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GRILLOnews
un «GRILLO parlante» al servizio dell'informazione equa e solidale
 
supplemento a www.educare.it  - Aut. Trib. VR n.1418 del 21 novembre 2000
Direttore Responsabile ed Editoriale: Amedeo Tosi
Redazione:  località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (VR)

«GRILLOnews» «65» è stato inviato a 3584 recapiti e-mail. Desideri che altri tuoi amici ricevano queste informazioni? Segnala i loro recapiti a  grilloparlante@davide.it  indicando anche la provincia di residenza. Per cancellarti dalla mailing list invia una e-mail al suddetto recapito, indicando nell'Oggetto la dicitura "cancellami". Come annunciato nella precedente newsletter, stiamo riorganizzando e implementando il servizio. Nel ringraziare quanti ci hanno finora sostenuto, speriamo che arrivino ancora molti piccoli segnali di solidarietà, necessari per far fronte alle spese correnti.  Torneremo con il «GRILLOnews» «N.66» il 28 LUGLIO 2003.

TAM-TAM-GRILLOnews
In questa sezione della newsletter trovate l'invito a segnalare a grilloparlante@davide.it nuovi lettori. Per aiutarvi a fare mente locale, proponiamo i nomi di alcuni paesi della provincia di Verona e Vicenza, le due provincie in cui stiamo -per il momento- cercando di radicare questo strumento informativo, anche se nuovi amici residenti in altre provincie son, ovviamente, i benvenuti. Se conoscete qualche persona o associazione residente od operante nei sottoriportati comuni, non esitate quindi a segnalarceli: invieremo anche a loro «GRILLOnews» ! I comuni su cui focalizzare l'attenzione ora, sono: ERBEZZO (VR), FERRARA DI MONTEBALDO (VR), CONCO (VI), CORNEDO VICENTINO (VI).

ESPERIENZA
«Il giorni non si scavalcano»
(Etnia: TUPURI' - Nazione: CAMERUN)

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Se vuoi promuovere qualche iniziativa ti invitiamo ad inviare, entro sabato 26 luglio 2003 le informazioni relative all'appuntamento organizzato dalla tua associazione, o di cui sei a conoscenza, a:

 

22-23/07/03 - Velo Veronese (VR) - «Gli esulanti dell'8 settembre», di Alessandro Anderloni

VeloFestival 2003, Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR). Il 22 e 23 luglio, alle ore 21 presso il Teatro Parrocchiale, verrà nesso in scena il nuovo spettacolo teatrale de “Le Falìe” di Velo Veronese: GLI ESULANTI DELL’8 SETTEMBRE, di Alessandro Anderloni. Dopo “La Pellegrina” e “La cattolica e l’ardito”, Velo Veronese torna in scena per raccontare gli anni della Resistenza in Lessinia. Ingresso 8 euro. Prevendite: Ristorante Tredici Comuni – Velo Veronese – Tel. 045.7835566.

 

22/07/03 - Nogara (VR) - «Musica delle radici» / 5

“MUSICA DELLE RADICI - Edizione 2003” promosso a Nogara dall’Amministrazione comunale, vi propone, oggi Martedì 22 Luglio presso il Piazzale del Municipio, alle ORE 21.30, il concerto di “TARAF DE HAIDOUKS”. Ingresso gratuito Leggi la scheda di presentazione nel sito http://digilander.libero.it/biblionogara/attivculturali.htm

 

22/07/03 - Vicenza - Le rotatorie... in onda su TVA Vicenza

Tutti ci rendiamo conto delle nuove e gravi difficoltà che incontrano i ciclisti a Vicenza alle prese con le decine di rotatorie istituite dall'amministrazione negli ultimi tempi. Il traffico automobilistico è in molti casi fluidificato, ma chi usa la bicicletta diventa praticamente invisibile, con grave rischio se non si presta la massima attenzione. Gli istruttori della Seat autoscuole ci hanno informato che martedì sera su TVA Vicenza alle 20,30 ci sarà una trasmissione sulle rotatorie sul genere della serata al Canneti dello scorso maggio in cui era presente l'assessore Cicero. Ve la segnaliamo, nel caso in cui vogliate passare in maniera alternativa quella serata. In questo programma sarà possibile telefonare in diretta per dire la propria opinione e per fare domande agli ospiti. (Per Tuttinbici Vicenza - aderente alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta FIAB- Onlus, Michele Metterle)

 

22/07/03 - Arzignano (VI) - Film di montagna

Martedì 22 luglio alle ore 21 ad Arzignano, in Piazza Libertà, nell'ambito dell'«Arzignano estate festival» si proietterà un FILM DI MONTAGNA, presentato dal CAI (Club Alpino Italiano) di Arzignano.

 

23-25/07/03 - Legnago (VR) - Estate Rock a Corte Samuele

Il Centro di Aggregazione Giovanile “Corte Samuele” di Legnago (via Batorcolo, 46 Tel. 0442-602660  0442-600214, www.cortesamuele.it , strada Transpolesana uscita Legnago Padova, la Corte si trova a soli 50m), struttura polifunzionale dove i giovani si incontrano, fanno musica, guardano le partite,  giocano a calcio, ospita in questi giorni l’ottava edizione di “Estate Rock”, promosso in collaborazione con Arci N.A. e Radio San Bonifacio. Da mercoledì 23 a Venerdì 25 luglio, alle ore 22, si terranno le serate finali del concorso musicale. Ingresso libero.

 

23/07/03 - Arzignano (VI) - «A rimirar le stelle»: serata con il Gruppo Astrofili

ercoledì 23 luglio alle ore 21 ad ARZIGNANO, presso il Piazzale della Chiesa - San Zeno, nell'ambito dell'«Arzignano estate festival» si terrà la serata "A RIMIRAR LE STELLE", osservazioni telescopiche a cura del Gruppo Astrofili di Arzignano.

 

24/07/03 - Soave (VR) - Rassegna cinametografica promossa da Legambiente / 4

Legambiente Soave vi invita alla rassegna cinematografica 2003 presso il Parco Zanella (inizio proiezioni alle 21.15; ingresso 5,00 euro - ridotto 3,50 euro, per anziani con oltre 65 anni). Giovedì 24 luglio verrà proiettato “FRIDA”, di Julie Taymor (Genere: Drammatico), con Salma Hayek, Alfred Molina, Geoffrey Rush, Ashley Judd, Edward Norton, Antonio Banderas, Valeria Golino, Diego Luna. USA 2002. Durata 119 minuti. In caso di maltempo le proiezioni saranno recuperate mercoledì 27 Agosto e nel mese di Settembre per eventuali chiarimenti potete contattarci ai seguenti indirizzi: www.legambientesoave.it E-mail: legambiente.soave@libero.it

 

24/07/03 - Vicenza - Incontro organizzativo per la cena del 14 settembre

Giovedì 24 luglio alle ore 21,00 presso la "Casa per la Pace" di Vicenza si terrà il terzo incontro organizzativo in vista della cena multietnica ed equosolidale che verrà promossa il prossimo 14 settembre. “ Una cena alternativa a quella dei vip dell'8 settembre. L'idea e' di trovarsi il 14 settembre, una settimana dopo la cena organizzata dal sindaco di Vicenza in Corso Palladio, per un buffet con menu' etnico ed equosolidale. Da anni ormai il sindaco e la giunta si riservano di invitare a cena pochi eletti nella cornice cittadina del corso Palladio, escludendo oltre il passaggio in centro, che per tale occasione viene barricato nella sua parte centrale,  la possibilita' a tutti gli altri cittadini di beneficiare di un momento di piacevole incontro e socialita'. Invece, la cena che abbiamo intenzione di organizzare sara' aperta a tutti, saremo in Corso con un buffet, banchetti informativi e animazione di strada, e quant'altro le nostre idee vorranno portare in strada. Ci sono ancora delle proposte da discutere e deve essere scelto il  progetto di solidarietà al quale devolvere eventuali utili, mentre i permessi sono già stati presentati” annunciano i promotori del “Comitato Indovina chi viene a cena?”. Tutti sono invitati.

 

24/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 1

Giovedì 24 luglio si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: Shandon + Boo (post rock dal Sudafrica!) + Fucking Noise. Per informazioni: http://www.sherwood.it

 

24/07/03 - Sandrigo (VI) - Biodanza: la danza del fuoco

Giovedì 24 luglio alle ore 21 a SANDRIGO, presso la Sede estiva del Centro Gaja - Casa Ester La Quercia (Via Lupiola 22), si terrà "BIODANZA: LA DANZA DEL FUOCO", una serata di Biodanza nell'incanto della natura estiva, tra profumi e musica, con percussioni dal vivo, per danzare in gruppo la forza guaritiva del fuoco: passione, impeto, coraggio, fiducia in se stessi e determinazione. Occorre preiscriversi: Centro Gaja - Tel. 0444 525858, 338 8992362.

 

24/07/03 - Malo (VI) - Lella Costa

Giovedì 24 luglio alle ore 21 a MALO, presso Villa Clementi, nell'ambito di "Libera nos a malo", performance di LELLA COSTA, Letture, incontri, approfondimenti, luoghi e personaggi a 40 anni dalla prima pubblicazione. Ingresso libero.

 

24/07/03 - Barbarano Vicentino (VI) - Era mio padre

Giovedì 24 luglio alle ore 21,30 a BARBARANO VICENTINO (VI), presso Palazzo dei Canonici (Via Roma), cinema all'aperto con la proiezione del film "ERA MIO PADRE" di Sam Mendes, con Tom Hanks, Tyler Hoechlin, Paul Newman. Per informazioni: Associazione l'Urlo - Tel. 0444 776061.

 

25/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 2

Venerdì 25 luglio, si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: Bassistinti (reggae) + Senza Sicura (combat ska) + Atletico Spoleto 27. Sempre in serata si terrà l’assemblea "Migranti e gli invisibili delle nostre città" con la presentazione del progetto sportello degli invisibili (da confermare). Per informazioni: http://www.sherwood.it

 

25/07/03 - Monticello (VI) - Kaotika

Venerdì 25 luglio alle ore 21 a MONTICELLO, presso il Centro Giovanile La Stanza di Cavazzale (Via Luigi Sturzo) si terrà "KAOTIKA" Concerto rock multigruppo. Per informazioni: Centro Giovanile La Stanza - Cavazzale - Tel. 0444 946789.

 

25/07/03 - Bassano del Grappa (VI) - Euromeet Jazz Festival

Venerdì 25 luglio alle ore 21,20 a Bassano del Grappa (VI) presso il Teatro Cimberle Ferrari, nell'ambito dell'«Euromeet jazz festival» GOTAN PROJECT, Musica dal vivo. Per informazioni: Opera Estate Festival - Tel. 0424 524214.

 

25/07/03 - Arcugnano (VI) - Perarock

Venerdì 25 luglio alle ore 21,30 ad ARCUGNANO, Presso l'anfiteatro naturale di Perarolo, si tiene "Perarock". Siete invitati al CONCERTO dei "The Crashmen" (surf –beat-rock & roll) Milano, e de "I Fantomatici" (surf strumentale) di Vicenza. Ingresso libero.

 

25/07/03 - Battaglia Terme (PD) - Grazie De Marchi e Roberto Tombesi in quartetto

VENERDI' 25 luglio A BATTAGLIA TERME  (PD) alle ore 21  CONCERTO IN ANTEPRIMA  DI GRAZIA DE MARCHI E ROBERTO TOMBESI IN QUARTETTO in "SPORCO MONDO" S.O.S. Vita "Canti d'amore alla terra" testi di Marco Onagro, musiche di ONGARO E TOMBESI.

 

25/07/03 - Gattatico (RE) - «25 luglio 1943: io c'ero...»

Il Comune di Gattatico (Reggio Emilia) e l’Associazione Amici della Musica – Gattatico promuovono, VENERDI’ 25 LUGLIO, 60° Anniversario della Caduta del Fascismo, alle ore 17,30 “25 luglio 1943: io c’ero…”, Tavola rotonda tra testimoni, protagonisti e studiosi. Alle ore 20,00, SERATA DELLA STORICA PASTASCIUTTA. Ore 22,00, “Sette Fratelli Sette, di pane e di miele a chi lo do…?” Spettacolo teatrale a cura della Scuola Media di Fiumicello (UD) - gruppo “Misto Alternativo”. L’evento che chiude tradizionalmente la stagione estiva di Casa Cervi, in un clima di grande festa. Quest’anno, arricchito dei significati del 60° anniversario della caduta del fascismo e della pastasciutta dei Cervi, anche una opportunità di riflessione storica sulla memoria di quei momenti. L’INGRESSO E’ AD OFFERTA LIBERA. Per informazioni: Museo Cervi, Via Fratelli Cervi 9, 42043 Gattatico (RE) tel. 0522678356 - fax 0522477491.

 

25/07/03 - Modena - Presentazione del libro di Sbancor "American nightmare. Incubo americano"

Venerdì 25 luglio alle ore 21.00 alla Festa Nazionale di Liberazione a Modena (Parco Ferrari Ex-Autodromo) sarà presentato il libro di Sbancor "American nightmare. Incubo Americano" edito da Nuovi Mondi Media  www.nuovimondimedia.it). Parteciperanno all'incontro l'On. Mauro Bulgarelli, Wu Ming 4, scrittore e il misterioso autore, Sbancor, in collegamento telefonico. Sbancor è uno pseudonimo dietro il quale si cela un noto e stimato esperto di finanza internazionale conosciuto per i numerosi articoli e saggi pubblicati sui principali siti italiani di informazione indipendente. "American Nightmare. Incubo Americano" è un libro unico e inconsueto, il cui fascino e originalità risiedono nella perfetta miscela di riflessioni e ricordi individuali, analisi rigorose e racconto. Un saggio molto documentato narrato con lo stile serrato di un thriller.

