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Scrivia e Lemme

           



1 - Anello Montoggio-Pentema-Montoggio

Aggiornamento: 5/2000
Percorso
Da Montoggio a Bromia dove si va a sinistra entrando in Val Pentemina (km 1,2).
Si risale la strada, prima asfaltata poi sterrata (auto), che, con qualche saliscendi, percorre la valle fino ad un bivio (per Carsegli, km 5,7) dove occorre scendere a destra.
Si incontrano tratti asfaltati e si superano alcune frazioni fino ad arrivare a Pentema.
Si supera il paese (si può anche passare all'interno) rientrando poi verso le case più in alto (km 12,5).
In corrispondenza di una piazzetta con parcheggio parte una mulattiera poco ciclabile che sale ripida.
Un po' in sella ed un po' a spinta si arriva infine ad una chiesetta (Madonna della Guardia, km 14,5).
Si segue il sentiero che scende dietro alla chiesa per proseguire a mezza costa. Si arriva sulla dorsale detta Costa della Gallina.
Qui si incontra il sentiero FIE (doppio quadrato giallo) che a destra porterebbe all'Antola.
Si va invece a sinistra trascurando le deviazioni che scendono a destra ed a sinistra. In corrispondenza di una sella erbosa (km 16,5) si vede bene in basso a destra la casa che raggiungeremo.
Si segue il sentiero fino a quando inizia nettamente a salire per scavalcare  il monte Liprando.
A questo punto si scende su di un marcato sentiero a destra. La ripida discesa conduce ad una cascina, si prosegue la discesa sulla strada asfaltata fino ad arrivare alle case di Carsi (km 17).
Poco prima di entrare in paese occorre prendere un sentiero che si stacca a sinistra e prosegue nei prati, quasi in piano, in direzione opposta a quella di provenienza.
Si prosegue con qualche tratto sconnesso, si ritrova il segnavia FIE e si arriva ad un paesino completamente abbandonato (Crosi, km 20).
Qui arriva una larga strada che si segue in discesa. Si arriva in vista del paesino di Piani che occorre raggiungere sia seguendo la strada per poi risalire (consigliato) sia seguendo il sentiero con segnavia che si stacca a sinistra (poco visibile, prestare attenzione al bivio che è dopo poco più di un km da Crosi).
Attraversate le case di Piani (km 21,5) il sentiero sale e raggiunge con una breve discesa una sella dove si trova la cappelletta del Grisu (km 23,5). Si sale la sterrata che poco dopo inizia a scendere a mezzacosta e si raggiunge un campo di tiro dove inizia una ampia sterrata che scende ripida.
Inizia l'asfalto che accompagna fino al centro di Montoggio (km 30,5).

Dislivello:  600 m in salita ed altrettanti in discesa.
Ciclabilità:  90%
Osservazioni:  Qualche tratto a spinta ma un bell'ambiente. In Val Pentemina l'asfalto sta avanzando. Leggo (agosto 2001) che è stata interamente asfaltata.

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2 - Discesa da Noci alla diga

Aggiornamento: aprile 2000
Descrizione. Dalla curva immediatamente precedente il paese di Noci si stacca una mulattiera lastricata che si inerpica fino a raggiungere il crinale. E' un tratto di circa 800 m non ciclabile.
Sul crinale si incontra un buon sentiero che prosegue sul versante settentrionale mantenendosi in quota. Si arriva così ai ruderi di casa Teitin (km 1,7), dove si sale un tratto ripido sulla destra.
Il tratto che segue è ciclabile ma richiede attenzione per la ripida scarpata sottostante. Si prosegue sul sentiero che prosegue pressoché orizzontalmente e raggiunge alcune case abbandonate (loc. Ascia?; km 2,4). Attraversato il borgo il sentiero prosegue con caratteristiche simili e conduce ad una spalla.
Occorre adesso abbandonare il sentiero principale che prosegue per Montoggio mentre noi dobbiamo scendere a sinistra.
Allo scopo si segue ancora brevemente il sentiero principale in discesa per abbandonarlo dopo pochi metri, ad un bivio a sinistra. Il sentiero che si prende va in piano con direzione quasi contraria a quella di provenienza.
Si inizia presto a scendere su buon sentiero, con solo qualche tratto più sconnesso e stretto. Si arriva così rapidamente alle case di Veixe (km 4) dove si trova un'ampia sterrata. Non resta che seguirla in discesa. Diviene asfaltata e porta alla diga (km 6,6).
Dislivello:   in salita 200 m, in discesa 400 m.
Ciclabilità: 80%
Osservazioni: Dal colletto sulla cresta, al termine della mulattiera che sale da Noci si può scendere dalla parte opposta. Si arriva alle case abbandonate di Camponevoso per, forse, scendere in valle Scrivia.


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3 - Discesa da Noci a Montoggio

Aggiornamento: maggio 2000
Descrizione.
Dalla curva immediatamente precedente il paese di Noci si stacca una mulattiera lastricata che si inerpica fino a raggiungere il crinale. E' un tratto di circa 800 m non ciclabile.
Sul crinale si incontra un buon sentiero che prosegue sul versante settentrionale mantenendosi in quota. Si arriva così ai ruderi di casa Teitin (km 1,7), dove si sale un tratto ripido sulla destra.
Il tratto che segue è ciclabile ma richiede attenzione per la ripida scarpata sottostante. Si prosegue sul sentiero che prosegue pressoché orizzontalmente e raggiunge alcune case abbandonate (loc. Ascia? km 2,4). Attraversato il borgo il sentiero prosegue con caratteristiche simili e conduce ad una spalla.
Si prosegue in discesa (dopo pochi metri si lascia a sinistra il sentiero di discesa alla diga) arrivando ad una sorgente. Si risale arrivando alle case abbandonate di Montebano. Si attraversa il paese proseguendo ancora in piano fino ad arrivare ad una piccola insellatura prativa.
A destra scende un evidente sentiero (segnavia FIE triangolo giallo).
La discesa è subito ripida e prosegue senza interruzioni tornante dopo tornante. Si supera il letto di un torrentello poi un breve tratto pianeggiante e la discesa ricomincia sempre ripida, con sassi smossi e rami.
Si arriva ad attraversare un torrente, dalla parte opposta si risale a spinta per superare alberi abbattuti e si prosegue a mezzacosta su un tratto più facile ma un po' esposto.
Ancora discesa dissestata e si arriva ai prati che precedono il paese. Ancora qualche salto e si arriva all'asfalto in località Carpi a poche centinaia di metri da Montoggio che si raggiunge in discesa.
Dislivello:   in salita 200 m, in discesa 650 m.
Ciclabilità: 80%
Osservazioni: Il primo tratto è in comune con l'itinerario precedente. La discesa è impegnativa anche se non molto lunga. Oltre ad essere ripida presenta sassi smossi e rametti che richiedono continua attenzione.


