Casella di testo: Citazioni

Links

Il successo della Austen durante la sua vita fu assai modesto,
anche se ebbe illustri estimatori, tra cui B. Disraeli e Walter
Scott. Soltanto dal 1890 in poi la critica diede risalto all'arte
classica della scrittrice, riconoscendole la capacità di
rappresentare con sobrietà e malizia i tratti di un mondo
provinciale rigido e senza fascino. Il mondo descritto dalla Austen
non si estende mai al di là dei limiti della vita e degli ambienti da
lei direttamente conosciuti, ma il suo fine tocco ironico, la sua ricca sensibilità femminile, le sue narrazioni incentrate sul tema dell'amore come storia segreta del cuore
, la sua prosa elegante e nitida, la sottigliezza con cui analizza e descrive il conflitto fra esigenze psicologiche e morali di varia natura, conferiscono alla sua narrativa una non comune complessità, e la collocano di diritto fra i più grandi nomi della letteratura inglese.

 

Biografia

Jane Austen, scrittrice (Steventon, Hampshire, 1775 - Winchester 1817), fu esponente della narrativa inglese del periodo romantico.
Ultimogenita di una numerosa nidiata, compì la sua educazione quasi interamente in casa, sotto la guida del padre ecclesiastico. Fu grazie al suo incoraggiamento che Jane, fin da giovanissima, ebbe familiarità con le opere di Walter Scott, R. Fielding, e del poeta G. Crabbe.
Legatissima alla famiglia, ed in particolare alla sorella Cassandra, Jane visse i primi anni della sua vita nello Hampshire, poi, nel 1801, col padre George Austen e l'intera famiglia, si trasferì a Bath.
Nel 1805 il padre morì, e Jane
andò a vivere per qualche anno, a Southampton; poi nel 1809 andò a Chawthon, presso Alton, Hampshire, dove visse il resto della sua vita.
Dopo la morte del padre, e dopo la partenza dei fratelli che si arruolarono in Marina, l'ambiente familiare si restrinse, contemplando unicamente una vedova e delle zitelle: Jane poté contare solo su una cerchia di amicizie, composta da signore nelle medesime condizioni.
Jane, che non si sposò mai, trascorse un'esistenza raccolta e casalinga, interrotta solamente da brevi visite a Londra e ai luoghi di villeggiatura, sulla costa meridionale inglese. Insieme alla sorella
Cassandra s'incaricò dell'educazione di un folto numero di nipoti (il fratello Edward ebbe ben undici figli) per i quali scrisse piccoli racconti e compose schizzi burleschi, per intrattenerli e farli divertire.
Tutto il mondo della giovane scrittrice, così vivamente descritto nei suoi romanzi, rimase sempre completamente immerso nei tranquilli doveri e nelle minuzie domestiche, fra le quali Jane annoverava anche la scrittura.
Il suo impulso a scrivere era tanto forte da indurla ad esercitarlo con costanza, nonostante non avesse uno studio dove potersi ritirare da sola ed in silenzio. Jane scrisse gran parte del
le sue opere nella comune stanza di soggiorno, alla mercé di ogni genere di interruzione: il gioco chiassoso dei nipoti oppure la presenza casuale di domestici o visitatori, i quali le comparivano intorno procurandole continue distrazioni.