 

26/07/03 - San Bonifacio (VR) - Festa-Manifestazione ivoriana

L'A.M.I. (Associazione dei M'Gbatto della Costa d'Avorio) in collaborazione con l'assessorato alla cultura del comune di San Bonifacio e il Gruppo Missionario di Prova "Padre Valentini", vi invita a partecipare alla manifestazione-festa che si terrà sabato 26 luglio presso il Centro parrocchiale di Prova. Questo il programma: ore 16, ritrovo al Centro Parrocchiale, esposizione di fotografie sulla Costa d'Avorio; vendita-mostra di prodotti d'artigianato ivoriano; apertura del bar e musica etnica africana. Ore 19, conferenza sul tema della manifestazione: "Raccogliere fondi per rendere efficiente l'ospedale di Gwa nella regione di Alepe (Costa d'Avorio) reso quasi inutilizzabile a causa della guerra civile. Parteciperanno: padre Ama Pierre, Dibi Agba Fernand (Presidente dell'A.M.I.), Jean Mari (vicepresidente dell'A.M.I.), M'Douma Agre (segretario dell'A.M.I.), dottor Franco Abela (Presidente del Gruppo Missionario di Prova). Ore 20, cena con piatti tipici della Costa d'Avorio e... dell'Italia. Presentazione di costumi tradizionali. Ore 21, proiezione di diapositive sul tema della giornata. Ore 22, Musica, danza e spettacolo popolare. Ore 24, chiusura della festa.

 

26/07/03 - Legnago (VR) - Estate Rock a Corte Samuele: premiazioni

Il Centro di Aggregazione Giovanile “Corte Samuele” di Legnago (via Batorcolo, 46 Tel. 0442-602660  0442-600214, www.cortesamuele.it , strada Transpolesana uscita Legnago Padova, la Corte si trova a soli 50m), struttura polifunzionale dove i giovani si incontrano, fanno musica, guardano le partite,  giocano a calcio, ospita in questi giorni l’ottava edizione di “Estate Rock”, promosso in collaborazione con Arci N.A. e Radio San Bonifacio. Sabato 26 luglio alle ore 22 si terranno le premiazioni dei gruppi vincitori del concorso. Ingresso libero.

 

26/07/03 - Velo Veronese (VR) - «La cattolica e l'ardito», di Alessandro Anderloni

LA CATTOLICA E L’ARDITO di Alessandro Anderloni.  La versione in film del fortunato spettacolo de Le Falìe verrà proiettato presso il Teatro Parrocchiale sabato 26 luglio alle ore 21.00. ngresso libero. L’appuntamento rientra all’interno del palinsesto «VeloFestival 2003», Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR).

 

26/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 3

Sabato 26 luglio si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: the Goodfellas (Swing, autore colonne sonore di Aldo, Giovanni e Giacomo) + Vertical (Funky) + Bugs. Sempre in serata si terrà un’assemblea sul tema: "Contro il meeting di Riva del Garda costruiamo reti di resistenza europee per un Europa sociale" (Da confermare). Per informazioni: http://www.sherwood.it

 

26/07/03 - Arcugnano (VI) - Perarock

Sabato 26 luglio alle ore 21,30 ad ARCUGNANO, Presso l'anfiteatro naturale di Perarolo, si tiene "Perarock". Siete invitati al CONCERTO dei Madruga (reggae) di Bassano, Atletico Spoleto 27 (ska-reggae) Bassano, Bacro Dj Sound System. Ingresso libero.

 

27/07/03 - Verona - «Canti Musiche e Danze della tradizione popolare»

DOMENICA 27 LUGLIO a Verona presso CORTE MOLON, alle ore 21, "CANTI MUSICHE E DANZE DELLA TRADIZIONE POPOLARE" con Grazia de Marchi  - Folkamazurka - Gruppo ricerca danza popolare.

 

27/07/03 - Montecchio Precalcino (VI) - Sherwood festival / 4

Domenica 27 luglio si tiene a Vicenza “Sherwood festival”, presso Villa Cita a Montecchio Precalcino (VI), festival musicale organizzato da Aleph, Liberazone ed Exlanerossi. Oggi in programma: serata cinema con “Bowling for Colombine” di Micheal Moore; a seguire musica con Tamburi Tubaab e Iattalla Sound System. Dopo i concerti Sherwood djset, la manifestazione si terrà con qualsiasi tempo. Tutti i giorni birreria, ristorante/enoteca, globalproject, video, progetto Radio Sherwood. Sono previste anche le seguenti assemblee (da confermare) "Da una informazione territoriale verso una comunic-azione sociale municipale" per la progettazione di Sherwood Radio a Vicenza, nel pomeriggio. In serata, dopo il film ci sarà un dibattito sulla violenza e la guerra legata al traffico e diffusione di armi. Per informazioni: http://www.sherwood.it

 

27/07/03 - Bassano del Grappa (VI) - Euromeet Jazz Festival

Domenica 27 luglio alle ore 21,30 a Bassano del Grappa presso il Chiostro Museo Civico, nell'ambito dell'«Euromeet jazz festival», "BILLY HARPER 4TET", musica dal vivo. Per informazioni: Opera Estate Festival - Tel. 0424 524214.

 

27-31/07/03 - Malosco (TN) - Il volontariato di advocacy

La Fondazione Zancan organizza a Malosco (TN) dal 27 al 31 luglio 2003 un Seminario sul tema: "Il volontariato di advocacy". Per informazioni: zancan.malosco@tin.it

 

28/07/03 - Velo Veronese (VR) - "Libera nos a Malo". Incontro con Bepi De Marzi

Incontro con BEPI DE MARZI, che legge e racconta “Libera nos a Malo”, a 40 anni dalla pubblicazione. Il libro di Luigi Meneghello è ispirazione per una riflessione sul Veneto di ieri e di oggi. L’appuntamento si terrà presso il Teatro Parrocchiale - lunedì 28 luglio alle ore 21.00.  Ingresso libero. L’appuntamento rientra all’interno del palinsesto «VeloFestival 2003», Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR).

 

29-30/07/03 - Velo Veronese (VR) - «Gli esulanti dell'8 settembre», di Alessandro Anderloni

VeloFestival 2003, Rassegna di teatro, musica e cultura a Velo Veronese (VR). Il 29 e 30 luglio, alle ore 21 presso il Teatro Parrocchiale, verrà nesso in scena il nuovo spettacolo teatrale de “Le Falìe” di Velo Veronese: GLI ESULANTI DELL’8 SETTEMBRE, di Alessandro Anderloni. Dopo “La Pellegrina” e “La cattolica e l’ardito”, Velo Veronese torna in scena per raccontare gli anni della Resistenza in Lessinia. Ingresso 8 euro. Prevendite: Ristorante Tredici Comuni – Velo Veronese – Tel. 045.7835566.

 

31/07/03 - Legnago (VR) - «I giovani nel cinema» / 5

"I GIOVANI NEL CINEMA" è il titolo della Rassegna di cinema all'aperto ad ingresso gratuito organizzata dal Il Circolo ARCI-Legnago in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso il Parco Comunale di Legnago (VR). Giovedì 31 LUGLIO, “SOGNANDO BECKHAM”, di Gurinder Chada, USA-GB 2002, 112’. Nel Regno Unito, a differenza di quanto succede in Italia, il calcio è ancora visto come un gioco ed un sano divertimento. “Sognando Beckam” è un film, nel quale si percepisce una forte etica dello sport. Jess, una ragazza indiana pazza per Beckam, sgattaiola di nascosto al campo di allenamento, sfidando le punizioni di una famiglia legata a riti e consuetudini ancestrali. Un buon mix tra passione sportiva e commedia etnica.

 

 

BUONASSOCIAZIONE


 

1. VISITA A BARBIANA. PARTENZE DA SAN BONIFACIO, COLOGNOLA AI COLLI E VERONA-EST

Movimento Educatori Milaniani organizza anche quest’anno, come da oltre 20 anni, una visita a DON LORENZO MILANI, a Barbina, che si terrà GIOVEDÌ 21 AGOSTO con partenza da San Bonifacio e San Zeno di Colognola ai Colli alle ore 6, da Verona-est alle 6,30 e da Nogarole Rocca alle ore 7. Ritorno previsto per le ore 21 circa. Costo, dai 10 ai 12 euro.  Il Programma prevede la visita al cimitero e alla scuola del priore di Barbina (l’ultimo tratto di 3 chilometri, verso il monte Giovi, sarà percorso a piedi; pranzo al sacco; incontro-testimonianza e visita al Centro di documentazione di Vicchio. Si tratta di una occasione di incontro, di scambio di informazioni e giudizi su la nuova rivista milaniana “I Care”; sulle straordinarie iniziative del Movimento Educatori Milaniani ancora in cantiere e sulle esperienze di altri gruppi collegati. Per informazioni e iscrizioni, fino al 31 luglio, contattare: Adami Luigi, tel.: 045 7650393; Mariotto Mariano, tel. 045 7614468; Mazzonelli Loredana, tel. 045 7901838; Veronese Paolo, tel. 045 7820845.

 

2. VERONA. CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTE/ADDETTI AL MARKETING SOCIALE

La Mag (Soc. Mutua per l’Autogestione) operante dal 1978 nella promozione dell’economia sociale e nella raccolta di fondi con un utilizzo etico, in collaborazione con l’Istituto A. Provolo, organizza un Corso di formazione sul marketing sociale della durata di 100 ore, rivolto a 15 soci/e di imprese sociali, che vogliano migliorare la propria capacità di comunicare e di stare sul mercato. Il corso, finanziato dal Fondo Sociale Europeo tramite la Regione Veneto, avrà inizio l’11 settembre 2003 e si svilupperà lungo 12 giornate di studio con cadenza settimanale, presso la sede Mag di via Berardi n. 9 – Chievo (VR). Le iscrizioni dovranno essere comunicate allo stesso recapito entro il 25 luglio 2003. L’iniziativa ha lo scopo di fornire ai partecipanti degli strumenti utili per potersi muovere all’interno del mercato in modo creativo ed energico, per dare spazio e voce ai contenuti dell’economia sociale. Per informazioni e calendario: Segreteria: Mattea Vanini 045/8100279. Ufficio Stampa Mag: Rossella De Vecchi e-mail:magmutua@tin.it

 

3. SETTIMANA DI STUDIO E SOLIDARIETA' CON IL CONTINENTE AFRICANO: "IN PIEDI CON L'AFRICA"

“IN PIEDI CON L’AFRICA”, Settimana di studio e solidarietà con il continente africano, a Parma dal 24 al 31 agosto 2003. In continuità con le attività di formazione e lavoro organizzate negli anni 2001 e 2002, anche quest’anno proponiamo un breve periodo di condivisione, di conoscenza dell’Africa, e di riflessione sulla società dei consumi in cui viviamo.  I temi trattati nei momenti di studio si situeranno come approfondimento di ciò che è emerso dal Convegno di Ancona: “L’Africa in piedi: la via stretta della società civile” (Ancona 28-30 marzo ’03), in vista dello studio e della sperimentazione di modelli nuovi e più umani di solidarietà e cooperazione. Ai partecipanti saranno distribuite dispense e materiali documentari. La proposta è rivolta soprattutto ai giovani dai 17 ai 26 anni. Una settimana di studio: momenti di ascolto – lezione, momenti di dibattito, momenti di progettazione. Una settimana di solidarietà: momenti di lavoro: raccolta di materiale di recupero, momenti di sensibilizzazione: allestimento di mercatini in diverse città limitrofe, momenti di verifica e di riflessione. Una settimana di convivenza: tra i partecipanti, tra partecipanti ed esperti, tra partecipanti e cittadini africani. Per iscriversi è necessario inviare entro il 31 luglio per e-mail, fax o posta una propria scheda personale secondo le indicazioni contenute sul sito alla pagina http://www.cipsi.it/africa/dettagli.asp?ID=494&tipo=4  SEGRETERIA: via Francesco del Furia 18 – 00135 Roma – tel: 3295713452 – fax 0630995252 info@chiamafrica.it - www.chiamafrica.it

 

4. MALGA ZONTA (TN). 15-17 AGOSTO: «2° CAMPEGGIO ANTIMPERIALISTA ANTIFASCISTA»

L'aggressione militare all'Iraq e la sua occupazione da parte delle truppe anglo-americane è solo l'inizio di un conflitto che ha come obiettivo la spartizione del mondo tra i vari gruppi imperialisti. Dopo i massacri in Afghanistan (che tuttora continuano e di cui non si sa nulla) tocca al popolo iracheno subire gli effetti della guerra, definita di "liberazione", ingaggiata dalle due più grosse potenze militari: Usa e Inghilterra.

Tonnellate di bombe, distruzione di tutte le strutture sanitarie, bombardamento degli acquedotti con il risultato del dilagare del colera, rastrellamenti, arresti, uccisioni di massa, dollarizzazione del paese fino al tentativo di sradicare la cultura del popolo iracheno distruggendo il museo più antico del mondo e la mitica città di Baghdad.

