Episodio 3
"Per la fama di
Cesare"
Tratto dal romanzo:
"Some Buried Caesar" (1938) di Rex Stout
Numero puntate:
2
Prima trasmissione televisiva:
ven 21 e 28 marzo 1969, rete 1, ore 21,00
Adattamento televisivo di:
Edoardo Anton
Personaggi e
interpreti:
Dave - Antonio Rais
Lily Rowan - Gabriella Pallotta
Thomas Pratt - Aldo Giuffrè
Jimmy - Umberto Ceriani
Daniel Benneth - Amos Davoli
Cullen - Silvio Spaccesi
Mac Millan - Franco Sportelli
Clyde Osgood - Giorgio Favretto
Nancy Osgood - Nicoletta Languasco
Howard Bronson - Ezio Marano
Agente - Carlo Landa
Frederick Osgood - Lucio Rama
Procuratore Waddell - Luigi Montini
Sceriffo Darth - Antonio Meschini
Dick - Vittorio Duse
Prima donna - Jole Cappellini
Seconda donna - Marisa Piergiovanni
Primo allevatore - Attilio Dottesio
Proprietario bestiame - Ezio Rossi
Secondo allevatore - Erminio Spalla
Stalliere - Antonello Pischedda
Ragazzo - Alfredo Sernicoli
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Wolfe detesta ogni spostamento in macchina perchè non si fida di
quelle minacciose ‘scatole di latta’ (per la cronaca, la sua è
una Rolls Royce). Una volta l’anno, tuttavia, pur di esporre le sue
bellissime orchidee in un padiglione alla fiera di Crowfield, e vincere
il suo solito primo premio, Wolfe è disposto ad affrontare il
lungo viaggio.
Sfortuna vuole che, durante il viaggio, Goodwin esca di strada dopo
aver forato una gomma. Il radiatore è guasto: la macchina non
può ripartire, a meno di trovare un meccanico.
Fermi in mezzo alla campagna, Wolfe e Goodwin scorgono un’abitazione in
lontananza. Per raggiungerla e chiedere aiuto, devono scavalcare un
recinto. Ma nel recinto c’è un imprevisto: un enorme toro che
sembra molto interessato a Nero Wolfe.
Come apprenderanno dopo aver scampato il pericolo, il toro si chiama
Cesare, è di razza purissima e vale quarantacinquemila dollari.
Cesare appartiene a Thomas Pratt, proprietario di una catena di
ristoranti di lusso a New York. Per pubblicizzare i suoi ristoranti,
tra pochi giorni Pratt arrostirà Cesare, e con la sua carne
imbandirà un banchetto con cento illustri invitati.
Ma gli allevatori di Crowfield, primi fra tutti gli Osgood, vogliono
impedire l’uccisione di Cesare, perchè con lui si
estinguerà la razza. Il figlio di Frederick Osgood, Clyde,
arriva al punto di sfidare Pratt: scommette diecimila dollari con lui
che Cesare non finirà arrosto.
In attesa dell’assistenza meccanica, Wolfe e Goodwin sono invitati a
cenare e passare la notte nella villa di Pratt. Wolfe accetta senza
meno: ha sentito il profumo del tacchino arrosto. Ma quella stessa
sera, Clyde viene trovato morto nel recinto del toro. Apparentemente si
tratta di un incidente: Clyde di era introdotto nel recinto, forse per
rubare il toro, e Cesare lo ha incornato. Wolfe però è
sicuro che si tratti di un delitto...
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QUOTES
Pratt:
Jimmy! Porta qualcosa da bere.
Jimmy: Del
bourbon, o dello scotch?
Wolfe: Rhum!
Goodwin: Per
me un bicchiere di latte, grazie.
Wolfe: No,
rhum! Per tutti e due. Ne abbiamo bisogno...
***
Wolfe: [a
Goodwin] Lei resti qui. Non lasci le orchidee per nessuna ragione al
mondo. Non faccia come quando è di guardia ai tori...
***
Fritz: Se mi
permette dirlo, signore, la trovo un po’ sciupato.
Wolfe: Eh...
il vitto...
Fritz: Mais
c'est ca! Da queste parti c’è molta materia prima, ma poca arte.
Wolfe: Hai
ragione. Mi trovo in una cava di marmo, ma non c’è Michelangelo.
***
[Wolfe trova la porta aperta ed entra nell’ufficio del procuratore]
Wolfe:
Disturbo?
Sceriffo: E
lei come è entrato?
Wolfe: Da una
fessura della porta...
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