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1 - Salita da Bargone

Aggiornamento: 2/2002
Percorso.
Da Casarza Ligure si risale la strada statale per poco più di un kilometro arrivando a Bargonasco. Poco prima della piazza incontriamo a sinistra una ripida salita con indicazione per Bargone. Saliamo arrivando al paese (5 km).
Dalla piazza saliamo decisamente a sinistra. Dopo qualche centinaio di metri prendiamo la strada che prosegue diritta (indicazioni stradali e divieto di accesso), mentre la principale sale a sinistra e termina.
La salita prosegue asfaltata fin quando si incontra una splendida colata di basalti a cuscini. Qui inizia lo sterrato.
Seguiamo la larga strada che sale senza strappi fino al punto più alto (km 12,7); a destra lasciamo la strada che va alla miniera del monte Zenone ed al monte Pu (itinerario 2).
La strada prosegue ora in leggera discesa e porta al Passo (km 13,7). Schizzo.
Dislivello:  880 m. fino alla Statale.
Ciclabilità:  100%
Osservazioni:

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2 - Discesa a Campegli


Aggiornamento: 2/2000
Percorso
Dal passo si scende leggermente verso Bargone, dopo poche centinaia di metri si sale a sinistra per una evidente strada. Si prosegue a mezzacosta fino ad una curva da cui si vedono, di fronte, i ruderi della miniera dello Zenone (1,5 km).
Si lascia la strada scendendo per un ripido sentiero a destra; si passa un ruscelletto e si prosegue alternando tratti in discesa a brusche salite.
Arrivati ad una pineta la si scende a destra fino ad incontrare una larga sterrata (km 3).
Si prosegue a destra fino ad un bivio (km 4). Due le possibilità equivalenti:

  1. A sinistra si scende rapidamente alle case Pu (agriturismo)
  2. A destra, dopo una breve risalita, si scende costeggiando il versante di ponente del monte Pu; si arriva poco sotto le case Pu.
Si prosegue la discesa, ora a tratti asfaltata, fino a Campegli (km 9,5). All'incrocio a destra per ritornare alla statale.
Dislivello:  850 m. fino alla Statale.
Ciclabilità:  99%
Osservazioni:  in salita è conveniente seguire il percorso 2, meno ripido.

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3 - Discesa a Missano

Aggiornamento: 2/2000
Percorso
Dal passo si scende leggermente verso Bargone, dopo poche centinaia di metri si sale a sinistra per una evidente strada. Schizzo. Si prosegue a mezzacosta fino ad una curva da cui si vedono, di fronte, i ruderi della miniera dello Zenone.
Si lascia la strada scendendo per un ripido sentiero a destra; si passa un ruscelletto e si prosegue alternando tratti in discesa a brusche salite.
Arrivati ad una pineta la si scende a destra fino ad incontrare una larga sterrata (km 3).
Si sale a sinistra sulla sterrata con fondo dissestato per circa 300 m, poi si inizia a scendere.
Un primo tratto si presenta fortemente inciso e dissestato, poi il fondo migliora e si prosegue in falsopiano a mezzacosta.
Arrivati a circa km 4 occorre abbandonare la stradina che prosegue in piano per scendere un ripido tratto nei prati a destra. Prestare attenzione ai segnavia che si incontrano all'incrocio (FIE rombo rosso e bandierina bianco-rossa 5T).
Qualche centinaio di metri di ripida discesa portano ad una recinzione da cui si esce attraverso il cancello (richiudere).
Qui comincia una strada in discesa che costeggia la recinzione e porta rapidamente ad una cascina (cavalli).
Si prosegue per strada sempre migliore, poi asfaltata, che porta a Missano sulla statale, a circa 9 km da Casarza.
Dislivello: 950 m. fino a Casarza
Ciclabilità: 98%
Osservazioni: prima o poi andrò a vedere dove porta lo stradellino che si lascia per scendere nei prati.

