Cantacronache 
QUESTA DEMOCRAZIA
TESTO E MUSICA DI M. POGLIOTTI
Ammesso e non concesso
che l’italiano medio è un poco fesso,
è democratico, ma è un gran pericolo
lasciar permettere troppa libertà.
Abbiam la libertà
d’esporre i panni al vento
nell’ore consentite
del regolamento.
Abbiam la libertà
d’attraversare i viali
fruendo delle strisce pedonali.
D’appenderci sui tram
al mancorrente;
di scendere e salire
ripetutamente,
di far firmare il padre
o chi ne fa le veci
e d’innalzare in cielo
laudi e preci.
Eppoi la libertà,
dove la mettiamo
d’emettere un assegno,
di sporgere reclamo,
d’evadere le pratiche
emarginare i codici
estendere le analisi,
estinguere i depositi?
Ammesso e non concesso
che l’italiano medio è un poco fesso,
dovete intendere
che è un gran pericolo
lasciar permettere
siffatte libertà.
La libertà di sesso,
di mistificazione,
d’accantonaggio
di supposizione.
La libertà di moto
e, questo ci conforta,
la libertà di palpo e manomorta.
La libertà di fumo,
la libertà d’ingresso
quella d’affermare
c’accà nisciuno è fesso.
Di stendere verbali,
spedire contrassegno,
la libertà di nuoto
e tiro a segno.
D’emettere cambiali,
condurre cani sciolti
di tutelar minori capovolti,
di batter primati,
di catturare vermi,
di far votare suore, frati e infermi.
Ammesso e non concesso
che l’italiano medio è un poco fesso,
è democratico, ma è un gran pericolo
lasciar permettere troppa libertà.
E non abbiam parlato
di libertà di stampa:
la carta ed i caratteri,
nessun vi mette zampa.
Eppoi la libertà cosiddetta di pensiero:
poter pensare un gatto od un veliero.
La libertà di sogno: sognare donne nude,
d’andare in aeroplano alle Bermude
eppoi la libertà che a queste s’accompagna,
è di salir lassù, sulla montagna.
E là, in questa Italia
che al rosso dei vulcani
accosta il verde degli ippocastani
e il magico candore delle sue nevi annali,
che cosa ci consentono
le autorità centrali?
La libertà più bella
potete qui sfogare
è quella di sciare
sciare
sciare
sciare
sciare!!!

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