I RISCHI IN ITALIA: NORME DI COMPORTAMENTO

 

 

 

 

Se si vive in zone soggette a fenomeni sismici occorre adottare alcuni comportamenti che saranno utili in caso di emergenza e per la salvaguardia della propria incolumità.

Una casa costruita o ristrutturata in modo antisismico può salvare la vita, ma è comunque importante sapere cosa fare nei pochi istanti in cui il terremoto è in atto.

Cerca riparo

nel vano di una porta in un muro maestro o sotto una trave di cemento armato. Se rimani al centro della stanza potresti essere ferito dal crollo del solaio o dalla caduta dei vetri o altri oggetti

Non precipitarti fuori

per le scale e non usare ascensori. In strada potresti essere colpito da vasi, tegole e da altri materiali che cadono dagli edifici. Se ti trovi già in strada, cerca un grande spazio aperto

Chiudi gli interruttori

generali del gas e della corrente elettrica che possono causare incendi subito dopo la scossa. Indossa abiti e scarpe pesanti. Non usare l'ascensore. Limita l'uso del telefono

Mantieni la calma

soprattutto se ti trovi in un posto affollato perché il panico può essere più pericoloso del terremoto

Ferma il veicolo

sul margine della strada, lontano da ponti, cavalcavia e linee elettriche. Non bloccare le vie di comunicazione che servono per mezzi di soccorso

Non bloccare le strade

che servono per i mezzi di soccorso, usa l'automobile sono in caso di assoluta necessità. Non sovraccaricare le linee telefoniche

Esci solo alla fine della scossa

e raggiungi uno spazio aperto, lontano dagli edifici che potrebbero crollare. Se sei in auto fermati sul margine della strada lontano da ponti, cavalcavia e linee elettriche


 

Nel mezzogiorno d'Italia si trova la maggiore concentrazione di vulcani attivi d'Europa:
il Vesuvio, l'Etna, lo Stromboli, Vulcano, i Campi Flegrei. Naturalmente non tutti i vulcani italiani presentano lo stesso rischio, che è commisurato al tipo di attività del vulcano (ad es. effusiva o esplosiva) e alla densità di insediamenti umani esistenti nelle sue vicinanze.
I vulcani sono stati protagonisti in passato di eruzioni devastanti che hanno cancellato intere città e causato migliaia di vittime, basti ricordare l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che distrusse Pompei.
Tuttavia anche eruzioni meno disastrose possono comunque arrecare forti disagi e danni alle infrastrutture, alle coltivazioni e all'economia della zona interessata: ad esempio l'ultima eruzione dell'Etna, pur senza provocare vittime, ha determinato per diversi gironi la chiusura dell'aeroporto di Catania a causa delle ceneri, la distruzione di ettari di bosco e di alcune importanti infrastrutture turistiche presenti ad alta quota. Oggi, grazie allo studio e al monitoraggio continuo di alcuni fenomeni precursori, è in molti casi possibile prevedere un'eruzione con un certo anticipo e attuare così importanti misure preventive che possono limitarne i danni.

Sintonizzatevi su radio e TV  locali 

 per conoscere le disposizioni della Protezione Civile

Se potete non usate il telefono

 nel limite del possibile evitate di usarlo per non intasare le linee

Non bloccare le strade

evitate di raggiungere le zone disastrate per non creare inutili ingorghi e intralcio ai mezzi di soccorso

Se richiesto mettetevi a disposizione

le persone in grado di farlo, se richiesto, si mettano a disposizione dei soccorritori per dare una aiuto


 

Il rischio nucleare deriva principalmente dagli effetti nocivi che l'esposizione a radiazioni ionizzanti in dose eccessiva comporta sia per la vita umana e animale che per l'ambiente.
Per quanto attiene alla radioattività artificiale (campo di specifico interesse della protezione civile) le principali fonti di rischio sono rappresentate dagli impianti nucleari, dalle apparecchiature industriali e mediche che usano materie radioattive, dagli impianti di ricerca, dalle scorie, dal trasporto di sostanze radioattive, dalla presenza di navigli a propulsione nucleare in alcune aree portuali.
In Italia, nonostante la definitiva chiusura delle centrali nucleari susseguente al referendum del novembre 1987, il rischio nucleare continua ad essere significativamente alto, sia per la diffusione delle fonti minori di radioattività sia perché il nostro paese può essere coinvolto da incidenti che si verifichino negli altri paesi europei dove continuano a funzionare centrali nucleari.