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4 - Traversata delle Rocche del Reopasso

Aggiornamento: maggio 2000
Descrizione.
Da Sarissola si segue la strada provinciale per Crocefieschi fino ad incontrare un gruppetto di case sulla destra (cartello segnaletico: Inagea; km 3,2).
Si sale prendendo la stretta stradina che sale diritta tra le case, diventando cementata e poi sterrata. Si sale ripidamente e con fondo cattivo, segue poi un tratto più facile. Si prosegue sulla strada che presenta delle rampe impegnative e, un po' in sella un po' a spinta, si arriva al termine del tratto più ripido (km 4,5).
Si prosegue alternando tratti pianeggianti ad altri ripidi arrivando ad una stradina con fondo in cemento dove si sale a destra.
Dopo un centinaio di metri si passa di fronte ad una casa e si sale per sentiero. Seguono ancora tratti sconnessi e si arriva ad una zona prativa. Superato il prato si arriva ad un buon sentiero.
Si va in piano a sinistra arrivando all'asfalto (km 7,5).
A sinistra si arriva in discesa a Crocefieschi, dove si incontra il segnavia FIE quadrato giallo. Si entra nel paese attraversando il centro, si raggiunge una prima chiesa e si prosegue in ripida salita fino ad una seconda chiesa.
Si prende la stradina a destra con fondo in cemento che sale ripida, con tratti sterrati. In corrispondenza di un tornante a destra con fondo in cemento si deve abbandonare la strada per prendere un sentiero a sinistra (km 10).
In leggera salita ci si avvicina alle pendici della Lumaca.
Attenzione:da qui in avanti il sentiero presenta tratti esposti talvolta molto pericolosi, non esitate a scendere di sella!.
Il sentiero prosegue a mezzacosta fino a raggiungere una selletta con panchina. Si segue il sentiero a sinistra che è più ciclabile di quanto non sembri. Se il vuoto non vi preoccupa troppo riuscirete a stare in sella per la maggior parte del percorso.
Tratti ripidi si alternano ad altri pianeggianti e si arriva ad una spalla (km 11) dove si incrociano vari sentieri. Qui si va diritti; il sentiero prosegue nella boscaglia dove il salto sottostante è mascherato dalla vegetazione. Con percorso vario si arriva infine all'ultima piastra di roccia superata la quale termina il tratto pericoloso (km 11,7. Segnavia FIE doppia croce gialla).
Una discesa nel bosco porta ad una strada sterrata che si risale fino ad una selletta. La buona strada prosegue, con qualche saliscendi, nel bosco perdendo quota lentamente. Si prosegue senza problemi fino alla discesa finale che porta alla chiesa di Minceto (km 16,5).
Siamo a circa 6 km da Ronco che si può raggiungere per asfalto.
Dislivello:   in salita 400 m, in discesa 450 m.
Ciclabilità: 90%
Osservazioni:  presenta un tratto esposto alla base delle pareti. Da evitare con neve!
Questo itinerario può essere percorso in senso contrario col vantaggio di migliorare la ciclabilità nel tratto che scende a Inagea.
Sono possibili alcune varianti per scendere. Non le ho percorse.

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5 - Discesa dal Monte Antola a Torriglia

Il Monte Antola è forse la vetta più frequentata dagli escursionisti, non presenta invece percorsi molto ciclabili. Ne ho percorsi sei e non sono entusiasta. Eccone uno.
Aggiornamento: maggio 2000
Descrizione.
Dal rifugio (chiuso da molti anni) sottostante alla vetta ci si dirige verso sud su buona mulattiera che scende subito con tratti ripidi (segnavia FIE due pallini gialli ed altri).
Dopo alcune centinaia di metri si trascura la sterrata che scende a sinistra a Bavastrelli e si prosegue in piano. Segue un tratto ripido e con fondo cattivo che conduce rapidamente ad una sella con panche per pic-nic.
Qui si trascura il sentiero a destra che scende a Chiappa e si va diritti risalendo per un tratto ripido che conduce alle rovine della casa Piccetto (km 2,5). Un bel tratto pianeggiante conduce ad un prato (a destra bivio per Costa della Gallina e Pentema).
Si scende diritti raggiungendo un colletto roccioso oltrepassato il quale si scende nel bosco. Ancora un tratto poco pendente e si arriva alla mulattiera per Donnetta. Questa mulattiera scende precipitosa fino al paese, però il fondo è buono e si riesce a stare in sella.
Si arriva a Donetta (km 7) dove si incontra l'asfalto; in paese si scende a sinistra e all'incrocio a destra per arrivare a Torriglia (km 11).
Dislivello:   in salita 150 m, in discesa 950 m.
Ciclabilità: 90%
Osservazioni:  evitate di salire alla vetta con la bici, la forte frequentazione crea problemi di ruscellamento sui sentieri
Itinerario che consente il collegamento tra le montagne piemontesi e lombarde ed il mare, seguendo l'itinerario 3 per il monte Lavagnola; in questa ipotesi si può evitare di scendere a Torriglia ma, all'incrocio della strada asfaltata per Torriglia, lasciamo l'asfalto per salire sul prato di fronte dove troviamo il sentiero.

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6 - Traversata dal Passo dei Giovi a Borlasca