Dal 15 al 17 agosto si terrà a MALGA ZONTA (TRENTO) il “2° CAMPEGGIO ANTIMPERIALISTA ANTIFASCISTA”. Comprendiamo benissimo i sentimenti e la rabbia di questi popoli. L'esperienza dell'occupazione nazifascista, a cui la lotta partigiana ha saputo far fronte mobilitando il popolo con ideali contro il fascismo e la guerra, ha lasciato un segno nella nostra storia. Ma un altro tipo di occupazione, subito dopo la guerra, ha segnato la nostra terra: camuffato da "liberatori", l'esercito americano ha permesso il rientro e l'immunità a tutti i gerarchi fascisti, ha aperto la guerra ai comunisti mandando in esilio o in carcere centinaia di partigiani e ha aperto una stagione di sangue che ha visto morire nelle piazze migliaia di operai e proletari.

Ha disseminato nella nostra terra tutte le sporche basi per la guerra, le basi NATO sotto il loro totale dominio; a tutt'oggi queste basi sono l'arma più potente di controllo dei territori conquistati.

Programma: 15 agosto, ore  9, LA RESISTENZA CONTINUA, Commemorazione ufficiale dei partigiani fucilati dai nazifascisti a Malga Zonta; ore  15,30, Apertura del campeggio. “La lotta operaia e partigiana vicentina fino al 45; la resistenza operaia ieri e oggi”. La resistenza dei popoli oppressi attraverso le testimonianze di delegazioni europee e mediorientali. Testimonianze di vita partigiana . SALUTO DI UN PARTIGIANO E DI UNA STAFFETTA. Relatori: Ezio Maria Simini storico del movimento partigiano vicentino; Michele Michelino compagno operaio del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro nel Territorio (MI); Nedda Petroni dell'Associazione Progetto Comunista Sinistra PRC con una testimonianza di vita partigiana; Delegazioni internazionali dalla Palestina, Spagna, Turchia ed altri. La disuguaglianza cresce di pari passo nei paesi avanzati, con il complessivo peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro.  L'aumento delle spese militari comporta un ulteriore taglio dei servizi, blocco dei salari (o aumenti da fame) e in contemporanea repressione delle lotte, caccia all'immigrato "terrorista", stato di emergenza. Non viene colpito solo il potere d'acquisto del salario, ma le pensioni, l'accesso alla sanità e agli altri servizi. Le ristrutturazioni aziendali e la nuova politica sul lavoro aprono uno scenario di precarizzazione selvaggia, che altro non è che la nuova veste della disoccupazione e del lavoro nero legalizzato. Tutto ciò crea un quadro di insicurezza generale sul futuro che scatena una guerra fra poveri, fra lavoratori immigrati e italiani, tra nord e sud, tra immigrati stessi che sfocia in fenomeni razzisti o xenofobi, cavalcati dalle destre o dai nuovi gruppuscoli che si rifanno a quell'ideologia. 16 agosto, ore 14,30, GLI OPERAI E LA GUERRA. Come i lavoratori pagano le guerre dei padroni. Esperienze e limiti delle mobilitazioni durante l'attacco all'Iraq. Lotte, scioperi e referendum. Relatori: Michele Michelino compagno operaio del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro nel Territorio (MI); Maurizio Freschi FIOM CGIL RSU ZANUSSI Oderzo (TV); Un compagno dei sindacati di base Cobas; Eraldo Mattarocci, Riparazioni Navali di Genova, delegato RSU FLMUniti Cub.

Il vero obiettivo della guerra diventa ogni giorno più chiaro: la conquista del sistema di estrazione del petrolio e il controllo del mercato sono di vitale importanza per uscire dalla crisi che attanaglia gli stati capitalisti.  L'80% della produzione mondiale e la più grossa rete di oleodotti e gasdotti è concentrata nell'area che va dal territorio del Mar Caspio fino alla valle del Fergana (al confine con la Cina).  La politica imperialista USA mira a trasformare questi stati in colonie, assumendone il pieno controllo politico/militare/economico senza produrre alcuna crescita, anzi al contrario, arretrando le condizioni sociali, aumentando l'analfabetismo, servendosi delle forme più reazionarie presenti in quell'area per riportare le popolazioni allo stato primitivo, per meglio controllarle. Ma tutte le manifestazioni antiamericane in Medio Oriente prima, durante e dopo la guerra, soffocate nel sangue e con migliaia di arresti, dimostrano la debolezza del capitalismo attuale: l'aumento dello sfruttamento senza limiti produce la crescita della resistenza dei popoli.  Resistenza che si sviluppa ora in maniera dirompente negli stati più poveri, ma che cresce ogni giorno anche negli stati ricchi. Nessun popolo può accettare di essere dominato culturalmente, politicamente e militarmente dagli USA. 17 agosto, ore 14,30, I MOVIMENTI D'OPPOSIZIONE ALLA GUERRA. Relazione sui percorsi di lotta in Europa, Medio Oriente e Italia. La repressione e le nuove leggi "antiterrorismo". Relatori: un compagno di Laboratorio Marxista, un esponente della lotta palestinese, un avvocato. Il campeggio sarà in funzione dal 14 agosto. Sarà attivo un servizio mensa e bar. Se possibile avvisare per tempo sul numero dei partecipanti. I dibattiti si terranno al pomeriggio.  La sera verranno proiettati video e c'è in programma una serata di solidarietà per DAX, compagno antifascista massacrato a Milano dai fascisti. Il campeggio si trova a 1500 metri; si raccomanda un'attrezzatura adeguata all'altitudine. È raggiungibile da Piovene Rocchette (punto finale dell'autostrada A 31 Valdastico) proseguendo verso Arsiero. Ad un bivio si svolta per Tonezza e, attraversato il centro, si prosegue verso Folgaria. Si arriva ad un altro bivio caratterizzato dalla presenza di una chiesetta e si svolta a sinistra verso Passo Valbona e Passo Coe. Dopo 7 Km si arriva a Malga Zonta. È raggiungibile con mezzi pubblici, arrivando con il treno fino a Rovereto e proseguendo con l'autobus fino a Folgaria. Da lì contattare telefonicamente gli organizzatori. Per informazioni: e-mail: malgazonta@libero.it ; www.malgazonta.org ; cellulare  340/9167544.

 

5. PADERNO DEL GRAPPA (TV). 27-31 AGOSTO: «AIUTARE O PRENDERSI CURA?»

Questo il programma del campo-convegno organizzato dall'associazione Facondo e rivolto ad adulti e famiglie. Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.macondo.it. Tema: “Aiutare o prendersi cura?”, dal 27 al 31 agosto 2003 a Paderno del Grappa (TV) presso gli Istituti Filippin. PROGRAMMA: Mercoledì 27 agosto. Pomeriggio. Arrivi e sistemazione; ore 19, Saluto e Introduzione di G. Stoppiglia. Presidente di "Macondo". " Il saggio sa sperare senza fretta: sa di non arrivare prima mettendosi a correre" . Giovedì 28 agosto, Mattino, ore 9,30, Seinde O. Arigbede . Responsabile Nazionale di Movimenti Popolari e Contadini. "I fili di una storia di frontiera"; Pomeriggio - 16,30 Seinde O. Arigbede., da medico a leader del Movimento contadini in Nigeria. Venerdì 29 agosto, Mattino, ore 9,30, Dott. Enrico De Nicola . Procuratore Generale della Repubblica di Bologna "L'idea di giustizia e l'esperienza dell'ingiustizia - Giustizia come legalità?; Pomeriggio, ore 16,30, Dott. Luigi Pagano . Direttore del Carcere S.Vittore di Milano, "Giusto tra noi è chi cerca la giustizia"; Sabato 30 agosto, mattino, ore 9,30, Dott Prof. Pietro Barcellona Docente di Filosofia del Diritto Università di Catania. "L'albero che cade e la foresta che cresce. Imparare a collegare l'utopia alla prassi politica"; Pomeriggio, ore 16,30, Bruna Peyrot. Scrittrice e pubblicista di Torino, "Come donna non voglio una patria:la mia patria è il mondo", Percorsi di donne colombiane in una società senza uomini perché assenti: morti, emigrati, clandestini o" machisti". Domenica 31 agosto, Mattino, ore 9, Carmine di Sante Teologo e Biblista. "L'altro : un orizzonte profetico" Lo sbocciare nel cuore della storia dell'agape. Ore 13, Chiusura, di G. Stoppiglia.

 

6. VECCHIANO (PI). 27-31 AGOSTO: CORSO RESIDENZIALE DEL CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

Apertura iscrizioni per il corso residenziale estivo dal 27 al 31 agosto presso il Centro Nuovo Modello di Sviluppo - Vecchiano (PISA) organizzato da Francesco Gesualdi sul tema: "L’economia sobria e solidale come equa e sostenibile". SEGRETERIA: Per iscriversi e' necessario compilare i dati personali allegati in fondo a questa lettera ed inviarli a: EMail: cnms@chiodofisso.org indicando nel subject "Iscrizione corso CNMS" oppure tramite fax o posta normale utilizzando la scheda di iscrizione scaricabile presso il sito www.cnms.chiodofisso.org/scheda.pdf. - Fax: 0587 – 615429 Indirizzo: Ass. Chiodofisso C/O Cooperativa sociale Il Gabbiano Via Gramsci, 56 - 56030 Perignano PISA. La partecipazione al corso prevede un massimo di 30 corsisti. SCADENZA ISCRIZIONI: Le domande di iscrizione devono essere presentate entro il 10 luglio: entro il 20 luglio verra' confermata l'accettazione della domanda. I corsisti sono invitati a lasciare nella scheda di iscrizione l'indirizzo mail al quale verra' inviata l'accettazione della domanda. Solo in casi eccezionali, la notifica dell'accettazione sara' comunicata via telefonica. La domanda potrebbe non essere accettata a causa del numero chiuso, in tal caso non verra' inviata alcuna mail di risposta.
DESCRIZIONE: Il passaggio dall'opulenza alla sobrieta' non e' solo una questione di stili di vita.E' una rivoluzione che investe l'intera economia e l'intera organizzazione sociale. Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo organizza un corso che intende affrontare i cambiamenti che dobbiamo introdurre a livello globale e a livello locale, per garantire sobrieta', piena occupazione e soddisfacimento dei diritti fondamentali per tutti. Il corso e' residenziale ed e' diretto ad insegnanti e a esponenti delle associazioni ambientaliste, delle organizzazioni sindacali, del commercio equo, della cooperazione internazionale e piu' in generale delle associazioni di volontariato. Il corso che sara' articolato in lezioni, testimonianze e gruppi di lavoro, vertera' sui seguenti temi: 1) l'insostenibilita' della nostra opulenza e la necessita' di imboccare la strada della sobrieta'; 2) l'equita', la cooperazione e la difesa dei beni comuni, come principi ispiratori di nuovi accordi internazionali, in un'ottica di sostenibilita' e giustizia; 3) altri modi di concepire il benessere;4) come riorganizzare l'economia pubblica per garantire a tutti il soddisfacimento dei bisogni fondamentali in un contesto di economia ridimensionata; 5) l'importanza del "fai-da-te" e delle reti di economia locale per una piena occupazione senza crescita; 6) esperienze di nuove formule imprenditoriali come avamposti di un'economia equa e solidale; 7) agenda politica per la costruzione di un'economia sobria e sostenibile. CALENDARIO DEL CORSO: Mercoledì 27 agosto 2003: ore 8,30-12,30 Accoglienza dei partecipanti: conoscenza di gruppo e indagine sulle aspettative. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore 15-19 “Dall'economia dello spreco all'economia della sobrietà: sfide globali e sfide locali”. FRANCESCO GESUALDI – Direttore Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Giovedì 28 agosto 2003: ore 8,30-10,15 Discussione in gruppi sulla relazione del 27 agosto. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori;  ore 10,30-12,30 “La misura del benessere: i paradossi del PIL e le possibili alternative in chiave etica e sostenibile”. BRUNO CHELI – Ricercatore statistico; ore 15-17 “Principi, regole e organismi di un nuovo ordine mondiale a difesa dei beni comuni in una prospettiva di giustizia“. ALBERTO ZORATTI – Scrittore, ricercatore; ore 17,15-19 “ Principi, regole e organismi di un nuovo ordine mondiale a difesa di un commercio equo e sostenibile”. SABINA SINISCALCHI – Direttore della Fondazione culturale responsabilità Etica. Venerdì 29 agosto 2003: ore 8,30-12,30 “Elaborazione per immagini e scrittura collettiva sulla relazione del 28 agosto”. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori; ore 15-17 “L'economia pubblica in un contesto di sobrietà: eliminarla, rafforzarla   o riformularla in una prospettiva gandhiana?”. ROBERTO BURLANDO - Economista; ore 17,15-19 “Il bilancio partecipativo e altre forme di partecipazione diretta nell'esperienza di Grottammare”. MASSIMO ROSSI – Sindaco uscente di Grottammare. Sabato 30 agosto 2003: ore 8,30-10,15 Discussione in gruppi sulla relazione del 29 agosto. VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO – animatori;  ore 10,30-12,30 “La rete solidale locale nell'esperienza italiana”. ANDREA SAROLDI – scrittore, primo promotore reti di economia solidale ore 15-17 “Tempo e reciprocità nei sistemi di scambio locale: alla ricerca di nuovi fattori di ricchezza”. PAOLO COLUCCIA – scrittore, ricercatore ore 17,15-19 “Un'altra impresa e' possibile?”. ANDREA GANDINI – Dirigente e consulente aziendale. Domenica 31 agosto 2003: ore 8,30-12,30 “Le reti di economia solidale nell'esperienza brasiliana”. EUCLIDES ANDRE' MANCE; ore 15-19 “Cosa fare per preparare la strada all'economia della sobrietà?”: conclusioni. FRANCESCO GESUALDI, VINCENZO LOMBARDI, VIRGINIA MEO
DATI LOGISTICI: Il corso avra' luogo presso la sede del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (PI). E' richiesto un contributo simbolico di 10E, comprensivo della frequentazione del corso e del pranzo di 5 giorni. Invitiamo chi avesse esigenze specifiche di pernottamento a contattare la segreteria. Per la segreteria del Corso: www.cnms.chiodofisso.org

