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PIANO dell’ OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2004/2005
PROGETTI:
ISTITUTO COMPRENSIVO N.1
Scuola dell’infanzia 1 SEZIONE Via Verga, 1 – tel 051569854 - fax 051566402
Scuole primarie FRANCO CESANA – 10 CLASSI Via Guardassoni, 1 – tel 0516141320 – 0514391668 fax 0516149263 e-mail franco.cesana@tim.it GIOVANNI XXIII – 6 CLASSI Via Leonardo da Vinci, 3 – tel e fax 051566402
GIORGIO MORANDI – 9 CLASSI Via del Beccaccino, 25 – tel 0516193104 – 0516192047 fax 0516192047
Scuola secondaria di primo grado DOZZA – 12 classi Via De Carolis, 23 – tel 051568484 - 0516193303 fax 051568585 e-mail ic_dozza@iperbole.bologna.it
UFFICIO DI SEGRETERIA – Via De Carolis, 23 – tel 051568484 - 0516193303 fax 051568585 e-mail bomm033003@istruzione.it orario di apertura al pubblico: lun. mart. merc. ven. 7.45 – 8.45 / 12 – 13.30 sab. 9 - 12 apertura pomeridiana: giov. 15 – 17.30
DIRIGENZA Via De Carolis, 23 Dirigente Scolastico: Dr. Giovanni Schiavone
Chi siamo?
L’Istituto Comprensivo n°1 è nato nel 1997 dall’unione di tre plessi di scuola primaria (Franco Cesana, Giovanni XXIII e Giorgio Morandi) ed uno di scuola secondaria di primo grado Giuseppe Dozza. Dall’anno scolastico 2004/2005 è stata istituita una scuola statale dell’infanzia che occupa parte del plesso Giovanni XXIII. La presenza per molti anni nella stessa istituzione scolastica favorisce un’azione didattica coordinata da parte dei docenti dell’intero ciclo scolastico dell’obbligo; permette inoltre alla scuola di essere punto di riferimento unitario per i genitori lungo il percorso di cambiamento e di evoluzione dei loro figli.
Dove siamo?
L’Istituto è situato in un quartiere urbano di periferia, la zona Barca del quartiere Reno, da cui proviene la maggior parte degli alunni iscritti. Tuttavia molti sono i ragazzi provenienti anche da zone limitrofe e non, per vari motivi di organizzazione familiare o lavorativa dei genitori.
Caratteristiche del contesto sociale, culturale ed economico
Il quartiere Reno, dove sono situate le quattro scuole dell’ I. C., presenta una realtà composita: popolazione immigrata nel dopoguerra dalle campagne circostanti e popolazione immigrata dal Meridione negli anni ’60. Attualmente numerose sono le assegnazioni di edilizia popolare a nuclei famigliari provenienti da varie zone italiane e non. In forte crescita l’edilizia a carattere cooperativo con nuovi insediamenti. Sono presenti gruppi di stranieri e sono in atto molti ricongiungimenti famigliari. Una realtà così composita offre agli utenti dell’istituto occasioni di arricchimento culturale e di integrazione. Composita è anche la realtà economica e sociale: nel quartiere vivono professionisti, commercianti ed operai; vi è una coesistenza di aspettative diversificate e, accanto a livelli culturali medi, permangono aree di svantaggio socio-culturale.
Rapporti dell’istituto con il territorio
Numerose sono le associazioni, gli enti pubblici e privati e i gruppi di volontariato che agiscono nell’ambito dell’extrascuola e che hanno una collaborazione positiva con la scuola.
q Istituti educativi
Scuole dell’infanzia comunali che operano in un’area in cui sono assenti scuole materne statali. Scuole dell’infanzia private Scuola primaria privata Istituto secondario superiore ITIS con cui si collabora con attività didattiche in comune con la scuola secondaria di 1° grado Centro territoriale di educazione permanente presso la scuola secondaria di 1° grado G. Dozza
q Gruppi educativi
Anni verdi: il gruppo, presente da sette anni, svolge attività formative, ricreative e socializzanti rivolte ai ragazzi della scuola secondaria di 1° grado; opera tre pomeriggi alla settimana, sotto la guida di educatori, con cui la scuola media Dozza effettua incontri periodici di verifica. A.P.E. : il gruppo, attivo dal settembre 1996, offre, dal lunedì al venerdì, ai ragazzi della scuola secondaria di 1° grado il servizio di mensa, aiuto nell’esecuzione dei compiti e attività ricreative e socializzanti nell’oratorio della Parrocchia della Beata Vergine Immacolata con educatori specifici, con cui la scuola Dozza effettua incontri periodici di verifica. Gruppo Bamby: il gruppo svolge attività pomeridiane di tipo socializzante con i bambini della scuola primaria fino alle ore 19 presso la scuola Cesana. Tappeto volante: il gruppo svolge attività pomeridiane con bambini e adolescenti della zona Santa Viola e ha proposto alla scuola secondaria di 1° grado Dozza progetti educativi in orario scolastico su tematiche trasversali, come il metodo di studio e lo stare bene insieme. SI: (Servizio Immigrati del Comune) collabora con la scuola per attività di laboratorio con alunni stranieri e attività di alfabetizzazione.