Questa zona presenta molti itinerari, ma ha pochi punti di riferimento da utilizzare per identificare dei percorsi.
Questo tracciato percorre buona parte del crinale tra la Val Lemme e la Val Scrivia ed incrocia tutti i sentieri.
Aggiornamento: 6/2000
Percorso.
Dal Passo dei Giovi si va a destra (se si proviene da Busalla) imboccando una stretta stradina inizialmente asfaltata (segnavia AV).
Si prosegue in salita superando una sbarra e proseguendo facilmente fino alla costruzione dell'acquedotto (km 4).
La salita si fa sostenuta ed occorre spingere per qualche tratto; si supera un elettrodotto arrivando ad un bivio dove il segnavia va a sinistra (possibile variante: più breve, ma non ciclabile). Noi andiamo a destra. La salita prosegue con tratti fangosi, fondo dissestato e tratti molto stretti; un po' a spinta e un po' in sella si raggiunge il termine della salita (km 5,3).
Qui si va a sinistra incontrando di nuovo l'AV. In discesa si arriva ad un ampio slargo (km 6) dove si incontra la strada che proviene dalla Bocchetta ed è il punto di raccordo tra la zona Valle Scrivia e la zona Gorzente/Praglia.
Qui si deve seguire il segnavia E1 che sale per la ripida ma breve rampa a sinistra.
Proseguiamo in salita arrivando quasi in vetta al monte Poggio. La strada presenta qualche falso bivio ed arriva ad un punto (km 7) in cui è opportuno abbandonare il crinale per scendere decisamente a destra, seguendo la strada che va apparentemente fuori via.
Scendiamo a tornanti ed arriviamo ad un piccolo guado altre al quale riprendiamo a salire ed arriviamo a ricongiungerci col segnavia.
Seguendo fedelmente il percorso del segnavia si sarebbe affrontata una discesa breve ma difficile.
Si prosegue senza più lasciare il segnavia; il percorso presenta alcune discese seguite da ripide salite. All'inizio dell'ultima salita occorre prestare attenzione poiché dobbiamo per andare a sinistra in piano (km ).
Il percorso prosegue nel bosco presentando ancora salite e discese, ma più lievi; infine cominciamo a scendere e raggiungiamo una strada asfaltata (km 11,5).
Si va a sinistra raggiungendo il paese di Fraconalto (km 12).
Due possibilità adesso:
  1. scendere a destra per asfalto fino alla provinciale Voltaggio-Borgo Fornari.
  2. Scendere a sinistra raggiungendo la stessa provinciale; questa soluzione conviene solo qualora si voglia scendere direttamente a Voltaggio che dista circa 6 km tutti in discesa.
Sulla provinciale si va a destra (nel primo caso per pochi metri, nel secondo per circa 1 km) e, prima che inizi la discesa di Castagnola, si imbocca la strada che sale a sinistra (km 15,7). La strada prosegue inizialmente asfaltata ed in falsopiano ma diviene poi sterrata ed in salita.
Si prosegue a lungo giungendo ai piedi del monte Porale. La strada continua costeggiando il monte, scende poi ad alcune case dove è necessario svoltare nettamente a sinistra, in discesa (km 20, indicazione Tana d'Orso).
La strada sale ripida fino a raggiungere una cappella in mezzo ad uno slargo (loc. Tanadorso, km 21).
Si gira dietro alla cappella su una mulattiera in leggera salita. Al primo incrocio si sale a sinistra e si arriva così ad un incrocio dove si ritrova il sentiero E1 che si segue verso destra.
Il percorso prosegue a mezza costa nei boschi, mantenersi sul segnavia evitando alcune invitanti strade, prima a sinistra, poi a destra. Raggiunto un grande faggio con segnavia (a destra variante, km 24,3) si va a sinistra e poco dopo si inizia una ripida e dissestata discesa di circa un chilometro che termina su un'ampia sterrata.
A destra si sale a incontrare l'asfalto e si scende in breve a Borlasca (km 27).
Dislivello:  difficile valutare a causa dei numerosi saliscendi. Circa 680 m in salita.
Ciclabilità: 99%
Osservazioni:   Lo stesso percorso può essere salito da Voltaggio (itinerario 15).
Variante 1:
Al bivio col grande faggio si scende a destra. Il sentiero è a volte stretto, ma si mantiene pedalabile.
Si giunge ad un quadrivio (km 1) dove si prende il sentiero di sinistra che prosegue alternando tratti poco pendenti ad altri ripidi. Si trascurano altre deviazioni mantenendo il percorso principale.
Si perviene alla strada sterrata che collega Voltaggio con Borlasca esattamente nel punto in cui perviene anche il sentiero principale (km 3).
Complessivamente è maggiormente pedalabile dell'itinerario principale ed è consigliabile.


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7 - Discesa da Tana d'Orso a Creverina

E' una delle numerose possibili discese dalla dorsale percorsa con l'itinerario 6
Aggiornamento: 6/2000
Percorso.
Dalla Cappelletta di Tanadorso si scende per l'asfalto (a destra per chi salga da Cipollina). Dopo circa 1 km si attraversano le case di Tanadorso e si prosegue sulla sterrata.
Si perde rapidamente quota arrivando ad un bivio (km 2); a sinistra si salirebbe alle Case del Passo, andiamo invece a destra continuando a scendere ripidamente.
Nel bosco si incontrano a destra due ingannevoli deviazioni in una zona di tagliata recente. Mantenendo la sinistra arriviamo a guadare il rio S.Rocco (km 2,5).
La stradina risale leggermente, migliora il suo fondo ed arriva ad uno slargo dove incrocia una buona sterrata (partenza per il torrentismo sul rio). Senza più problemi si raggiunge una stradina asfaltata (km 4,3) dove si scende a destra. Si incontra una seconda e maggiore strada (km 5) che scende ripida fino alla Statale in località Creverina.
Isola del Cantone si trova un paio di chilometri a sinistra.
Dislivello: 470 m
Ciclabilità: 100%
Osservazioni:


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8 - Discesa da Borlasca a Creverina

Aggiornamento: 7/2000
Percorso.
Dalla chiesa di Borlasca (a 4 km da Pietrabissara) si prosegue in salita raggiungendo il bivio Voltaggio/case Tuè dove inizia lo sterrato (km 1.2). Si va verso Voltaggio e si raggiunge una deviazione situata in uno slargo sulla sinistra (km 1.6).
Si devia facendo attenzione a non prendere il primo sentiero a sinistra, ma il secondo che va inizialmente in piano e poi sale. Si percorre al contrario la variante di discesa della traversata del crinale.
La strada prosegue e presenta qualche risalita brusca, ma nel complesso si mantiene ciclabile. Si arriva ad un quadrivio nel folto del bosco (km 3.7).
A destra si andrebbe al grande faggio con possibile collegamento a tutti gli itinerari della zona; diritti si scenderebbe alle case del Passo e a Tana d'Orso. Invece svoltiamo a sinistra nella stradina che si stacca un paio di metri prima dell'incrocio.
Si va in falsopiano, poi si inizia a scendere. Si incontra un bivio dove si va diritti (il sentiero di destra poi si ricongiunge). Qualche tratto ripido si alterna a zone pianeggianti e si arriva ad un traliccio dell'AT e, poco dopo, si raggiunge l'asfalto (km 6.4).
A sinistra si può concludere la gita scendendo su asfalto a Pietrabissara, si va invece a destra. La strada è poco pendente all'inizio, poi si raddrizza inerpicandosi alle case Serre (km 8). Attraversato il gruppo di case si incontra lo sterrato, pianeggiante inizialmente poi in salita per raggiungere un valico (km 10).
Sul valico si incrocia una marcata sterrata che sale a sinistra ad un'area pic-nic; scendiamo invece a destra (se fossimo saliti all'area pic-nic si potrebbe scendere direttamente per ritrovare la strada del percorso principale). Si raggiunge la chiesetta della Buffalora (km 10.4).
La discesa prosegue su buon fondo e porta all'asfalto in località Cassine. Scendendo si incrocia l'itinerario 7 che sbuca da destra. Rapidamente si arriva alla statale (km 14). Isola è 2 km a sinistra.
Dislivello: in salita 350 m, in discesa 560 m.
Ciclabilità: 99%
Osservazioni:
Itinerario utilizzabile come discesa anche da altri percorsi.

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9 - Salita da Vobbia al Bric delle Camere

Aggiornamento: 10/2000
Percorso.
Da Vobbia si prosegue sul fondovalle fino al bivio per Mongiardino Ligure. Si sale fino ad arrivare al passo di Salata (km 6) dove si svolta a sinistra (segnavia FIE rombo giallo) e si prosegue ancora su asfalto per un centinaio di metri.
Si lascia l'asfalto prendendo una stradina a sinistra che si inoltra nei campi.
Dopo un tratto in salita si scende e si arriva alle case di Caprieto (km 7.8).
Entrati tra le case si svolta nettamente a destra (si lascia il segnavia rombo giallo e si trova il segnavia linea-punto) iniziando a salire su una mulattiera.
Al termine della salita si pianeggia e poi si scende ad un colletto dove si torna a salire. Qualche tratto troppo ripido o sconnesso costringe a procedere a piedi e si arriva infine sulla poco evidente vetta erbosa (km 10.5)
Dislivello: 600 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: Si può percorrere in discesa ed allora la ciclabilità sale a quasi 100%.