 

7. 4-7 SETTEMBRE, ASSISI-GUBBIO, «IN CAMMINO PER LA NONVIOLENZA»

Nel settembre del 2000, nel ricordo di Aldo Capitini e con la parola d'ordine "mai più eserciti e guerre", si svolse una marcia da Perugina Assisi non genericamente per la pace, ma specificamente per la nonviolenza, promossa dal grande collaboratore e continuatore dell'opera di Aldo Capitini, Pietro Pinna. Contro ogni previsione, furono migliaia le persone che aderirono a quell'appello, a quell'iniziativa così caratterizzata, così impegnativa, così illimpidita e liberata dalle mille ambiguità e ciarlatanerie che ancora offuscano e soffocano le mozioni e le tensioni di tanti movimenti e tante esperienze e tante persone buone che si illudono di potersi impegnare per la pace e la giustizia senza fare la scelta concreta e vincolante della teoria-prassi nonviolenta. Fu in quella occasione che nacque anche questo notiziario, dapprima col titolo "In cammino verso Assisi", poi, svoltasi la marcia, con la testata che ancora mantiene. Quella camminata da Perugia ad Assisi ora continua, da Assisi a Gubbio. Per iniziativa del Movimento Nonviolento ancora una volta tutte le persone amiche della nonviolenza sono chiamate a un nuovo incontro, a un nuovo cammino comune: dal 4 al 7 settembre 2003 da Assisi a Gubbio lungo il sentiero francescano in un nuovo colloquio corale, per mettere insieme il nostro andare e il nostro interrogarci, per conoscerci e riconoscerci, per proseguire in questo percorso e in questa scelta, il cammino della nonviolenza in cammino, la scelta della nonvioenza come scelta di rigore intellettuale e morale, come sentimento di appartenenza a una sola comune umanità, come opposizione a tutte le violenze e a tutte le menzogne, come lotta e comunicazione, come resistenza e apertura. Per cercare ed aprire un varco nella storia. Per informazioni e adesioni all'iniziativa contattare il Movimento Nonviolento (e-mail: azionenonviolenta@sis.it, sito: www.nonviolenti.irg).

 

8. CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO DELLA COCA COLA

Il 22 LUGLIO 2003 inizierà ufficialmente la campagna di boicottaggio della Coca Cola promossa dal Sindacato Colombiano SINALTRAINAL (Sind. Lavoratori Industrie Alimentari che organizza i lavoratori delle imprese imbottigliatrici della Coca Cola Colombiana e quelli della Nestlè). Coca Cola è accusata di crimini di lesa umanità per essere la mandante delle politiche repressive nei confronti del sindacato e dei lavoratori - che hanno aderito alle lotte sindacali per difendere diritti e posti di lavoro - che in tutti questi anni hanno prodotto dieci morti, decine di sindacalisti rapiti e torturati. Il SINDACATO SINALTRAINAL ha depositato lo scorso hanno presso il Tribunale di Atlanta - USA la richiesta per l'incriminazione Ufficiale della Coca Cola sulla base di una vecchia legge del congresso Americano (denominata A.C.T.A). In data 31 Marzo 2003 il giudice della Corte Federale di Atlanta, Josè E. Martinez, ha deciso che il procedimento penale pIn data 31 Marzo 2003 il giudice della Corte Federale di Atlanta, Josè E. Martinez, ha deciso che il procedimento penale per violazione dei diritti umani - commessi da Forze paramilitari a nome delle Imprese Imbottigliatrici della Coca Cola Colombiana, Panamerican Beverages Inc - PUO' ANDARE AVANTI. La corte ha infatti deciso che la documentazione presentata dal sindacato SINALTRAINAL è sufficiente per procedere penalmente. Ugualmente la Corte ha deciso di mandare avanti il procedimento penale presentato sulla base di un'altra legge Statunitense che tutela le vittime della Tortura (T.V.P.A.). Insieme alle iniziative di tipo legale, Il sindacato SINALTRAINAL ha lanciato la Proposta di un Boicottaggio internazionale che inizierà il 22 LUGLIO 2003 L'iniziativa si inserisce nel quadro della Campagna Internazionale - Contro l'impunità Colombia Esige Giustizia. In Italia l'obiettivo è quello di sostenere questa campagna attraverso la costituzione di una rete che metta insieme le tante realtà che in questi anni hanno denunciato le politiche delle multinazionali, dai centri sociali, alle associazioni per un consumo critico. Apriremo questa campagna con una iniziativa pubblica a ROMA - PIAZZA BARBERINI a partire dalle ore 17,30. Iniziando la diffusione di materiale di denuncia e sottoscrivendo lettere di protesta da inviare direttamente alle sedi Coca Cola Italia e negli stati Uniti. (Comitato Promotore per la costruzione della Rete Italiana Boicottaggio Coca Cola) Per maggiori info sulla campagna : http:\http://www.tmcrew.orgkillamulticocacola Contatti : no_cocacola_it@yahoo.it

 

9. SOFTWARE LIBERO ALLA PROVINCIA DI BOLZANO

Mercoledì 2 luglio nella sede del Consiglio Provinciale di Bolzano, l'Assessore   all'informatica   Dr.   Michl   Laimer   ha   ricevuto   i rappresentanti del Linux User  Group di Bolzano signori Patrick Ohnewein e Paolo  Dongilli e il rappresentante  dell'Associazione Software Libero sig. Antonio  Russo. All'incontro era anche presente  il direttore della Ripartizione  9 (Informatica)  Dr. Hellmuth  Ladurner; il  tema centrale della riunione  è stato  la discussione di  una proposta di  legge sulla adozione e  la diffusione  del software libero  e sulla  portabilità dei documenti informatici nella Pubblica Amministrazione Provinciale. Scopo  della legge  è  quello di  privilegiare  l'adozione del  software libero da parte della pubblica amministrazione, in modo da migliorare la gestione dei  servizi informativi della Provincia.  Inoltre, di adottare formati non proprietari, e quindi universalmente utilizzabili, per tutti i documenti prodotti dalla pubblica amministrazione provinciale. Il software libero nelle pubbliche amministrazioni sta giocando un ruolo sempre  più importante  nel mondo.  Lo sviluppo  di software  sicuro con codice   liberamente   accessibile   costituisce   un   ruolo   centrale nell'iniziativa eEurope  della Commissione Europea.  Il Parlamento della Germania  ha basato  la propria  infrastruttura tecnologica  sul sistema GNU/Linux. Il Comune di Monaco  di Baviera ha recentemente annunciato la migrazione  di  14.000 postazioni  al  sistema  operativo GNU/Linux.  Il Ministro per  l'Innovazione e le  Tecnologie Lucio Stanca  ha costituito una  commissione  per  lo  studio  dell'utilizzo di  software  a  codice sorgente aperto nella PA. Il Dr.  Michl Laimer, sempre  attento alle possibilità di  innovazione e miglioramento  tecnologico, ha  manifestato  il suo  interesse verso  il software  libero  quale  modello  di  sviluppo con  una  forte  ricaduta sull'economia locale. L'intenzione  dell'assessorato è avviare una serie di  studi  per  valutare   correttamente  gli  effetti  della  proposta, coinvolgendo direttamente la Ripartizione 9, responsabile della gestione dell'infrastruttura IT della Provincia Autonoma di Bolzano. Le  associazioni Linux  User Group  di Bolzano  e  Associazione Software Libero  manifestano l'appoggio alla  proposta di  legge sin  dalle prime stesure e dichiarano la  propria disponibilità a collaborare attivamente con l'Assessorato  all'informatica della Provincia  Autonoma di Bolzano, ringraziano  pubblicamente  il Dr.   Michl  Laimer  e  il Dr.   Hellmuth Ladurner per  la disponibilità  dimostrata, ed esprimono  la convinzione che  la diffusione  e lo  sviluppo  di software  libero avranno  effetti positivi  sull'economia,  sulla  concorrenza  e  sulla  trasparenza  del mercato. Per informazioni: PR@softwarelibero.it

 

10. MARINA DI MASSA, 27-31 AGOSTO: «OSIAMO LA PACE, DISARMIAMO IL MONDO»                          «Osiamo la pace, disarmiamo il mondo». Marina di Massa, 27-31 agosto 2003. Circa 300 donne provenienti da tutto il mondo, da gran parte dei paesi europei e da molti extraeuropei, dal Medio Oriente all'America, all'Asia, all'Australia, all'Africa si incontreranno a Marina di Massa per l'undicesimo incontro internazionale delle Donne in nero. Fra queste saranno ospitate le donne provenienti dai luoghi difficili: palestinesi, israeliane, afghane, kurde, turche, colombiane, indiane, ugandesi, sudafricane, congolesi, camerunensi, balcaniche. Consistente sarà anche la partecipazione delle donne italiane. La rete internazionale delle Donne in nero opera contro il militarismo, inteso sia come pensiero dominante che come pratica di risoluzione dei conflitti, e contro le guerre come metodo di soluzione delle divergenze e delle differenze. Nel corso negli anni la rete e' andata progressivamente ampliandosi, con la partecipazione sempre più consistente di donne dai luoghi di conflitto, che lavorano alla costruzione di relazioni solide che si pongano come base per la risoluzione delle divergenze e per la costruzione di una politica internazionale delle donne libera da guerra, violenze e povertà per tutte e tutti. Gli incontri della rete, fino ad ora realizzati nella ex-Jugoslavia, costituiscono un momento culmine di questa elaborazione continua che parte dalla pratica della relazione politica tra donne. Essi sono un laboratorio politico ed un territorio sperimentale di elaborazione, in cui centinaia di donne, anche provenienti dai luoghi di guerra, trovano voce, contribuendo a tessere e solidificare la rete. Per informazioni ed iscrizioni contattare: Donne in nero, via IV Novembre 149, Roma, tel. 0669950217, fax: 0669950200, e-mail: segreteriaconvegno@donneinnero.org

 

11. MASTER UNIVERSITARIO A DISTANZA IN «ECONOMIA NON PROFIT E COOP.NE ALLO SVILUPPO» 

L'Università degli Studi di Ferrara presso il C.A.R.I.D. (Centro di Ateneo per la Ricerca e l'Innovazione a Didattica), dopo il successo della prima annualità, organizza la seconda edizione del Master biennale a distanza in "Economia non profit e cooperazione allo sviluppo". Il Master, svolto con metodologia didattica integrata e a distanza, prevede la specializzazione in due indirizzi: "Impresa sociale" e "Cooperazione allo sviluppo". Il corso affronta i temi di uno sviluppo sostenibile con l'ambiente naturale e sociale e vuole offrire competenze progettuali che permettano di implementare percorsi di crescita "partecipativi" per la realizzazione di una democrazia economica maggiormente congrua ai bisogni delle popolazioni. Il corso è svolto con la collaborazione dei seguenti partners: "Forum permanente del Terzo Settore", "Associazione Lunaria" di Roma, "Banca popolare Etica" di Padova, "Consorzio Etimos" di Padova, "CNCA" (Coordinamento Nazionale delle Comunitè di Accoglienza),  "CICa" (Comunità internazionale di Capodarco), "SID" (Society for Internationale Development) di Roma e "Valori" la rivista sull'Economia  sociale,l'Ambiente e la Finanza etica. Per maggiori informazioni: -scrivere a: nonprofit@carid.unife.it -telefonare allo 0532/293114 - 293439 tutti i giorni dal lunedì al venerdì nelle dalle 9.00 alle13.00 e dalle 15.00 alle 17.00. -consultare il sito del CARID: http://carid.unife.it Sul sito si può trovare il programma, una nota informativa sui docenti e sui partners oltre a tutte le informazioni logistiche e organizzative in merito. Segreteria Didattica del Master "Economia non profit e cooperazione allo sviluppo" - CARID - Università di Ferrara - tel: 0532/293114 -293439 fax: 0532/293412 e-mail: nonprofit@carid.unife.it  sito web: http://carid.unife.it

 

12. VIDEO IRAQ: IMMAGINI, VOLTI, TESTIMONIANZE, INTERVISTE 

Dal 22 al 29 maggio 2003, don Fabio Corazzina e don Renato Sacco, a nome della sezione italiana di Pax Christi, sono stati in Iraq: a Mosul, nel Kurdistan Iracheno e a Baghdad. Una visita, preparata e realizzata in brevissimo tempo, per dire 'che siamo con voi', per esprimere solidarietà spirituale e concreta alla popolazione irakena, ritrovare le persone e le comunità incontrate prima della guerra (l'ultimo incontro nel dicembre 2002) e riallacciare tutti i contatti forzatamente interrotti, raccogliere e ascoltare la lettura della realtà da parte delle comunità irakene. Anche questa videocassetta ­ continuazione di quella realizzata lo scorso dicembre - vuole essere un piccolo aiuto per guardare con occhi diversi dall’informazione di guerra alle persone che vivono in Iraq. Persone concrete, re-incontrate e ri-abbracciate. Persone che hanno dei nomi e dei volti. Videocassetta distribuita come contributo per momenti di incontro e di riflessione, senza nessuna presunzione di completezza. Durata video: 40' (immagini di Renato Sacco e Fabio Corazzina) Chi fosse interessato ad avere la Videocassetta può rivolgersi a: Segreteria Nazionale Pax Christi V. Quintole per le Rose, 131  - 50029 Tavarnuzze  - Fi Tel.: 055-2020375 info@paxchristi.it -- http://www.paxchristi.it

 

 

GUERREDIMENTICATE


Quando anche il silenzio uccide

Guerre e news

(2a parte/continua)

di Amedeo Tosi (GRILLOnews) 

 

Opinione pubblica e silenzi stampa

(continua) Articolato e molto importante è il rapporto tra guerra e opinione pubblica, dove i ruoli determinanti sono ricoperti dal potere politico-militare e dai mezzi di comunicazione. L’influenza dell’opinione pubblica sugli ambienti decisionali non ha mai fatto cessare o nascere un conflitto; tuttavia sono molti i riscontri in chiave “pacifista” che sono seguiti dopo forti pressioni e mobilitazioni di genti e associazioni, grazie alle quali sono riusciti ad influenzare le scelte politiche. In questo processo di mobilitazione dell’opinione pubblica, i mass-media possono essere considerati il propellente che fa muovere la società civile. La prima guerra raccontata dai media in maniera nuova e significativa è stata quella del Vietnam: per molti studiosi quel conflitto essa ha segnato un cambiamento di rotta nella storia della politica estera e dei mezzi di informazione; evento bellico giunto al termine anche grazie all’accesa protesta scoppiata negli Stati Uniti, alimentata dalle strazianti immagini diffuse dalla televisione in tutte le case. Il potere politico statunitense ha da quella “lezione” imparato molte cose: ora, infatti, i conflitti, anche quelli noti, vengono combattuti tenendo lontani i mezzi d’informazione che contano e le notizie che arrivano sono filtrate dagli apparati politico-militari. Solo negli ultimi anni, grazie alle nuove tecnologie di trasmissione satellitare e Internet, è comparsa una rete editoriale indipendente dai grandi network e dalle Agenzie di Stampa, che di fatto si pone il più delle  volte come “spina nel fianco” delle potenti agenzie informative internazionali.