q Spazi per attività di tempo libero
Centro Polisportivo Barca: le polisportive utilizzano in orario extrascolastico le palestre delle scuole; dall’anno scolastico 1998/99 si sono realizzate attività di gioco sport in orario scolastico che hanno visto in compresenza istruttori delle polisportive ed i docenti delle classi. Biblioteche comunali: le biblioteche del quartiere e delle zone limitrofe offrono alle scuole percorsi di lettura e scrittura creativa concordati con gli insegnanti. Villa Serena: offre spazi di aggregazione, organizza corsi, mostre, spettacoli, attività rivolte soprattutto ai giovani. Centro fotografico: presso il Centro Civico collabora con la scuola per la documentazione fotografica di attività creative. Associazione culturale PocArt: presso il Centro Polisportivo offre spazi per studio della musica.
Spazi per attività di associazione
Centri sociali Barca, Santa Viola e Saffi: i centri propongono numerose attività con le scuole in un clima di confronto intergenerazionale. Spazio giovani: spazio di consulenza per adolescenti gestito da psicologi della ASL.
Altre collaborazioni
L’Istituto ha avviato collaborazioni attive con gli enti e le associazioni. La collaborazione tra il Dipartimento Minori del Distretto Borgo Reno dell’Azienda ASL della città di Bologna, le scuole dell’IC Dozza e le scuole dell’obbligo dei quartieri Borgo e Reno, nonché con i due quartieri Reno e Borgo Panigale rende possibile la realizzazione di laboratori in rete espressivi, creativi, artistico artigianali, volti all’integrazione di alunni disabili.
La collaborazione tra tutte le scuole dell’obbligo dei quartieri Borgo e Reno, con il coordinamento del Quartiere Reno, permette la realizzazione delle attività dello Spazio d’ascolto con una psicologa che ha colloqui individuali con ragazzi della scuola secondaria di 1° grado, su richiesta dei docenti o dei ragazzi, previa autorizzazione delle famiglie.
La collaborazione con le scuole secondarie di primo grado Galilei di Croce di Casalecchio e Volta del Comprensivo n° 14 di Bologna con la costituzione della rete in partnership con ECIPAR (ente di formazione) e PocArt (centro musicale del quartiere), consente la realizzazione del progetto sull’orientamento, mediante la socializzazione delle buone prassi didattiche e delle attività personalizzate, attuate con la Formazione professionale.
La collaborazione con il circolo Pavese permette la realizzazione del progetto Una radio nel baule.
La collaborazione con il progetto MEDIA del Comune (con due operatrici di laboratorio) permette la realizzazione di laboratori informatici.
Alla luce di quanto detto nella presentazione, risultano evidenti:
- la necessità di integrazione e coesione dell’utenza scolastica in relazione alla varia provenienza socio-culturale e territoriale, inclusi alunni stranieri o in situazione di svantaggio;
- la necessità di offrire attività pomeridiane (comprensive di mensa – di interscuola – pre/post scuola) per rispondere alle richieste delle famiglie (lavoro, difficoltà a trovare spazi per seguire i figli, desiderio di percorsi qualificati);
- la necessità di costruire una personalità capace di superare le insicurezze individuali e le difficoltà connesse alla società odierna.
