostra terra
tutte le sporche basi per la guerra, le basi NATO sotto il loro totale dominio;
a tutt'oggi queste basi sono l'arma più potente di controllo dei territori
conquistati.
Programma: 15 agosto, ore 9, LA RESISTENZA CONTINUA,
Commemorazione ufficiale dei partigiani fucilati dai nazifascisti a Malga Zonta;
ore 15,30, Apertura del campeggio.
“La lotta operaia e partigiana vicentina fino al 45; la resistenza operaia ieri
e oggi”. La resistenza dei popoli oppressi attraverso le testimonianze di
delegazioni europee e mediorientali. Testimonianze di vita partigiana . SALUTO
DI UN PARTIGIANO E DI UNA STAFFETTA. Relatori: Ezio Maria Simini storico del
movimento partigiano vicentino; Michele Michelino compagno operaio del Comitato
per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro nel Territorio (MI); Nedda
Petroni dell'Associazione Progetto Comunista Sinistra PRC con una testimonianza
di vita partigiana; Delegazioni internazionali dalla Palestina, Spagna, Turchia
ed altri. La disuguaglianza cresce di pari passo nei paesi avanzati, con il
complessivo peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro. L'aumento delle spese militari comporta
un ulteriore taglio dei servizi, blocco dei salari (o aumenti da fame) e in
contemporanea repressione delle lotte, caccia all'immigrato "terrorista", stato
di emergenza. Non viene colpito solo il potere d'acquisto del salario, ma le
pensioni, l'accesso alla sanità e agli altri servizi. Le ristrutturazioni
aziendali e la nuova politica sul lavoro aprono uno scenario di precarizzazione
selvaggia, che altro non è che la nuova veste della disoccupazione e del lavoro
nero legalizzato. Tutto ciò crea un quadro di insicurezza generale sul futuro
che scatena una guerra fra poveri, fra lavoratori immigrati e italiani, tra nord
e sud, tra immigrati stessi che sfocia in fenomeni razzisti o xenofobi,
cavalcati dalle destre o dai nuovi gruppuscoli che si rifanno a quell'ideologia.
16 agosto, ore 14,30, GLI OPERAI E LA GUERRA. Come i lavoratori pagano le guerre
dei padroni. Esperienze e limiti delle mobilitazioni durante l'attacco all'Iraq.
Lotte, scioperi e referendum. Relatori: Michele Michelino compagno operaio del
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro nel Territorio (MI);
Maurizio Freschi FIOM CGIL RSU ZANUSSI Oderzo (TV); Un compagno dei sindacati di
base Cobas; Eraldo Mattarocci, Riparazioni Navali di Genova, delegato RSU
FLMUniti Cub.
Il vero obiettivo della guerra
diventa ogni giorno più chiaro: la conquista del sistema di estrazione del
petrolio e il controllo del mercato sono di vitale importanza per uscire dalla
crisi che attanaglia gli stati capitalisti. L'80% della produzione mondiale e la più
grossa rete di oleodotti e gasdotti è concentrata nell'area che va dal
territorio del Mar Caspio fino alla valle del Fergana (al confine con la
Cina). La politica imperialista USA
mira a trasformare questi stati in colonie, assumendone il pieno controllo
politico/militare/economico senza produrre alcuna crescita, anzi al contrario,
arretrando le condizioni sociali, aumentando l'analfabetismo, servendosi delle
forme più reazionarie presenti in quell'area per riportare le popolazioni allo
stato primitivo, per meglio controllarle. Ma tutte le manifestazioni
antiamericane in Medio Oriente prima, durante e dopo la guerra, soffocate nel
sangue e con migliaia di arresti, dimostrano la debolezza del capitalismo
attuale: l'aumento dello sfruttamento senza limiti produce la crescita della
resistenza dei popoli. Resistenza
che si sviluppa ora in maniera dirompente negli stati più poveri, ma che cresce
ogni giorno anche negli stati ricchi. Nessun popolo può accettare di essere
dominato culturalmente, politicamente e militarmente dagli USA. 17 agosto, ore
14,30, I MOVIMENTI D'OPPOSIZIONE ALLA
GUERRA. Relazione sui percorsi di lotta in Europa, Medio Oriente e Italia. La
repressione e le nuove leggi "antiterrorismo". Relatori: un compagno di
Laboratorio Marxista, un esponente della lotta palestinese, un avvocato. Il
campeggio sarà in funzione dal 14 agosto. Sarà attivo un servizio mensa e bar.
Se possibile avvisare per tempo sul numero dei partecipanti. I dibattiti si
terranno al pomeriggio. La sera
verranno proiettati video e c'è in programma una serata di solidarietà per DAX,
compagno antifascista massacrato a Milano dai fascisti. Il campeggio si trova a
1500 metri; si raccomanda un'attrezzatura adeguata all'altitudine. È
raggiungibile da Piovene Rocchette (punto finale dell'autostrada A 31
Valdastico) proseguendo verso Arsiero. Ad un bivio si svolta per Tonezza e,
attraversato il centro, si prosegue verso Folgaria. Si arriva ad un altro bivio
caratterizzato dalla presenza di una chiesetta e si svolta a sinistra verso
Passo Valbona e Passo Coe. Dopo 7 Km si arriva a Malga Zonta. È raggiungibile
con mezzi pubblici, arrivando con il treno fino a Rovereto e proseguendo con
l'autobus fino a Folgaria. Da lì contattare telefonicamente gli organizzatori.
Per informazioni: e-mail: malgazonta@libero.it ; www.malgazonta.org ; cellulare 340/9167544.
Questo il programma del
campo-convegno organizzato dall'associazione Facondo e rivolto ad adulti e
famiglie. Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.macondo.it. Tema: “Aiutare o prendersi
cura?”, dal 27 al 31 agosto 2003 a Paderno del Grappa (TV) presso gli Istituti
Filippin. PROGRAMMA: Mercoledì 27 agosto. Pomeriggio. Arrivi e sistemazione; ore
19, Saluto e Introduzione di G. Stoppiglia. Presidente di "Macondo". " Il saggio
sa sperare senza fretta: sa di non arrivare prima mettendosi a correre" .
Giovedì 28 agosto, Mattino, ore 9,30, Seinde O. Arigbede . Responsabile
Nazionale di Movimenti Popolari e Contadini. "I fili di una storia di
frontiera"; Pomeriggio - 16,30 Seinde O. Arigbede., da medico a leader del
Movimento contadini in Nigeria. Venerdì 29 agosto, Mattino, ore 9,30, Dott.
Enrico De Nicola . Procuratore Generale della Repubblica di Bologna "L'idea di
giustizia e l'esperienza dell'ingiustizia - Giustizia come legalità?;
Pomeriggio, ore 16,30, Dott. Luigi Pagano . Direttore del Carcere S.Vittore di
Milano, "Giusto tra noi è chi cerca la giustizia"; Sabato 30 agosto, mattino,
ore 9,30, Dott Prof. Pietro Barcellona Docente di Filosofia del Diritto
Università di Catania. "L'albero che cade e la foresta che cresce. Imparare a
collegare l'utopia alla prassi politica"; Pomeriggio, ore 16,30, Bruna Peyrot.
