Il mondo Regency

Periodo storico
Il periodo storico in cui Jane Austen visse è chiamato georgiano
dal nome di Giorgio III che regnò sull’Inghilterra dal 1760 al
1821. Nel 1811 però Giorgio III fu dichiarato mentalmente
instabile e il suo posto al governo del grande impero inglese fu
assunto da suo figlio, il principe del Galles. Per questo motivo il
 periodo storico che va dal 1811 al 1821 viene chiamato
Regency, cioè reggenza.
Nel 1821, alla morte di Giorgio III, il principe reggente salì al
trono con il nome di Giorgio IV e governò fino al 1830. Alla sua
morte avvenne l’incoronazione della regina Vittoria e iniziò il
periodo storico chiamato per l’appunto vittoriano.
Il
periodo Regency fu segnato da grandi guerre che videro l’Inghilterra scontrarsi contro la Francia napoleonica e contro i rivoluzionari americani.
Nel 1795, l’anno in cui nacque Jane Austen, l’Inghilterra entrò in guerra con gli Stati Uniti. Le colonie britanniche in Nord America mal sopportavano la subordinazione politica al governo di Londra. L’Inghilterra, inoltre, si trovava in serie difficoltà economiche a cui cercò di porre rimedio con l’introduzione dello Sugar Act e con lo Stamp Act. La prima legge introduceve delle tasse più pesanti sui prodotti acquistati dalla madrepatria e la seconda su documenti ufficiali e sui gior
nali.
L’insoddisfazione americana condusse alla convocazione del primo congresso americano e alla guerra che si trasformò ben presto in un conflitto internazionale. La Francia, la Spagna e l’Olanda si schierarono contro la Gran Bretagna, mentre le altre potenze formarono una Lega di neutralità armata, causando il primo isolamento diplomatico della Gran Bretagna.
Il 3 settembre 1783 venne firmato il trattato di Parigi che concludeva le ostilità e proclamava la vittoria delle ormai ex colonie. Il trattato stabilì l’acquisizione della sovranità da parte degli Stati Uniti sui i territori ad est del Mississippi (non erano compresi però la Florida
, territorio spagnolo, e parte dell’attuale Louisiana) e la possibilità di continuare l’espansione verso ovest. Nonostante questa sconfitta la Gran Bretagna rimase la più grande potenza marittima del tempo e fu proprio grazie a quest’arma che poté soppravvivere allo scontro con la Francia napoleonica.
Il repubblicanesimo scaturito dalla rivoluzione francese minacciava di minare e distruggere un sistema sociale consolidato da secoli. Per evitare la diffusione delle nuove idee rivoluzionarie, l’Inghilterra si alleò con Austria, Prussia, Spagna e Regno di Sardegna contro la Francia. Le prime fasi della guerra si risolsero con la sconfitta della coalizione grazie alla
riforma dell’esercito francese guidato dal nuovo governo repubblicano.
La seconda coalizione vide a fianco dell’Inghilterra anche la Russia, l’Austria, l’Impero Ottomano, il Portogallo, il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio. Questa volta la Francia fu guidata da un nuovo e giovane generale: Napoleone. Abbandonata la campagna d’Egitto e tornato in patria nel 1799, Napoleone prese il controllo dell’esercito francese e riuscì a sconfiggere definitivamente l’Austria il 3 dicembre del 1800.
I primi anni della guerra non si conclusero in modo definitivo perché, anche se l’Inghilterra riuscì ad ottenere il predominio sul Mediterraneo, le truppe francesi non poterono
essere sconfitte. Dopo una pace durata quattordici mesi, le ostilità ricominciarono.
Le guerre napoleoniche durarono dodici anni e si conclusero con la vittoria inglese a Trafalgar e con l’esilio di Napoleone nell’isola d’Elba. La vittoria definitiva si ebbe con la battaglia di Waterloo e con la morte di Napoleone nell’isola di Sant’Elena. Anche se le guerre napoleoniche vengono nominate raramente nei romanzi di Jane Austen forniscono uno sfondo a molte delle storie. Diversi personaggi, infatti, sono o avevano una connessione con reggimenti o con la marina. Wickham fa parte del reggimento stanziato a Meryton ed il capitano
Wentworth guadagna la sua fortuna combattendo per la marina inglese durante le guerre napoleoniche. Francis e Charles, due dei fratelli di Jane Austen, parteciparono alle guerre napoleoniche e si distinsero per coraggio e abilità tanto che Francis fu uno degli ufficiali preferiti di Nelson. Purtroppo non poté partecipare alla battaglia di Trafalgar.
Sempre in questi anni avvenne la grande espansione coloniale dell’Inghilterra sia nelle Indie che nelle Americhe. Nel 1763 la Gran Bretagna ottenne tutti i possedimenti francesi in Canada e a est del fiume Mississippi oltre che buona parte dei territori francesi in India. La Spagna
le cedette la Florida ed entrarono sotto il controllo inglese anche le Bermuda, le Barbados, Antigua, le Bahamas, la Jamaica e le Isole Vergini. Le colonie erano di importanza fondamentale per l’economia inglese perché i proprietari delle piantagioni acquistavano gli schiavi che i mercanti inglesi rapivano dall’Africa, producevano zucchero e compravano oggetti di lusso e cotone dalla madrepatria costituendo quindi un mercato sicuro e lucrativo. Sir Thomas di “Mansfield Park” possedeva una piantagione ad Antigua ed il fatto che fosse disposto a trascorrere due anni lontano da casa per controllare che tutto fosse in ordine indica quanto le sue entrate fossero dipendenti dai suoi possedimenti in centro America.

 

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