Pertanto l’Istituto Comprensivo n.1 si impegna a:
· realizzare la continuità del processo educativo
· favorire l'interazione formativa con la famiglia
· promuovere potenzialità e creatività individuali
· favorire il successo formativo degli alunni, tenendo conto di stili e ritmi di apprendimento personali
· attuare interventi mirati alla prevenzione del disagio e all’integrazione
· valorizzare le differenze culturali
· valorizzare, le risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture in esso operanti
attraverso:
· la valorizzazione delle esperienze pregresse di ogni alunno · l’apprendimento di conoscenze ed abilità, tramite l'uso integrato dei diversi linguaggi, delle immagini, del corpo, delle parole · la maturazione dell’individuo con l’acquisizione di un metodo di lavoro basato su ideazione, progettazione, applicazione e valutazione · la partecipazione alla realizzazione di attività comuni, stimolando gli alunni al dialogo, al confronto interpersonale e all’accettazione dell’altro
per consentire a ciascuno di:
· acquisire consapevolezza e autonomia nei processi di apprendimento · acquisire competenze di utilizzazione e fruizione di linguaggi · utilizzare la creatività come atteggiamento per conoscere e interpretare se stessi e il mondo · costruire la propria identità rielaborando e socializzando esperienze · orientarsi nella complessità della propria realtà socio- culturale · saper operare scelte consapevoli · acquisire comportamenti finalizzati ad una convivenza democratica
RISORSE DELL’ISTITUTO
Risorse umane: docenti, operatori, educatori, collaboratori, tecnici e amministrativi
Risorse materiali - SCUOLA Dell’infanzia
Risorse materiali - SCUOLA Primaria Cesana
Risorse materiali - SCUOLA Primaria Giovanni XXII
Risorse materiali – Scuola primaria Morandi
Risorse materiali – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DOZZA
Scuola dell’infanzia
Plessi di Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado Dozza
Flessibilità del tempo scuola
L’orario scolastico è articolato in unità orarie di 54’: il recupero dei 6’ costituisce un serbatoio di unità orarie per la realizzazione di moduli plurisettimanali in compresenza e/o contemporaneità su progetti di laboratorio, recupero ed integrazione.
Discipline, contenuti ed attività
Le scelte di impostazione disciplinare all'interno dell'Istituto Comprensivo, fanno sostanzialmente riferimento al quadro normativo delle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Individualizzati, vincolanti per tutte le realtà scolastiche dell'obbligo. Tali traguardi riguardano soprattutto le competenze di cui impadronirsi, intese come nodo inestricabile di conoscenze, abilità, atteggiamenti, creatività. E’ prevista però anche una loro integrazione a livello locale (secondo l'impostazione già avviata dal processo di autonomia) che permette ad ogni scuola di operare scelte didattiche e formative rispondenti alle necessità della propria popolazione scolastica. In questa prospettiva il nostro Istituto ha già avviato da tempo un importante processo di adeguamento della propria struttura organizzativa e didattica in funzione delle caratteristiche e delle necessità della propria utenza. Nell'operare queste scelte il Collegio dei docenti ha tenuto presente alcuni punti chiave: · perseguire obiettivi che tengano conto delle effettive potenzialità e dei limiti cognitivi di bambini e ragazzi; · fornire schemi di riferimento che consentano un reale orientamento nella nostra cultura e nella complessità delle relazioni comunicative della nostra società; · individuare categorie di analisi, concetti e connessioni tra conoscenze da privilegiare per garantire una reale alfabetizzazione di base; · scegliere ed organizzare i contenuti per facilitare la rielaborazione culturale individuale ed autonoma.
Risulta evidente, da questa impostazione, la necessità condivisa di individuare ed insegnare i nuclei portanti di ogni disciplina, di identificare alcune competenze trasversali quali la capacità di osservazione, l'operatività, la valorizzazione della dimensione attiva, l'attenzione al conseguimento delle abilità fondamentali di studio, la capacità di imparare ad imparare. Si cerca di esplicitare la struttura di ogni disciplina, la relazione tra contenuti essenziali e abilità, il linguaggio specifico, le modalità di formazione di competenze specifiche e trasversali. Compresenza e contemporaneità degli insegnanti
Nella scuola dell’infanzia la contemporaneità delle insegnanti avviene nei momenti in cui è necessaria una maggior assistenza agli alunni per favorire l’acquisizione di autonomie personali.
La presenza contemporanea di due o più insegnanti nella stessa classe o in classi abbinate, derivante dall’attuazione di progetti specifici, sia nella scuola primaria che nella secondaria di 1° grado, può avere una doppia modalità:
§ CONTEMPORANEITA’: interventi didattici rivolti a gruppi di alunni operanti in ambienti diversi;
§ COMPRESENZA: interventi didattici rivolti al gruppo classe, attività di ricerca e/o di laboratorio, anche a carattere multidisciplinare.
Nelle ore di contemporaneità gli alunni vengono suddivisi in gruppi, con programmi di lavoro definiti, allo scopo di stimolare le potenzialità di ciascuno. La contemporaneità può essere eccezionalmente utilizzata per interventi che favoriscano l’integrazione scolastica di alunni con difficoltà di apprendimento (a causa di handicap, per motivi linguistici, ecc) e/o per gli obblighi istituzionali (Insegnamento Religione Cattolica – Attività Alternativa – Studio Assistito).