Scrittrice e pubblicista di Torino, "Come donna non voglio una patria:la mia
patria è il mondo", Percorsi di donne colombiane in una società senza uomini
perché assenti: morti, emigrati, clandestini o" machisti". Domenica 31 agosto,
Mattino, ore 9, Carmine di Sante Teologo e Biblista. "L'altro : un orizzonte
profetico" Lo sbocciare nel cuore della storia dell'agape. Ore 13, Chiusura, di
G. Stoppiglia.
DESCRIZIONE: Il passaggio dall'opulenza alla sobrieta' non e' solo
una questione di stili di vita.E' una rivoluzione che investe l'intera economia
e l'intera organizzazione sociale. Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo organizza
un corso che intende affrontare i cambiamenti che dobbiamo introdurre a livello
globale e a livello locale, per garantire sobrieta', piena occupazione e
soddisfacimento dei diritti fondamentali per tutti. Il corso e' residenziale ed
e' diretto ad insegnanti e a esponenti delle associazioni ambientaliste, delle
organizzazioni sindacali, del commercio equo, della cooperazione internazionale
e piu' in generale delle associazioni di volontariato. Il corso che sara'
articolato in lezioni, testimonianze e gruppi di lavoro, vertera' sui seguenti
temi: 1) l'insostenibilita' della nostra opulenza e la necessita' di imboccare
la strada della sobrieta'; 2) l'equita', la cooperazione e la difesa dei beni
comuni, come principi ispiratori di nuovi accordi internazionali, in un'ottica
di sostenibilita' e giustizia; 3) altri modi di concepire il benessere;4) come
riorganizzare l'economia pubblica per garantire a tutti il soddisfacimento dei
bisogni fondamentali in un contesto di economia ridimensionata; 5) l'importanza
del "fai-da-te" e delle reti di economia locale per una piena occupazione senza
crescita; 6) esperienze di nuove formule imprenditoriali come avamposti di
un'economia equa e solidale; 7) agenda politica per la costruzione di
un'economia sobria e sostenibile. CALENDARIO DEL CORSO: Mercoledì 27 agosto
2003: ore 8,30-12,30 Accoglienza dei partecipanti: conoscenza di gruppo e
indagine sulle aspettative. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore
15-19 “Dall'economia dello spreco all'economia della sobrietà: sfide globali e
sfide locali”. FRANCESCO GESUALDI – Direttore Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
Giovedì 28 agosto 2003: ore 8,30-10,15 Discussione in gruppi sulla relazione del
27 agosto. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore 10,30-12,30
“La misura del benessere: i paradossi del PIL e le possibili alternative in
chiave etica e sostenibile”. BRUNO CHELI – Ricercatore statistico; ore 15-17
“Principi, regole e organismi di un nuovo ordine mondiale a difesa dei beni
comuni in una prospettiva di giustizia“. ALBERTO ZORATTI – Scrittore,
ricercatore; ore 17,15-19 “ Principi, regole e organismi di un nuovo ordine
mondiale a difesa di un commercio equo e sostenibile”. SABINA SINISCALCHI –
Direttore della Fondazione culturale responsabilità Etica. Venerdì 29 agosto
2003: ore 8,30-12,30 “Elaborazione per immagini e scrittura collettiva sulla
relazione del 28 agosto”. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore 15-17
“L'economia pubblica in un contesto di sobrietà: eliminarla, rafforzarla
o riformularla in una prospettiva gandhiana?”. ROBERTO BURLANDO -
Economista; ore 17,15-19 “Il bilancio partecipativo e altre forme di
partecipazione diretta nell'esperienza di Grottammare”. MASSIMO ROSSI – Sindaco
uscente di Grottammare. Sabato 30 agosto 2003: ore 8,30-10,15 Discussione in
gruppi sulla relazione del 29 agosto. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO –
animatori; ore 10,30-12,30 “La rete solidale locale nell'esperienza
italiana”. ANDREA SAROLDI – scrittore, primo promotore reti di economia
solidale ore 15-17 “Tempo e reciprocità nei sistemi di scambio locale: alla
ricerca di nuovi fattori di ricchezza”. PAOLO COLUCCIA – scrittore,
ricercatore ore 17,15-19 “Un'altra impresa e' possibile?”. ANDREA GANDINI –
Dirigente e consulente aziendale. Domenica 31 agosto 2003: ore 8,30-12,30 “Le
reti di economia solidale nell'esperienza brasiliana”. EUCLIDES ANDRE'
MANCE; ore 15-19 “Cosa fare per preparare la strada all'economia della
sobrietà?”: conclusioni. FRANCESCO GESUALDI, VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA
MEO
DATI LOGISTICI: Il corso avra' luogo presso la sede del Centro Nuovo
Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (PI). E' richiesto un
contributo simbolico di 10E, comprensivo della frequentazione del corso e del
pranzo di 5 giorni. Invitiamo chi avesse esigenze specifiche di pernottamento a
contattare la segreteria. Per la segreteria del Corso: www.cnms.chiodofisso.org
Nel settembre del 2000, nel ricordo di Aldo Capitini e con la parola d'ordine "mai più eserciti e guerre", si svolse una marcia da Perugina Assisi non genericamente per la pace, ma specificamente per la nonviolenza, promossa dal grande collaboratore e continuatore dell'opera di Aldo Capitini, Pietro Pinna. Contro ogni previsione, furono migliaia le persone che aderirono a quell'appello, a quell'iniziativa così caratterizzata, così impegnativa, così illimpidita e liberata dalle mille ambiguità e ciarlatanerie che ancora offuscano e soffocano le mozioni e le tensioni di tanti movimenti e tante esperienze e tante persone buone che si illudono di potersi impegnare per la pace e la giustizia senza fare la scelta concreta e vincolante della teoria-prassi nonviolenta. Fu in quella occasione che nacque anche questo notiziario, dapprima col titolo "In cammino verso Assisi", poi, svoltasi la marcia, con la testata che ancora mantiene. Quella camminata da Perugia ad Assisi ora continua, da Assisi a Gubbio. Per iniziativa del Movimento Nonviolento ancora una volta tutte le persone amiche della nonviolenza sono chiamate a un nuovo incontro, a un nuovo cammino comune: dal 4 al 7 settembre 2003 da Assisi a Gubbio lungo il sentiero francescano in un nuovo colloquio corale, per mettere insieme il nostro andare e il nostro interrogarci, per conoscerci e riconoscerci, per proseguire in questo percorso e in questa scelta, il cammino della nonviolenza in cammino, la scelta della nonvioenza come scelta di rigore intellettuale e morale, come sentimento di appartenenza a una sola comune umanità, come opposizione a tutte le violenze e a tutte le menzogne, come lotta e comunicazione, come resistenza e apertura. Per cercare ed aprire un varco nella storia. Per informazioni e adesioni all'iniziativa contattare il Movimento Nonviolento (e-mail: azionenonviolenta@sis.it, sito: www.nonviolenti.irg).
Il 22 LUGLIO 2003 inizierà ufficialmente la campagna di boicottaggio della Coca Cola promossa dal Sindacato Colombiano SINALTRAINAL (Sind. Lavoratori Industrie Alimentari che organizza i lavoratori delle imprese imbottigliatrici della Coca Cola Colombiana e quelli della Nestlè). Coca Cola è accusata di crimini di lesa umanità per essere la mandante delle politiche repressive nei confronti del sindacato e dei lavoratori - che hanno aderito alle lotte sindacali per difendere diritti e posti di lavoro - che in tutti questi anni hanno prodotto dieci morti, decine di sindacalisti rapiti e torturati. Il SINDACATO SINALTRAINAL ha depositato lo scorso hanno presso il Tribunale di Atlanta - USA la richiesta per l'incriminazione Ufficiale della Coca Cola sulla base di una vecchia legge del congresso Americano (denominata A.C.T.A). In data 31 Marzo 2003 il giudice della Corte Federale di Atlanta, Josè E. Martinez, ha deciso che il procedimento penale pIn data 31 Marzo 2003 il giudice della Corte Federale di Atlanta, Josè E. Martinez, ha deciso che il procedimento penale per violazione dei diritti umani - commessi da Forze paramilitari a nome delle Imprese Imbottigliatrici della Coca Cola Colombiana, Panamerican Beverages Inc - PUO' ANDARE AVANTI. La corte ha infatti deciso che la documentazione presentata dal sindacato SINALTRAINAL è sufficiente per procedere penalmente. Ugualmente la Corte ha deciso di mandare avanti il procedimento penale presentato sulla base di un'altra legge Statunitense che tutela le vittime della Tortura (T.V.P.A.). Insieme alle iniziative di tipo legale, Il sindacato SINALTRAINAL ha lanciato la Proposta di un Boicottaggio internazionale che inizierà il 22 LUGLIO 2003 L'iniziativa si inserisce nel quadro della Campagna Internazionale - Contro l'impunità Colombia Esige Giustizia. In Italia l'obiettivo è quello di sostenere questa campagna attraverso la costituzione di una rete che metta insieme le tante realtà che in questi anni hanno denunciato le politiche delle multinazionali, dai centri sociali, alle associazioni per un consumo critico. Apriremo questa campagna con una iniziativa pubblica a ROMA - PIAZZA BARBERINI a partire dalle ore 17,30. Iniziando la diffusione di materiale di denuncia e sottoscrivendo lettere di protesta da inviare direttamente alle sedi Coca Cola Italia e negli stati Uniti. (Comitato Promotore per la costruzione della Rete Italiana Boicottaggio Coca Cola) Per maggiori info sulla campagna : http:\http://www.tmcrew.orgkillamulticocacola Contatti : no_cocacola_it@yahoo.it
Mercoledì 2 luglio nella sede del Consiglio Provinciale di Bolzano, l'Assessore all'informatica Dr. Michl Laimer ha ricevuto i rappresentanti del Linux User Group di Bolzano signori Patrick Ohnewein e Paolo Dongilli e il rappresentante dell'Associazione Software Libero sig. Antonio Russo. All'incontro era anche presente il direttore della Ripartizione 9 (Informatica) Dr. Hellmuth Ladurner; il tema centrale della riunione è stato la discussione di una proposta di legge sulla adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici nella Pubblica Amministrazione Provinciale. Scopo della legge è quello di privilegiare l'adozione del software libero da parte della pubblica amministrazione, in modo da migliorare la gestione dei servizi informativi della Provincia. Inoltre, di adottare formati non proprietari, e quindi universalmente utilizzabili, per tutti i documenti prodotti dalla pubblica amministrazione provinciale. Il software libero nelle pubbliche amministrazioni sta giocando un ruolo sempre più importante nel mondo. Lo sviluppo di software sicuro con codice liberamente accessibile costituisce un ruolo centrale nell'iniziativa eEurope della Commissione Europea. Il Parlamento della Germania ha basato la propria infrastruttura tecnologica sul sistema GNU/Linux. Il Comune di Monaco di Baviera ha recentemente annunciato la migrazione di 14.000 postazioni al sistema operativo GNU/Linux. Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ha costituito una commissione per lo studio dell'utilizzo di software a codice sorgente aperto nella PA. Il Dr. Michl Laimer, sempre attento alle possibilità di innovazione e miglioramento tecnologico, ha manifestato il suo interesse verso il software libero quale modello di sviluppo con una forte ricaduta sull'economia locale. L'intenzione dell'assessorato è avviare una serie di studi per valutare correttamente gli effetti della proposta, coinvolgendo direttamente la Ripartizione 9, responsabile della gestione dell'infrastruttura IT della Provincia Autonoma di Bolzano. Le associazioni Linux User Group di Bolzano e Associazione Software Libero manifestano l'appoggio alla proposta di legge sin dalle prime stesure e dichiarano la propria disponibilità a collaborare attivamente con l'Assessorato all'informatica della Provincia Autonoma di Bolzano, ringraziano pubblicamente il Dr. Michl Laimer e il Dr. Hellmuth Ladurner per la disponibilità dimostrata, ed esprimono la convinzione che la diffusione e lo sviluppo di software libero avranno effetti positivi sull'economia, sulla concorrenza e sulla trasparenza del mercato. Per informazioni: PR@softwarelibero.it
L'Università degli Studi di Ferrara presso il C.A.R.I.D. (Centro di Ateneo per la Ricerca e l'Innovazione a Didattica), dopo il successo della prima annualità, organizza la seconda edizione del Master biennale a distanza in "Economia non profit e cooperazione allo sviluppo". Il Master, svolto con metodologia didattica integrata e a distanza, prevede la specializzazione in due indirizzi: "Impresa sociale" e "Cooperazione allo sviluppo". Il corso affronta i temi di uno sviluppo sostenibile con l'ambiente naturale e sociale e vuole offrire competenze progettuali che permettano di implementare percorsi di crescita "partecipativi" per la realizzazione di una democrazia economica maggiormente congrua ai bisogni delle popolazioni. Il corso è svolto con la collaborazione dei seguenti partners: "Forum permanente del Terzo Settore", "Associazione Lunaria" di Roma, "Banca popolare Etica" di Padova, "Consorzio Etimos" di Padova, "CNCA" (Coordinamento Nazionale delle Comunitè di Accoglienza), "CICa" (Comunità internazionale di Capodarco), "SID" (Society for Internationale Development) di Roma e "Valori" la rivista sull'Economia sociale,l'Ambiente e la Finanza etica. Per maggiori informazioni: -scrivere a: nonprofit@carid.unife.it -telefonare allo 0532/293114 - 293439 tutti i giorni dal lunedì al venerdì nelle dalle 9.00 alle13.00 e dalle 15.00 alle 17.00. -consultare il sito del CARID: http://carid.unife.it Sul sito si può trovare il programma, una nota informativa sui docenti e sui partners oltre a tutte le informazioni logistiche e organizzative in merito. Segreteria Didattica del Master "Economia non profit e cooperazione allo sviluppo" - CARID - Università di Ferrara - tel: 0532/293114 -293439 fax: 0532/293412 e-mail: nonprofit@carid.unife.it sito web: http://carid.unife.it
Dal 22 al 29 maggio 2003, don
Fabio Corazzina e don Renato Sacco, a nome della sezione italiana di Pax
Christi, sono stati in Iraq: a Mosul, nel Kurdistan Iracheno e a Baghdad. Una
visita, preparata e realizzata in brevissimo tempo, per dire 'che siamo con
voi', per esprimere solidarietà spirituale e concreta alla popolazione irakena,
ritrovare le persone e le comunità incontrate prima della guerra (l'ultimo
incontro nel dicembre 2002) e riallacciare tutti i contatti forzatamente
interrotti, raccogliere e ascoltare la lettura della realtà da parte delle
comunità irakene. Anche questa videocassetta continuazione di quella
realizzata lo scorso dicembre - vuole essere un piccolo aiuto per guardare con
occhi diversi dall’informazione di guerra alle persone che vivono in Iraq.
