Episodio 2
"I bei denti del
sciur Dino"
Prima trasmissione televisiva:
mar 19 gennaio 1968, secondo programma, ore 21,00
Personaggi e interpreti:
Helga - Karin Feddersen
Franz - Rudiger Wall
Dino Pasqué - Nino Besozzi
Geometra Catozzo - Elia Vitalino
Brigadiere Lentini - Ugo Pagliai
Appuntato Bastiano - Tuccio Musmeci
Farmacista - Gaetano Dell’Era
Signora Arnaudi - Marina Lando
Carolina - Rina Strambi Centa
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Vicino ad un camping sul Lago d’Orta, nei pressi di Omegna, l’ormai
anziano Sciur Dino Pasqué sta scrivendo le memorie dei suoi
lunghi viaggi per il mondo. In questo suo lavoro si fa aiutare da una
giovane ed affascinante segretaria di origni tedesche, Helga, alla
quale è profondamente legato, tanto da nominarla sua erede
universale.
Durante l’estate, Helga stringe una relazione intima con Franz Keller,
un viennese che è venuto a trascorrere alcuni giorno sul lago.
Di ritorno in Austria, tuttavia, Franz viene fermato alla frontiera e
trovato in possesso di una ingente quantità di valuta, di titoli
azionari e di una preziosa collezione di francobolli rari, nascosta nel
doppio fondo del suo bagaglio. Viene arrestato per contrabbando, ma
dopo pochi giorni riesce ad evadere dal carcere.
Per il maresciallo Arnaudi, Helga è l’unica traccia. Ha ricevuto
lettere o telefonate da Franz? Lei dice di no, ma il maresciallo
è sicuro che nasconda qualcosa.
Sorvegliando la ragazza, Arnaudi scopre che ella si fa spedire da
Vienna parecchie confezioni di Dentinol, il dentifricio utilizzato dal
Sciur Dino. Ma per quale ragione farsi spedire da Vienna un prodotto
fabbricato a Milano?
NOTE: In
questo episodio facciamo conoscenza con la moglie del maresciallo. I
coniugi Arnaudi fanno i conti delle spese per la prima comunione della
figlia Angelina.
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QUOTES
Soldati: Io vorrei proprio sapere qual è la storia
più brutta che ti è capitata
Arnaudi: La
più brutta? Bè, se è brutta, perchè te la
devo raccontare?
Soldati: No,
dico la più brutta moralmente. Il reato più sgradevole,
più basso che hai scoperto.
Arnaudi:
Vedi, Mario, io ho imparato una cosa: che oggi tutti o quasi tutti i
delitti sono, così, sgradevoli, bassi. I moventi più
nobili - i meno ignobili, diciamo - come l’onore, la passione, la
gelosia, ormai vanno scomparendo nelle nostre campagne e nelle nostre
città. E restano i moventi brutti, quelli squallidi, meschini.
Che ti turbano il cuore perchè hanno sempre per scopo
l’interesse, il denaro. Se è una di queste storie che vuoi,
figurati, non ho che l’imbarazzo della scelta...
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