 
Ai fini di una corretta gestione della emergenza radiologica assume rilevante importanza l’informazione al pubblico che si esplica attraverso due fasi fondamentali:

preventiva

che persegue lo scopo di sensibilizzare la popolazione che rischia di essere interessata da una emergenza radiologica sulle misure di protezione sanitaria, sugli aspetti essenziali e importanti della pianificazione, sulle azioni protettive necessarie e sui comportamenti da adottare;

in emergenza

che persegue lo scopo di informare tempestivamente e correttamente la popolazione effettivamente interessata da una emergenza radiologica sui fatti relativi all’emergenza, sul comportamento da adottare e sui provvedimenti di protezione sanitaria decisi dall’autorità competente.

Contenuto dell’informazione

La popolazione effettivamente interessata dall’emergenza radioattiva riceverà in modo rapido e ripetuto informazioni riguardanti:

l’avvenuta emergenza con particolare riguardo, in base alle notizie disponibili, alle sue caratteristiche quali: tipo, origine, portata e prevedibile evoluzione;

le disposizioni in funzione del tipo di emergenza, relative al consumo degli alimenti, alle misure igieniche e di decontaminazione, all’eventuale uso di sostanze protettive, al riparo al chiuso e all’evacuazione delle aree contaminate;

le autorità e gli enti cui rivolgersi per informazione, consiglio, assistenza, soccorso e con i quali collaborare nella misura e nelle forme da loro indicate.

Le informazioni precedenti saranno integrate, in funzione del tempo disponibile, con richiami riguardanti la radioattività e i suoi effetti.

Se l’emergenza è preceduta da una fase di preallarme, alla popolazione vengono fornite informazioni riguardanti i tempi ed i modi con cui vengono diffusi gli aggiornamenti sull’evoluzione della situazione.

Inoltre informazioni specifiche sono rivolte a particolari gruppi di popolazione, in relazione alla loro attività, funzione ed eventuale responsabilità nei riguardi della collettività nonché al ruolo che effettivamente debbono assumere nella situazione di emergenza in atto.

In particolare, l’informazione dovrebbe vertere sui seguenti elementi:

a) informazioni sulla situazione di emergenza radiologica

· il luogo, la data e l’ora dell’incidente,

· il tipo di situazione di emergenza radiologica,

· le principali caratteristiche delle sostanze radioattive emesse,

· la zona geografica potenzialmente interessata,

· l’evoluzione prevedibile della situazione e l’influenza dei fattori climatici e meteorologici;

 

b) disposizioni di protezione

· circolazione delle persone all’aria aperta ed occupazione delle abitazioni;

· condizioni di consumo degli alimenti e dell’acqua atta al consumo (diluizione, pulitura),

· restrizioni e avvertimenti relativi al consumo,

· luoghi di approvvigionamento dell’acqua e degli alimenti non contaminati,

· utilizzazione di indumenti e scarpe,

· igiene corporale,

· distribuzione di pastiglie di iodio,

· disposizioni da attuare in caso di evacuazione,

· mezzi di trasporto pubblico (luoghi di fermata e ore di passaggio),

· itinerari previsti per i veicoli privati e limiti alla circolazione stradale,

· ricoveri e alloggi con le corrispondenti capacità,

· centri di cure mediche e disposizioni relative.

Le principali azioni protettive atte a limitare gli effetti nocivi delle esposizioni a radiazioni ionizzanti sono:

· controllo degli accessi alle zone interessate al fine di limitare all’essenziale l’afflusso di persone nelle zone dell’incidente

· riparo al chiuso rimanere all’interno di edifici con porte e finestre chiuse e impianti di ventilazione con aspirazione dall’esterno spenti

· evacuazione lasciare un’area che presenti rischi di esposizione a dosi superiori a predeterminati livelli

· iodioprofilassi uso di composti di iodio stabile ai fini di evitare o limitare la captazione di iodio radioattivo da parte della tiroide

· protezione della catena alimentare impedire che sostanze radioattive contaminino determinati elementi della catena alimentare (ad es. protezione al coperto di foraggio per animali)

· controllo della catena alimentare sottrarre al consumo alimenti o bevande contaminate

· decontaminazione rimozione di sostanze radioattive depositate su superfici esposte.

In relazione alla adozione delle misure protettive sopra elencate ha un’importanza primaria l’attuazione tempestiva del monitoraggio ambientale, mirato a rilevare l’andamento della radioattività dell’ambiente nelle effettive condizioni di diffusione esistenti durante l’emergenza.