Persone concrete, re-incontrate e ri-abbracciate. Persone che hanno dei nomi e
dei volti. Videocassetta distribuita come contributo per momenti di incontro e
di riflessione, senza nessuna presunzione di completezza. Durata video: 40'
(immagini di Renato Sacco e Fabio Corazzina) Chi fosse interessato ad avere la
Videocassetta può rivolgersi a: Segreteria Nazionale Pax Christi V. Quintole per
le Rose, 131 - 50029 Tavarnuzze - Fi Tel.: 055-2020375 info@paxchristi.it -- http://www.paxchristi.it
GUERREDIMENTICATE
Quando anche il silenzio uccide
Guerre e news
(2a parte/continua)
di Amedeo Tosi (GRILLOnews)
Opinione pubblica e silenzi stampa
(continua) Articolato e molto
importante è il rapporto tra guerra e opinione pubblica, dove i ruoli
determinanti sono ricoperti dal potere politico-militare e dai mezzi di
comunicazione. L’influenza dell’opinione pubblica sugli ambienti decisionali non
ha mai fatto cessare o nascere un conflitto; tuttavia sono molti i riscontri in
chiave “pacifista” che sono seguiti dopo forti pressioni e mobilitazioni di
genti e associazioni, grazie alle quali sono riusciti ad influenzare le scelte
politiche. In questo processo di mobilitazione dell’opinione pubblica, i
mass-media possono essere considerati il propellente che fa muovere la società
civile. La prima
guerra raccontata dai media in maniera nuova e significativa è stata quella del
Vietnam: per molti studiosi quel conflitto essa ha segnato un cambiamento di
rotta nella storia della politica estera e dei mezzi di informazione; evento
bellico giunto al termine anche grazie all’accesa protesta scoppiata negli Stati
Uniti, alimentata dalle strazianti immagini diffuse dalla televisione in tutte
le case. Il potere politico statunitense ha da quella “lezione” imparato molte
cose: ora, infatti, i conflitti, anche quelli noti, vengono combattuti tenendo
lontani i mezzi d’informazione che contano e le notizie che arrivano sono
filtrate dagli apparati politico-militari. Solo negli ultimi anni, grazie alle
nuove tecnologie di trasmissione satellitare e Internet, è comparsa una rete
editoriale indipendente dai grandi network e dalle Agenzie di Stampa, che di
fatto si pone il più delle volte
come “spina nel fianco” delle potenti agenzie informative
internazionali.
«Conflitti dimenticati»: l’indagine della Caritas
Italiana
Nel nostro Paese i più eminenti organi di informazione parlano solo di alcune guerre: Afghanistan, Medio Oriente, Iraq e, fino a poco tempo fa, anche Kosovo; tutte le altre guerre, invece, finiscono nella penombra dell’informazione. A questa conclusione è giunta la Caritas Italiana, la quale per due anni e mezzo (dall’1 settembre 1999 al 30 giugno 2001) ha condotto un’indagine per capire se e quanto i focolai di guerra che imperversano nel mondo sono ignorati. A tal fine a concentrato la propria attenzione demoscopia su sette conflitti (tra cui la crisi mediorientale e kosovara), cinque dei quali “dimenticati”: Sierra Leone, Angola, Guinea-Bissau, Colombia e Sri Lanka. Una ricerca incentrata sul monitoraggio dei quattro quotidiani nazionali più letti (Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa e Avvenire), di otto canali televisivi nazionali (pubblici e privati) e delle tredici emittenti radiofoniche più seguite nel Paese. Oltre a ciò è stato commissionato dai ricercatori un sondaggio teso a verificare il livello di conoscenza e l’opinione della gente sui conflitti, un’analisi quantitativa dei lanci di quattro agenzie giornalistiche italiane (Misna, Ansa, Adn-Kronos e Agi) e dei portali Internet più importanti (Lycos.it e Google.com, in particolare).
Tabella 1 - Riporto nella tabella alcuni dati che ho raccolto da varie fonti (www.warnews.it ; www.misna.org; mensile Nigrizia; «I conflitti dimenticati – Ed. Feltrinelli) relativi alle guerre meno conosciute (o dimenticate); tali dati non contemplano il conflitto tra Israele e Palestina, la crisi irachena e quella afgana, di cui i mass-media si occupano con sufficiente puntualità. La tabella riporta il tipo di conflitto attualmente esistente (G = guerra; G-PP = situazione intermedia tra lo stato di guerra ed l’avvio di un Processo di Pace; PP = Processo di Pace avviato, anche se in molti casi persistono azioni di conflitto con vittime), il Paese considerato, l’anno in cui risale l’avvio più significativo del conflitto, il numero delle vittime stimate e/o accertate. Infine la percentuale degli intervistati nel corso dell’indagine redatta dalla Caritas Italiana che sono a conoscenza delle guerre dimenticate in alcuni dei Paesi presi in considerazione dalla ricerca stessa, ovvero che hanno risposto alla seguente domanda: «Quali sono i conflitti armati degli ultimi cinque anni, conclusi o ancora da concludersi, che lei ricorda, a parte la guerra in Afghanistan?» .
Tipo Stato Inizio della guerra Vittime Conoscenza
del conflitto G Costa
d’Avorio 2002 Centinaia
÷ Migliaia G Burundi 1996 300.000 1
% G Rep.