 

«Conflitti dimenticati»: l’indagine della Caritas Italiana

Nel nostro Paese i più eminenti organi di informazione parlano solo di alcune guerre: Afghanistan, Medio Oriente, Iraq e, fino a poco tempo fa, anche Kosovo; tutte le altre guerre, invece, finiscono nella penombra dell’informazione. A questa conclusione è giunta la Caritas Italiana, la quale per due anni e mezzo (dall’1 settembre 1999 al 30 giugno 2001) ha condotto un’indagine per capire se e quanto i focolai di guerra che imperversano nel mondo sono ignorati. A tal fine a concentrato la propria attenzione demoscopia su sette conflitti (tra cui la crisi mediorientale e kosovara), cinque dei quali “dimenticati”: Sierra Leone, Angola, Guinea-Bissau, Colombia e Sri Lanka. Una ricerca incentrata sul monitoraggio dei quattro quotidiani nazionali più letti (Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa e Avvenire), di otto canali televisivi nazionali (pubblici e privati) e delle tredici emittenti radiofoniche più seguite nel Paese. Oltre a ciò è stato commissionato dai ricercatori un sondaggio teso a verificare il livello di conoscenza e l’opinione della gente sui conflitti, un’analisi quantitativa dei lanci di quattro  agenzie giornalistiche italiane  (Misna, Ansa, Adn-Kronos e Agi) e dei portali Internet più importanti (Lycos.it e Google.com, in particolare).

 

 

Tabella 1 - Riporto nella tabella alcuni dati che ho raccolto da varie fonti (www.warnews.it ; www.misna.org; mensile Nigrizia; «I conflitti dimenticati – Ed. Feltrinelli)  relativi alle guerre meno conosciute (o dimenticate); tali dati non  contemplano il conflitto tra Israele e Palestina, la crisi irachena e quella afgana, di cui i mass-media si occupano con sufficiente puntualità. La tabella riporta il tipo di conflitto attualmente esistente (G = guerra; G-PP = situazione intermedia tra lo stato di guerra ed l’avvio di un Processo di Pace; PP = Processo di Pace avviato, anche se in molti casi persistono azioni di conflitto con vittime), il Paese considerato, l’anno in cui risale l’avvio più significativo del conflitto, il numero delle vittime stimate e/o accertate. Infine la percentuale degli intervistati nel corso dell’indagine redatta dalla Caritas Italiana che sono a conoscenza delle guerre dimenticate in alcuni dei Paesi presi in considerazione dalla ricerca stessa, ovvero che hanno risposto alla seguente domanda: «Quali sono i conflitti armati degli ultimi cinque anni, conclusi o ancora da concludersi, che lei ricorda, a parte la guerra in Afghanistan?» .

 

 

Tipo

 

 

Stato

 

Inizio della guerra

 

 

Vittime

 

Conoscenza del conflitto

G

Costa d’Avorio

2002

Centinaia ÷ Migliaia

 

G

Burundi

1996

300.000

1 %

G

Rep. Dem. Congo

1997

2,5 ÷ 3 milioni

0,5 %

G

Sri Lanka

1984

64.000 ÷ 80.000

0,5 %

G

Cecenia

1991

+ 100.000

 

G

Uganda

Fine anni ‘80

+ 10.000

 

G

Colombia *

1964

+ 1000 all’anno

 

G

Kashmir

1948

+ 70.000

 

G

Liberia

1989

+ 250.000

 

G

Sudan

1983

+ 2.000.000

 

G

Algeria

1992

+ 100.000

 

G

Filippine

1978

+ 150.000

 

G

Somalia

1991

+ 500.000

11 %

G-PP
Rwanda

1994

+ 1 milione

4 %

G-PP

Etiopia - Eritrea

1998

40.000 ÷ 100.000

2 %

G-PP

Angola

1975

500.000 ÷ 1 milione

1 %

G-PP

India

1980

6.000 ÷ 10.000

 

G-PP

Molucche

1999

+ 5.000

 

G-PP

Nigeria

1999

+ 2.000

 

G-PP

Senegal

1982

+ 1.200

 

G-PP

Indonesia (Aceh)

1977

10.000 ÷ 12.000

0,5 %

G-PP

Nepal

1996

+ 7000

 

G-PP

Sierra Leone

1991

+ 100.000

 

PP

Kurdistan

1961

+ 100.000

 

PP

Congo Brazzaville

1992

Migliaia

 

PP

Repubblica Centrafricana

2002

Centinaia

 

PP

Birmania

1988

+ 3000

 

PP

Irlanda del Nord

Dal 1969

+ 3300

 

PP

Papuasia Occidentale

1977

Centinaia

 

PP

Guinea Bissau

1998

Centinaia

0,5 %

 

I media italiani in questi ultimi anni hanno puntato tutta la loro attenzione solo su alcune crisi internazionali (infatti il 18% degli intervistati ricordano il conflitto tra Israele e Palestina, un altro 18 % quello nei Balcani - Ex Jugoslavia, il 17 % la guerra in Bosnia, il 16% in Kosovo ed il 40% degli intervistati ha memoria solo di conflitti lontani nel tempo (e quindi non rilevabili dall’indagine), mentre il 26% non ha risposto al quesito), ignorando completamente le altre. L’indagine della Caritas ha fatto emergere anche altri aspetti importanti come, ad esempio, che la poca conoscenza dei conflitti non è proporzionata ad uno scarso interesse dell’opinione pubblica. Infatti alla domanda «quanto siete interessati ad avere più informazioni riguardo ai conflitti in corso?» il 33% ha risposto che vorrebbe essere molto informata, il 38% abbastanza, il 21% poco e soltanto il 7% si è dimostrato completamente non interessato. Riesce quindi difficile capire, stando ai suddetti dati, come mai i mezzi d’informazione siano così lontani dalla gente, perché le scelte dei media siano così diverse dagli interessi delle persone, le quali manifestano sempre più l’esigenza di trovare in tv o nei giornali non solo il fatto accaduto, ma anche degli strumenti che permettano loro di farsi una opinione, senza filtri interpretativi che possano distorcere e influenzare le notizie. L’opinione pubblica italiana è in contatto ogni giorno con il sistema informativo, ma gli avvenimenti che succedono a migliaia di chilometri da dove viviamo possono essere raccontati quasi sempre solo dai grandi organi di informazione, siano essi Agenzie di Stampa o network. Una sottolineatura, tuttavia, è doverosa: l’aver ignorato (o quasi) una guerra che ci era vicina, come quella che ha afflitto l’ex Jugoslavia per anni, è una responsabilità che ricade sia su chi doveva produrre informazione, sia sull’opinione pubblica che raramente si è fatta sentire per far cessare quella guerra; di converso non deve sorprendere che il cittadino medio si senta quasi “sopraffatto” dalla complessità e dalla contraddittorietà che caratterizza molti dei moderni conflitti, e preferisca rimuovere il problema con una scelta di razionalizzazione psicologica e al contempo di semplificazione della realtà. Detto ciò, però, la scarsa conoscenza che le persone hanno dei conflitti in corso nel mondo è attribuibile a delle manchevolezze da parte del sistema d’informazione, accompagnato da un disinteresse che riguarda anche le istituzioni politiche italiane. Nel corso del periodo di monitoraggio della Caritas, infatti, non è mai stata rinvenuta alcuna notizia relativa alle suddette guerre dimenticate che provenisse da fonti istituzionali italiane. Questa completa latitanza governativa  nell’informare sulle guerre in corso è quasi inspiegabile, visto che in due terzi degli stati dove si combatte il governo italiano è presente con propri uffici e ambasciate. Le crisi internazionali dove il governo italiano è intervenuto sono proprio le stesse che sono state seguite dai mezzi d’informazione. È difficile capire, dati alla mano, da dove parte questa spirale di silenzio: sicuramente a destare l’interesse  non sono certo i (drammatici) numeri delle vittime degli scontri, ma evidentemente altre coordinate.

 

Dimenticanze?

Se è comprensibile che i tam tam di guerra che da mesi risuonano siano ancora giustamente focalizzati sugli avvenimenti iracheni e mediorientali, meno comprensibile è il silenzio stampa che nei mesi scorsi ha accomunato i tre quotidiani di maggiore tiratura nazionale relativamente agli spiragli di pace che si stavano delineando in alcune zone del pianeta. Ho voluto infatti andare ad analizzare quanto riportato nel mese di dicembre del 2002 dal Corriere della Sera, La Stampa e La Repubblica sul versante delle “cronache di guerra”, scoprendo che a parte l’evoluzione diplomatica delle due suddette crisi, le testate opinion leader si sono dimenticate di raccontare i passi in avanti verso la fine di tre guerre: Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Indonesia (Aceh), anche se –ad oggi- sembra che solo questo ultimo conflitto abbia imboccato un percorso di pace in discesa. A parte ciò, nessuno dei tre quotidiani ha riportato la notizia del raggiungimento di accordi di pace siglati rispettivamente il 3 (Burundi), 9 (Indonesia) e 17 (R.D. Congo) dicembre 2002.

Pochissima attenzione è stata riservata inoltre ad altri annosi  conflitti in cui si stava scrivendo, seppur tra mille difficoltà, la parola “fine” qualche mese prima: Sierra Leone (gennaio 2002) ed Angola (aprile 2002), anche se dovrà passare diverso tempo per far tacere definitivamente le armi. In tutti questi conflitti in fase di risoluzione un ruolo importante per il raggiungimento della pace è stato svolto dalle pressioni di alcuni stati influenti e dell’Onu: infatti in Sierra Leone la Gran Bretagna (ex potenza coloniale) ha impiegato milleduecento soldati, l’Onu diciassettemila caschi blu; anche in altri conflitti la pressione straniera ha reso possibile il dialogo tra i governi o le fazioni in lotta, approdando a  tavoli di  trattativa. L’influenza degli ex colonizzatori e il rischio di subire sanzioni internazionali portano i conflitti verso soluzioni talvolta insperate, anche laddove i mezzi di comunicazione comunque sono assenti, e quindi minori le possibili strumentalizzazioni di natura politica. Sta di fatto che sono molti i segnali che conducono a pensare che nelle redazioni, anche dei grandi network, il silenzio è spesso figlio della pigrizia di chi sarebbe tenuto a raccontare; del resto scrivere perché in Angola dopo quasi quaranta anni non si combatte più è un po’ complicato, visto che il lettore non sapeva nemmeno che la guerra fosse iniziata. (Continua/2)

 

Fonti: Bibliografia: AA.VV. – Caritas Italiana : «I conflitti dimenticati» - (Feltrinelli, 2003); Alberto Papuzzi: «Professione giornalista» - (Donzelli, 2002); Carlo Gubitosa: «L’informazione alternativa» - (EMI, 2002); Mimmo Candito: «I reporter di guerra» - (Baldini e C., 2002); Reporters Sans Frontieres: «I media dell’odio» - (Ed. Gruppo Abele, 1998). Consultazione di vari quotidiani e riviste: Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa; «Nigrizia» di gennaio, febbraio e marzo 2003. Siti Internet www.misna.org  (Agenzia giornalistica);  www.warnews.it , sito che diffonde notizie su tutti i conflitti in corso.