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10 - Discesa dal Bric delle Camere a Isola

Aggiornamento: 10/2000
Percorso.
Dalla vetta si scende in direzione ovest per sentiero subito ripido (segnavia FIE cerchio giallo). Segue un tratto in falsopiano che termina in discesa ad incontrare una stradina.
Qui si va a sinistra attraversando una zona prativa al cui termine si inizia una discesa ripida, su sterrata. La strada conduce fuori dal bosco, su un dosso prativo.
Ad un certo punto si incontra un poco visibile bivio. Qui due possibili soluzioni:
  1. Si va a sinistra, seguendo il segnavia. La traccia si trasforma in ripida mulattiera con fondo in pietra. La discesa termina alle case di Marmassana (km 1.2 dalla deviazione).
    Da Marmassana si va a destra, su asfalto, risalendo a raggiungere il colle di Serra.
  2. Più breve, ma meno interessante.
    All'incrocio si va diritti, lasciando a sinistra il segnavia. La sterrata prosegue sulla linea di massima pendenza e conduce alla strada asfaltata. Seguendola a destra si arriva la colle di Serra (km 0.6 dalla deviazione).
Al colle di Serra si va diritti prendendo l'unica stradina sterrata di fronte alla direzione di provenienza.
(Se si avessero dei dubbi andare a destra e svoltare a sinistra dopo dieci metri; la strada asfaltata sale fino ad un punto in cui si vede una casa di fronte. Qui si scende a sinistra sulla sterrata).
La stradina costeggia in quota le pendici della montagna e termina su una sterrata che scende provenendo dalla strada asfaltata che si trova 100 metri a destra.
Si scende fino ad un incrocio dove si va a sinistra per arrivare ad alcune case (S. Lazzaro, km 8.5 dalla vetta, via Marmassana). Qui si incontra l'asfalto.
Non resta che proseguire la discesa sulla ripida e stretta stradina arrivando a Isola del Cantone (km 10.5).
Dislivello:  750 m.
Ciclabilità:  99%
Osservazioni:   Percorso in senso contrario costringe a lunghi tratti a spinta.
La traversata del Bric si può fare nei due sensi, ma ritengo che quello descritto sia il più conveniente.


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11 - Salita da Vobbia al monte Buio

Aggiornamento: 10/2000
Percorso.
Da Vobbia si segue la strada per Crocefieschi fino al primo bivio. Qui si prosegue diritti per Noceto.
Al primo tornante (km 1) si va a destra per una stradina asfaltata che si inoltra nella valle e scende al torrente. Si prosegue per questa strada che ogni tanto è stata cancellata dalle piene e costringe a scendere nel greto percorrendo dei tratti a spinta.
Si raggiunge il punto in cui la strada guada il torrente (km 3.8). Risaliti sulla riva opposta si va a destra iniziando a salire su una sterrata che guadagna rapidamente quota a tornanti.
Si arriva alle poche case di Costa Clavarezza (km 5.7) dove si sale a destra, sempre su sterrata ma con fondo buono.
Si arriva sul crinale dove si incontra la strada proveniente da Crocefieschi (km 8.5) ed il segnavia FIE (uguale giallo).
Si prosegue a sinistra, seguendo la strada che sale, fino ad arrivare al valico dell'Incisa (km 10.8); qui si va a destra.
Dopo pochi metri si lascia la strada per salire a sinistra sul sentiero FIE che si dirige all'Antola. Il tratto che segue non è molto ciclabile e conduce ad un colletto.
Con percorso più facile si attraversano le pendici del monte arrivando infine ad una selletta (km 13) dove si trascurano i due sentieri laterali per salire diritti sulla linea di massima pendenza.
Terminati 300 faticosi metri a spinta il sentiero ritorna ciclabile e costeggia il versante settentrionale per portarsi poi in cresta. Si arriva ad un valico con un tavolo e panche (km 14) situato ai piedi del Buio.
Il sentiero sale costeggiando le pendici del monte; quando inizia a scendere prestare attenzione; percorsi pochi metri in discesa prendere la traccia che sale a sinistra (segnavia FIE quadrato giallo).
Un tratto a spinta conduce ad una selletta. Il monte Buio si trova a sinistra e lo si raggiunge superando un paio di ripide rampe (km 15.2).
Dislivello:  950 m.
Ciclabilità:  95%
Osservazioni:  La prima parte dell'itinerario può essere evitata salendo a Crocefieschi su asfalto e svoltando a sinistra all'incrocio dopo il distributore di carburante (segnavia).

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12 - Discesa dal monte Buio a Vobbia

Aggiornamento: 4/2002
Percorso.
Dalla vetta scendiamo alla selletta che precede la cima. Qui svoltiamo sinistra (segnavia FIE: quadrato giallo). La discesa è subito ripida e scende nel bosco poi saliamo al passo di Sesenelle (km 1,5).
Lasciamo il sentiero che prosegue in discesa e prendiamo a destra il sentiero che si mantiene sul crinale. Proseguiamo con difficoltà inferiori a quelle del primo tratto fino ad arrivare su di una stradina forestale (km 3.5) su cui proseguiamo in salita. In breve la stradina conduce sull'asfalto (valico di S.Clemente, km 4).
Proseguiamo su sentiero attraversando la strada e salendo il pendio di fronte; superiamo la panoramica chiesetta di S.Fermo e scendiamo dalla parte opposta arrivando sull'asfalto al valico di S.Fermo (km 4,2). Fin qui potremmo arrivare più comodamente seguendo la strada asfaltata che sale dal valico di S.Clemente.
Proseguiamo, su asfalto, attraversando il valico e scendendo dall'altra parte. Facciamo attenzione perchè, dopo circa 600 metri, all'inizio di un breve tratto pianeggiante, dobbiamo lasciare la strada per svoltare a sinistra in una forestale di recente apertura.
La strada taglia il versante della montagna con qualche ripida discesa ed arriva ad un crinale dove incontra il sentiero segnalato (rombo giallo e linee bianco/rosse).
Trascuriamo il sentiero, che poi intersecheremo altre volte, e proseguiamo sulla strada. Alternando ripide discese con qualche salita proseguiamo a lungo ed arriviamo al punto in cui dobbiamo abbandonare questa strada per prendere il sentiero che svolta definitivamente a sinistra (km 8,2).
Questo punto non è affatto evidente, esso precede una salita. Se doveste sbagliare dovreste notare che sulla strada non compaiono più i segnavia (andando diritti percorreremmo al contrario l'itinerario 3 della val Borbera).
Il sentiero prosegue piuttosto dissestato ma sempre ben evidente e presenta qualche saliscendi. Una discesa finale, decisamente dissestata, ci porta ad un'ampia sella prativa (km 11).
Potremmo scendere per una delle due strade a destra raggiungendo la provinciale, ma è preferibile proseguire diritti sul sentiero che aggira la collina a destra e scende direttamente all'albergo del passo di Salata (km 11.5).
Dal passo scendiamo su asfalto, in circa sei chilometri, a Vobbia.
Dislivello:  1000 m.
Ciclabilità:  99%
Osservazioni:  Al passo di Salata ha inizio l'itinerario 10 per Isola del Cantone attraverso il bric delle Camere.
E' evidente la possibilità di realizzare un anello che contorni tutta la Val Vobbia.
Salita a Crocefieschi con l'itinerario 4, traversata del monte Buio con gli itinerari 11 e 12 e conclusione con l'itinerario 10.