Dem. Congo 1997 2,5
÷ 3 milioni 0,5
% G Sri
Lanka 1984 64.000
÷ 80.000 0,5
% G Cecenia 1991 +
100.000 G Uganda Fine
anni ‘80 +
10.000 G Colombia
* 1964 +
1000 all’anno G Kashmir 1948 +
70.000 G Liberia 1989 +
250.000 G Sudan 1983 +
2.000.000 G Algeria 1992 +
100.000 G Filippine 1978 +
150.000 G Somalia 1991 +
500.000 11
% 1994 +
1 milione 4
% G-PP Etiopia
- Eritrea 1998 40.000
÷ 100.000 2
% G-PP Angola 1975 500.000
÷ 1 milione 1
% G-PP India 1980 6.000
÷ 10.000 G-PP Molucche 1999 +
5.000 G-PP Nigeria 1999 +
2.000 G-PP Senegal 1982 +
1.200 G-PP Indonesia
(Aceh) 1977 10.000
÷ 12.000 0,5
% G-PP Nepal 1996 +
7000 G-PP Sierra
Leone 1991 +
100.000 PP Kurdistan 1961 +
100.000 PP Congo
Brazzaville 1992 Migliaia PP Repubblica
Centrafricana 2002 Centinaia PP Birmania 1988 +
3000 PP Irlanda
del Nord Dal
1969 +
3300 PP Papuasia
Occidentale 1977 Centinaia PP Guinea
Bissau 1998 Centinaia 0,5
%
G-PP
Rwanda
I media italiani in questi ultimi anni hanno puntato tutta la loro attenzione solo su alcune crisi internazionali (infatti il 18% degli intervistati ricordano il conflitto tra Israele e Palestina, un altro 18 % quello nei Balcani - Ex Jugoslavia, il 17 % la guerra in Bosnia, il 16% in Kosovo ed il 40% degli intervistati ha memoria solo di conflitti lontani nel tempo (e quindi non rilevabili dall’indagine), mentre il 26% non ha risposto al quesito), ignorando completamente le altre. L’indagine della Caritas ha fatto emergere anche altri aspetti importanti come, ad esempio, che la poca conoscenza dei conflitti non è proporzionata ad uno scarso interesse dell’opinione pubblica. Infatti alla domanda «quanto siete interessati ad avere più informazioni riguardo ai conflitti in corso?» il 33% ha risposto che vorrebbe essere molto informata, il 38% abbastanza, il 21% poco e soltanto il 7% si è dimostrato completamente non interessato. Riesce quindi difficile capire, stando ai suddetti dati, come mai i mezzi d’informazione siano così lontani dalla gente, perché le scelte dei media siano così diverse dagli interessi delle persone, le quali manifestano sempre più l’esigenza di trovare in tv o nei giornali non solo il fatto accaduto, ma anche degli strumenti che permettano loro di farsi una opinione, senza filtri interpretativi che possano distorcere e influenzare le notizie. L’opinione pubblica italiana è in contatto ogni giorno con il sistema informativo, ma gli avvenimenti che succedono a migliaia di chilometri da dove viviamo possono essere raccontati quasi sempre solo dai grandi organi di informazione, siano essi Agenzie di Stampa o network. Una sottolineatura, tuttavia, è doverosa: l’aver ignorato (o quasi) una guerra che ci era vicina, come quella che ha afflitto l’ex Jugoslavia per anni, è una responsabilità che ricade sia su chi doveva produrre informazione, sia sull’opinione pubblica che raramente si è fatta sentire per far cessare quella guerra; di converso non deve sorprendere che il cittadino medio si senta quasi “sopraffatto” dalla complessità e dalla contraddittorietà che caratterizza molti dei moderni conflitti, e preferisca rimuovere il problema con una scelta di razionalizzazione psicologica e al contempo di semplificazione della realtà. Detto ciò, però, la scarsa conoscenza che le persone hanno dei conflitti in corso nel mondo è attribuibile a delle manchevolezze da parte del sistema d’informazione, accompagnato da un disinteresse che riguarda anche le istituzioni politiche italiane. Nel corso del periodo di monitoraggio della Caritas, infatti, non è mai stata rinvenuta alcuna notizia relativa alle suddette guerre dimenticate che provenisse da fonti istituzionali italiane. Questa completa latitanza governativa nell’informare sulle guerre in corso è quasi inspiegabile, visto che in due terzi degli stati dove si combatte il governo italiano è presente con propri uffici e ambasciate. Le crisi internazionali dove il governo italiano è intervenuto sono proprio le stesse che sono state seguite dai mezzi d’informazione. È difficile capire, dati alla mano, da dove parte questa spirale di silenzio: sicuramente a destare l’interesse non sono certo i (drammatici) numeri delle vittime degli scontri, ma evidentemente altre coordinate.
Dimenticanze?
Se è comprensibile che i tam tam
di guerra che da mesi risuonano siano ancora giustamente focalizzati sugli
avvenimenti iracheni e mediorientali, meno comprensibile è il silenzio stampa
che nei mesi scorsi ha accomunato i tre quotidiani di maggiore tiratura
nazionale relativamente agli spiragli di pace che si stavano delineando in
alcune zone del pianeta. Ho voluto infatti andare ad analizzare quanto riportato
nel mese di dicembre del 2002 dal Corriere della Sera, La Stampa e La Repubblica
sul versante delle “cronache di guerra”, scoprendo che a parte l’evoluzione
diplomatica delle due suddette crisi, le testate opinion leader si sono
dimenticate di raccontare i passi in avanti verso la fine di tre guerre:
Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Indonesia (Aceh), anche se –ad oggi-
sembra che solo questo ultimo conflitto abbia imboccato un percorso di pace in
discesa. A parte ciò, nessuno dei tre quotidiani ha riportato la notizia del
raggiungimento di accordi di pace siglati rispettivamente il 3 (Burundi), 9
(Indonesia) e 17 (R.D. Congo) dicembre 2002.
Pochissima attenzione è stata riservata inoltre ad altri annosi conflitti in cui si stava scrivendo, seppur tra mille difficoltà, la parola “fine” qualche mese prima: Sierra Leone (gennaio 2002) ed Angola (aprile 2002), anche se dovrà passare diverso tempo per far tacere definitivamente le armi. In tutti questi conflitti in fase di risoluzione un ruolo importante per il raggiungimento della pace è stato svolto dalle pressioni di alcuni stati influenti e dell’Onu: infatti in Sierra Leone la Gran Bretagna (ex potenza coloniale) ha impiegato milleduecento soldati, l’Onu diciassettemila caschi blu; anche in altri conflitti la pressione straniera ha reso possibile il dialogo tra i governi o le fazioni in lotta, approdando a tavoli di trattativa. L’influenza degli ex colonizzatori e il rischio di subire sanzioni internazionali portano i conflitti verso soluzioni talvolta insperate, anche laddove i mezzi di comunicazione comunque sono assenti, e quindi minori le possibili strumentalizzazioni di natura politica. Sta di fatto che sono molti i segnali che conducono a pensare che nelle redazioni, anche dei grandi network, il silenzio è spesso figlio della pigrizia di chi sarebbe tenuto a raccontare; del resto scrivere perché in Angola dopo quasi quaranta anni non si combatte più è un po’ complicato, visto che il lettore non sapeva nemmeno che la guerra fosse iniziata. (Continua/2)
Fonti: Bibliografia: AA.VV. – Caritas Italiana : «I conflitti dimenticati» - (Feltrinelli, 2003); Alberto Papuzzi: «Professione giornalista» - (Donzelli, 2002); Carlo Gubitosa: «L’informazione alternativa» - (EMI, 2002); Mimmo Candito: «I reporter di guerra» - (Baldini e C., 2002); Reporters Sans Frontieres: «I media dell’odio» - (Ed. Gruppo Abele, 1998). Consultazione di vari quotidiani e riviste: Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa; «Nigrizia» di gennaio, febbraio e marzo 2003. Siti Internet www.misna.org (Agenzia giornalistica); www.warnews.it , sito che diffonde notizie su tutti i conflitti in corso.
Repubblica Democratica Congo
Pax Christi International chiede l'estensione delle operazioni Monuc e Artemis
A cure di Pax Christi
A
causa della situazione drammatica che va precipitando nella parte Nord-est della
provincia di Ituri della Repubblica Democratica del Congo, dove una
popolazione intera è minacciata di essere massacrata, Pax Christi International
ha inviato una lettera a Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, in
cui esprime la propria grave preoccupazione. Il mandato di MONUC (Missione
dell'Onu in Congo ) dell'ONU termina alla fine di luglio così come la
presenza di ARTEMIS dell'Unione Europea terminerà l’1 settembre 2003. Nella
lettera datata 17 luglio 2003, Mons. L. Monsengwo, Arcivescovo di Kisangani e
Vicepresidente di Pax Christi International, insieme con Etienne De Jonghe,
Segretario Internazionale di Pax Christi, ha rivolto un appello al segretario
Generale dell'ONU per chiedere l'estensione dei mandati ed un attivo
coinvolgimento al fine di cercare la pace per l'intera regione. Nella RD
Congo Pax Christi International conta diversi gruppi locali e molte
organizzazioni partner. Questa lettera è stata scritta su richiesta dei partner
locali con i quali è stato sviluppato un network. Con loro sono state formulate
le seguenti raccomandazioni: "(...) un'operazione UE e/o ONU nella regione
dell'Ituri e nella RD del Congo dovrebbe essere inserita nel contesto che
preveda: Un processo di disarmo dei bambini soldato, delle milizie e delle altre
parti coinvolte nel conflitto; Il rafforzamento della società civile e delle
iniziative di riconciliazione tra i differenti gruppi e popoli; La necessità e
lo sviluppo di un processo politico di pace più generale, che includa tutti i
paesi africani della regione dei Grandi Laghi; La necessità di sviluppare nuovi
strumenti di diritto internazionale in grado di contrastare le cause economiche
e strutturale del conflitto (war economy): fermare il circolo vizioso dello
sfruttamento delle risorse e dell'importazione di armi; La necessaria pressione
politica sui governi di Rwanda e Uganda; L'aiuto allo sviluppo dovrebbe essere
urgentemente orientato alla ricostruzione delle infrastrutture di base della
società: centri sanitari, scuole, costruzione o ristrutturazione di abitazioni,
ecc...; Fermare l'impunità: i signori della guerra e gli altri leader
irresponsabili dei gruppi combattenti dovrebbero essere condotti davanti a
tribunali nazionali e/o internazionali.
Sulla base di questo approccio
globale, MONUC dovrebbe: Dare migliore esecuzione ai compiti principali che gli
sono stati affidati: da una parte osservare e denunciare pubblicamente e
tempestivamente le violazioni del cessate il fuoco, i movimenti delle truppe
straniere e congolesi e il sostegno sotto forma di armi e truppe ai combattenti,
dall'altra parte dar seguito al programma di smobilitazione e rimpatrio;
affidare un nuovo mandato sotto il Capitolo 7 della carta delle nazioni unite al
di fuori di ogni limitazione geografica così come avviene con l'Operazione
ARTEMIS a Bunia, al fine di proteggere le popolazioni in un tempo
sufficientemente lungo; Dotare di tutti i mezzi e del personale necessario, con
speciale riguardo al sostegno politico indispensabile al compimento della
missione; questo sostegno politico dovrebbe concretizzarsi nel potenziamento di
metodi atti ad esercitare la pressione necessaria e l'applicazione delle
sanzioni riguardanti il rifiuto dei visti o il congelamento dei profitti e la
limitazione degli aiuti non previsti dal budget. (...)". Questo stesso messaggio
è stato spedito agli ambasciatori dei paesi membri del Consiglio di Sicurezza; a
Chris Patten, Commissario per le Relazioni Esterne; e a Javier Solana, alto
rappresentante per la politica comune degli esteri e della Sicurezza dell'EU.