 

 

Repubblica Democratica Congo

Pax Christi International chiede l'estensione delle operazioni Monuc e Artemis

A cure di Pax Christi

 

A causa della situazione drammatica che va precipitando nella parte Nord-est della provincia di Ituri della  Repubblica Democratica del Congo,  dove una popolazione intera è minacciata di essere massacrata, Pax Christi International ha inviato una lettera a Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, in cui esprime la propria grave preoccupazione. Il mandato di MONUC (Missione dell'Onu in Congo ) dell'ONU termina alla fine di luglio così come la presenza di ARTEMIS dell'Unione Europea terminerà l’1 settembre 2003. Nella lettera datata 17 luglio 2003, Mons. L. Monsengwo, Arcivescovo di Kisangani e Vicepresidente di Pax Christi International, insieme con Etienne De Jonghe, Segretario Internazionale di Pax Christi, ha rivolto un appello al segretario Generale dell'ONU per chiedere l'estensione dei mandati ed un attivo coinvolgimento al fine di  cercare la pace per l'intera regione. Nella RD Congo Pax Christi International conta diversi gruppi locali e molte organizzazioni partner. Questa lettera è stata scritta su richiesta dei partner locali con i quali è stato sviluppato un network. Con loro sono state formulate le seguenti raccomandazioni: "(...) un'operazione UE e/o ONU nella regione dell'Ituri e nella RD del Congo dovrebbe essere inserita nel contesto che preveda: Un processo di disarmo dei bambini soldato, delle milizie e delle altre parti coinvolte nel conflitto; Il rafforzamento della società civile e delle iniziative di riconciliazione tra i differenti gruppi e popoli; La necessità e lo sviluppo di un processo politico di pace più generale, che includa tutti i paesi africani della regione dei Grandi Laghi; La necessità di sviluppare nuovi strumenti di diritto internazionale in grado di contrastare le cause economiche e strutturale del conflitto (war economy): fermare il circolo vizioso dello sfruttamento delle risorse e dell'importazione di armi; La necessaria pressione politica sui governi di Rwanda e Uganda; L'aiuto allo sviluppo dovrebbe essere urgentemente orientato alla ricostruzione delle infrastrutture di base della società: centri sanitari, scuole, costruzione o ristrutturazione di abitazioni, ecc...; Fermare l'impunità: i signori della guerra e gli altri leader irresponsabili dei gruppi combattenti dovrebbero essere condotti davanti a tribunali nazionali e/o internazionali.
Sulla base di questo approccio globale, MONUC dovrebbe: Dare migliore esecuzione ai compiti principali che gli sono stati affidati: da una parte osservare e denunciare pubblicamente e tempestivamente le violazioni del cessate il fuoco, i movimenti delle truppe straniere e congolesi e il sostegno sotto forma di armi e truppe ai combattenti, dall'altra parte dar seguito al programma di smobilitazione e rimpatrio; affidare un nuovo mandato sotto il Capitolo 7 della carta delle nazioni unite al di fuori di ogni limitazione geografica così come avviene con l'Operazione ARTEMIS a Bunia, al fine di proteggere le popolazioni in un tempo sufficientemente lungo; Dotare di tutti i mezzi e del personale necessario, con speciale riguardo al sostegno politico indispensabile al compimento della missione; questo sostegno politico dovrebbe concretizzarsi nel potenziamento di metodi atti ad esercitare la pressione necessaria e l'applicazione delle sanzioni riguardanti il rifiuto dei visti o il congelamento dei profitti e la limitazione degli aiuti non previsti dal budget. (...)". Questo stesso messaggio è stato spedito agli ambasciatori dei paesi membri del Consiglio di Sicurezza; a Chris Patten, Commissario per le Relazioni Esterne; e a Javier Solana, alto rappresentante per la politica comune degli esteri e della Sicurezza dell'EU. Pax Christi International ha chiesto alle sezioni nazionali, alle organizzazioni affiliate e agli altri partner di inviare lettere ai rispettivi governi nazionali e di sensibilizzare i propri aderenti sugli sviluppi tragici della situazione nella Repubblica Democratica
del Congo.

 

 

SCRITTODAVOI


Acqua: tra privatizzazioni e diritti / 1

Siccità

di Ettore Masina

 

Mi è toccato vedere, nei miei viaggi, come le siccità sfigurino il volto della Terra, lo trasformino in un'orrenda vecchiezza, fatta di rughe profonde e di ispidi peli. Ho visto alberi scheletriti e bestiame tremante; bambini che potevano considerarsi fortunati se il seno delle madri riusciva ancora a dissetarli e sfamarli. Tutto questo mi è toccato vedere in Africa, in Asia, in America Latina. In Europa, no, naturalmente, e dopo quei viaggi mi capitava di spiegare agli italiani che mi concedevano attenzione, che in immense aree del pianeta, un uomo (una donna, un bambino) hanno a loro disposizione per  bere, lavarsi e cucinare, tanta acqua quanta noi ne sprechiamo tenendo il rubinetto aperto mentre. ci laviamo i denti. Mi ricordo il profondo senso di incredulità con cui ascoltai, una dozzina d'anni fa, un ingegnere che lavorava per la Banca Islamica, mentre mi raccontava di un grandioso progetto di riforestazione dell'Africa Settentrionale, dal Fezzan al canale di Suez. Il Sahara sarebbe tornato a verdeggiare come nei tempi antichissimi, ma l'Italia , nel giro di una generazione, si sarebbe desertificata sino alla Toscana. Il progetto, giurava l'ingegnere, era stato abbandonato per quel senso di compassione e di responsabilità che permea la fede dell'Islam.

 

Stivale a secco

Non siamo ancora a questo, grazie al Cielo, ma i nostri telegiornali sono diventati angosciosi bollettini della crescente siccità. Per un quarto del loro tempo (in un giornale "scritto" equivarrebbe a circa 15 pagine) ci mostrano letti di fiumi in secca, pannocchie abortite, vigne desolate e centrali idroelettriche in crisi di funzionamento. Un tam tam quotidiano batte il ritmo della desolazione. In parte si tratta di furberia dei direttori delle reti berlusconiane, RAI e Mediaset. E' in atto nei partiti di maggioranza una  interminabile Notte dei Lunghi Coltelli: meglio parlare d'altro. Del resto, sono mesi e mesi  che i telegiornali invece di "aprire" con la politica, come ogni altro quotidiano, ricorrono alla cronaca: mai abbiamo avuto tanti particolari su incidenti stradali e uxoricidî come da quando l'industria italiana è in crisi, l'Amico Bush e l'Amico Blair vengono sbugiardati e la pax  americana in Iraq si è trasformata in una macabra emorragia di soldati. Tuttavia è un fatto: la siccità c'è, eccome!, e già si comincia a parlare di tropicalizzazione dell'Italia, e si torna a parlare di riscaldamento generalizzato dell'atmosfera con conseguente scioglimento dei ghiacci polari ed altri terribili disastri. Per secoli l'uomo ha cercato di vivere in simbiosi con la natura, poi di trasformarla localmente per ricavarne frutti più abbondanti e, infine, di dominarla completamente in nome dello sviluppo. Ma adesso accade che "natura" diventi un concetto astratto, quasi folkloristico: la Madre Terra viene violentata, ferita e avvelenata dalle realtà artificiali create dall'uomo, dai rifiuti delle industrie, dalla rapacità del Mercato. La siccità di quest'anno ci avverte. "Siete in pericolo".

 

Pericoli solari

E tuttavia è un fatto: ad ascoltare i discorsi della gente, quell'allarme non suona come un invito a interessarsi della cosa. E’ un rumore sgradevole, come può essere il chiasso di un gruppo di giovani, in una strada, a notte fonda. Ricordo anni fa quando, sull'esempio di quanto avviene all'estero, il Servizio Meteorologico cominciò a pubblicare l'indicazione delle ore di ogni giornata in cui l'esposizione al sole sarebbe stata pericolosa, a causa del buco dell'ozono. Si dovette smettere a furor di popolo: "Ma lasciateci vivere tranquilli almeno nel periodo delle ferie! Ma non rovinateci anche le vacanze!". Non dubito che fra i lettori di questa LETTERA ce ne sarà qualcuno che mi accuserà di sadismo. Un personaggio indimenticabile, creato dal grande scrittore brasiliano João Guimaraes Rosa, è Michilìm, un bambino del sertão, il "quadrilatero della fame". Egli vive una sua vita irreale a causa di una grave miopia. Un giorno un venditore ambulante gli regala un paio di occhiali. Michilìm, per la prima volta, vede la verità: dura, difficile, anzi drammatica. Michilìm è costretto a crescere. Il Michilìm-pubblico italiano gli occhiali, dopo la prima occhiata, preferisce gettarli.

 

Privatizzazione degli acquedotti

A colpirmi per il loro fatalismo sono soprattutto i genitori di bambini piccoli. Amantissimi dei loro figli, attentissimi a che non si trovino mai in pericolo, non vogliono pensare (neppure sapere) che, secondo i competenti, se non si dà vita a un grande movimento collettivo internazionale a difesa della natura, quei loro piccoli fra trent'anni si troveranno coinvolti in guerre per il possesso dei beni ambientali. Guerre del genere sono già in atto, per esempio nel Medio Oriente, ove una delle ragioni per le quali Israele non cede sugli insediamenti è per non restituire le acque rapinate ai palestinesi. Ma il WTO, velenosa organizzazione politica del Mercato, sta cercando di imporre la privatizzazione di tutti gli acquedotti. Saranno le grandi imprese multinazionali a decidere prezzi ed erogazioni del più primordiale dei beni naturali? Esse sono già al lavoro, con il nostro tacito consenso, anche nel nostro paese. Compriamo da loro l'acqua delle fonti italiane e la paghiamo come la benzina.

 

40%

Sarebbe forse tollerabile un qualche deterioramento dell'ambiente, un più crudele sfruttamento della natura, se questo servisse a dare pane e speranze a quei miliardi di persone che sembrano destinate ad essere una razza a parte. Ma la verità è che i disastri ambientali non sono la conseguenza del tentativo di moltiplicare i frutti della Terra per un miglioramento di vita dell'umanità, sono gli effetti degli stessi sistemi di sfruttamento che si abbattono sui popoli del Sud. Lo sanno bene gli indios della Bolivia che hanno lottato contro il governo che, per primo, aveva venduto le fonti a una multinazionale. Condannati alla sete, alla sporcizia e alle malattie, sono riusciti per il momento a riavere la poca acqua che gli arriva. Ma in questa lotta hanno avuto repressioni poliziesche, feriti e persino morti. In Italia abbiamo un sistema idrico tanto obsoleto da disperdere il 40 per 100 delle acque canalizzate. Ci sarebbe bisogno di un grande piano di lavori ma il cavaliere di Arcore preferisce vagheggiare l'inutile e pericoloso ponte sullo Stretto. Le proteste fioche, sono soltanto delle categorie volta a volta colpite. Il problema sembra non avere ingresso nelle nostre case.

 

 

Acqua: tra privatizzazioni e diritti / 2

2003, Anno Internazionale dell'acqua

di Enrico Turrini

 

Il 2003 é stato dichiarato dalle Nazioni Unite"anno internazionale dell'acqua". L'acqua assieme al sole sono le fonti della vita. Non a caso i primi luoghi abitati da esseri viventi furono i mari. Purtroppo i Paesi industrializzati,in particolare gli Stati Uniti -cuore del neo-liberismo, seguiti a ruota dall'Europa, sono i maggiori responsabili della distruzione delle risorse idriche. Perché? Le deforestazioni, le monocolture intensive e il consumo sconsiderato di combustibili fossili,opere delle multinazionali dei Paesi sopra menzionati, hanno portato a mutamenti climatici notevoli. Gli anni più caldi nella storia della metereologia sono concentrati nel ristretto periodo che va dal 1980 ad oggi,con conseguente riduzione della disponibilità di acqua. A questo si aggiunge l'inquinamento dell'acqua per la contaminazione dovuta ai rifiuti solidi industriali (2 milioni di tonnellate al giorno gettate nei fiumi e nei laghi).Ma il neo-liberismo non si ferma a questo. Con la sua tipica mentalità di potere cerca di appropriarsi delle risorse idrauliche che ancora rimangono,lasciando il Sud del Mondo in una situazione insostenibile,come é risultato per esempio evidente dal Forum Internazionale sull'acqua tenutosi nel marzo di quest'anno a Kyoto. Il conflitto iracheno (a parte le menzogne sempre più evidenti sulle armi di distruzione di massa) non é solo la guerra del petrolio (oro nero) ma anche la guerra dell'acqua (oro blu)come denunciato da Danielle Mitterand, essendo il Paese meridionale più ricco di acqua. Chi lo controlla ha in mano i rubinetti dell'intera area. Inoltre l'Unione Europea,con l'appoggio della Organizzazione Mondiale del Commercio, ha in programma in occasione della Conferenza Internazionale di Cancum, che si terrá a metà settembre di quest'anno, la liberalizzazione del servizio di fornitura di acqua potabile anche nei Paesi più poveri, a totale vantaggio delle multinazionali europee. Oggi l'11% della popolazione più ricca del pianeta consuma l'88% dell'acqua disponibile. Un uomo su quattro non ha acqua potabile e di conseguenza muoiono più di 2 milioni di persone all'anno (sopratutto bambini) nei Paesi del Sud. Continuando su questa strada si prevede che nel 2020 quattro miliardi di persone non avranno acqua potabile. Dunque, pur trovandosi nell'anno dedicato all'acqua, non arriva alcun segnale positivo dal mondo del neo-liberismo. Ma non é questa una ragione per rassegnarsi. Innanzitutto dobbiamo avere la dignità di reagire, mostrando la volontà di opporsi a un Mondo che invita allo spreco dei beni più vitali,in particolare dell'acqua,sostenendo tutte le iniziative che propongono un cambiamento di rotta. Ma é soprattutto importante l'impegno per una scelta opposta a quella che propone il neo-liberismo imperante, la scelta della sobrietà, conducendo una vita che non sfrutti quella di milioni di esseri umani che oggi vengono uccisi dalla nostra abbondanza. In questo contesto l'uso equilibrato dell'acqua é un aspetto fondamentale. Una scelta non facile per noi che viviamo nelle viscere del neo-liberismo. Per farcela dobbiamo avere l'umiltà di lasciarci aiutare da chi ha fatto questa scelta. Per esperienza diretta posso affermare che il popolo cubano, nella sua grande maggioranza, é un esempio da imitare. La vita sobria, dignitosa e serena che quel popolo, dai bambini agli anziani, conduce all'insegna della condivisione, nonostante la feroce aggressività del nostro mondo, é una chiara dimostrazione che la sobrietà é la scelta che permette un futuro al nostro Pianeta. (Enrico Turrini, esperto ed amico del popolo cubano)