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4 - Discesa a Colli e discesa a Maissana


Si tratta delle due discese che si dipartono dal Passo verso nord. La prima scende nel bosco, la seconda taglia le pendici del monte Porcile.
Sono strade sterrate percorribili anche alle auto e non presentano alcun problema. Possono servire per chiudere degli anelli sulla Val di Vara.
Dislivello: 500 m. fino al fondovalle.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni:

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5 - Traversata al monte Porcile

Percorso
Dal Passo si prosegue per la sterrata che raggiunge il colle Arena e si trasforma in sentiero. Si prosegue con qualche difficoltà sul sentiero che si mantiene a mezza costa fino a scendere ad un ampio colle prativo (passo Broccheie, km 2.3).
Si risale faticosamente dalla parte opposta puntando alcune antenne (segnavia 5T).
Si giunge al ripiano da dove partiva la teleferica mineraria, 300 metri prima delle antenne. Si segue a sinistra la strada mineraria che porta al Passo della Biscia. Percorso di collegamento con la Val Graveglia.
Dislivello: 150 m.
Ciclabilità: 70%
Osservazioni: breve percorso di raccordo che permette il giro della Val Graveglia.

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6 - Traversata della val Graveglia

Aggiornamento: febbraio 2000
Percorso.
Da Lavagna si risale lungo l'Entella fino a raggiungere il bivio per la val Graveglia dove occorre andare a destra. Inizio (km 0).
Si risale la valle fino alla località Ponte Gaggia dove si svolta a sinistra al bivio (poco visibile) con indicazioni per Case Zatta e Campo di Ne.
Si sale superando il paese di Ne, che si lascia a sinistra; si arriva a due case (km 7,2) (cani) dove si devia nettamente a destra (diritti si ritornerebbe a Ne) e la strada diviene sterrata. Si raggiunge l'asfalto ad un bivio con la strada che sale da Conscenti (km 10) e si sale a sinistra.
La strada diviene sterrata e sale fin nei pressi del passo della Cammilla che raggiunge con una lieve discesa. Superate alcune case si incontra un primo bivio dove si sale a destra e, poco dopo, un secondo dove ancora si va a destra.
La strada prosegue sterrata in falsopiano ed arriva a valicare una spalle del monte Cammilla (km 15,5).
Proprio dove inizia la discesa si prende la sterrata a sinistra (sbarra) che costeggia lungamente le pendici meridionali del monte Zatta, prima in salita poi in discesa.
Si procede a saliscendi superando due guadi, poi i cantieri superiori della miniera di rame e si scende ancora fino ad un terzo guado (km 20).
Qui la strada sale con ampi tornanti nel bosco fino ad un poggio panoramico, si scende di nuovo fino ad arrivare ad un bel pianoro prativo con i casolari detti Casoni di Arzeno (km 23).
La strada si biforca, occorre andare a destra (il ramo di sinistra sale ad una vecchia cava di oficalce e lì termina) scendendo fino alle case di Case Soprane (di qui è possibile scendere alla provinciale interrompendo l'itinerario).
Al tornante prima di entrare in paese si svolta a sinistra oltrepassando una sbarra. Si scende al torrente e si risale a tornanti nel bosco.
La strada conduce ad una zona di pascoli e poi agli ampi e caratteristici Prati di Oneto. Si costeggiano a destra i prati fino ad arrivare sulla provinciale (km 30).
La si risale verso sinistra fino al Passo della Biscia.
A destra si stacca in salita una strada forestale con sbarra. La si prende e la si segue superando un trivio nei pressi di una casetta; si prosegue fino quasi al suo termine nei pressi di un gruppo di antenne (km 35).
E' ben visibile l' ampia sella prativa sottostante del passo Broccheie. Schizzo. Circa 300 metri prima delle antenne un sentierino scende alla sella (segnavia 5T), occorre seguirlo e risalire poi il versante opposto su sentiero a tratti malandato. E' questo l'unico tratto non completamente ciclabile.
Il sentiero si trasforma in strada e porta al passo del Bocco (km 38).
Si scende dal passo con uno degli itinerari descritti e si torna a Lavagna.
Dislivello: 1150 m.
Ciclabilità: 99%
Osservazioni: per chi volesse scendere direttamente in val Graveglia esistono tre possibilità tutte sconsigliabili. Le descrivo sommariamente tra gli itinerari possibili.
Nota: da Casarza Ligure è possibile rientrare in val Graveglia seguendo una strada asfaltata che valica due colli. Da Casarza occorre imboccare la strada che si allontana a destra dalla statale; subito prima della doppia curva si prende via Barletti (è la stradina dopo la piazza del Municipio).
Si sale a Tassani, si scende a S.Vittoria dove si va a destra per salire fino a M.te Domenico ed al valico successivo. Si scende finalmente in Val graveglia.