Pax Christi International ha chiesto alle sezioni nazionali, alle organizzazioni
affiliate e agli altri partner di inviare lettere ai rispettivi governi
nazionali e di sensibilizzare i propri aderenti sugli sviluppi tragici della
situazione nella Repubblica Democratica
del Congo.
SCRITTODAVOI
Acqua: tra privatizzazioni e diritti / 1
Siccità
di Ettore Masina
Mi è toccato vedere, nei miei
viaggi, come le siccità sfigurino il volto della Terra, lo trasformino in
un'orrenda vecchiezza, fatta di rughe profonde e di ispidi peli. Ho visto alberi
scheletriti e bestiame tremante; bambini che potevano considerarsi fortunati se
il seno delle madri riusciva ancora a dissetarli e sfamarli. Tutto questo mi è
toccato vedere in Africa, in Asia, in America Latina. In Europa, no,
naturalmente, e dopo quei viaggi mi capitava di spiegare agli italiani che mi
concedevano attenzione, che in immense aree del pianeta, un uomo (una donna, un
bambino) hanno a loro disposizione per
bere, lavarsi e cucinare, tanta acqua quanta noi ne sprechiamo tenendo il
rubinetto aperto mentre. ci laviamo i denti. Mi ricordo il profondo senso di
incredulità con cui ascoltai, una dozzina d'anni fa, un ingegnere che lavorava
per la Banca Islamica, mentre mi raccontava di un grandioso progetto di
riforestazione dell'Africa Settentrionale, dal Fezzan al canale di Suez. Il
Sahara sarebbe tornato a verdeggiare come nei tempi antichissimi, ma l'Italia ,
nel giro di una generazione, si sarebbe desertificata sino alla Toscana. Il
progetto, giurava l'ingegnere, era stato abbandonato per quel senso di
compassione e di responsabilità che permea la fede
dell'Islam.
Stivale a secco
Non siamo ancora a questo, grazie
al Cielo, ma i nostri telegiornali sono diventati angosciosi bollettini della
crescente siccità. Per un quarto del loro tempo (in un giornale "scritto"
equivarrebbe a circa 15 pagine) ci mostrano letti di fiumi in secca, pannocchie
abortite, vigne desolate e centrali idroelettriche in crisi di funzionamento. Un
tam tam quotidiano batte il ritmo della desolazione. In parte si tratta di
furberia dei direttori delle reti berlusconiane, RAI e Mediaset. E' in atto nei
partiti di maggioranza una
interminabile Notte dei Lunghi Coltelli: meglio parlare d'altro. Del
resto, sono mesi e mesi che i
telegiornali invece di "aprire" con la politica, come ogni altro quotidiano,
ricorrono alla cronaca: mai abbiamo avuto tanti particolari su incidenti
stradali e uxoricidî come da quando l'industria italiana è in crisi, l'Amico
Bush e l'Amico Blair vengono sbugiardati e la pax americana in Iraq si è trasformata in
una macabra emorragia di soldati. Tuttavia è un fatto: la siccità c'è, eccome!,
e già si comincia a parlare di tropicalizzazione dell'Italia, e si torna a
parlare di riscaldamento generalizzato dell'atmosfera con conseguente
scioglimento dei ghiacci polari ed altri terribili disastri. Per secoli l'uomo ha cercato di
vivere in simbiosi con la natura, poi di trasformarla localmente per ricavarne
frutti più abbondanti e, infine, di dominarla completamente in nome dello
sviluppo. Ma adesso accade che "natura" diventi un concetto astratto, quasi
folkloristico: la Madre Terra viene violentata, ferita e avvelenata dalle realtà
artificiali create dall'uomo, dai rifiuti delle industrie, dalla rapacità del
Mercato. La siccità di quest'anno ci avverte. "Siete in
pericolo".
Pericoli solari
E tuttavia è un fatto: ad
ascoltare i discorsi della gente, quell'allarme non suona come un invito a
interessarsi della cosa. E’ un rumore sgradevole, come può essere il chiasso di
un gruppo di giovani, in una strada, a notte fonda. Ricordo anni fa quando,
sull'esempio di quanto avviene all'estero, il Servizio Meteorologico cominciò a
pubblicare l'indicazione delle ore di ogni giornata in cui l'esposizione al sole
sarebbe stata pericolosa, a causa del buco dell'ozono. Si dovette smettere a
furor di popolo: "Ma lasciateci vivere tranquilli almeno nel periodo delle
ferie! Ma non rovinateci anche le vacanze!". Non dubito che fra i lettori di
questa LETTERA ce ne sarà qualcuno che mi accuserà di sadismo. Un personaggio
indimenticabile, creato dal grande scrittore brasiliano João Guimaraes Rosa, è
Michilìm, un bambino del sertão, il "quadrilatero della fame". Egli vive una sua
vita irreale a causa di una grave miopia. Un giorno un venditore ambulante gli
regala un paio di occhiali. Michilìm, per la prima volta, vede la verità: dura,
difficile, anzi drammatica. Michilìm è costretto a crescere. Il
Michilìm-pubblico italiano gli occhiali, dopo la prima occhiata, preferisce
gettarli.
Privatizzazione degli
acquedotti
A colpirmi per il loro fatalismo
sono soprattutto i genitori di bambini piccoli. Amantissimi dei loro figli,
attentissimi a che non si trovino mai in pericolo, non vogliono pensare (neppure
sapere) che, secondo i competenti, se non si dà vita a un grande movimento
collettivo internazionale a difesa della natura, quei loro piccoli fra
trent'anni si troveranno coinvolti in guerre per il possesso dei beni
ambientali. Guerre del genere sono già in atto, per esempio nel Medio Oriente,
ove una delle ragioni per le quali Israele non cede sugli insediamenti è per non
restituire le acque rapinate ai palestinesi. Ma il WTO, velenosa organizzazione
politica del Mercato, sta cercando di imporre la privatizzazione di tutti gli
acquedotti. Saranno le grandi imprese multinazionali a decidere prezzi ed
erogazioni del più primordiale dei beni naturali? Esse sono già al lavoro, con
il nostro tacito consenso, anche nel nostro paese. Compriamo da loro l'acqua
delle fonti italiane e la paghiamo come la benzina.
40%
Sarebbe forse tollerabile un qualche deterioramento dell'ambiente, un più crudele sfruttamento della natura, se questo servisse a dare pane e speranze a quei miliardi di persone che sembrano destinate ad essere una razza a parte. Ma la verità è che i disastri ambientali non sono la conseguenza del tentativo di moltiplicare i frutti della Terra per un miglioramento di vita dell'umanità, sono gli effetti degli stessi sistemi di sfruttamento che si abbattono sui popoli del Sud. Lo sanno bene gli indios della Bolivia che hanno lottato contro il governo che, per primo, aveva venduto le fonti a una multinazionale. Condannati alla sete, alla sporcizia e alle malattie, sono riusciti per il momento a riavere la poca acqua che gli arriva. Ma in questa lotta hanno avuto repressioni poliziesche, feriti e persino morti. In Italia abbiamo un sistema idrico tanto obsoleto da disperdere il 40 per 100 delle acque canalizzate. Ci sarebbe bisogno di un grande piano di lavori ma il cavaliere di Arcore preferisce vagheggiare l'inutile e pericoloso ponte sullo Stretto. Le proteste fioche, sono soltanto delle categorie volta a volta colpite. Il problema sembra non avere ingresso nelle nostre case.