 

 

Unicredit Banca

Finanziamenti al commercio di armi

 

La Banca Unicredit ha istituito un Comitato locale di Verona per "dare risposte alle attese della gente"; ne fanno parte 16 personalità provenienti dal mondo dell'imprenditoria, della cultura, delle istituzioni e degli enti locali. So di non avere alcun titolo in merito, tuttavia mi permetto di dare loro un consiglio. Secondo dati ufficiali, nel 2002 Unicredit ha finanziato il commercio internazionale di armi per una quota che corrisponde al 6,77 % sul totale degli importi autorizzati. Si tratta di commercio "legale" secondo la Legge, ma immorale secondo la coscienza di molti. Per questo ho interrotto il mio rapporto con la Banca. Penso che i membri del neo Comitato, almeno quelli di provenienza o formazione cattolica, dovrebbero, prima di iniziare il loro mandato, chiedere a Unicredit di cessare immediatamente tali finanziamenti. In caso contrario rifiutare l'incarico, per non collaborare con gli “spacciatori di morte”. (Mao Valpiana - Movimento Nonviolento - Verona)

 

 

EQUO&SOLIDALE


Roma
NIKE cacciata via dalle scuole. Zanotelli: "Vittoria della società civile"

a cura del Coordinamento Cambia lo Sponsor

 

Mercoledi' 9 Luglio 2003, il Coordinamento Cambia lo Sponsor (Cocs) e' intervenuto a Roma presso le scuole Piranesi di via Fabriano a Nuova Gordiani, S.Francesco di viale Ruspoli ad Acilia e presso la scuola di Largo Borghi a Prima Porta per cancellare gli ultimi loghi Nike presenti sui campetti donati esattamente un anno fa dalla multinazionale statunitense al Comune di Roma. L'intervento non ha provocato alcun danno alle strutture sportive ed e' consistito esclusivamente nella copertura dei loghi tramite bombolette spray. “Non un'operazione contro le scuole donatarie, con alcune delle quali abbiamo collaborato e collaboreremo in futuro per diffondere tra i ragazzi una cultura del rispetto dei lavoratori. E' un'azione di boicottaggio della Nike. Con questa azione dichiariamo conclusa con successo la campagna "Fuori la Nike dalla scuola", che in un anno ha raggiunto diversi risultati importanti”. Dei 20 campi donati dalla Nike, sono innanzitutto state lasciate al mittente le 11 "gabbie", contrastanti con qualsiasi idea accettabile di spirito sportivo e di gioco per bambini. I 9 campetti "normali" installati nelle scuole sono rimasti al loro posto e si e' solo provveduto alla copertura dei loghi. Cinque scuole li hanno coperti autonomamente, dietro invito del Comune su cui avevamo fatto pressione; un campo e stato smobilitato del tutto; nelle restanti tre scuole e' intervenuto oggi il Cocs. Con questa campagna abbiamo cercato di mettere ben in luce ciò che si nasconde dietro al logo, nel caso della Nike lo sfruttamento dei lavoratori impiegati nel sud del mondo, che percepiscono meno di due dollari al giorno e lavorano senza nessuna tutela sindacale, a fronte dei miliardi che vengono spesi per le pubblicità. Con questa campagna abbiamo anche e soprattutto voluto opporci all'ingresso degli sponsor privati nella scuola pubblica, un fenomeno che, se da noi e' appena agli inizi, e' già dilagato negli Stati Uniti, con effetti devastanti ad esempio sulla libertà di insegnamento. Basti pensare alle diffusissime clausole di "non denigrazione" che impediscono ad esempio alla tale Università che ha ricevuto i soldi dalla tale ditta farmaceutica di rivelare i risultati negativi di ricerche scientifiche sul medicinale che quella ditta commercia. Si tratta di una precisa strategia commerciale delle aziende che mira, anche in Italia, a raggiungere i giovani consumatori nelle scuole, ovvero nell'ultimo spazio ancora libero dalla pubblicità (dopo l'invasione dei mezzi pubblici e dei più bei monumenti delle nostre città), in cui i bambini passano la maggior parte del loro tempo ed in cui dovrebbero essere maggiormente tutelati. "Con questa campagna abbiamo inoltre realizzato un importante operazione di contaminazione politico-culturale sull'amministrazione locale. Da una situazione di partenza di scarsa attenzione su queste tematiche, oggi, sempre più spesso, il Comune di Roma rifiuta di lasciarsi coinvolgere in operazioni di immagine delle multinazionali sotto boicottaggio o comunque non "pulite". Da Eurochocolate 2003, con l'esclusione della Nestlé, ai campetti Nike, prima accettati e poi rifiutati, sta crescendo, anche grazie alla sensibilità di alcuni assessori o loro collaboratori, fino allo stesso sindaco Veltroni, la coscienza critica dell'amministrazione capitolina.

Ora il Comune si doti di una "Commissione Etica" di valutazione delle sponsorizzazioni
Riteniamo tuttavia che i tempi siano ormai maturi perché il Comune passi da una fase di impegno episodico, in cui si interviene su operazioni nate male per "limitare i danni", ad una fase di impegno stabile, che faccia veramente di Roma una Città Equa, esempio per gli altri enti locali e pungolo per le aziende che vogliano raccogliere la scommessa della "responsabilità sociale d'impresa". Per fare questo e' necessario che l'amministrazione capitolina si doti al più presto di una Commissione che individui i principi etici di cui si chiede il rispetto alle aziende che sponsorizzano eventi e lavori pubblici e che forniscono beni e servizi al Comune. Da parte sua, il Coordinamento Cambia lo Sponsor continuerà a lavorare perché questo avvenga e proseguirà nel suo impegno nello sviluppo di una coscienza del "consumo critico", anche al fianco dei bambini, con la partecipazione alla Global March Against Child Labour e con la proposta alle scuole romane di un percorso ludo-didattico su diritti dei bambini e lavoro minorile, che partirà ad ottobre e culminerà con un evento centrale a metà dicembre, in occasione della Festa dell'Altraeconomia organizzata in collaborazione con il Comune di Roma e con le altre associazioni impegnate nella costruzione di un altro mondo possibile.

Zanotelli: "Vittoria della societa' civile.

“Basta alla devastazione della formazione pubblica da parte delle multinazionali degli affari". Raggiunto telefonicamente a Verona nella sede della "sua" Nigrizia dalla notizia della positiva chiusura di una campagna che aveva sostenuto fin da principio, padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano per anni impegnato nella difesa dei poveri dell'Africa, ci rilasciato la seguente dichiarazione. "Mi congratulo con il Cocs e con il Comune di Roma per la positiva chiusura di questa vicenda. Ancora una volta mi interessa ribadire quanto sia necessario che la società civile sappia difendere i diritti dei lavoratori del Sud del mondo denunciando e contrastando le politiche di sfruttamento delle grandi multinazionali. Ma questa vicenda, come ha già detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni, fa emergere un altro aspetto fondamentale: l'importanza di difendere le scuole, i luoghi della formazione, dalla presenza dei privati, l'importanza di tutelarli a fronte di qualsiasi tipo di utilizzo a fine commerciale. E tutto ciò soprattutto in questo momento, in cui a Cancun e' in discussione il trattato del Gats sulla privatizzazione dei servizi come Sanità e Istruzione che, se passa, farà sì che la scuola diventi una merce al pari di tante altre. Di nuovo si conferma lo stretto legame fra lo sfruttamento dei popoli del Sud del mondo e le politiche di devastazione della formazione pubblica da parte delle multinazionali degli affari".
Riportiamo un brano dalla lettera consegnata da Zanotelli a Walter Veltroni lo scorso 14 dicembre in occasione della Festa dell'AltraEconomia a Roma". Ti chiedo: 1) di non offrire nell'anno venturo il patrocinio del Comune di Roma ad una manifestazione come Eurochocolate, vetrina per una multinazionale come la Nestlé che, non secondo me ma secondo l'Unicef, è corresponsabile ogni anno della morte di un milione e mezzo di bambini nei Paesi del Sud del mondo; di contribuire invece, in collaborazione all'Assessorato di Luigi Nieri, all'organizzazione di una manifestazione alternativa, sul modello di Equochocolate organizzata a Perugia qualche mese fa, in cui vengano messe al centro le questioni relative al mercato del cacao, immenso terreno di sfruttamento nell'Africa che hai potuto vedere e conoscere; 2) di non consentire alla Nike un'operazione di immagine, come quella dei campetti donati alle scuole romane, che la faccia vedere come benefattore dei bambini, quando invece nelle sue fabbriche si lavora e si vive ancora in condizioni drammatiche; 3) ti chiedo infine di assumere come Comune di Roma l'impegno preciso e formale di non accettare per attività sportive, educative e culturali, nonché per l'esecuzione di lavori pubblici nell'ambito del territorio comunale, la sponsorizzazione, la pubblicità e il contributo in denaro di multinazionali sotto boicottaggio, che non mostrano alcun reale interesse a modificare questo sistema di oppressione e che mirano solo a dare di sè un'immagine più accettabile. Te lo chiedo perché vinca la vita" (Fonte: http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=3657).

 

 

Interrograzione parlamentare

Valpiana (PRC): bloccata iniziativa della PLASMON  su latte di proseguimento

 

A seguito della segnalazione dell’On. Valpiana (interrogazione n. 4-04880), sulla violazione della tutela dell’allattamento al seno da parte della campagna pubblicitaria della Plasmon "100 di questi giorni", che prevedeva la fornitura completa di alimenti per i nati il 15 ottobre 2002, centenario della fondazione della ditta, il Ministro della Salute ha chiesto chiarimenti e predisposto affinché l’eventuale fornitura di latte di proseguimento avvenga solo dopo il sesto mese di vita, solo su parere del pediatra e solo dopo che sia stato sospeso l’allattamento al seno. "Sono particolarmente soddisfatta nel constatare come sia stato possibile, su segnalazione di alcune mamme che avevano visto questa scorretta campagna pubblicitaria su riviste specializzate, bloccare un’iniziativa che mirava a fare pubblicità ad alimenti per l’infanzia, non solo a scapito della salute dei bambini, ma anche delle norme di tutela previste"- ha dichiarato la Deputata Tiziana Valpiana " e proprio per questo ho provveduto a segnalare all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato questa campagna pubblicitaria non corretta e che rischiava di indurre alla sospensione dell’allattamento al seno". Per informazioni: pres_valpiana@camera.it

 

 

BUONAPPELLO


Italia-Cuba: prosegue l'iniziativa

Appello per la Marcia del Dissenso

«GRILLOnews» raccoglierà le firme fino al 31 luglio 2003

 

«Noi, cittadini italiani che non si sentono rappresentati dall’attuale Governo del Paese, un Governo pateticamente ubbidiente agli ordini provenienti dall’altro lato dell’Oceano, un Governo che smentisce la politica estera del nostro Paese consolidata dal dopo guerra in qua, rompendo relazioni storiche, un Governo autoritario e censorio rispetto al dissenso interno, noi, raccogliendo la sfida lanciata dai cittadini cubani, intendiamo portare in Italia la MARCIA DEL DISSENSO, quella marcia con cui a L’Avana, davanti alla nostra Ambasciata, si è data una risposta di popolo al tentativo arrogante e grossolano del Governo Berlusconi di “punire” e condizionare Cuba.

Cuba con sacrifici eroici e con il proprio sangue ampiamente versato si è guadagnata la potestà, riconosciuta dal Diritto Internazionale, di determinare in piena sovranità e senza ingerenze straniere il sistema economico, politico e sociale che più conviene al proprio popolo. Il Governo Berlusconi ha revocato: un credito di 17,5 milioni di euro destinati al miglioramento dei sistemi di irrigazione e produzione alimenti nelle province di Granma e L’Avana; un credito di 7,4 milioni di euro per la riabilitazione delle abitazioni di 500 famiglie e 2 scuole a L’Avana vecchia; una donazione di 400.000 euro per un Centro di Assistenza agli anziani ; una donazione di 6,8 milioni di euro, attraverso il PNUD (programma ONU), destinata ai servizi sociali (istruzione, sanità, assistenza ai minusvalidi e agli anziani); una donazione di 534.000 euro per un programma di collaborazione fra l’Università di Torvergata e l’Università de L’Avana. Questo è il modo con cui il Governo Berlusconi difende i diritti umani del popolo cubano! Dopo più di 40 anni di blocco statunitense, ora una Unione Europea, umiliata e asservita senza decenza agli imperativi del signor Bush, si aggrega al tentativo di strangolamento di un Paese libero, sovrano, generoso e rispettoso delle altrui sovranità. NOI VOGLIAMO ESSERE IL GRANELLO DI SABBIA NELLA GARROTA CON CUI SI VUOLE SOFFOCARE CUBA. LA TENEREZZA DEI POPOLI POTRA’ PIU’ DELLA CRUDELE MESCHINITA’ DEI GOVERNI. CUBA NON E’ SOLA. CHE LO SAPPIANO I GOVERNI DI QUEI PAESI CHE CREDONO DI POTER TORNARE ALLE POLITICHE SFACCIATAMENTE IMPERIALISTE E GUERRESCHE CHE I POPOLI HANNO GIA’ CANCELLATO DALLA STORIA. UN ATTACCO A CUBA E’ UN ATTACCO AI POPOLI DEL MONDO. SIAMO PRONTI A DIFENDERE CUBA COSI’ COME I CUBANI, CON TUTTI I MEZZI, SARANNO CAPACI DI DIFENDERLA».

