Aiguille de Rochefort

4001 m

	Cresta ovest ("Cresta di Rochefort") L'Aiguille de Rochefort è la vetta più bella e frequentata della lunga e splendida cresta di Rochefort, che unisce il Dente del Gigante alle Grandes Jorasses. La salita lungo la cresta ovest è una bellissima via su una tra le più classiche ed eleganti creste di neve dell'arco alpino: percorso altamente panoramico, sempre aereo e per lunghi tratti affilato ed esposto, presenta uno sviluppo prevalentemente su terreno innevato, anche se l'edificio sommitale si supera con una breve scalata non difficile ma su roccia poco solida. Itinerario molto frequentato di difficoltà non eccessive, ma dalle caratteristiche tecniche tipiche delle ascensioni di neve in quota: passaggi affilati ed aerei, ripidi (a volte ghiacciati) e insidiosi per la presenza di cornici. Se il tempo è bello e la cresta ben tracciata, l'elevata ferquentazione della via può creare qualche problema di incrocio, specie nei punti più aerei. Sarà imperativo prestare la dovuta attenzione alle molte cornici presenti, specie al ritorno e con temperature elevate. Difficoltà: AD- ( I / 50° ) Dislivello: 750m Tempo: 3h30-5h30

Dal rifugio Torino (3375 m, raggiungibile in funivia da Courmayeur) si attraversa il plateau del Colle del Gigante, ci si porta alla base delle Aiguilles Marbrées (da aggirare sulla sinistra) e si risale quindi il ghiacciaio in direzione del dente; punto di riferimento l’evidente canalino nevoso che incide la bastionata rocciosa sottostante la Gengiva. Ci si porta sulla cresta superiore di questo contrafforte roccioso risalendo direttamente il canalino nevoso (45°) oppure tenendosi sulle facili roccette della sua sponda sinistra. Da questa cresta secondaria si segue un sistema non difficile, a tratti delicato, di canalini e roccette rotte miste a neve, obliquando verso destra fino a raggiungere la cresta principale e la base di un gran gendarme, che deve essere aggirato sulla destra. Si segue quindi la cresta di rocce miste a neve con alcune logiche deviazioni fino a raggiungere la conca nevosa della Gengiva, alla base della parete sud del Dente del Gigante. [2h-2h30]

Si prosegue ora lungo il filo di cresta fino quasi all'anticima (3933 m); si aggira la punta sulla sinistra oppure la si attraversa; alcuni chiodi e dei cordini di calata permettono di aggirare la punta senza problemi: ci si può assicurare per discendere una decina di metri di ripido pendio spesso ghiacciato (50°) per continuare poi l'aggiramento traversando su neve più comoda. Riguadagnato il filo nevoso della cresta, qui particolarmente affilata, si prosegue superando un breve passaggio in roccia. Si aggira quindi sulla sinistra uno spuntone roccioso, abbastanza esposto, per riportarsi subito dopo in direzione della cresta attraverso un breve canalino. Per cresta si raggiunge la base delle rocce dell'edificio sommitale dell'Aiguille de Rochefort. Si traversa subito un po' verso destra e si risale per facili cenge fino ad un evidente canale-diedro, non molto marcato; lo si risale per rocce sovrapposte non difficili (II) ma che richiedono un minimo d'attenzione, sino a raggiungere un buon punto di sosta. Da qui occorre traversare a sinistra, entrando in un canale spesso nevoso che, salendo dapprima leggermente verso destra e poi più direttamente, conduce fino in vetta. [1h30-3h]

In discesa si può seguire la via di salita (si effettua eventualmente una doppia dal punto di sosta al termine del canale-diedro) oppure si può continuare con la traversata in direzione delle Grandes Jorasses: classicissima è la traversata della cresta di Rochefort fino al Dome (vedi Dome de Rochefort); è possibile poi compiere l'intera traversata fino alle Grandes Jorasses, concatenandone la cresta ovest alla cresta di Rochefort in una bellissima integrale, grande salita di misto lunga e non facile (tratti di IV; vedi Grandes Jorasses).