Acqua: tra privatizzazioni e diritti / 2
2003, Anno Internazionale dell'acqua
di Enrico Turrini
Il 2003 é stato dichiarato dalle Nazioni Unite"anno internazionale dell'acqua". L'acqua assieme al sole sono le fonti della vita. Non a caso i primi luoghi abitati da esseri viventi furono i mari. Purtroppo i Paesi industrializzati,in particolare gli Stati Uniti -cuore del neo-liberismo, seguiti a ruota dall'Europa, sono i maggiori responsabili della distruzione delle risorse idriche. Perché? Le deforestazioni, le monocolture intensive e il consumo sconsiderato di combustibili fossili,opere delle multinazionali dei Paesi sopra menzionati, hanno portato a mutamenti climatici notevoli. Gli anni più caldi nella storia della metereologia sono concentrati nel ristretto periodo che va dal 1980 ad oggi,con conseguente riduzione della disponibilità di acqua. A questo si aggiunge l'inquinamento dell'acqua per la contaminazione dovuta ai rifiuti solidi industriali (2 milioni di tonnellate al giorno gettate nei fiumi e nei laghi).Ma il neo-liberismo non si ferma a questo. Con la sua tipica mentalità di potere cerca di appropriarsi delle risorse idrauliche che ancora rimangono,lasciando il Sud del Mondo in una situazione insostenibile,come é risultato per esempio evidente dal Forum Internazionale sull'acqua tenutosi nel marzo di quest'anno a Kyoto. Il conflitto iracheno (a parte le menzogne sempre più evidenti sulle armi di distruzione di massa) non é solo la guerra del petrolio (oro nero) ma anche la guerra dell'acqua (oro blu)come denunciato da Danielle Mitterand, essendo il Paese meridionale più ricco di acqua. Chi lo controlla ha in mano i rubinetti dell'intera area. Inoltre l'Unione Europea,con l'appoggio della Organizzazione Mondiale del Commercio, ha in programma in occasione della Conferenza Internazionale di Cancum, che si terrá a metà settembre di quest'anno, la liberalizzazione del servizio di fornitura di acqua potabile anche nei Paesi più poveri, a totale vantaggio delle multinazionali europee. Oggi l'11% della popolazione più ricca del pianeta consuma l'88% dell'acqua disponibile. Un uomo su quattro non ha acqua potabile e di conseguenza muoiono più di 2 milioni di persone all'anno (sopratutto bambini) nei Paesi del Sud. Continuando su questa strada si prevede che nel 2020 quattro miliardi di persone non avranno acqua potabile. Dunque, pur trovandosi nell'anno dedicato all'acqua, non arriva alcun segnale positivo dal mondo del neo-liberismo. Ma non é questa una ragione per rassegnarsi. Innanzitutto dobbiamo avere la dignità di reagire, mostrando la volontà di opporsi a un Mondo che invita allo spreco dei beni più vitali,in particolare dell'acqua,sostenendo tutte le iniziative che propongono un cambiamento di rotta. Ma é soprattutto importante l'impegno per una scelta opposta a quella che propone il neo-liberismo imperante, la scelta della sobrietà, conducendo una vita che non sfrutti quella di milioni di esseri umani che oggi vengono uccisi dalla nostra abbondanza. In questo contesto l'uso equilibrato dell'acqua é un aspetto fondamentale. Una scelta non facile per noi che viviamo nelle viscere del neo-liberismo. Per farcela dobbiamo avere l'umiltà di lasciarci aiutare da chi ha fatto questa scelta. Per esperienza diretta posso affermare che il popolo cubano, nella sua grande maggioranza, é un esempio da imitare. La vita sobria, dignitosa e serena che quel popolo, dai bambini agli anziani, conduce all'insegna della condivisione, nonostante la feroce aggressività del nostro mondo, é una chiara dimostrazione che la sobrietà é la scelta che permette un futuro al nostro Pianeta. (Enrico Turrini, esperto ed amico del popolo cubano)
Unicredit Banca
Finanziamenti al commercio di armi
La Banca Unicredit ha istituito un Comitato locale di Verona per "dare risposte alle attese della gente"; ne fanno parte 16 personalità provenienti dal mondo dell'imprenditoria, della cultura, delle istituzioni e degli enti locali. So di non avere alcun titolo in merito, tuttavia mi permetto di dare loro un consiglio. Secondo dati ufficiali, nel 2002 Unicredit ha finanziato il commercio internazionale di armi per una quota che corrisponde al 6,77 % sul totale degli importi autorizzati. Si tratta di commercio "legale" secondo la Legge, ma immorale secondo la coscienza di molti. Per questo ho interrotto il mio rapporto con la Banca. Penso che i membri del neo Comitato, almeno quelli di provenienza o formazione cattolica, dovrebbero, prima di iniziare il loro mandato, chiedere a Unicredit di cessare immediatamente tali finanziamenti. In caso contrario rifiutare l'incarico, per non collaborare con gli “spacciatori di morte”. (Mao Valpiana - Movimento Nonviolento - Verona)
EQUO&SOLIDALE
a cura del
Coordinamento Cambia lo
Sponsor Mercoledi' 9 Luglio 2003, il
Coordinamento Cambia lo Sponsor (Cocs) e' intervenuto a Roma presso le scuole
Piranesi di via Fabriano a Nuova Gordiani, S.Francesco di viale Ruspoli ad
Acilia e presso la scuola di Largo Borghi a Prima Porta per cancellare gli
ultimi loghi Nike presenti sui campetti donati esattamente un anno fa dalla
multinazionale statunitense al Comune di Roma. L'intervento non ha provocato
alcun danno alle strutture sportive ed e' consistito esclusivamente nella
copertura dei loghi tramite bombolette spray. “Non un'operazione contro le
scuole donatarie, con alcune delle quali abbiamo collaborato e collaboreremo in
futuro per diffondere tra i ragazzi una cultura del rispetto dei lavoratori. E'
un'azione di boicottaggio della Nike. Con questa azione dichiariamo conclusa con
successo la campagna "Fuori la Nike dalla scuola", che in un anno ha raggiunto
diversi risultati importanti”. Dei 20 campi donati dalla Nike, sono innanzitutto
state lasciate al mittente le 11 "gabbie", contrastanti con qualsiasi idea
accettabile di spirito sportivo e di gioco per bambini. I 9 campetti "normali"
installati nelle scuole sono rimasti al loro posto e si e' solo provveduto alla
copertura dei loghi. Cinque scuole li hanno coperti autonomamente, dietro invito
del Comune su cui avevamo fatto pressione; un campo e stato smobilitato del
tutto; nelle restanti tre scuole e' intervenuto oggi il Cocs. Con questa
campagna abbiamo cercato di mettere ben in luce ciò che si nasconde dietro al
logo, nel caso della Nike lo sfruttamento dei lavoratori impiegati nel sud del
mondo, che percepiscono meno di due dollari al giorno e lavorano senza nessuna
tutela sindacale, a fronte dei miliardi che vengono spesi per le pubblicità. Con
questa campagna abbiamo anche e soprattutto voluto opporci all'ingresso degli
sponsor privati nella scuola pubblica, un fenomeno che, se da noi e' appena agli
inizi, e' già dilagato negli Stati Uniti, con effetti devastanti ad esempio
sulla libertà di insegnamento. Basti pensare alle diffusissime clausole di "non
denigrazione" che impediscono ad esempio alla tale Università che ha ricevuto i
soldi dalla tale ditta farmaceutica di rivelare i risultati negativi di ricerche
scientifiche sul medicinale che quella ditta commercia. Si tratta di una precisa
strategia commerciale delle aziende che mira, anche in Italia, a raggiungere i
giovani consumatori nelle scuole, ovvero nell'ultimo spazio ancora libero dalla
pubblicità (dopo l'invasione dei mezzi pubblici e dei più bei monumenti delle
nostre città), in cui i bambini passano la maggior parte del loro tempo ed in
cui dovrebbero essere maggiormente tutelati. "Con questa campagna abbiamo
inoltre realizzato un importante operazione di contaminazione politico-culturale
sull'amministrazione locale. Da una situazione di partenza di scarsa attenzione
su queste tematiche, oggi, sempre più spesso, il Comune di Roma rifiuta di
lasciarsi coinvolgere in operazioni di immagine delle multinazionali sotto
boicottaggio o comunque non "pulite". Da Eurochocolate 2003, con l'esclusione
della Nestlé, ai campetti Nike, prima accettati e poi rifiutati, sta crescendo,
anche grazie alla sensibilità di alcuni assessori o loro collaboratori, fino
allo stesso sindaco Veltroni, la coscienza critica dell'amministrazione
capitolina. “Basta alla devastazione della
formazione pubblica da parte delle multinazionali degli affari". Raggiunto
telefonicamente a Verona nella sede della "sua" Nigrizia dalla notizia della
positiva chiusura di una campagna che aveva sostenuto fin da principio, padre
Alex Zanotelli, il missionario comboniano per anni impegnato nella difesa dei
poveri dell'Africa, ci rilasciato la seguente dichiarazione. "Mi congratulo con
il Cocs e con il Comune di Roma per la positiva chiusura di questa vicenda.
Ancora una volta mi interessa ribadire quanto sia necessario che la società
civile sappia difendere i diritti dei lavoratori del Sud del mondo denunciando e
contrastando le politiche di sfruttamento delle grandi multinazionali. Ma questa
vicenda, come ha già detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni, fa emergere un
altro aspetto fondamentale: l'importanza di difendere le scuole, i luoghi della
formazione, dalla presenza dei privati, l'importanza di tutelarli a fronte di
qualsiasi tipo di utilizzo a fine commerciale. E tutto ciò soprattutto in questo
momento, in cui a Cancun e' in discussione il trattato del Gats sulla
privatizzazione dei servizi come Sanità e Istruzione che, se passa, farà sì che
la scuola diventi una merce al pari di tante altre. Di nuovo si conferma lo
stretto legame fra lo sfruttamento dei popoli del Sud del mondo e le politiche
di devastazione della formazione pubblica da parte delle multinazionali degli
affari". Interrograzione parlamentare Valpiana (PRC): bloccata iniziativa della
PLASMON su latte di proseguimento
Ora il Comune si doti di una
"Commissione Etica" di valutazione delle
sponsorizzazioni
Riteniamo tuttavia che i tempi siano ormai
maturi perché il Comune passi da una fase di impegno episodico, in cui si
interviene su operazioni nate male per "limitare i danni", ad una fase di
impegno stabile, che faccia veramente di Roma una Città Equa, esempio per gli
altri enti locali e pungolo per le aziende che vogliano raccogliere la scommessa
della "responsabilità sociale d'impresa". Per fare questo e' necessario che
l'amministrazione capitolina si doti al più presto di una Commissione che
individui i principi etici di cui si chiede il rispetto alle aziende che
sponsorizzano eventi e lavori pubblici e che forniscono beni e servizi al
Comune. Da parte sua, il Coordinamento Cambia lo Sponsor continuerà a lavorare
perché questo avvenga e proseguirà nel suo impegno nello sviluppo di una
coscienza del "consumo critico", anche al fianco dei bambini, con la
partecipazione alla Global March Against Child Labour e con la proposta alle
scuole romane di un percorso ludo-didattico su diritti dei bambini e lavoro
minorile, che partirà ad ottobre e culminerà con un evento centrale a metà
dicembre, in occasione della Festa dell'Altraeconomia organizzata in
collaborazione con il Comune di Roma e con le altre associazioni impegnate nella
costruzione di un altro mondo possibile.
Zanotelli: "Vittoria della societa' civile.
