"Non e' morto cio' che in eterno puo' attendere
ma con il volgere dei millenni anche la morte puo' morire."
(H.P. Lovecraft)

"...quando una notte attraverso lo spazio curvo sentì l'invitante flauto degli abissi aldilà."
(H.P. Lovecraft, Fungi From Yuggoth, XXXII)

"Una tetra mezzanotte,
mentre debole e stanco meditavo su strani volumi d'un sapere dimenticato,
mentre il capo reclino quasi cominciavo a sonnecchiare, d'improvviso sentii bussare,
bussare alla mia porta...
"
(E.A. Poe)

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L'origine del mito dei Vampiri si perde nella notte dei tempi; l'Illuminismo li crede dimenticati per sempre; l'Inghilterra Vittoriana s'illude di poterli sconfiggere. E invece il loro fascino non è ancora tramontato. Tutt'altro...

Sette religiose, gruppi di giovani, uomini e donne "comuni". E poi cinema, letteratura, magazine, fumetti, musica, Web. Dagli anni '80, tutti sembrano aver riscoperto il mondo dei cosiddetti "non Morti". In Romania, in coda ai congressi della Transylvanian Society of Dracula, un'agenzia di viaggi specializzata, organizza Tour alla scoperta del perfido conte Dracula. Anne Rice, la madre del vampiro Lestat, portato sul grande schermo da Tom Cruise, vende milioni di copie dei suoi romanzi in tutto il mondo. Colpiti dal contagio vampirico, giovani di New York si riuniscono nel Vampire Clan di Father Sebastian, un odontotecnico di Manhattan che allunga loro i canini fino a farli diventare delle zanne... E uomini in giacca e cravatta, rassicuranti come i nostri vicini di casa, dichiarano di aver bisogno, ogni tanto, di bere un po' di sangue. Umano, preferibilmente. Ed è tutto vero...

La spiegazione di questo rinnovato interesse è nel nostro passato più remoto, nei bisogni e nelle paure ataviche dell'uomo…
Dall'America al Vietnam, dall'Irlanda alla Malesia, dall'Africa all'Europa orientale, dalla Grecia alla Polinesia. Quasi non esistono luogo e tempo in cui il Vampiro non sia presente. Secondo le leggende talmudiche, Lilith, la prima moglie di Adamo, è trasformata in uno spettro notturno per essersi rifiutata di sottostare ai voleri del marito; tra i Babilonesi c'è Lilitu; gli Assiri hanno l'Ekimmu e, nell'antica Grecia, Lamia si scaglia sui bambini per berne tutto il sangue. Per i romani, le strigi non sono solamente streghe, ma crudeli uccelli notturni assetati del sangue dei neonati. E quale civiltà, poi, non ha praticato rituali con offerte di sangue? Gli Aztechi fecondano la terra donando agli dei quello di una giovane vittima; nella mitologia greca, il sangue sacrificale è un elisir di giovinezza.
Il sangue è simbolo di forza vitale e perderlo costituisce un pericolo mortale. Il vampiro, colui che se ne nutre, colui che trae vita dalla nostra morte, è simbolo del rapporto tra il mondo terreno e l'al di là. È il desiderio inconfessato dell'immortalità. Peccaminoso e, per questo, relegato nel regno del male.

Storia, antropologia e psicologia hanno offerto le proprie interpretazioni del "Fenomeno Vampiri". Ma non è mancata una lettura di carattere scientifico.

:: F O C U S ::

E se i vampiri fossero semplicemente persone allergiche alle proteine dei cibi? Secondo lo studioso americano Thomas McDevitt, questi soggetti, pallidi e magri, per assumere le proteine necessarie avrebbero bisogno di bere sangue, e i loro ritmi metabolici li costringerebbero a dormire di giorno e restare svegli la notte.
Nel 1985, invece, al Convegno annuale dell'Associazione Americana per il Progresso della Scienza, il canadese David Dolphin identifica i Vampiri con persone affette da una malattia genetica chiamata "Porfirìa", che non consente di sintetizzare in modo corretto il pigmento rosso del sangue, o eme. Il disturbo provoca una forte sensibilità alla luce e lesioni della pelle. Labbra e gengive si ritirano, mostrando denti che appaiono particolarmente sporgenti. In passato non esistevano terapie, e il malato non poteva far altro che assumere grandi quantità di sangue che consentissero a parte dell'eme di entrare in circolo.
E la paura dei Vampiri per l'aglio? La scienza ha risposto anche a questo quesito. Esistono farmaci in grado di distruggere alcuni enzimi del fegato che contengono eme. Ebbene, nella composizione di questi farmaci c'è una sostanza chimica presente anche nell'aglio.

Ma le gesta dei Vampiri appartengono anche alla storia del crimine. La polizia e la giustizia hanno dovuto occuparsi dei "Bevitori di Sangue"…
Risale al 1871 il primo processo ad un serial killer che ha agito secondo le modalità dei vampiri. È Eusebius Pieydagnelle, garzone presso un macellaio. Un anno dopo è condannato all'ergastolo Vincenzo Verzeni. Ha 23 anni e ha ucciso due donne solo per succhiarne il sangue. Di lui si occupa anche Cesare Lombroso. Ma il caso più noto è quello di Peter Kurten. Le sue gesta hanno ispirato il celebre film "M" di Fritz Lang, interpretato da Peter Lorre. Dai 13 ai 43 anni, Kurten commette cinque omicidi. Ma è dal 1925 che l'assassino comincia ad agire come un Vampiro. Dopo un periodo di relativa tranquillità - durante il quale si è costruito una vita rispettabile, addirittura sposandosi - resta profondamente impressionato dalla visione di un tramonto rosso sangue. Da quelmomento, armato di un'ascia e di una serie di coltelli, la notte si aggira per le strade di Dusseldorf alla ricerca di vittime cui succhiare il sangue. La città è preda del terrore. La polizia interroga 900.000 tra sospetti e testimoni, seguendo ben 2.561 piste diverse. Stretto dalla maglia delle indagini, Kurten si sente perduto e chiede alla moglie di denunciarlo. Così potrà incassare la taglia che pende sulla sua testa.

Peter Kurten fu condannato a morte e ghigliottinato il 2 luglio 1931. Ma, purtroppo, non è stato l'ultimo assassino a commettere delitti come fosse un Vampiro. Nel 1998, negli Stati Uniti, Rod Ferrel, un ragazzo di 17 anni a capo di una setta di "Bevitori di Sangue", si è macchiato di un crimine orrendo che gli è costato la condanna a morte.

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