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7 - Discesa dal Passo del Bocco a Sestri Levante, via Libiola


Aggiornamento: 3/2002
Descrizione.
Dal passo del Bocco scendiamo sulla strada sterrata che va verso il monte Roccagrande iniziando pochi metri prima del passo, versante Bargone. Schizzo.
La strada scende ampia per circa 1,5 km poi inizia a salire con qualche tratto ripido.
Arriviamo al punto più alto, nei pressi del monte Roccagrande, poi iniziamo la discesa.
Sempre su sterrata ampia e fondo buono superiamo il crinale che separa i monti Roccagrande e Tregin ed entriamo nella valle del torrente Gromolo.
Scendiamo con numerosi tornanti arrivando nei pressi di una casa (km 5,4). Proseguiamo diritti quasi in piano.
Dopo circa 300 metri arriviamo ad un bivio dove svoltiamo a destra, in discesa. Dobbiamo fare attenzione perchè questa strada termina cieca; dobbiamo abbandonarla 500 metri dopo il bivio e prendere un piccolo sentiero che scende a sinistra nel bosco.
Il sentiero presenta qualche tratto non ciclabile ma è breve e termina dopo 300 metri sulla strada sterrata di un acquedotto.
Seguiamo la comoda strada pianeggiante per un buon tratto, poi superiamo una breve salita ed arriviamo ad un valico nei pressi di una costruzione in cemento (km 8,7).
Proseguiamo in discesa. Percorsi 250 metri troviamo a destra uno slargo che si affaccia sugli scavi degli abbandonati cantieri della miniera di Libiola; possibile variante di discesa.
La strada prosegue senza difficoltà, passa nei pressi di una casa e raggiunge la strada asfaltata (km 9,8).
Scendiamo velocemente a destra raggiungendo S.Vittoria e poi Sestri Levante (km 16).
Dislivello: 990 m.
Ciclabilità: 99%
Osservazioni:
Variante 7.1: Lasciamo il percorso principale dopo circa 250 metri dalla costruzione dell'acquedotto svoltando a destra.
Entriamo in una zona segnata dagli scavi minerari e proseguiamo tenendoci a destra. La discesa prosegue con difficoltà mentre il sentiero attraversa una zona franosa che sovrasta il cratere di scavo.
Poi il sentiero si allarga a strada tra radi pini. Scendiamo mirando a raggiungere l'esterno del cratere all'altezza del suo fondo.
Proseguiamo su stretto sentiero, non ciclabile, che scende a tornanti restando al margine del bosco.
Arriviamo al termine della discesa dove troviamo una buona sterrata (km 0,6). Andiamo a sinistra ed arriviamo a Villa Libiola (km 10,3).
Rapidamente scendiamo su asfalto a Molino Balicco poi a S.Vittoria e a Sestri.
Lunghezza complessiva come l'itinerario principale; meno ciclabile ma interessante per la visita ai cantieri minerari.


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8 - Salita al monte Porcile da Pian di Fieno


Aggiornamento: 12/2002
Descrizione.
Partiamo dal piazzale antistante le tramogge delle miniere (Pian di Fieno è in Val Graveglia a circa 13 km dallo svincolo autostradale di Lavagna).
Saliamo, seguendo la provinciale, per circa 350 metri e svoltiamo a destra. La strada sale e, dopo 13 tornanti e qualche curva, raggiunge le porte del paesino di Nascio che lasciamo a sinistra (km 2,6). Ora proseguiamo in discesa per poi salire a Cassagna (km 3,8).
Lasciamo a sinistra il paese e saliamo con alcuni tornanti. La strada diviene sterrata e prosegue in leggera salita.
Una breve discesa ci porta a superare due ponticelli dove ritroviamo l'asfalto (km 6,8). Poco dopo incontriamo la provinciale che seguiamo a destra.
Superiamo il piazzale delle Fonti S. Rita (km 8,1) e proseguiamo su una stretta stradina che scende leggermente.
Dopo non molto l'asfalto termina e proseguiamo su sterrato con salita abbastanza impegnativa che ci porta ad un piccolo valico oltre il quale passa la provinciale (km 11,6).
Saliamo a destra e raggiungiamo il Passo della Biscia. Svoltiamo a destra nella strada sbarrata che sale. L'ampia sterrata sale senza difficoltà.
Raggiungiamo il bivio per il monte Verruga (km 14,2; itinerario ) e proseguiamo raggiungendo un bivio (km 15,9). A destra scende il sentiero per il passo del Bocco; noi andiamo diritti proseguendo la salita.
Guadagnamo quota con alcuni tornanti ed arriviamo al termine della strada (km 16,9). La vetta del Porcile è raggiungibile a piedi salendo a sinistra, costeggiando la trincea mineraria (10 min).
Dislivello: 950 m (esclusa la vetta).
Ciclabilità: 100% (esclusa la vetta).
Osservazioni:

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9 - Discesa dal monte Porcile a Pian di Fieno


Aggiornamento: 12/2002
Descrizione.
Dal termine della strada sotto alla vetta scendiamo e superiamo la strada che va alle antenne. Poco dopo arriviamo ad incrociare la strada che va a sinistra in un ampio piazzale (km 1).
Attraversato il piazzale troviamo il sentiero segnalato che scende al passo Broccheie. Schizzo.
Proseguiamo oltre il passo attraversando il versante orientale del monte Capra. Il sentiero presenta qualche difficoltà a causa di contropendenze e qualche tratto dissestato.
Al Colle Arena cambiamo versante e raggiungiamo rapidamente una visibile linea elettrica (km 3).
Immediatamente prima del traliccio svoltiamo a destra e seguiamo la strada per una decina di metri. Svoltiamo a destra entrando nel pascolo. Proseguiamo restando sotto ai cavi ENEL. Prima del traliccio successivo troviamo a destra l'inizio di una strada dissestata.
La seguiamo in discesa con difficoltà a causa della pendenza e delle pietre mobili. Scendendo il percorso diviene meno difficile ed arriviamo ad una casetta (km 4,1) dove la mulattiera diventa strada.
Scendiamo fino alla base di un colletto che raggiungiamo in salita (km 4,8).
La strada prosegue in discesa e ci porta a Statale (km 6,6). Svoltiamo a destra e subito a sinistra, senza entrare in paese. Arrivati sulla provinciale scendiamo a sinistra e raggiungiamo un incrocio posto su un tornante (km 7,3). Svoltiamo a sinistra.
La strada diventa sterrata dopo due ponticelli, effettua una leggera salita poi prosegue in agevole discesa fino alle porte di Cassagna (km 10,7).
Svoltiamo a destra entrando nel piazzale, attraversiamo un portico e superiamo la breve scala che sale ad una minuscola piazzetta. Proseguiamo diritti nel vicolo che scende.
E' l'inizio della meravigliosa mulattiera lastricata che scende a scalini di pietra e raggiunge l'agile ponte (km 11,3) sulla forra.
Raggiunto l'asfalto saliamo a destra, superiamo Nascio e scendiamo con numerosi tornanti fino a raggiungere la provinciale (km 13,8).
Pian di Fieno è a sinistra a 350 metri.
Dislivello: 950 m (esclusa la vetta).
Ciclabilità: 99% (esclusa la vetta).
Osservazioni:

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Altri percorsi

  1. (sconsigliabile) dal Passo del Bocco è possibile scendere direttamente a Statale. Dal Passo si lascia la strada per scendere direttamente nei pascoli lungo un sentierino ripido. Il sentierino procede sempre in discesa a mezzacosta verso destra e si trasforma in mulattiera. Si arriva così ad un tipico colletto. Si prosegue nella valle a destra, si oltrepassano i resti delle miniere di rame cercando di raggiungere la sponda destra idrografica della valletta. Qui si incontra una sterrata che collega le sorgenti allo stabilimento di imbottigliamento. La si segue fino a Statale.
  2. (sconsigliabile) dal Passo del Bocco si può scendere per tracce di sentiero tra il pascoli nella valle di Cassagna, versante sinistro idrografico. Il sentiero è all'inizio impercettibile, poi diviene più marcato. Cercare di mantenersi sul crinale mirando al monte Bianco. Sul versante meridionale del monte Bianco si incontra una buona strada di servizio delle cave che si segue fino ad un valico dove occorre scendere a destra per arrivare a Iscioli ed alla provinciale.
  3. (sconsigliabile) dal trivio con casetta sulla strada di collegamento tra il passo della Biscia ed il monte Porcile si può scendere per la strada (a destra per chi sale). Si arriva ad una casa dove la strada ha termine. Qui occorre scendere per la massima pendenza costeggiando una rete. Arrivati in fondo si può andare a destra, superare un torrentello e seguire un sentiero scendendo come possibile tra i brughi. Andando invece a sinistra si arriva in un bosco dove si scende per tracce fino ad arrivare ad una zona di scavi minerari. Per la strada di servizio si va a Statale.
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