Riportiamo un brano dalla lettera consegnata da Zanotelli a Walter
Veltroni lo scorso 14 dicembre in occasione della Festa dell'AltraEconomia a
Roma". Ti chiedo: 1) di non offrire nell'anno venturo il patrocinio del Comune
di Roma ad una manifestazione come Eurochocolate, vetrina per una multinazionale
come la Nestlé che, non secondo me ma secondo l'Unicef, è corresponsabile ogni
anno della morte di un milione e mezzo di bambini nei Paesi del Sud del mondo;
di contribuire invece, in collaborazione all'Assessorato di Luigi Nieri,
all'organizzazione di una manifestazione alternativa, sul modello di
Equochocolate organizzata a Perugia qualche mese fa, in cui vengano messe al
centro le questioni relative al mercato del cacao, immenso terreno di
sfruttamento nell'Africa che hai potuto vedere e conoscere; 2) di non consentire
alla Nike un'operazione di immagine, come quella dei campetti donati alle scuole
romane, che la faccia vedere come benefattore dei bambini, quando invece nelle
sue fabbriche si lavora e si vive ancora in condizioni drammatiche; 3) ti chiedo
infine di assumere come Comune di Roma l'impegno preciso e formale di non
accettare per attività sportive, educative e culturali, nonché per l'esecuzione
di lavori pubblici nell'ambito del territorio comunale, la sponsorizzazione, la
pubblicità e il contributo in denaro di multinazionali sotto boicottaggio, che
non mostrano alcun reale interesse a modificare questo sistema di oppressione e
che mirano solo a dare di sè un'immagine più accettabile. Te lo chiedo perché
vinca la vita" (Fonte: http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=3657).
A seguito della segnalazione
dell’On. Valpiana (interrogazione n. 4-04880), sulla violazione della tutela
dell’allattamento al seno da parte della campagna pubblicitaria della Plasmon
"100 di questi giorni", che prevedeva la fornitura completa di alimenti per i
nati il 15 ottobre 2002, centenario della fondazione della ditta, il Ministro
della Salute ha chiesto chiarimenti e predisposto affinché l’eventuale fornitura
di latte di proseguimento avvenga solo dopo il sesto mese di vita, solo su
parere del pediatra e solo dopo che sia stato sospeso l’allattamento al seno.
"Sono particolarmente soddisfatta nel constatare come sia stato possibile, su
segnalazione di alcune mamme che avevano visto questa scorretta campagna
pubblicitaria su riviste specializzate, bloccare un’iniziativa che mirava a fare
pubblicità ad alimenti per l’infanzia, non solo a scapito della salute dei
bambini, ma anche delle norme di tutela previste"- ha dichiarato la Deputata
Tiziana Valpiana " e proprio per questo ho provveduto a segnalare all’Autorità
Garante della concorrenza e del mercato questa campagna pubblicitaria non
corretta e che rischiava di indurre alla sospensione dell’allattamento al seno".
Per informazioni:
pres_valpiana@camera.it
BUONAPPELLO
Italia-Cuba: prosegue l'iniziativa
Appello per la Marcia del Dissenso
«GRILLOnews» raccoglierà le firme fino al 31 luglio 2003
«Noi, cittadini italiani che non
si sentono rappresentati dall’attuale Governo del Paese, un Governo
pateticamente ubbidiente agli ordini provenienti dall’altro lato dell’Oceano, un
Governo che smentisce la politica estera del nostro Paese consolidata dal dopo
guerra in qua, rompendo relazioni storiche, un Governo autoritario e censorio
rispetto al dissenso interno, noi, raccogliendo la sfida lanciata dai cittadini
cubani, intendiamo portare in Italia la MARCIA DEL DISSENSO, quella marcia con
cui a L’Avana, davanti alla nostra Ambasciata, si è data una risposta di popolo
al tentativo arrogante e grossolano del Governo Berlusconi di “punire” e
condizionare Cuba.
Cuba con sacrifici eroici e con il proprio sangue ampiamente versato si è guadagnata la potestà, riconosciuta dal Diritto Internazionale, di determinare in piena sovranità e senza ingerenze straniere il sistema economico, politico e sociale che più conviene al proprio popolo. Il Governo Berlusconi ha revocato: un credito di 17,5 milioni di euro destinati al miglioramento dei sistemi di irrigazione e produzione alimenti nelle province di Granma e L’Avana; un credito di 7,4 milioni di euro per la riabilitazione delle abitazioni di 500 famiglie e 2 scuole a L’Avana vecchia; una donazione di 400.000 euro per un Centro di Assistenza agli anziani ; una donazione di 6,8 milioni di euro, attraverso il PNUD (programma ONU), destinata ai servizi sociali (istruzione, sanità, assistenza ai minusvalidi e agli anziani); una donazione di 534.000 euro per un programma di collaborazione fra l’Università di Torvergata e l’Università de L’Avana. Questo è il modo con cui il Governo Berlusconi difende i diritti umani del popolo cubano! Dopo più di 40 anni di blocco statunitense, ora una Unione Europea, umiliata e asservita senza decenza agli imperativi del signor Bush, si aggrega al tentativo di strangolamento di un Paese libero, sovrano, generoso e rispettoso delle altrui sovranità. NOI VOGLIAMO ESSERE IL GRANELLO DI SABBIA NELLA GARROTA CON CUI SI VUOLE SOFFOCARE CUBA. LA TENEREZZA DEI POPOLI POTRA’ PIU’ DELLA CRUDELE MESCHINITA’ DEI GOVERNI. CUBA NON E’ SOLA. CHE LO SAPPIANO I GOVERNI DI QUEI PAESI CHE CREDONO DI POTER TORNARE ALLE POLITICHE SFACCIATAMENTE IMPERIALISTE E GUERRESCHE CHE I POPOLI HANNO GIA’ CANCELLATO DALLA STORIA. UN ATTACCO A CUBA E’ UN ATTACCO AI POPOLI DEL MONDO. SIAMO PRONTI A DIFENDERE CUBA COSI’ COME I CUBANI, CON TUTTI I MEZZI, SARANNO CAPACI DI DIFENDERLA».
Amnesty International
Appello per i detenuti di Guantanamo Bay
Moazzam Begg, Feroz Ali Abbasi, David Hicks e altri tre
detenuti le cui generalità non sono state rese note, rischiano di essere
processati di fronte a una commissione militare, che ha il potere di condannarli
a morte senza il diritto di ricorrere in appello. Amnesty International ritiene
che l'Ordine militare debba essere revocato immediatamente e che qualsiasi
processo celebrato di fronte a una commissione militare violi gli standard
internazionali in materia di diritti umani. Più di 650 persone, di 40 paesi
diversi, sono detenute a Guantanamo Bay senza accusa né processo. Molte di esse
si trovano da oltre un anno in condizioni che possono definirsi crudeli, inumane
e degradanti. Non hanno accesso ad avvocati né alle famiglie, sono continuamente
sottoposte a interrogatori e tenute in piccole celle anche per 24 ore al giorno.
Alcune hanno più volte tentato il suicidio. L'appello di Amnesty International
può essere sottoscritto on-line all'indirizzo www.amnesty.it/primopiano/usa_guantanamo_bay/
CINEMAECULTURE
a cura del Team De Falco-Marotta
Di per sé il Chiostro di San
Francesco della Vigna, nei pressi dell’Arsenale, dove vi sono due originali
installazioni “La Luce circolante”, un insieme di prismi di vetro e ferro dal
peso di 200 Kg e “La Campanella”,
una scultura di metallo composta di lastre incise per una lunghezza di 100 metri
dell’artista giapponese Kuma(Venezia 12 giugno- 2 novembre 2003), è un luogo
sublime. Nel
chiostro, dove tombe sacre ricordano uomini virtuosi dell’antichità, si respira
un’aria di luoghi eterni ed immoti che danno pace all’animo. Lì, tra quelle mura, Kuma, maestro
nipponico di fama mondiale,
eclettico, potentemente visionario, vitale e passionale nel suo rapporto con la
materia, sempre poetico anche nei suoi esiti apparentemente più ingenui, ha
innalzato una torre di luce. L’artista che ha un’avviata e
famosa Factory nelle vicinanze di Tokyo, sembra, sebbene conosca i segreti più
nascosti delle sofisticate tecnologie(Cfr. www.kuma-3.com), un nobile samurai.
Ha realizzato manifesti, sculture in ferro, ha lavorato con Kitano (il regista
giapponese che ha vinto il leone d’oro per il suo film “Fuochi d’artificio” alla
Mostra di Venezia), è conosciutissimo a Monaco, Milano, New York, Pechino, in
India…
Tra i suoi lavori più noti vi è
Tree of Wind, installato nel Sahara nigeriano, a Tenerè, nel 1988 e Kuma Blue
nel tempio Gangoji di Nara, riconosciuto dall’UNESCO come Sito patrimonio
dell’umanità. Allegro
e spiritoso, non lascia indifferenti per la sua forte personalità. Le sue risposte alle nostre
domande, inducono a riflettere seriamente sul destino del mondo e di come si
pone un artista di fronte ai tormenti del nostro tempo (immigrazione,
interculturalità, globalizzazione, tolleranza…)
Com’è che tra i tanti
posti bellissimi di Venezia, per le sue sculture ha scelto s. Francesco della
Vigna?
Nel novembre scorso sono tornato a
Venezia per vedere questo posto indicatomi dalla co- organizzazione Arte
Communications. Il Chiostro era illuminato dalla luce limpida del cielo terso e
fui ispirato come nel deserto del Sahara quando creai L’albero del Vento o in
Mongolia con l’arrivo
dell’inverno dal deserto del Gobi. In Giappone, poi, ho elaborato questo
progetto, una torre di luce che ho montato con la sola forza dei muscoli ,
aiutandomi con rulli, leve, scale.
Ma dopo la Biennale 2003,
che cosa ne farà di questa intrigante torre?
Se non ci saranno altre proposte,
non avrò altro da fare che smontarla e riportarla nella mia Factory che è a
circa un’ora da Tokyo, dove costruisco e creo le mie
opere.
Come concilia la sua vita
così movimentata, con la sua cultura (lo shinto) che è tutto un contemplare e
vivere nella natura?