 

ADESIONI: «GRILLOnews» aderisce all'appello inviatoci da Enrico Turrini, e si fa promotore dello stesso verso i lettori. Chi desidera aderire invii una e-mail a: grillonews@virgilio.it indicando il proprio nome, cognome e indirizzo di residenza. Le firme verranno raccolte fino al 31 luglio e poi trasmesse all'Associazione ASICUBA, referenti dell'iniziativa.

 

 

Amnesty International

Appello per i detenuti di Guantanamo Bay

 

La Sezione Italiana di Amnesty International ha lanciato un appello, indirizzato al presidente degli USA George W. Bush, affinché i sei detenuti di Guantanamo Bay per i quali è previsto l'avvio di un procedimento ai sensi dell'Ordine militare del 13 novembre 2001, siano sottoposti a procedure eque e in linea col diritto internazionale.
Moazzam Begg, Feroz Ali Abbasi, David Hicks e altri tre detenuti le cui generalità non sono state rese note, rischiano di essere processati di fronte a una commissione militare, che ha il potere di condannarli a morte senza il diritto di ricorrere in appello. Amnesty International ritiene che l'Ordine militare debba essere revocato immediatamente e che qualsiasi processo celebrato di fronte a una commissione militare violi gli standard internazionali in materia di diritti umani. Più di 650 persone, di 40 paesi diversi, sono detenute a Guantanamo Bay senza accusa né processo. Molte di esse si trovano da oltre un anno in condizioni che possono definirsi crudeli, inumane e degradanti. Non hanno accesso ad avvocati né alle famiglie, sono continuamente sottoposte a interrogatori e tenute in piccole celle anche per 24 ore al giorno. Alcune hanno più volte tentato il suicidio. L'appello di Amnesty International può essere sottoscritto on-line all'indirizzo www.amnesty.it/primopiano/usa_guantanamo_bay/

 

 

CINEMAECULTURE


Intervista a Kuma
«La luce circolante» dall'Estremo Oriente
 

a cura del Team De Falco-Marotta

 

Di per sé il Chiostro di San Francesco della Vigna, nei pressi dell’Arsenale, dove vi sono due originali installazioni “La Luce circolante”, un insieme di prismi di vetro e ferro dal peso di 200 Kg e  “La Campanella”, una scultura di metallo composta di lastre incise per una lunghezza di 100 metri dell’artista giapponese Kuma(Venezia 12 giugno- 2 novembre 2003), è un luogo sublime. Nel chiostro, dove tombe sacre ricordano uomini virtuosi dell’antichità, si respira un’aria di luoghi eterni ed immoti che danno pace all’animo. Lì, tra quelle mura, Kuma, maestro nipponico  di fama mondiale, eclettico, potentemente visionario, vitale e passionale nel suo rapporto con la materia, sempre poetico anche nei suoi esiti apparentemente più ingenui, ha innalzato una torre di luce. L’artista che ha un’avviata e famosa Factory nelle vicinanze di Tokyo, sembra, sebbene conosca i segreti più nascosti delle sofisticate tecnologie(Cfr. www.kuma-3.com), un nobile samurai. Ha realizzato manifesti, sculture in ferro, ha lavorato con Kitano (il regista giapponese che ha vinto il leone d’oro per il suo film “Fuochi d’artificio” alla Mostra di Venezia), è conosciutissimo a Monaco, Milano, New York, Pechino, in India…

Tra i suoi lavori più noti vi è Tree of Wind, installato nel Sahara nigeriano, a Tenerè, nel 1988 e Kuma Blue nel tempio Gangoji di Nara, riconosciuto dall’UNESCO come Sito patrimonio dell’umanità. Allegro e spiritoso, non lascia indifferenti per la sua forte personalità. Le sue risposte alle nostre domande, inducono a riflettere seriamente sul destino del mondo e di come si pone un artista di fronte ai tormenti del nostro tempo (immigrazione, interculturalità, globalizzazione, tolleranza…)

Com’è che tra i tanti posti bellissimi di Venezia, per le sue sculture ha scelto s. Francesco della Vigna?

Nel novembre scorso sono tornato a Venezia per vedere questo posto indicatomi dalla co- organizzazione Arte Communications. Il Chiostro era illuminato dalla luce limpida del cielo terso e fui ispirato come nel deserto del Sahara quando creai L’albero del Vento o in Mongolia con l’arrivo dell’inverno dal deserto del Gobi. In Giappone, poi, ho elaborato questo progetto, una torre di luce che ho montato con la sola forza dei muscoli , aiutandomi con rulli, leve, scale.

Ma dopo la Biennale 2003, che cosa ne farà di questa intrigante torre?

Se non ci saranno altre proposte, non avrò altro da fare che smontarla e riportarla nella mia Factory che è a circa un’ora da Tokyo, dove costruisco e creo le mie opere.

Come concilia la sua vita così movimentata, con la sua cultura (lo shinto) che è tutto un contemplare e vivere nella natura?

Essendo nato in Giappone, lo shintoismo è parte della mia formazione naturale, perché qualsiasi cosa: l’erba, i sassi, il cielo, il vento  esprimono un’idea di quello che è Dio (il Kami). Essendo poi un artista, riesco a connettere le ispirazioni che mi provengono dalla natura, con il mio agire molto frenetico e passionale. Non vedo un contrasto tra di loro, perché anche nella mia attività vi è poi una quiete che mi fa rientrare nella natura e nella naturalità delle cose.

Si dice che tutti i giapponesi oggi non fanno che correre dietro i soldi e al potere. E’ soddisfatto di quello che fa e di come si realizza?

Quando creo, la mia concentrazione è posta esclusivamente nell’opera che sto modellando: mi estraneo totalmente da quello che fa la gente o dai possibili risultati derivanti dalla mia creazione (cioè se sarà venduta o meno). Per me quest’aspetto non è primario, perché sto bene solamente quando forgio un’opera, però debbo dire che alla fine, mi viene da riflettere su cosa ne farò. Quindi, entra in gioco la parte più legata all’economia.

E’ più shintoista o buddhista?

Siccome sono giapponese, dentro di me vi sono entrambe le cose. Il buddhismo è più legato alla filosofia, mentre lo Shinto lo è alla natura, a quanto ci circonda. Il buddhismo, essendo più concettuale, risulta difficile alla struttura semplice dei miei compatrioti. L’essere umano è un invitato dalla vita e dovrà lasciare la “casa” in cui è stato ospitato, più bella, più pulita, più sicura di come l’ha trovata.

Lei, allora, condivide le lotte ecologiche?

Certamente. L’inquinamento ambientale, lo scempio e lo sfruttamento del nostro piccolissimo e sovrappopolato pianeta, si sono trasformati in una frenesia suicida, cui bisogna mettere fine.

E quelle per sentirsi Oneworld?

Mi considero un uomo senza confini: se c’è futuro o non futuro, non mi interessa. Appartengo al mondo, mi sento del mondo al di là delle persone presenti o delle religioni. Mi sento una parte del Tutto.

Inoltre, ciascuno di noi se è ospite della vita in un altro Paese, ne apprenderà gli usi, le credenze, le leggi e si adopererà, per quanto è possibile, di contribuire al suo benessere e al patrimonio culturale, mai dimenticando di salutarsi scambievolmente con simpatia, nel condiviso miracolo della vita.

 

 

SORRISIECEFFONI


La notte della Lega

Manuela Da la Pòcia in Progno

di Bepi De Marzi

 

(Badia Calavena - VR) Appena pochi metri più in là, il secco Progno di Illasi mostrava alla notte i sassi e gli sterpi della drammatica siccità che sta trasformando l'Italia in un paese tropicale. Le bionde Fade dei Covoli, seguendo l'avvertimento dei Basilischi, si erano nascoste nel bosco di Àissa Màissa, la regina del grande Altopiano di Lessinia. I Pistonieri dell'Abazia avrebbero accolto il Druido con i botti dell'eccitazione e della sottomissione, sparando trombinate, fingendo sforzi al sollevamento delle armi, enfatizzando inesistenti rinculi. "Tutti sanno che è una finzione, ma è bello crederci, è bello sognare", diceva estatico uno della nuova associazione paraleghista, "I Germani de l'Oroloio", che vuole la libertà di Selva di Progno. Nella Valle del Cimbrovenetopadano, sotto Giazza e il Rifugio Revolto, tra Bolca, San Bortolo delle Montagne e Campofontana a Levante, e Velo con Santissima Trinità e San Mauro di Saline a Ponente, a Badia Calavena, davanti a qualche centinaio di mezzi montanari incuriositi e a pochi pianuresi chiamati a liberare il Progno senza sapere da chi, il ministro Bossi, detto il Senatùr, il Druido che con le  sacre ampolle contribuisce a disseccare le sorgenti del Po, il sedicente cattolico difensore della fede, che vuole sparare cannonate ai disperati che arrivano dal mare, con la lingua a insalivare il microfono, com'è suo costume, e la voce ancor più catarrosa del solito, dopo una mezza giornata passata a ricattare Berlusconi, corso da Roma a Milano a leccargli i ricciolini sulla bassa fronte poligonale, ha spiegato che il Nord, vedi l'Italia Settentrionale, quella che Fini, proprio Fini, il vicepremier, e i divertiti giornali stranieri chiamano "L'inesistente Padania", deve essere liberato dagli illuministi.

Dietro a lui, sul palco, in piedi, drappeggiati di verde, splendidi nei riflessi muschiati del giorno ormai concluso, statuari, pettoruti, fieri, inflessibili e immusoniti come sempre, i  sottoposti, i capimanipolo, i complici adoranti, l'ingrugnito stato maggiore delle Grandi Riforme, il carnevale della secessione trasformata in devoluzione, poi cambiata in federalismo, diventato ora "aspettiamo che Berlusconi torni dal barbacù in Texas con Giorgio Cespuglio", detto anche Dordo Passaja, "e che faccia il gemellaggio della braciola e della luganega a settembre in Sardegna". Tra Gobbo, detto Libellula, il fintosindaco di Treviso, e Stefani, detto Folèr, il nemico dei turisti tedeschi, c'era anche lei, la nostra Manuela onnipresidente, ispirata da tempo dagli alti ideali della Lega pur se allevata in una benestante e rispettabile famiglia di liberali, perciò, stando alle elucubrazioni del Capo, la perfetta illuminista per educazione e cultura.

La notte del Progno rabbrividiva sotto le stelle al raffinato lessico celtico dei convenuti, con Grosso Folèr che annunciava, tra l'indifferenza dei montanari, le dimissioni da sottosegretario al turismo per incompatibilità all'eccesso di rutti stranieri, e il Gobbo-Libellula che poetava in versi sciolti sulla Razza Piave, la razza del suo caposindaco Gentilini, quello che vede clandestini minacciosi anche nelle bollicine del prosecco.

Ma l'emozione toccò il suo massimo quando sulle rive del Progno, allucinato di sassi rotolosi e ghiaie calcinate, serpeggiò la notizia che i paesi e le città della cosiddetta Padania avrebbero avuto finalmente e ufficialmente il diritto di apporre la scritta in lingua locale sotto il nome coloniale imposto dal Risorgimento, dagli illuministi e da Roma ladrona.

Uno di Porcara esclamò che finalmente si poteva dire Mas'ciarìa; quelli di Montecchia di Crosara esultarono all'idea di diventare Monte de la Cia. "Basta co' la zeta luminista" azzardò un padanocelto di Cazzano di Tramigna. "E Zevio?" sibilò uno della Bassa. I celoduri vicentini, inviati a reggere il peplo della Manuela e a fare da scorta consolatoria a Grosso Folèr, pensarono subito alla Grande Riforma: Chiuppano-Ciupan; Montecchio Maggiore-Montecio Prinsipae; Vicenza-Vicensa; Bassano-Basan, Rosà-Roxa; Arzignano-Ardegnan; Thiene-Tien, col sindaco da ribattezzare Snecón, insieme a quello di Vicenza da rivedere Ulvecón.

"Il Retrone, profanato da Legambiente, lo chiameremo Indrión", programmò subito un gruppetto di Creasso con Sovisso, "e la Manuela Dal Lago diventerà finalmente Da la Pòcia".

I Germani de l'Oroloio, riuniti subito all'osteria per festeggiare l'apparizione del Bossi in Progno contornato dalla verde aureola degli Apostoli, si sono chiesti cosa potesse essere l'Ambaradan, più volte citato dal ministro. "Magari è una città segreta della Padania...; oppure la filastrocca brianzola Ambaradan ciciàn cocàn...: lo domanderemo a Stefani, era, che parla in tedesco, era", conclusero. "L'è pòli glòto, era", disse uno che parlava il Cimbroscaligero. E nessuno ebbe il coraggio di domandare: "Sa èlo mai 'sto lumi nismo?".

(Per i non vicentini: Manuela è... Manuela Dal Lago, Presidente leghista della Provincia di Vicenza)

 

 

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