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13 - Salita da Busalla ad Orero

Aggiornamento: 12/2000
Percorso.
Da Busalla si segue la statale della valle Scrivia arrivando, dopo 4 km, a S.Bartolomeo.
Si svolta a destra raggiungendo la chiesa del paese. Si supera la piazza per prendere una stradina che sale dopo aver attraversato un rio su di un ponte.
La strada sale ripida ma asfaltata, supera alcune case e prosegue attraversando i prati per giungere alle poche case di Cerisola (km 5). Qui inizia lo sterrato.
Si guadagna quota andando in diagonale a sinistra; dopo aver superato una spalla la pendenza diminuisce e si prosegue fino ad incrociare una strada asfaltata che si segue a destra.
Si superano alcune case (Gualdrà Superiore, km 6.5) e si sale ancora. Si raggiunge il punto di massima elevazione per iniziare a scendere un tratto sconnesso.
Il percorso prosegue prima in cresta, poi nel bosco alternando qualche saliscendi ed arriva alla discesa finale che porta all'asfalto (km 11). Siamo a Costa Fontana.
Si svolta a sinistra scendendo pochi metri ad una chiesetta. A sinistra si scende in 500 metri ad Orero.
Dislivello: 300 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni:

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14 - Traversata da Orero a Busalla, via Vittoria

Aggiornamento: 12/2000
Percorso.
Da Orero si sale a Costa Fontana fino a raggiungere la chiesetta all'inizio del paese.
Si svolta a destra salendo su asfalto. Dopo alcune centinaia di metri si incontra un bivio dove si scende a sinistra e poi subito a destra. La discesa termina ad alcune case.
Si riprende a salire; in prossimità del punto di valico si tralascia a destra la sterrata che condurrebbe alla cresta dove passa l'AV e si scende.
La strada termina ad una casa, per cui all'ultimo tornante la si abbandona e si va diritti in una sterrata sconnessa, inizialmente in salita (km 2.5).
Si costeggia in piano il versante arrivando ad una stalla ed alcune case (case Cascina, km 4.2).
Qui si trova una ottima sterrata che si segue in discesa. Alle prime case si abbandona la strada per salire a destra su una ripida stradina faticosa.
Dopo 400 m si arriva ad un crocicchio dove si scende a sinistra, seguendo il tracciato principale.
Non resta che proseguire sulla stradina che conduce ad un incrocio dove si va diritti e si raggiunge l'asfalto. A destra in salita si arriva al Santuario (km 6.8).
Si prosegue oltre la chiesa, sulla strada per Vallecalda e, dopo 200 m, si svolta a sinistra in una stradina che sale (segnavia AV e pallino giallo).
All'ultima casa si abbandona l'AV e si svolta nettamente a destra.
Il percorso sale ad aggirare il cocuzzolo antistante (m.Cappellino), evitate quindi i tracciati fuorvianti. Si raggiunge una piccola radura nel bosco da dove ha inizio la discesa (km 1.3).
Si scende districandosi al meglio tra i numerosi sentieri, all'inizio si può seguire il bollo giallo abbandonandolo quando, ad un crocicchio, va decisamente a sinistra.
A questo incrocio (km 2) si scende a destra e poi ci si mantiene in quota verso sinistra fino a scendere ad una casa e da lì alla statale nei pressi del casello autostradale di Busalla (km 5).
Dislivello: 300 m.
Ciclabilità: 98%
Osservazioni: L'orientamento nel tratto discendente dopo la Vittoria è difficile. Tenete presente che se state troppo a sinistra raggiungerete i Giovi, mentre una via mediana vi porterà alla discarica di spazzatura e da lì a Busalla.
Quindi in nessun caso ci sono dei rischi.

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15 - Anello Voltaggio-Bocchetta-Voltaggio

Aggiornamento: 11/2001
Percorso.
L'itinerario ha inizio sulla provinciale del passo della Bocchetta, versante Voltaggio, a circa 7 km da questo paese.
Qui una sterrata lascia la provinciale andando a destra (cartello Foresta regionale).
Si attraversa il torrente e si sale per la sterrata, si arriva così ad una casa della Forestale e subito dopo ad un bivio (km 8,4) dove si sale a sinistra.
Si continua a salire per un buon tratto, poi la pendenza diminuisce e si prosegue fino a uscire dal bosco su di uno spiazzo (km 11).
Qui si incontra la mulattiera che sale dalla Bocchetta al monte Leco. La si segue scendendo a sinistra ed arrivando rapidamente al Passo della Bocchetta (km 11,7).
Si attraversa la provinciale salendo dalla parte opposta su una strada che prosegue prima in salita poi discendendo ad un' ampia sella (km 12,6).
Qui arriva dalla parte opposta il sentiero che proviene dal passo dei Giovi, vedi itinerario 6, ed è il punto di raccordo tra la zona Valle Scrivia e la zona Gorzente/Praglia.
Qui si deve seguire il segnavia E1 che sale per la ripida ma breve rampa a sinistra.
Proseguiamo in salita arrivando quasi in vetta al monte Poggio. La strada presenta qualche falso bivio ed arriva ad un punto (km 14,1) in cui è opportuno abbandonare il crinale per scendere decisamente a destra, seguendo la strada che va apparentemente fuori via.
Scendiamo a tornanti ed arriviamo ad un piccolo guado altre al quale riprendiamo a salire ed arriviamo a ricongiungerci col segnavia (km 15,1).
Seguendo fedelmente il percorso del segnavia si sarebbe affrontata una discesa breve ma difficile.
Si prosegue senza più lasciare il segnavia; il percorso presenta alcune discese seguite da ripidi salite. All'inizio dell'ultima salita occorre prestare attenzione poiché dobbiamo lasciare la strada per andare a sinistra in piano (km 16,5).
Il percorso prosegue nel bosco presentando ancora salite e discese, ma più lievi; infine cominciamo a scendere e raggiungiamo una strada asfaltata (km 18).
Si va a sinistra raggiungendo il paese di Fraconalto (km 18,5).
Due possibilità adesso:
  1. scendere a destra per asfalto fino alla provinciale Voltaggio-Borgo Fornari.
  2. Scendere a sinistra raggiungendo la stessa provinciale; questa soluzione conviene qualora si voglia scendere direttamente a Voltaggio che dista circa 6 km tutti in discesa.
Sulla provinciale si va a destra (nel primo caso per pochi metri, nel secondo per circa 1 km) e, prima che inizi la discesa di Castagnola, si imbocca la strada che sale a sinistra (km 22.2). La strada prosegue inizialmente asfaltata ed in falsopiano ma diviene poi sterrata ed in salita.
Si prosegue a lungo giungendo ai piedi del monte Porale. La strada continua costeggiando il monte, scende poi ad alcune case dove è necessario svoltare nettamente a sinistra, in discesa (km 26.5, indicazione Tana d'Orso).
La strada sale ripida fino a raggiungere una cappella in mezzo ad uno slargo (loc. Tanadorso, km 27.5).
Si gira dietro alla cappella su una mulattiera in leggera salita. Al primo incrocio si sale a sinistra e si arriva così ad un incrocio dove si ritrova il sentiero E1 che si segue verso destra.
Il percorso prosegue a mezza costa nei boschi, mantenersi sul segnavia evitando alcune invitanti strade, prima a sinistra, poi a destra. Raggiunto un grande faggio con segnavia (a destra variante, km 30.8) si va a sinistra e poco dopo si inizia una ripida e dissestata discesa di circa un chilometro che termina su un'ampia sterrata (km 32).
A sinistra si ritorna a Voltaggio (che dista 5,5 km) percorrendo la bella val Barca.
Dislivello: 670 m.
Ciclabilità: 99%
Osservazioni: coincide in buona parte con l'itinerario 6.