Essendo nato in Giappone, lo
shintoismo è parte della mia formazione naturale, perché qualsiasi cosa: l’erba,
i sassi, il cielo, il vento
esprimono un’idea di quello che è Dio (il Kami). Essendo poi un artista,
riesco a connettere le ispirazioni che mi provengono dalla natura, con il mio
agire molto frenetico e passionale. Non vedo un contrasto tra di loro, perché
anche nella mia attività vi è poi una quiete che mi fa rientrare nella natura e
nella naturalità delle cose.
Si dice che tutti i
giapponesi oggi non fanno che correre dietro i soldi e al potere. E’ soddisfatto
di quello che fa e di come si realizza?
Quando creo, la mia concentrazione
è posta esclusivamente nell’opera che sto modellando: mi estraneo totalmente da
quello che fa la gente o dai possibili risultati derivanti dalla mia creazione
(cioè se sarà venduta o meno). Per me quest’aspetto non è
primario, perché sto bene solamente quando forgio un’opera, però debbo dire che
alla fine, mi viene da riflettere su cosa ne farò. Quindi, entra in gioco la parte
più legata all’economia.
E’ più shintoista o
buddhista?
Siccome sono giapponese, dentro di
me vi sono entrambe le cose. Il buddhismo è più legato alla filosofia, mentre lo
Shinto lo è alla natura, a quanto ci circonda. Il buddhismo, essendo più
concettuale, risulta difficile alla struttura semplice dei miei compatrioti.
L’essere umano è un invitato dalla vita e dovrà lasciare la “casa” in cui è
stato ospitato, più bella, più pulita, più sicura di come l’ha
trovata.
Lei, allora, condivide le
lotte ecologiche?
Certamente. L’inquinamento
ambientale, lo scempio e lo sfruttamento del nostro piccolissimo e
sovrappopolato pianeta, si sono trasformati in una frenesia suicida, cui bisogna
mettere fine.
E quelle per sentirsi
Oneworld?
Mi considero un uomo senza
confini: se c’è futuro o non futuro, non mi interessa. Appartengo al mondo, mi
sento del mondo al di là delle persone presenti o delle religioni. Mi sento una
parte del Tutto.
Inoltre, ciascuno di noi se è
ospite della vita in un altro Paese, ne apprenderà gli usi, le credenze, le
leggi e si adopererà, per quanto è possibile, di contribuire al suo benessere e
al patrimonio culturale, mai dimenticando di salutarsi scambievolmente con
simpatia, nel condiviso miracolo della vita.
La notte della Lega
Manuela Da la Pòcia in Progno
di Bepi De Marzi
(Badia Calavena - VR) Appena pochi
metri più in là, il secco Progno di Illasi mostrava alla notte i sassi e gli
sterpi della drammatica siccità che sta trasformando l'Italia in un paese
tropicale. Le bionde Fade dei Covoli, seguendo l'avvertimento dei Basilischi, si
erano nascoste nel bosco di Àissa Màissa, la regina del grande Altopiano di
Lessinia. I Pistonieri dell'Abazia avrebbero accolto il Druido con i botti
dell'eccitazione e della sottomissione, sparando trombinate, fingendo sforzi al
sollevamento delle armi, enfatizzando inesistenti rinculi. "Tutti sanno che è
una finzione, ma è bello crederci, è bello sognare", diceva estatico uno della
nuova associazione paraleghista, "I Germani de l'Oroloio", che vuole la libertà
di Selva di Progno. Nella Valle del Cimbrovenetopadano, sotto Giazza e il
Rifugio Revolto, tra Bolca, San Bortolo delle Montagne e Campofontana a Levante,
e Velo con Santissima Trinità e San Mauro di Saline a Ponente, a Badia Calavena,
davanti a qualche centinaio di mezzi montanari incuriositi e a pochi pianuresi
chiamati a liberare il Progno senza sapere da chi, il ministro Bossi, detto il
Senatùr, il Druido che con le sacre
ampolle contribuisce a disseccare le sorgenti del Po, il sedicente cattolico
difensore della fede, che vuole sparare cannonate ai disperati che arrivano dal
mare, con la lingua a insalivare il microfono, com'è suo costume, e la voce
ancor più catarrosa del solito, dopo una mezza giornata passata a ricattare
Berlusconi, corso da Roma a Milano a leccargli i ricciolini sulla bassa fronte
poligonale, ha spiegato che il Nord, vedi l'Italia Settentrionale, quella che
Fini, proprio Fini, il vicepremier, e i divertiti giornali stranieri chiamano
"L'inesistente Padania", deve essere liberato dagli
illuministi.
Dietro a lui, sul palco, in piedi,
drappeggiati di verde, splendidi nei riflessi muschiati del giorno ormai
concluso, statuari, pettoruti, fieri, inflessibili e immusoniti come sempre,
i sottoposti, i capimanipolo, i
complici adoranti, l'ingrugnito stato maggiore delle Grandi Riforme, il
carnevale della secessione trasformata in devoluzione, poi cambiata in
federalismo, diventato ora "aspettiamo che Berlusconi torni dal barbacù in Texas
con Giorgio Cespuglio", detto anche Dordo Passaja, "e che faccia il gemellaggio
della braciola e della luganega a settembre in Sardegna". Tra Gobbo, detto
Libellula, il fintosindaco di Treviso, e Stefani, detto Folèr, il nemico dei
turisti tedeschi, c'era anche lei, la nostra Manuela onnipresidente, ispirata da
tempo dagli alti ideali della Lega pur se allevata in una benestante e
rispettabile famiglia di liberali, perciò, stando alle elucubrazioni del Capo,
la perfetta illuminista per educazione e cultura.
La notte del Progno rabbrividiva
sotto le stelle al raffinato lessico celtico dei convenuti, con Grosso Folèr che
annunciava, tra l'indifferenza dei montanari, le dimissioni da sottosegretario
al turismo per incompatibilità all'eccesso di rutti stranieri, e il
Gobbo-Libellula che poetava in versi sciolti sulla Razza Piave, la razza del suo
caposindaco Gentilini, quello che vede clandestini minacciosi anche nelle
bollicine del prosecco.
Ma l'emozione toccò il suo massimo
quando sulle rive del Progno, allucinato di sassi rotolosi e ghiaie calcinate,
serpeggiò la notizia che i paesi e le città della cosiddetta Padania avrebbero
avuto finalmente e ufficialmente il diritto di apporre la scritta in lingua
locale sotto il nome coloniale imposto dal Risorgimento, dagli illuministi e da
Roma ladrona.
Uno di Porcara esclamò che
finalmente si poteva dire Mas'ciarìa; quelli di Montecchia di Crosara esultarono
all'idea di diventare Monte de la Cia. "Basta co' la zeta luminista" azzardò un
padanocelto di Cazzano di Tramigna. "E Zevio?" sibilò uno della Bassa. I
celoduri vicentini, inviati a reggere il peplo della Manuela e a fare da scorta
consolatoria a Grosso Folèr, pensarono subito alla Grande Riforma:
Chiuppano-Ciupan; Montecchio Maggiore-Montecio Prinsipae; Vicenza-Vicensa;
Bassano-Basan, Rosà-Roxa; Arzignano-Ardegnan; Thiene-Tien, col sindaco da
ribattezzare Snecón, insieme a quello di Vicenza da rivedere
Ulvecón.
"Il Retrone, profanato da
Legambiente, lo chiameremo Indrión", programmò subito un gruppetto di Creasso
con Sovisso, "e la Manuela Dal Lago diventerà finalmente Da la
Pòcia".
I Germani de l'Oroloio, riuniti subito all'osteria per festeggiare l'apparizione del Bossi in Progno contornato dalla verde aureola degli Apostoli, si sono chiesti cosa potesse essere l'Ambaradan, più volte citato dal ministro. "Magari è una città segreta della Padania...; oppure la filastrocca brianzola Ambaradan ciciàn cocàn...: lo domanderemo a Stefani, era, che parla in tedesco, era", conclusero. "L'è pòli glòto, era", disse uno che parlava il Cimbroscaligero. E nessuno ebbe il coraggio di domandare: "Sa èlo mai 'sto lumi nismo?".
(Per i non vicentini:
Manuela è... Manuela Dal Lago, Presidente leghista della Provincia di
Vicenza)
La
responsabilità degli articoli e delle informazioni è tutta ed esclusiva dei
rispettivi autori. «GRILLOnews» ospita volentieri ogni opinione e si assume la
responsabilità degli articoli a cura della Redazione e di quelli non firmati. I
mass-media che utlizzano le informazioni pubblicate su questa newsletter sono
pregati di citare sempre la fonte. Riportiamo di seguito il bilancio
economico della newsletter, sottolineando che l'attività editoriale viene
svolta gratuitamente sia dal Direttore che dai
collaboratori.
BILANCIO ANNO 2003
Entrate (derivanti da n.28 versamenti
di contributi da parte di lettori, dal 01.01.2003 al 22.07.2003):
535,00 euro
Uscite (spese
telefoniche, informatiche e postali): 958,28
euro
Puoi
contribuire alle spese di produzione di questa newsletter versando,
mediante bollettino di conto corrente postale, il tuo contributo sul CCP
n. 21008305 intestato a: Amedeo Tosi - Indirizzo: località Praissola 74/b
- San Bonifacio (VR). Causale del versamento: "GRILLOnews". «GRILLOnews» è
consultabile anche nel sito della Biblioteca di Nogara (VR) che sta curando
anche l'archivio di tutti i numeri della newsletter http://digilander.libero.it/ilgrilloparlantevr/ . Inoltre potete leggere gli ultimi tre numeri della
newsletter pubblicati nel sito dell'Associazione
Altravicenza www.altravicenza.it e in
quello dell'associazione ARCI di Verona http://www.arci.verona.it .
@@@ ARRIVEDERCI AL 28 LUGLIO 2003 @@@