La compresenza di due o più insegnanti viene utilizzata soprattutto per raggiungere scopi precisi di innovazione, ricerca, sperimentazione definiti nella programmazione i cui Progetti sono allegati ai singoli Piani di lavoro.
L'uso delle compresenze e delle contemporaneità varia a seconda delle necessità di classe e del contesto organizzativo. Pertanto ogni gruppo docente redige, all'inizio di ogni anno scolastico, appositi progetti che vengono poi sottoposti all'esame e all'approvazione del Collegio Docenti. Accoglienza
Per facilitare l’inserimento dei nuovi alunni, le classi prime di ogni ordine di scuola dell’Istituto programmano, nel periodo iniziale di ogni anno scolastico, una fase di accoglienza basata su: § orari flessibili e/o ridotti; § contemporaneità dei docenti; § attività per gruppi.
Nella scuola secondaria di 1° grado i Docenti attuano l’accoglienza nelle classi prime con attività di conoscenza reciproca, dell’ambiente e dell’organizzazione. Nelle classi seconde e terze il lavoro delle prime due settimane di scuola consiste essenzialmente in attività di riepilogo degli argomenti svolti nell’anno precedente al fine di individuare la situazione di partenza di ogni singolo alunno. In corso d’anno vengono effettuati percorsi formativi comuni in classi appartenenti a ordini scolastici diversi: scuola dell’infanzia/primaria, primaria/secondaria 1° grado, secondaria 1° grado/secondaria 2° grado.
Rapporti scuola-famiglia· Modalità di comunicazione con i genitori nella scuola dell’infanzia
La comunicazione fra famiglia e insegnanti, nella scuola dell’infanzia, è uno degli elementi più importanti per il funzionamento della scuola stessa, quindi vengono sfruttati tutti i momenti utili per confrontarsi e trasmettersi informazioni. Oltre agli incontri previsti dal calendario scolastico (assemblee di sezione, colloqui individuali tre volte l’anno) le insegnanti hanno un rapporto quotidiano con le famiglie, sia la mattina, al momento dell’accoglienza dei bambini, sia il pomeriggio quando avviene il loro ritiro.
· Modalità di comunicazione con i genitori nella scuola primaria
Nella scuola primaria il rapporto diretto fra insegnanti e genitori è spesso, soprattutto nei primi anni, quotidiano, perché i genitori accompagnano e ritirano personalmente i loro figli. Lo strumento del diario, utilizzato fin dalla prima, consente un filo diretto fra scuola e famiglia. E’ indispensabile, per una buona crescita dei bambini, che insegnanti e genitori siano in perfetta sintonia educativa ed è quindi opportuno che si incontrino e si confrontino sovente. Le assemblee di classe si svolgono almeno tre volte nel corso dell’anno scolastico intercalate con due ricevimenti generali e due incontri per la consegna dei documenti di valutazione. Nel corso delle assemblee di classe viene illustrata dagli insegnanti la programmazione didattica, il funzionamento dei laboratori, si informa sulle opportunità offerte e sul calendario di visite guidate e di iniziative particolari. I genitori hanno la possibilità di chiedere chiarimenti sul lavoro che viene svolto e di conoscere il processo generale di apprendimento della classe. Durante i ricevimenti generali si effettuano colloqui individuali. E’ possibile parlare del processo di apprendimento di ogni singolo alunno, informare o essere informati di eventuali problemi nonché cercare insieme strategie per risolverli ciascuno secondo le proprie competenze e i propri compiti, ma nell’ottica della sintonia educativa. Tre volte l’anno si svolgono anche interclassi di plesso, cioè riunioni fra tutti gli insegnanti e tutti i genitori eletti come rappresentanti di classe. Nel corso di queste riunioni si prendono in esame iniziative che riguardano tutta la scuola come la necessità di dotarsi di particolari attrezzature, l’eventualità di partecipare a determinate iniziative o di organizzarne. Si discute anche di eventuali problemi del plesso. Nelle nostre scuole, molto buona è sempre stata la collaborazione fra genitori e insegnanti: i genitori sono spesso stati coinvolti in iniziative scolastiche di vario genere. Il coinvolgimento dei genitori, che costituisce un’esperienza di educazione permanente, come anche il rapporto tra scuola e territorio ,tende a divenire sempre più stretto e ricco di reciproci scambi. In occasione di particolari ricorrenze, si organizzano mostre di lavori effettuati dai bambini e feste con la collaborazione sia dei genitori che di operatori di vari enti del territorio (quartiere, centri sociali, società sportive…)
· Modalità di comunicazione con i genitori della scuola secondaria di 1° grado
