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Episodio 8

"La bella bugiarda"


Tratto dal romanzo:

"Murder is Corny"
(1964) di Rex Stout

Numero puntate:

2

Prima trasmissione televisiva:

dom 7 e mar 9 febbraio 1971, rete 1, ore 21,00

Adattamento televisivo di:

Edoardo Anton

Personaggi e interpreti:

Procuratore Kerr - Dante Biagioni
Ispettore Duncan - Eros Pagni
Sergente Ross - Attilio Duse
Agente Callahan - Attilio Corsini
Felix - Leo Gavero
Leo - Valentino Macchi
Susan Mc Leod - Gianna Serra
Mc Leod - Mario Carotenuto
Carl Heydt - Giacomo Piperino
Peter Jay - Marino Masè
Max Maslow - Mario Carra
Saul Panzer - Roberto Pistone
Un vecchio - Giovanni Conforti
Raynolds - Andrea Aureli
Baxter - Emilio Cappuccio








































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Ken Faber è il fattorino che consegna ogni settimana otto casse di pannocchie a New York: sette sono per il raffinato ristorante Rustermann, l'altra invece deve essere consegnata direttamente a casa di Nero Wolfe, a beneficio esclusivo del goloso investigatore. Le pannocchie, infatti, sono raccolte personalmente dall'agricoltore McLeod, e sono senza dubbio le migliori sulla piazza.

Quando Faber viene assassinato, il caso si presenta più semplice del previsto. Tutti gli indizi portano infatti ad un solo colpevole: Archie Goodwin.
Quando apprende la notizia, Nero Wolfe è molto preoccupato: non tanto per l'arresto di Goodwin, ma perchè nessuno potrà consegnargli le sue pannocchie.

Decide così di intervenire trovando il modo di farsele consegnare ugualmente, ma un'altra sventura è alle porte: tutte le pannocchie nella cassa sono immangiabili, o perchè troppo acerbe o perchè troppo mature. È evidente che non è stato McLeod in persona a coglierle...

Susan McLeod, figlia di McLeod e fotomodella di professione, spiega ad Archie di essere stata lei ad indirizzare i sospetti su di lui, sapendo che Archie avrebbe trovato comunque il modo di cavarsela.
Susan spiega di essersi trovata sul luogo del delitto, perchè  aveva appuntamento con Faber. Ma, poichè la polizia non le avrebbe creduto, ha inventato di trovarsi lì perchè aveva appuntamento con Goodwin...

Quando Goodwin le chiede il motivo dell'appuntamento con Faber, Susan spiega che egli andava raccontando menzogne sul suo conto. In particolare, diceva che Susan aspettava un figlio da lui, sperando così di allontanare da lei gli altri pretendenti e assicurarsi il patrimonio di famiglia.

Poichè agli occhi degli inquirenti Goodwin rientra tra gli 'altri pretendenti', è logico sospettarlo di un delitto passionale. Questa volta Goodwin se la vede davvero brutta, ma può contare sull'aiuto di Nero Wolfe...


 

QUOTES



Felix: Dice il signor Wolfe che a lessarle sbucciate, le pannocchie, si trasforma una delizia gastronomica in un volgare foraggio...

***

Duncan: Mi dica, Goodwin, dove si trovava oggi tra le 16 e le 16,30?
Goodwin: Allo Yankee Stadium, a vedere una partita di baseball
Duncan: Ah, da solo?
Goodwin: No. C'erano più di duemila spettatori...

***

Wolfe: [a Goodwin] Con tutta la gente che c'è a New York, lei mi va a ammazzare proprio quello che deve portarmi le pannocchie?

***

Goodwin: Buongiorno, signor Wolfe
Wolfe: Salve, Goodwin
Goodwin: Che nottata!
Wolfe: Già. Anche le mie piante hanno risentito del temporale di stanotte.
Goodwin: Non alludevo al temporale. Ho passato la notte in carcere.
Wolfe: E non ha sentito il temporale?

***

McLeod: Le vuole ancora le mie pannocchie?
Wolfe: Non vedo perchè dovrei rinunciarci. Le sue, tranne quelle di ieri, sono sempre state le migliori.
McLeod: Pensavo che non le volesse più.
Wolfe: Eviti di pensare. È meglio.

***

Fritz: Monsieur, les escalopes à la bernaise hanno bisogno del suo aiuto.
Wolfe: Anch'io del loro...

***

Maslow: E così lei sarebbe Goodwin.
Goodwin: Già, io sarei Goodwin.
Jay: L'elefante sapiente dove lo tenete? Parcheggiato in garage?

***

Fritz: Poteva almeno avvisare che non veniva per la merenda. Monsieur Wolfe ha dovuto mangiare anche i suoi vol au vents.
Goodwin: Oh, poverino, si sacrifica sempre...

***

Wolfe: [al telefono] Credo di aver trovato la soluzione... Come quale? L'unica possibile, naturalmente.