Se si vive in zone soggette a fenomeni alluvionali occorre adottare alcuni comportamenti che saranno utili in caso di emergenza e per la salvaguardia della propria e altrui incolumità.

Per motivi di prevenzione, è utile avere sempre in casa, riuniti in un punto noto a tutti i componenti della famiglia, oggetti di fondamentale importanza in caso di emergenza (particolarmente in caso di evacuazione forzata), quali:

Chiavi di casa

Medicinali necessari per malati o persone in terapia

Valori (contanti, preziosi)

Impermeabili leggeri o cerate

Fotocopia dei documenti di identità dei componenti della famiglia

Vestiario pesante di ricambio

Carta e penna

Scarpe pesanti

Generi alimentari non deperibili

Kit di pronto soccorso

Una scorta di acqua potabile soprattutto se tra i componenti del nucleo familiare vi sono anche dei bambini e/o anziani

Radio a pile con riserva

Coltello multiuso

Torcia elettrica con pile di riserva

 

COSA FARE PRIMA DI UN POSSIBILE FENOMENO ALLUVIONALE

I Sindaci dei comuni dotati di un proprio Piano Comunale di Emergenza informeranno tempestivamente la popolazione ed attiveranno tutte le procedure previste, al fine di assicurare nell'ambito del proprio territorio comunale, il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione stessa.

Chi abita o lavora in edifici inondabili, qualora ritenga di trovarsi in una situazione di rischio o sia stato emanato, da parte degli enti competenti, un messaggio di ALLERTA (pre-allarme) deve adottare tutte le misure preventive consigliate (vedi tabella seguente). E' cautelativamente preferibile concentrare in quel momento anche le operazioni previste per la fase di ALLARME o EVENTO IN CORSO. E' fondamentale ricordare che la differenza tra l'allerta e l'allarme, o evento in corso, può essere minima e di difficile previsione: è sufficiente che la pioggia si concentri in una zona ristretta per dar luogo a fenomeni improvvisi di esondazione.

prestare attenzione alle indicazioni fornite dalla radio, dalla TV o dalle autorità, anche tramite automezzi ben identificabili (Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, Croce Rossa, Volontariato, ecc.)

salvaguardare i beni collocati in locali allagabili, solo se in condizioni di massima sicurezza

assicurarsi che tutti gli abitanti dello stabile siano al corrente della situazione

se si abita a un piano alto, offrire ospitalità ai nuclei familiari che abitano ai piani sottostanti

se si risiede ai piani bassi, chiedere ospitalità ai vicini di sopra

porre delle paratie a protezione dei locali situati al piano strada e chiudere/bloccare le porte di cantine o seminterrati

porre al sicuro la propria autovettura in zone non raggiungibili dall'allagamento

se non si corre il rischio di allagamento, rimanere preferibilmente in casa

E' importante insegnare ai bambini il comportamento da adottare in caso di emergenza, come chiudere il gas o telefonare ai numeri di soccorso

 

COSA FARE IN CASO DI ALLARME O DI FENOMENO ALLUVIONALE IN CORSO

IN CASA

Se si risiede ai piani bassi in zone inondabili, occorre rinunciare a mettere in salvo qualunque bene o materiale e trasferirsi immediatamente in ambiente sicuro. Eventualmente chiedere ospitalità ai vicini dei piani superiori.

Evitare la confusione, fare il possibile per mantenere la calma, rassicurare coloro che sono più agitati, aiutare le persone inabili e gli anziani.

Se possibile, staccare l'interruttore centrale dell'energia elettrica e chiudere la valvola del gas.

FUORI CASA

Evitare l'uso dell'automobile se non in casi indispensabili. Se tuttavia vi trovate in auto, non tentate di raggiungere comunque la destinazione prevista, è opportuno invece trovare riparo presso lo stabile più vicino e sicuro.

Ricordarsi che è molto pericoloso transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d'acqua, peggio ancora sopra ponti o passerelle per vedere la piena o nei sottopassaggi.

Evitare di intasare le strade andando a prendere i propri figli a scuola: i ragazzi sono assistiti dal personale incaricato di protezione civile.

Usare il telefono solo per casi di effettiva necessità per evitare sovraccarichi delle linee telefoniche.

Una volta raggiunta la zona sicura, prestare la massima attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile, attraverso radio, TV o automezzi ben identificabili della Protezione Civile.

Prima di abbandonare la zona di sicurezza, accertarsi che sia dichiarato ufficialmente il CESSATO ALLARME.