La comunicazione con i genitori, passando dalla scuola primaria alla scuola secondaria di 1° grado, cambia: il rapporto diretto del genitore con l’insegnante diminuisce, mentre aumenta il rapporto mediato attraverso i figli; i genitori non si ritrovano più insieme ad accompagnare o a riprendere i figli nell’atrio della scuola, ma li lasciano uscire da casa da soli oppure li accompagnano in macchina al cancello; i ragazzi amano ritrovarsi insieme tra di loro davanti alla scuola e uscire in gruppo. Aumenta l’autonomia dei ragazzi, che hanno bisogno di un nuovo rapporto con gli adulti: hanno bisogno di fare da soli, di sperimentare, di sbagliare in prima persona ma anche di essere controllati alla fine del lavoro. La scuola richiede alle famiglie un aiuto per l’esecuzione dei compiti a casa: il “fare con” i figli, che poteva gratificare nei primi anni di apprendimento scolastico, diventa richiesta ai genitori di un controllo del lavoro svolto; tutto questo in una fase evolutiva in cui i ragazzi non amano essere controllati. Questi aspetti vanno considerati per capire le necessità della scuola e dei genitori e le reciproche difficoltà nel lavoro di accompagnamento dei ragazzi verso l’autonomia progressiva dagli adulti e per evitare l’incomprensione reciproca che giustifica l’abbandono dell’adolescente a se stesso. La nostra scuola utilizza le comunicazioni scritte sul diario con la richiesta formale della firma per verificare la presa di visione da parte dei genitori. Questa pratica abitua i ragazzi a confrontarsi con modalità di comunicazioni diverse, quelle formali, più rigide, e quelle informali, più veloci e incisive ma anche più ambigue. La conoscenza sugli apprendimenti individuali avviene in due incontri mattutini al mese con i singoli docenti su prenotazione e in due ricevimenti generali pomeridiani l’anno e durante la consegna delle schede effettuata dal coordinatore. Mentre diminuisce il rapporto diretto con gli insegnanti del proprio figlio, aumenta la richiesta di valutare cosa offre il servizio pubblico. La nostra scuola risponde a questa domanda, spesso fatta in modo contraddittorio, creando diversi momenti di comunicazione e incontri ufficiali in cui vengono riferite le scelte pedagogiche che la scuola ha deciso di fare: · un incontro all’inizio dell’anno scolastico dei genitori di ogni classe prima con tutti i docenti del consiglio di classe per conoscersi reciprocamente e conoscere le attività di accoglienza realizzate nei primi giorni di scuola; · assemblee con tutti i genitori in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe; · consigli di classe con i rappresentanti eletti dei genitori per la presentazione della programmazione del consiglio di classe; · un incontro di tutti i genitori delle classi terze medie con i docenti responsabili dell’orientamento per conoscere il percorso didattico sull’orientamento comune a tutte le classi; · incontri alla fine di ogni attività di laboratorio al sabato mattina, in cui gli alunni descrivono a tutti i genitori il tipo di attività condotta.
Il Dirigente Scolastico, dott. Giovanni Schiavone, riceve preferibilmente su appuntamento durante gli orari di apertura degli uffici o in altri da concordare.
La Collaboratrice con funzione di Vicario è ugualmente disponibile per colloqui, da concordare compatibilmente con l’orario di servizio sulle classi.
La Segreteria è aperta al pubblico nei seguenti orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle ore 7.45 alle ore 8.45 e dalle ore 12.00 alle 13.30 giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.30 sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Per esigenze particolari è possibile fissare un appuntamento in orari diversi. Nei giorni prefestivi, in cui non ci sia lezione, l’ufficio sarà chiuso, estate compresa.
Metodologia
· Relazionalità Gli insegnanti curano l'aspetto relazionale ponendosi nel ruolo di facilitatori del processo di crescita del bambino e del ragazzo, rispettandone i ritmi di sviluppo e rafforzandone l'autonomia soggettiva sul piano scolastico.
· Creatività Vengono potenziati e sviluppati gli aspetti individuali e creativi dei diversi stili di apprendimento, coinvolgendo in modo sinergico le funzioni motorie, cognitive e affettive.
· Abilità, competenze e apprendimenti Sul piano cognitivo si utilizzano le discipline come mediatori rispetto ai bisogni formativi e conoscitivi degli alunni.
· Diversità ed uguaglianza Sono utilizzate strategie e metodi differenziati per garantire opportunità sia ai bambini con difficoltà di apprendimento, che a quelli motivati ad imparare, tenendo conto dei diversi livelli nelle abilità di base e delle potenzialità individuali, senza differenza alcuna di genere, religione e provenienza.