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16 - Salita al monte Tobbio da Voltaggio

Aggiornamento: 11/2001
Descrizione:
Da Voltaggio saliamo sulla strada statale e raggiungiamo il primo ponticello ad arco (ponte S.Giorgio; km 4,2).
Prima di superare il ponte svoltiamo a destra e saliamo su una strada sterrata che sale nei pressi di una casa.
Seguiamo l'itinerario 17, al contrario. La ripida salita conduce alle case Acquestriate. Passiamo davanti alle cascine e proseguiamo in salita. Arriviamo ad un incrocio (km 5,3) dove andiamo a destra.
La ripida salita entra nel bosco poi una breve discesa riporta nell'alta valle Acquestriate. La salita si mantiene ripida ed impegnativa fino al chilometro 7, poi la pendenza diminuisce ed arriviamo alla casa Castiglione (km 8).
Proseguiamo in leggera discesa che poi diviene più ripida. Saliamo raggiungendo un incrocio (km 9,8).
A sinistra vi sono case Carossina e di qui proviene l'itinerario 17. Svoltiamo a destra ed iniziamo a scendere.
Il sentiero presenta subito tratti sconnessi. Arriviamo ad un rio dopo il quale iniziamo a salire. Qualche tratto particolarmente sconnesso costringe a scendere dalla bici, ma arriviamo comunque rapidamente al passo Dagliola (km 10,5).
La salita del Tobbio è quasi interamente non ciclabile. Possiamo salire in vetta a piedi in circa mezz'ora (dislivello 240 m circa).
Dislivello: 550 m fino al passo Dagliola.
Ciclabilità: 98% fino al passo Dagliola.
Osservazioni:

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17 - Anello di Voltaggio

Aggiornamento:4/2000
Percorso
L'itinerario ha inizio sulla provinciale del passo della Bocchetta, versante Voltaggio, a circa 7 km da questo paese.
Qui una sterrata lascia la provinciale andando a destra (cartello Foresta regionale, deposito di legname in uno spiazzo, km 0).
Si attraversa il torrente e si sale per la sterrata, si arriva così ad una casa della Forestale e subito dopo ad un bivio (km 1,8) dove si sale a sinistra.
Un tratto ripido di circa 700 m conduce ad una zona in piano; si prosegue nel bosco con qualche risalita fino ad arrivare ad incrociare la mulattiera che sale dal Passo della Bocchetta (km 4,2).
Si va a destra salendo fin nei pressi di un primo grande traliccio (km 5,5). Qui si stacca a sinistra un sentiero a mezza costa che si segue con qualche difficoltà (segnavia FIE E/1). Si raggiunge una prima selletta e si prosegue. Il sentiero procede a mezza costa e poi scende ad un'ampia insellatura.
Si prosegue in piano fino alle pendici del M. Taccone dove inizia una rampa da affrontare a piedi . Seguono tratti ciclabili alternati a rampe fino ad una spalla oltre il monte Taccone (km 9,5).
Si prosegue a destra e dopo qualche centinaio di metri si arriva ad una sella. Bivio. A sinistra scende l'itinerario 7 per Praglia o Gorzente.
Si risale verso le pendici del Monte delle Figne (segnavia FIE doppia croce gialla), con pochi tratti in sella, fino alla vetta (km 11). Si prosegue a destra sulla cresta scendendo poi a piedi un ripido tratto che porta ad una sterrata (km 12) che si segue fino ad una cascina (case Carrosina, km 14). Si prosegue per 300 m arrivando ad un bivio.
Scendere a destra sulla strada sterrata di accesso alla cascina. Si scende (con qualche risalita) su fondo a tratti un po' sconnesso sovrastando la valle di Acquestriate ed incontrando dei cancelli (animali al pascolo, richiudere i cancelli!) fino al fondovalle. Qui si incontrano dei bivi ma non hanno importanza in quanto tutte le strade scendono alla provinciale (km 20).
Dislivello:  in salita 750 m, in discesa 950 m
Ciclabilità: 80%
Osservazioni: non è ciclabilissimo, ma è un tracciato aperto che consente soluzioni diverse.

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18 - Discesa dal monte Lavagnola al passo della Scoffera


Aggiornamento: 3/2002
Descrizione.
Dalla vetta torniamo all'incrocio dove trascuriamo i sentieri di destra e di sinistra e proseguiamo diritti scendendo sul sentiero che porta a Torriglia (segnavia FIE: triangolo giallo). Dopo 150 metri (dall'incrocio), quando la discesa ha termine, svoltiamo a sinistra prendendo un comodo sentiero che prosegue quasi pianeggiante.
Incrociamo l'AV poi raggiungiamo un bivio poco visibile (km 1,1. A sinistra va il segnavia triangolo rosso) dove andiamo a destra in ripida discesa.
Il percorso proesegue caratterizzato da discese, talvolta ripide, alternate a tratti pianeggianti e qualche salita.
Una salita ci porta sotto ad un traliccio, poi proseguiamo in discesa fino ad una strada asfaltata (passo La Colla; km 3,2).
Qui svoltiamo a sinistra superando il valico. Troviamo a destra il sentiero che sale.
Tagliamo il ripido versante meridionale della montagna, prima in salita, poi in piano ed infine in discesa.
Un utlimo tratto di discesa ripida termina ad un incrocio (km 4,8). A sinistra va l'itinerario 12. Noi andiamo a destra.
Superiamo un'ultima breve salita poi scendiamo. Attraversiamo dei prati e raggiungiamo una larga strada sterrata (km 5,5).
Invece di seguirla la attraversiamo e proseguiamo la discesa sul facile sentiero che taglia il tornante e termina sull'asfalto ad un centinaio di metri dalla strada statale.
Dislivello: 530 m.
Ciclabilità: 94%
Osservazioni: discesa non facile; richiede anche un po' di attenzione in alcuni passaggi a causa del salto sottostante. Collegamento della grande traversata dal monte Penice al mare.