 

LE SITUAZIONI DI IMMEDIATO PERICOLO DOVRANNO ESSERE SEGNALATE AI SEGUENTI NUMERI TELEFONICI:

 

115 VIGILI DEL FUOCO

1515 CORPO FORESTALE

112 CARABINIERI PRONTO INTERVENTO

113 SERVIZIO PUBBLICO DI   EMERGENZA

118 PRONTO INTERVENTO SANITARIO

1530 GUARDIA COSTIERA

   

Se si vive in zone in cui è ubicato un impianto industriale a rischio di incidente rilevante - definito dal D.P.R. 17 maggio 1988, n. 175 - è bene osservare le norme comportamentali indicate dalla scheda di informazione trasmessa dal Sindaco ai sensi del comma 11, art. 1, della legge 19 maggio 1997, n. 137.
La "scheda" è costituita da nove sezioni. Le prime sette contengono informazioni generali, mentre le ultime due sono più tecniche.
Il Sindaco deve rendere note alla popolazione le prime sette, mentre le sezioni
8 e 9 devono essere a disposizione di chi ne fa richiesta.
In particolare, la sezione 7 indica, oltre ai mezzi di segnalazione di incidenti, ai mezzi di comunicazione previsti, ai presidi di pronto soccorso, anche i comportamenti da seguire.
Per gli scenari incidentali previsti (incendio, esplosione o rilascio di sostanze pericolose) esistono precauzioni di autoprotezione di carattere generale, quali:

  • rifugiarsi al chiuso nel locale più idoneo possibile. Per idoneità, si intende, ad esempio: presenza di poche aperture, posizione ad un piano elevato, ubicazione dal lato dell'edificio opposto allo stabilimento, disponibilità di acqua, presenza di un mezzo di ricezione delle informazioni)

  • non lasciare l'abitazione

  • fermare la ventilazione

  • chiudere le finestre

In particolare, in caso di esplosione:

  • tenersi a distanza da porte e finestre

mentre, in caso di rilascio tossico:

  • se c'è l'ordine di evacuazione, allontanarsi seguendo percorsi opposti alla direzione del vento e al punto di rilascio.


Le cause di incendio sono quasi sempre di natura dolosa o colposa. Salvare il bosco dalle fiamme è compito delle istituzioni, prevenire gli incendi è dovere di tutti.

E' BUONA NORMA:

Se fumi, non gettare cicche o fiammiferi accesi. Anche se sei in macchina o in treno.

Accendere fuochi nei boschi è pericoloso e proibito.

La marmitta catalitica incendia facilmente l'erba secca.

Non lasciare bottiglie o frammenti di vetro nel bosco: con il sole si trasformano in potenziali accendini.

Per eliminare stoppie, paglia ed erba non usare il fuoco.

SE AVVISTI UN INCENDIO:

Telefona subito al 1515 del Corpo Forestale o al 115 dei Vigili del Fuoco. NON PENSARE CHE QUALCUNO LO ABBIA GIA' FATTO.

Puoi tentare di spegnere un piccolo focolaio solo se hai una via di fuga, tenendo le spalle al vento e battendo le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle.

L'incendio non è uno spettacolo. Non fermarti a guardarlo per non intralciare il lavoro e non metterti in pericolo.

Denuncia chi accende fuochi in aree pericolose.

Allontanati dalle fiamme sempre nella direzione opposta a quella da cui spira il vento.

Non tentare di recuperare auto, moto o quanto altro.

LA TUA VITA VALE DI PIU'

SE SEI CIRCONDATO DAL FUOCO:

Cerca una via di fuga sicura: una strada o un corso d'acqua.

Attraversa il fronte del fuoco dove è meno intenso, per passare dalla parte già bruciata.

Stenditi a terra dove non c'è vegetazione incendiabile. Cospargiti di acqua o copriti di terra. Preparati all'arrivo del fumo respirando con un panno bagnato sulla bocca.

In spiaggia immergiti in acqua. Non tentare di recuperare auto, moto, tende o quanto hai lasciato dentro. La vita vale più di uno stereo o di uno zainetto!

Non abbandonare una casa se non sei certo che la via di fuga sia aperta. Segnala la tua presenza.

Sigilla (con carta adesiva e panni bagnati) porte e finestre. Il fuoco oltrepasserà la casa prima che all’interno penetrino il fumo e le fiamme.

Non abbandonare l'automobile. Chiudi i finestrini e il sistema di ventilazione. Segnala la tua presenza con il clacson e con i fari.