Unitarietà
Il gruppo docente assicura la necessaria unitarierà dell’insegnamento e la sua organicità mediante la collaborazione tra gli insegnanti e l’attività di programmazione. L’instaurazione di un clima professionale positivo, fondato sulla collaborazione, il rispetto reciproco, la disponibilità appare una condizione importante per assicurare l’unitarietà. Il perseguimento degli obiettivi educativi e cognitivi delineati dal progetto d’Istituto conferisce unitarietà e coerenza agli interventi del gruppo docente, essendo tali obiettivi diretti agli stessi scopi pur attraverso differenti contenuti disciplinari e differenti stili d'insegnamento. Appare anche fondamentale che gli insegnanti contitolari nelle medesime classi individuino alcuni criteri, principi e atteggiamenti comuni cui attenersi. L’Istituto s’impegna ad attuare il necessario raccordo tra i diversi gradi dell'istruzione, attraversoi incontri tra gli insegnanti dei vari livelli di scuola (infanzia, primaria e secondaria di 1° e 2° grado) per l’elaborazione di attività progettuali comuni. A partire dal corrente anno scolastico si prevede la compilazione del Portfolio delle competenze di ciascun alunno che, a partire dal primo anno della scuola dell’infanzia, lo accompagnerà per tutto il percorso scolastico.
Strategie
Nella scelta delle strategie educative si terranno presenti i seguenti criteri metodologici:
· utilizzo dello strumento della programmazione con verifiche collegiali puntuali e frequenti; · flessibilità della programmazione stessa per realizzare interventi compensativi e/o integrativi; · utilizzo funzionale delle compresenze e contemporaneità; · applicazione del metodo della ricerca (scuola come laboratorio); · stimolo costante e diffuso all’operatività; · educazione allo studio individuale; · coinvolgimento collaborativo e responsabile dei genitori e di altri eventuali soggetti educativi per condividere e realizzare gli obiettivi prefissati.
La scelta di avvalersi di strategie diversificate in alternanza alla lezione frontale (lavoro di gruppo, utilizzo di sussidi didattici di vario tipo, attività laboratoriali, lezioni presso aule didattiche decentrate, visite guidate e viaggi d’istruzione, scambio culturale con la Francia…) è motivata dall’esigenza di tenere presenti, negli alunni: · le diverse matrici cognitive · i diversi stili di apprendimento · la progressiva acquisizione dell’autonomia personale e scolastica · la necessità di personalizzazione per il potenziamento, il consolidamento e il recupero
Utilizzare diverse strategie consente agli alunni di fruire di maggiori opportunità di esperienze formative, adeguate alle reali potenzialità di ciascuno, di acquisire capacità di valutazione, autovalutazione e riflessione continua sul proprio percorso e sulle proprie inclinazioni e potenzialità.
Verifica e valutazione
La valutazione degli alunni è intesa come momento fondamentale per la didattica, in quanto permette agli insegnanti di conoscere con sufficiente precisione la situazione del percorso di apprendimento di ciascuno e di adeguare di conseguenza le proprie scelte e la propria impostazione di lavoro. Ha valore formativo in quanto cerca di definire i progressi dell’alunno rispetto ai livelli di partenza. Non riguarda solo gli aspetti cognitivi, ma anche il processo di maturazione della personalità e contribuisce a sviluppare, in senso realistico e critico, la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. Il profilo globale conclusivo, oltre a seguire la traccia concordata collegialmente, contiene il “consiglio orientativo” formulato dagli insegnanti. Avviene in momenti diversi e con strumenti diversi.
Dal punto di vista temporale, i momenti fondamentali sono: § in fase iniziale con prove d’ingresso e momenti di osservazione; § in fase intermedia come momento di verifica della situazione di apprendimento raggiunta; § in fase finale come verifica sommativa dell’intero percorso formativo.
Dal punto di vista operativo, le prove possono essere non strutturate o strutturate: ü non strutturate: · colloqui, discussioni e assemblee, esposizioni orali; · osservazioni quotidiane. ü strutturate: · questionari ( a scelta multipla, vero e falso, aperti,…); · realizzazione di schemi e grafici; · prove specifiche sui metodi disciplinari (uso di carte geografiche, di fonti, di esperimenti scientifici…); · osservazioni sistematiche. Per gli alunni in difficoltà, vengono predisposti contratti personalizzati, i cui risultati saranno registrati nella scheda di valutazione. I dati raccolti attraverso le prove vengono rielaborati in griglie predisposte dagli insegnanti, secondo indicatori qualitativi e quantitativi. Gli alunni e i genitori vengono coinvolti nel processo di valutazione mediante la conoscenza degli obiettivi che vengono di volta in volta verificati e dei risultati delle prove. L’anno scolastico viene diviso in quadrimestri, al fine di avere tempi più lunghi per la valutazione degli alunni. Gli scrutini vengono effettuati dopo il termine delle lezioni di ogni quadrimestre.