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19 - Salita da Voltaggio al m.Alpe

Aggiornamento: 4/2002
Descrizione.
Dal parcheggio fuori del paese entriamo sulla provinciale, svoltiamo a destra e, dopo 100 metri, svoltiamo a sinistra entrando in valle Carbonasca.
Superiamo una breve salita e proseguiamo in piano. Quando raggiungiamo un ponte (dopo il ponte ha termine l'asfalto) svoltiamo a sinistra immediatamente prima di attraversarlo (km 2,6).
La strada sale sterrata ma ampia e con fondo ottimo. All'unico bivio svoltiamo a destra e proseguiamo fino alle case Rive (km 4,3).
Dietro alle case la strada prosegue più stretta ed entra nella valle avanzando senza eccessiva pendenza.
Raggiunta una tagliata la pendenza aumenta ed arriviamo ad attraversare il rio.
Affrontiamo un tratto reso difficile dal fondo solcato dai trattori e dalla pendenza. Usciamo su una strada migliore (km 6,6) dove andiamo a destra, in salita.
Attraversiamo il bosco finchè usciamo sul crinale del monte Alpe (km 7,8). Proseguiamo per qualche centinaio di metri e raggiungiamo una strada maggiore dove svoltiamo a sinistra.
Con una ripida salita raggiungiamo di nuovo il crinale (km 8,3), poi scendiamo nel bosco. La strada attraversa i boschi del versante occidentale del monte Alpe e presenta qualche ripida ma breve salita. Infine usciamo ad un incrocio situato presso alcune case in rovina (km 10).
Svoltiamo a destra affrontando una ripida salita ed arrivando sulla strada che collega Tanadorso con Borlasca (km 10,3). Andiamo a destra ed ancora a destra al bivio successivo.
La strada attraversa il pendio occidentale del monte Porale, con qualche tratto sconnesso, ed arriva da un'ampio colle sotto alla vetta (km 11,6).
Duecento metri di difficile salita ci portano in vetta al monte Alpe.
Dislivello:  570 m.
Ciclabilità: 97%
Osservazioni: attualmente è in corso il taglio del bosco e la mulattiera dopo le case Rive è ricoperta, per qualche centinaio di metri, dai tronchi.


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20 - Collegamento tra Castagnola e Tanadorso

Aggiornamento: 4/2002
Descrizione.
Al valico sopra al paese svoltiamo a destra, se proveniamo da Borgo Fornari, e seguiamo la strada asfaltata.
Superate alcune case la strada diviene sterrata (km 1,5). Al primo tornante verso destra abbandoniamo la strada e prendiamo la strada forestale a sinistra (km 1,7).
Procediamo su fondo discreto e superando qualche salita. Trascuriamo un strada minore che sale a destra ed arriviamo al bivio con la strada che scende a sinistra per Voltaggio (km 2,8). Da qui andiamo in comune con l'itinerario 19.
Con una ripida salita raggiungiamo il crinale (km 3), poi scendiamo nel bosco. La strada attraversa i boschi del versante occidentale del monte Alpe e presenta qualche ripida ma breve salita. Infine usciamo ad un incrocio situato presso alcune case in rovina (km 4,7).
Svoltiamo a destra affrontando una ripida salita ed arrivando sulla strada che collega Tanadorso con Borlasca (km 5). Andiamo a destra ed poi a sinistra al bivio successivo.
L'ampia strada scende ed arriva alla Cappella Alpina in località Tanadorso (km 6,5).
Dislivello: 170 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: questo itinerario può essere inteso come variante alla traversata descritta al punto 6 oppure usato per formare anelli intorno al monte Alpe.

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21 - Discesa dal monte Alpe a Castagnola

Aggiornamento: 4/2002
Descrizione.
Dalla vetta scendiamo in direzione ovest. Il sentiero è ripido, dissestato, difficile e scende diritto lungo la linea di massima pendenza.
Arriviamo su una strada sterrata (km 0,4) in corrispondenza di una spalla e svoltiamo a sinistra. La discesa è meno ripida ma ancora dissestata.
Proseguiamo trascurando il segnavia che svolta a destra.
La mulattiera termina sull'ampia strada sterrata (km 1,3) che seguiamo a destra scendendo rapidamente a Castagnola (km 4,4).
Dislivello: 240 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni:
Variante 21.1: La ripida discesa può essere evitata scendendo sul crinale orientale. Saliamo poi fino a quando la strada dissestata inizia di nuovo a scendere. Qui svoltiamo a sinistra entrando in una poco visibile strada che scende nei pascoli.
Seguiamo fedelmente questa strada, che presenta profonde solcature, e saliamo alla spalla dell'itinerario principale.
Variante 21.2: Dalla spalla è possibile scendere a destra. Evitando la strada della variante precedente e quindi scendendo a sinistra al primo bivio arriviamo sull'ampia sterrata che attraversa tutto il versante.
Variante 21.3: Dopo aver raggiunto l'ampia strada Castagnola-Tanadorso svoltiamo a destra e percorriamo circa 300 metri. A destra troviamo una strada che seguiamo. Raggiungiamo una zona molto frequentata del motocross. La attraversiamo senza deviare. Al fondo della valletta la strada scende decisa e si innesta nella strada percorsa dall'itinerario 20.
Per le varianti vedi lo schizzo.

