Tra l'aquila e il leone

Gruppo di Ricerca Storica Milleseicentosei

CINTELLO Sul Lemene Villam de Tileo

INDICE Presentazione Introduzione Le fonti I toponimi

Abbbreviazioni

Contributi di storia e cultura locale

Bibliografia

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PREFAZIONE

Un blocco di pietra inserito in un vecchio muro, un sasso che il tempo ha reso liscio e levigato tanto da rendere quasi illeggibile il piccolo leone grossolanamente scolpito entro un cartiglio circolare sormontato da una data: 1606. Quanto descritto è quello che rimane di un antico cippo confinario che gli agrimensori della Serenissima Repubblica Veneta usarono per delimitare i terreni d'uso collettivo delle comunità rurali della terraferma ed è murato entro una piccola nicchia in una vecchia casa di via Cintello a Teglio. La tradizione di famiglia lo vuole lì da tempi immemorabili, oggetto non solo di curiosità e mistero per tutte le generazioni che lì si sono succedute ma anche di profondo rispetto per un passato di cui si era persa la memoria, un innato riguardo che ha fatto sì che la pietra non venisse coperta da uno strato di malta ogniqualvolta la casa subiva dei lavori di restauro. Quando, nel 1996, abbiamo deciso di regolarizzare le periodiche chiacchierate riunendoci in un gruppo di ricerca, abbiamo subito pensato al cippo confinario come simbolo e nome per un sodalizio come il nostro, indirizzato alla scoperta e valorizzazione storica, archeologica ed archivistica del territorio di Teglio e delle comunità rurali che ne fanno parte. Proprio il leone, personificazione del lungo dominio veneziano, insieme all' aquila, che sta a ricordare la friulanità delle nostre genti, sono stati assunti quali testimoni per il titolo del presente quaderno di storia locale, che raccoglie i risultati del nostro primo biennio di ricerche, con una formula strutturale che prevede la sua divisione in due parti distinte: uno studio di carattere monografico dedicato alla toponomastica di Teglio e Cintello ed un'appendice che raccoglie brevi saggi di storia e cultura locale. La finalità primaria del libro è quella di rendere accessibile a tutti, pur mantenendo una rigida struttura scientifica, la lettura di un gran numero di toponimi scoperti, da quelli che tuttora indicano terreni o strade a quelli che, per il gran lasso di tempo trascorso, tutti hanno ormai dimenticato. Nei brevi saggi finali abbiamo poi analizzato alcuni particolari aspetti storici del nostro comune: essi comprendono un saggio di topografia archeologica inerente le antiche vie romane che attraversavano il territorio di Teglio e Cintello, un'analisi sulla chiesa pievanale di San Giorgio, quando essa sorgeva nel sito dell'attuale cimitero, ed un quadro economico dei nostri paesi a cavallo tra il XVIII e XIX secolo. Nella speranza di aver dato un sia pur minimo contributo alla riscoperta storica del passato in cui furono gettate le fondamenta per il vivere presente, ci auguriamo di poter proseguire la nostra attività di ricerca per far luce sempre più a fondo sulle nostre origini, delle quali poter andare fieri.

Gruppo 1606