Progetti di arricchimento dell’offerta formativa(le schede di tutti i progetti sono consultabili presso l’Ufficio del Dirigente)
SULLA BASE DELLA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE E INTERCLASSE L’ISTITUTO SI AVVALE DELLA COLLABORAZIONE DELLE SEGUENTI ISTITUZIONI
Teatro S. Martino Teatro Casa delle Culture Teatro Comunale di Casalecchio di Reno (Bo) Teatro Testoni Teatro Comunale di Bologna Teatro Arena del Sole Teatro Fossolo ( Palchetto Stage) La testa per pensare – Centro di educazione ai consumi Alcune sale cinematografiche cittadine Cineteca comunale A.D.D. Museo di Paleontologia A.D.D. Museo di Zoologia A.D.D. Museo di Fisica A.D.D. Museo di Mineralogia A.D.D. Il Planetario Planetario/Osservatorio – S. Giovanni in Persiceto (Bo) A.D.D. Dipartimento di chimica Museo didattico-scientifico “L. Bombicci” A.D.D. Museo Civico Archeologico A.D.D. Museo di Antropologia A.D.D. Museo del Patrimonio Industriale “Aldini Valeriani” A.D.D. Museo del Risorgimento A.D.D. Museo Civico Medioevale Passamano per S. Luca A.D.D. Museo d’Arte Industriale “Davia Bargellini” A.D.D. Galleria d’Arte Moderna A.D.D. Museo”Morandi” Museo Millevoci Millesuoni A.D.D. Collezioni comunali d’arte A.D.D. Pinacoteca Nazionale Ufficio scambi culturali del Comune di Bologna Centro Civico Reno Centri sociali dei quartieri Reno e Saffi Librerie e biblioteche cittadine Sala Borsa A.D.D. Orto botanico Parco Fondazione “Villa Ghigi” Potabilizzatore Val di Setta Centro Sportivo “Barca” Palasport Stadio Dall’Ara
Per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado, nel periodo dicembre-gennaio, si effettuano visite guidate e stage di orientamento presso Istituti Superiori del territorio, organizzate per intere classi o per gruppi di alunni a classi aperte.
Nell’ottica della flessibilità della programmazione e dell’apertura all’innovazione, i Consigli di Classe e di Interclasse si riservano di esaminare eventuali nuove proposte presentate nel corso dell’anno da Enti culturali del territorio, in stretta attinenza con i percorsi didattici e le finalità formative che l’istituto intende promuovere.
VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PIANO
Il piano dell’offerta formativa non deve essere inteso come documento definitivo, non modificabile, ma è strumento di reale identificazione delle scelte operative dell’istituto. E’ quindi caratterizzato da flessibilità e graduale adeguamento, in relazione a verifiche, a modificazioni delle situazioni ambientali: utenza e territorio, a nuove risorse, a nuove scelte curricolari.
Modalità di verifica
Si ritiene necessaria una verifica annuale almeno nella fase iniziale, per ciò che concerne l’organizzazione didattica e laboratoriale (progetti), le collaborazioni con il territorio, (rapporti territorio - scuola), le scelte educative, le modalità di comunicazione e le scelte organizzative.
La verifica e la valutazione del POF si avvarranno di strumenti differenziati, strutturati e non, quali:
· discussioni e relazioni collegiali per ciò che riguarda tutti gli aspetti evidenziati; · confronti tra insegnanti e genitori per ciò che riguarda l’attivazione e l’andamento di laboratori, le modalità di comunicazione e le scelte organizzative; · dibattiti tematici e riunioni su singole attività operative e laboratoriali; · confronto tra insegnanti dei diversi plessi e dei diversi livelli dell’I.C. su efficacia ed efficienza dei percorsi didattici avviati; · tabelle di gradimento e questionari, rivolti agli alunni su attività di laboratorio frequentate, agli insegnanti sulle scelte organizzative e sul coinvolgimento professionale, ai genitori sulle modalità comunicative e organizzative.
Indicatori per la verifica dell’efficacia delle attività del piano
Si prevede di elaborare in gruppi di ricerca e nelle riunioni di gestione dell’istituto strumenti strutturati, attraverso indicatori e standard e altro per i diversi aspetti da verificare, in fase di aggiornamento ed adeguamento del POF.
