Biografia di Dino Campana




la vita di Dino Campana



cronologia delle sue opere

l'album delle foto di Campana


Dino Campana nacque a Marradi,presso Faenza.nel 1885;
studiò a Faenza,al convitto salesiano e al locale Liceo
poi proseguì al "d'Azeglio" di Torino, e al collegio "Breglio" di
Carmagnola,dove ottenne la licenza.
Già nel 1900 aveva mostrato in famiglia (come testimoniò il padre)

"impulsività brutale, morbosa...specialmente con la mamma (a sua volta
assai nevrotica)"

e nel 1903 fu rinchiuso per breve tempo in prigione a Parma
Lo stesso anno segue i corsi di chimica pura all'università di Bologna,
per poi passare a chimica farmaceutica e quindi alll'istituto
di studi superiori di Firenze.
Nel 1906,aggravatosi il male,viene visitato e poi ricoverato per
qualche tempo nel manicomio di Imola.
Nel 1907,interrotti gli studi,emigra in Francia e quindi (1908)
in America del sud; al ritorno,dopo una sosta a Odessa,è in Belgio
dove sconta tre mesi di carcere a Bruxelles e poi a Saint-Gilles ed
è ricoverato nel manicomio di Tournai. Dopo un altro ricovero
(Aprile 1909)in una clinica fiorentina,compie a piedi il pellegrinaggio
da Marradi a Falterona e alla Verna(1910); nel 1912 si iscrive nuovamente
a chimica pura a Bologna,pubblica versi su un giornale goliardico
bolognese e inizia presumibilmente i Canti Orfici,che presenterà
a Papini e a Soffici nell'autunno del '13,prendendo intanto contatti
con l'ambiente letterario fiorentino; smarrita da Soffici la copia degli Orfici,
riscrive a quanto pare a memoria l'opera,che esce nel 1914 a Marradi.
Nel frattempo compie altri viaggi, a Torino, Domodossola,Ginevra
dove lavora come operaio finchè non viene licenziato.
scoppiata la guerra,vuole arruolarsi volontario,ma viene riformato
e nuovamente rinchiuso in clinica.
Nel '16 si trasferisce a Lastra Signa; conosce Sibilla Aleramo, con cui
inizia una tempestosa relazione che durerà fino all'inverno del '17;
intanto è messo in prigione a Novara,da dove lo libera l'Aleramo.
Nel 1918 è nuovamente riformato e,dopo un periodo di osservazione,
trasferito all'ospedale psichiatrico di Castel Pulci: qui, tra momenti
di lucidità, miglioramenti e ricadute morirà nel 1932.