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22 - Da Voltaggio a Mornese

Aggiornamento: 4/2002
Descrizione.
Dal parcheggio di Voltaggio, all'inizio della provinciale, saliamo seguendo la SP della val Morsone (indicazioni per Capanne di Marcarolo).
Quando raggiungiamo il primo ponte (km 1,5) non lo attraversiamo ma svoltiamo a destra entrando in una strada sterrata. Svoltiamo subito a destra ed affrontiamo una salita che, a tratti, è molto ripida e non ciclabile.
Ad un bivio (km 2,7) andiamo a destra lasciando la strada principale che scende.
Arriviamo ad una sbarra ed alla confluenza con una strada maggiore (km 2,9) che seguiamo a sinistra.
Usciamo nel prato della cascina Bensin (km 3,4) e svoltiamo a destra per superare un altro tratto piuttosto ripido. Sempre in salita arriviamo ad un bivio (km 4,3).
Qui svoltiamo a sinistra, in leggera discesa. Una breve salita ci porta ad incrociare una strada ampia che seguiamo a sinistra.
Con piacevole percorso nei pressi del crinale proseguiamo sempre tenendoci sulla strada più grande. Superiamo un tratto in salita, poi scendiamo raggiungendo la SP (km 7).
Svoltiamo a sinistra e seguiamo la SP, in leggera salita, poi in discesa.
A Pian Castagna superiamo l'incrocio con la variante 22.2, poi con la 22.1 e proseguiamo la discesa raggiungendo un tornante (km 10) dove lasciamo l'asfalto per prendere la strada sterrata. Incontriamo subito un bivio dove svoltiamo a destra.
La strada scende e raggiunge una selletta (km 10,7) dove prendiamo la strada di destra, in salita.
La strada si mantiene nei pressi del crinale ad alterna salite e discese. Infine iniziamo a scendere decisamente. Arriviamo ad un passo dove si incrociano cinque strade (km 13,3).
Svoltiamo a destra seguendo la strada in netta discesa. Con bel percorso nel bosco raggiungiamo un guado (km 14,9), difficile solo in caso di piena.
La strada prosegue sulla sinistra, in salita. Lo sterrato termina e proseguamo su asfalto fino a valicare il crinale (km 16).
Con leggera discesa raggiungiamo la SP e Mornese (km 17).
Dislivello: in salita 550 m.
Ciclabilità: 96%
Osservazioni: Percorribile anche in senso contrario, circa con la stessa difficoltà.
Variante 22.1: circa al km 5,5 troviamo un quadrivio. Prendiamo la strada a sinistra, in discesa.
La strada peggiora il suo fondo ed alterna discese ripide a salite non ciclabili perchè ripide e dissestate.
Raggiungiamo una strada più larga che seguiamo a destra arrivando poco sotto Pian Castagna (km 1,3).
Variante 22.2: circa al km 5,8 lasciamo la strada principale per svoltare in una strada minore in forte salita. Raggiunto il culmine iniziamo la discesa che termina a Pian Castagna (km 1).
Variante 22.3: (fine a se stesso) allo scollinamento al km 16 possiamo svoltare a sinistra e seguire la strada per il Rifugio. Prima su strada e poi su bel sentiero seguiamo le indicazioni del rifugio. Raggiunta la piccola costruzione (km 1,8) possiamo ritornare con la strada a sinistra.
Variante 22.4: (gennaio 2003). Discesa ai Laghi Lavagnina.
Al passo del km 13,3 svoltiamo a sinistra, mentre l'itinerario principale va a destra. Siamo su una strada che scende agevolmente, poi attraversa il bosco mantenendo una leggera pendenza. Con discesa più ripida superiamo un crinale. In vista del Lago Superiore di Lavagnina iniziamo una difficile discesa. Il fondo dissestato ma su tracciato largo permette passaggi divertenti se si ha un buon controllo. La strada esce sui prati e raggiunge il bivio con tabellone presso lo spiaggione del Lago Superiore (km 1,5). Qui incontriamo l'itinerario 18 della Valle Stura.

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23 - Salita da Busalla a Fraconalto

Aggiornamento: 3/2003
Descrizione.
Partiamo dalla stazione di Busalla ed andiamo verso Genova sulla strada statale. Dopo 200 metri troviamo a destra via Martiri di Voltaggio. Svoltiamo e saliamo ripidamente fino ad un incrocio dove svoltiamo a sinistra.
Siamo sulla strada asfaltata che seguiamo fedelmente. Al termine della parte più ripida lasciamo a destra il segnavia FIE (due triangoli gialli; km 1,4).
La strada prosegue alta sul cupo lago della Busalletta, raggiunge il culmine e scende raggiungendo le case di Chiappari (km 4,2).
Non entriamo in paese ma svoltiamo subito a destra prendendo la sterrata che sale. La strada attraversa, con andamento quasi pianeggiante, il bosco.
La strada si riduce a mulattiera (difficoltà in caso di fondo bagnato) e si interrompe spesso nell'attraversare i numerosi ruscelli.
Iniziamo ad incontrare qualche albero abbattuto, ma procedendo la quantità di alberi è tale da costringerci a procedere faticosamente a piedi.
Questo tratto dura alcune centinaia di metri e termina in un prato antistante ad alcune case. Attraversiamo il prato e raggiungiamo le case e la strada (km 6,2; località Casanova).
Andiamo a destra e scendiamo ad una sbarra dove troviamo il segnavia FIE. Svoltiamo a sinistra arrivando velocemente a località Costa Lazzari (km 6,9). Attraversiamo le case uscendo su una strada asfaltata.
Svoltiamo a sinistra e saliamo superando un tornante. Poco dopo (km 7,7) lasciamo l'asfalto per prendere il sentiero che sale a destra. Superiamo la breve salita ed arriviamo ad una cascina dove troviamo una strada che seguiamo a destra, in salita.
Con bel percorso saliamo nel bosco, ad un incrocio andiamo diritti affrontando una dura, ma breve salita.
Guadagnamo quota con qualche saliscendi, poi saliamo decisi uscendo sull'asfalto alla cappella di S.Rocco (km 10,1).
Fraconalto è a destra a 300 metri.
Dislivello: 450 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: purtroppo presenta un tratto interrotto da alberi caduti, sarebbe altrimenti un ottimo itinerario.
Asfalto: 5,5 km.

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24 - Discesa da Fraconalto a Busalla

Aggiornamento: 3/2003
Descrizione.
Da Fraconalto scendiamo inn direzione sud, passando davanti all'osteria. Dopo 300 metri incontriamo a destra una cappella. Pochi metri prima svoltiamo a sinistra imboccando una sterrata che scende.
Il percorso è facile ed alterna alle discese qualche salitella. Arriviamo ad un incrocio dove proseguiamo diritti, passiamo nei pressi di una casa e proseguiamo. Arriviamo ad una cascina (km 2,5) dove abbandoniamo la strada per prendere il sentiero a sinistra.
Dopo 300 metri usciamo sull'asfalto e svoltiamo a sinistra.
La strada scende. Al tornante a sinistra (indicazioni; km 3,5) la lasciamo e svoltiamo a destra arrivando alle case di Costa Lazzari.
Proseguiamo sull'unica strada raggiungendo un bivio. Da destra arriva l'itinerario 23. Svoltiamo a sinistra per affrontare una dura salita. Incontriamo un bivio dove andiamo a destra continuando a salire. La pendenza diminuisce ed il percorso si fa piacevole in mezzo ai castagni.
La strada sale, ma presenta anche delle discese e tratti pianeggianti. Raggiungiamo un incrocio dove andiamo diritti (km 5,7).
Ancora una breve salita poi iniziamo a scendere definitivamente. Raggiungiamo un incrocio nei pressi di un traliccio (km 6,4). Il segnavia FIE va a destra, lo tralasciamo e proseguiamo diritti.
La discesa termina sull'asfalto (km 6,8).
Seguiamo in discesa la strada, con possibilità di svoltare a destra seguendo il segnavia FIE.
Arriviamo sulla statale a 200 metri dalla stazione di Busalla.
Dislivello: 450 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: percorribile anche in salita con qualche tratto non ciclabile all'inizio (ciclabilità circa 93%). In salita conviene seguire fedelmente il segnavia FIE a Cascine.
Asfalto: 2,8 km.

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Altre possibilità

  1. Dal Passo Dagliola possiamo scendere a Voltaggio con percorso impegnativo. Scendiamo un primo tratto molto difficile per il fondo fortemente sconnesso (km 1) poi il sentiero si fa piacevole. Alternando tratti in discesa con qualche leggera salita arriviamo alla discesa finale che ci porta ad un percorso vita attrezzato (km 3,3). Scendiamo sul sentiero non ciclabile fino all'asfalto ed al paese (km 3.8).
  2. Per altre soluzioni da case Carossina e passo Dagliola vedi Praglia
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