SCELTE GESTIONALI
ORGANI COLLEGIALI
segue ORGANI COLLEGIALI
STAFF ORGANIZZATIVO E DI PROGETTAZIONE
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Il Piano per la formazione in servizio degli insegnanti e del personale ATA comprende:
Ø Corsi organizzati autonomamente o in rete con altre scuole utilizzando i finanziamenti destinati alla formazione. Ø Corsi organizzati da reti di scuole per il personale ATA Ø Adesione a corsi organizzati dall’Amministrazione scolastica o da altri Enti su opzione individuale In sintonia con le scelte alla base del POF e considerate le necessità individuate dal Collegio dei Docenti, le iniziative di formazione organizzate dall’istituto riguarderanno:
Ø Formazione alla riforma : 27 docenti per area generale 16 docenti per informatica 11 docenti per inglese
Ø Educazione al disegno : 11 docenti dell’Istituto Comprensivo 1 6 docenti di altre scuole
Ø Formazione personale amministrativo
Ø Corsi per la formazione delle <<figure sensibili>> componenti delle squadre antincendio e primo soccorso
Ø Formazione specifica sulla Privacy.
E’ in oltre prevista la partecipazione di un piccolo gruppo di docenti a un corso per la sperimentazione di una trasmissione radio in Web.
FINALITA’
Acquisire competenze per sperimentare le potenzialità educative e didattiche della realizzazione con gli alunni di “una radio Web”
L’organizzazione funzionale e amministrativa dei corsi è mirata al consolidamento della rete di scuole del territorio che oltre ad un proficuo scambio fra i docenti delle diverse realtà consente un’offerta più ampia e la ripartizione delle spese fra gli istituti interessati.
SICUREZZA
Il piano per la sicurezza dell’istituto prevede: 1. attività didattiche di sensibilizzazione degli alunni per la prevenzione in modo da ridurre i rischi 1. attività di sensibilizzazione sui comportamenti da assumere in caso di rischio 2. il piano di evacuazione con esercitazioni 3. la relazione di valutazione dei rischi. L’utilità dell’intervento poggia sul presupposto che siano individuati gli accorgimenti sul piano psico-pedagogico e i riferimenti tecnico-logistici indispensabili a contenere, nel grado più elevato possibile, l’ansia dell’imprevisto e le reazioni provocate dal panico. Il panico ha due spontanee manifestazioni che , se incontrollate, costituiscono di per sé elemento grave di turbativa e di pericolo: - istinto di coinvolgere gli altri nell’ansia generale da cui derivano le invocazioni di aiuto, il clamore, le grida, gli atti di disperazione - istinto alla fuga, in cui predomina l’autodifesa, con tentativo di esclusione, anche violenta, degli altri, con spinte, corse in avanti e l’affermazione dei posti conquistati verso la salvezza. Contemporaneamente possono diminuire alcune capacità fondamentali per la sopravvivenza, quali l’attenzione, la capacità del corpo di rispondere ai comandi del cervello e la facoltà di ragionamento. Il piano di evacuazione, con il percorso di preparazione necessario a realizzarlo, può ricondurre nella sfera della razionalità tali manifestazioni, consentendo di: - stimolare la fiducia in se stessi al fine di superare un pericolo; - indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti atti ad evitare confusione e sbandamento; - dare una risposta ottimale all’emozionalità irrazionale ed ai fenomeni di eccitazione collettiva. Tutti gli alunni partecipano ad almeno due prove annuali di evacuazione, finalizzate alla gestione delle paure ed al controllo del panico. Nell’Istituto inoltre i docenti delineano ogni anno, per la/le proprie classe/i, un percorso sui temi della sicurezza, da sviluppare con gli alunni, finalizzato ad evitare incidenti, attraverso una corretta e puntuale informazione. In particolare gli alunni sono guidati ( con giochi, simulazioni ) alla scoperta dei diversi rischi presenti quotidianamente nelle case, sulla strada, nelle situazioni di vita collettiva, dove un incidente di modeste proporzioni può determinare effetti disastrosi a causa della paura e del panico. I referenti della sicurezza con il dirigente scolastico stendono e aggiornano annualmente la relazione dei rischi che indica le richieste di modifiche strutturali da fare all’ente proprietario e le modalità di gestione che permettono di ridurre i rischi della vita scolastica. La relazione, disponibile per ogni adulto che ne faccia richiesta, è affissa nella bacheca della sicurezza, presente in ogni plesso
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Ultimo aggiornamento: 17-04-05