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Episodio 7

"La casa degli attori"


Tratto dal romanzo:

"Counterfeit for Murder"
(1962) di Rex Stout

Numero puntate:

2

Prima trasmissione televisiva:

sab 3 e dom 4 gennaio 1970, rete 1, ore 21,00

Adattamento televisivo di:

Giuliana Berlinguer

Personaggi e interpreti:

Hattie Annis - Giusi Raspani Dandolo
Tammy Baxter - Agla Marsili
Albert Leach - Ruggero De Daninos
Raymond Dell - Giorgio Piazza
Martha Kirk - Daniela Surina
Sergente Vine - Roberto Paoletti
Agente Callahan - Attilio Corsini
Noel Ferris - Paolo Graziosi
Clift - Corrado Olmi
Paul Hannah - Adriano Amidei Migliano
Un medico - Francesco Gerbasio
Un agente - Lorenzo Terzon
Agente Scientifica - Giuseppe Scarcella
Fred Durkin - Gianfranco Varetto
Orrie Carter - Mario Righetti
Saul Panzer - Roberto Pistone
Avvocato Parker - Gianni Di Benedetto
Procuratore Skinner - Enrico D’Amato
Un tipografo - Ennio Majani
Portiere tipografia - Bruno Biasibetti











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Una bizzarra signora di mezza età, Hattie Annis, si presenta senza appuntamento alla casa di Nero Wolfe, per parlare con lui di una certa faccenda. Parla a Goodwin di un certo premio, che vuole dividere con lui e Wolfe. Se dovesse andare dai Puff - così lei chiama i poliziotti (Puff sta per polizia ufficiale) - non ci sarebbe un bel niente da dividere.
Goodwin è incuriosito, ma non sono ancora le undici: Wolfe è nella serra, e non lascerebbe le sue orchidee per nulla al mondo. Tantopiù che proprio oggi si è ammalata una Cymbidium, e l’epidemia potrebbe estendersi alle altre piante...

Così Goodwin dice alla Annis di tornare alle undici e un quarto. Lei è costretta ad accettare, ma prima di andarsene lascia a Goodwin un certo pacco, ‘prima che finisca in mani sbagliate’, a patto che non lo apra prima del suo ritorno.

Quando torna, la Annis cade letteralmente fra le braccia di Goodwin, e sviene: qualcuno ha tentato di ucciderla, investendola con una macchina. Sicuramente, spiega lei, si trattava di un tentativo per sottrarle quel pacchetto...

È arrivato il momento di dare un po’ di spiegazioni: la casa di Hattie Annis è una specie di albergo per attori squattrinati, che spesso non possono permettersi di pagare regolarmente l’affitto. Ma alla Annis non importa più di tanto: non ha bisogno di denaro, e le basta di essere circondata da quelle persone così stravaganti.
Tuttavia qualche giorno prima la Annis ha trovato quel misterioso pacchetto in una delle stanze della sua casa: all’interno sono contenuti diecimila dollari in biglietti da venti, nuovi fiammanti e... falsi. Sicuramente li ha messi uno dei suoi inquilini. Ma chi?
Scoprirlo sarà l’incarico di Wolfe.

La faccenda si complica quando Goodwin va a casa Annis per un sopralluogo: il corpo di Tammy Baxter, esanime e con un coltello conficcato nella schiena, viene ritrovato nella stanza biblioteca.
A questo punto la Annis affida a Wolfe altri due incarichi. Uno apparente, che consiste nello scoprire l’assassino della Baxter. E poi quello vero: fare arrossire di vergogna i Puff...

 

QUOTES



Archie: Bè, io vado di sopra. Gli esseri superiori stanno ai piani superiori. [sale in ascensore]
Fritz: Io non concordo con la sua visione meccanica e semplicistica delle gerarchie. E non lo dico soltanto perchè la mia stanza è in cantina...

***

Archie: La signorina Annis non è ancora in grado di muoversi. Mi dispiace per lei, signor Wolfe, qui non ci sono poltrone di suo gradimento.
Wolfe: Posso resistere in piedi. Anche per due minuti.
Hattie: Io credo di no. Ha troppa ciccia addosso... Mi sembra Falstaff!

***

Hattie: Lei lo sa che tutta la gente di teatro è tanto matta?
Wolfe: Per equivoco. Hanno sentito dire che il genio è follia, e credono che basti vivere follemente per acquistare genialità.

***

Hattie: [a Wolfe] Mi sento benissimo ormai. Se mi lascia alzare si può mettere lei qui sul divano. Spero che sia grande abbastanza.

***

Hattie: [a Wolfe] Ha poco da guardarmi così. Non mi fa paura il suo quintale e mezzo tutto per bene...

***

Wolfe: La fortuna ha di nuovo bussato alla mia porta, che colpa ne ho io? Si intende che io so come attirarla, la fortuna. Basta tirare il filo giusto...