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la serie


i protagonisti

gli episodi

il cast tecnico




Le inchieste del commissario Maigret









NOTE

• Jules Maigret è il commissario capo della polizia giudiziaria di Parigi, con sede a Quai des Ofevres. Boulevar Richard Renoir è invece l’indirizzo della sua abitazione privata, dove vive con la pazientissima moglie Louise.
Ma anzichè rivolgersi a lei per nome, il commissario preferisce chiamarla ‘Signora Maigret’...

• Inizialmente gli esterni della serie erano girati a Parigi. Ma successivamente la produzione si è trasferita a Napoli, città che - come diceva il regista Mario Landi - assomigliava di più alla Parigi di Simenon che la stessa Parigi contemporanea.

• Nel 1967, tra la seconda e la terza serie televisiva, Gino Cervi ha interpretato Maigret nel film a colori ‘Maigret a Pigalle’, sempre diretto da Mario Landi.

• La prima trasposizione cinematografica di Maigret risale al 1932, con ‘La nuit du Carrefour’ di Jean Renoir (Maigret era interpretato da Pierre Renoir). Da allora ad oggi, salvo omissioni, Maigret è stato portato sul grande schermo ben 15 volte. Tra i Maigret cinematografici più famosi, ci sono quelli interpretati da Albert Préjan e da Jean Gabin.

• In televisione, la prima apparizione di Maigret risale al 1948, negli Stati Uniti sugli schermi della CBS. Si tratta dell’episodio ‘Stan the Killer’ del contenitore antologico ‘Studio One’, in cui Maigret era interpretato da Eli Wallach. Da allora ad oggi, Maigret è stato portato sul piccolo schermo da 12 attori diversi. Tra i più famosi figurano Rupert Davies (protagonista dei 51 episodi della serie inglese ‘Maigret’, trasmessa tra il 1960 e il 1963), lo storico Jean Richard (protagonista degli 88 episodi della serie francese ‘Les enqûetes du Commissaire Maigret’, trasmessa tra il 1967 e il 1990) e il suo successore Bruno Cremer (protagonista dei 30 episodi della serie franco-svizzera
-belga-cecoslovacca ‘Maigret’, avviata nel 1991 e conclusasi nel 1999). Non è azzardato dire che, comunque, nessuna di queste produzioni - cinematografiche e televisive - regge il confronto con il nostro Maigret.

• Nel 2001, grazie all’iniziativa editoriale di ElleU Multimedia, tutti gli sceneggiati di Maigret sono stati commercializzati in VHS e in DVD. La VideoRai-Fonit Cetra aveva già distribuito, su videocassetta, tredici di questi sceneggiati.






















































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SIGNORA MAIGRET:  « Ah, senti! Quel Simenon... Ha scritto un altro
                             libro su di te...»
MAIGRET:                « Già. »
SIGNORA MAIGRET:   « Ah, lo sapevi? »
MAIGRET:                « Sì, l’ho visto l’altro giorno sul tavolo del      
                             direttore... Credo si tratti dell’inchiesta Gouin... »
SIGNORA MAIGRET:   « Sei uno strano uomo! Pubblicano addirittura dei
                              libri su di te, e tu non te ne interessi nemmeno. »
MAIGRET:                 « No, non è vero, invece. Li leggo, li leggo tutti...
                              Quando ho tempo di leggere, naturalmente. »
SIGNORA MAIGRET:    « Questo si intitola ‘Maigret sbaglia’. »
MAIGRET:                 « ‘Maigret sbaglia’, eh? Devo tirargli le orecchie,
                              al mio amico Simenon... »

Questo dialogo tra Gino Cervi ed Andreina Pagnani, tratto dallo sceneggiato ‘L’affare Picpus’, è solo un esempio dei tanti che si potrebbero fare per tentare di spiegare quel fascino, quella particolare atmosfera, diciamo pure quella magia, che caratterizza ‘Le inchieste del commissario Maigret’.

‘Le inchieste del commissario Maigret’ sono qualcosa di più di una serie di sceneggiati: sono 16 autentici gioielli della televisione italiana, che moltissimi telespettatori ricordano ancora oggi con nostalgia e che potrebbero essere replicati all’infinito senza mai stancare.

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Georges Simenon, il ‘padre’ di Maigret, era uno scrittore bravissimo, e su questo non si discute. Ma se ancora oggi i suoi romanzi si vendono con successo, è soprattutto perchè in Italia abbiamo la fortuna di poter dipingere nel teatro della nostra mente, mentre sfogliamo le pagine, il volto bonario di Gino Cervi e le amorevoli premure di Andreina Pagnani.

In questi sceneggiati, Gino Cervi è capace di concretizzare tutte quelle caratteristiche Simenon aveva infuso al personaggio di Maigret. Probabilmente, da straordinario attore quale egli era, Cervi ha saputo dare al personaggio anche alcuni tratti che Simenon non aveva mai descritto nei suoi romanzi, ma che di sicuro corrispondevano perfettamente alla sua idea di Maigret.
I suoi tic e le sue manie: la sua birra, la sua pipa (e gli inutili sforzi della signora Maigret per impedirgli di fumare troppo), il suo debole per la buona tavola. E quando Maigret siede al tavolo per pranzare, Gino Cervi è capace di mettere appetito allo spettatore. Non importa se il piatto sia uno dei deliziosi manicaretti della signora Maigret o un semplice tramezzino consumato al tavolo di un bistrot.
E poi c’é la figura di Maigret: esigente e un po’ burbero sul lavoro, ma allo stesso tempo pieno di umanità e capace di gesti teneri e amorevoli; impaziente e nervoso da un lato, meditativo e ostinato dall’altra. La sua mimica, la sua gestualità, il suo inconfondibile tono di voce, il modo di chiamare «Lucas!» e quello di rivolgersi alla signora Maigret...

Come si può dare torto a Georges Simenon, quando di Cervi diceva: ‘È veramente il mio Maigret!’ ?

Mario Maranzana interpreta il brigadiere Lucas, anch’egli massiccio, coi baffi e fumatore di pipa, probabilmente nell’intento di emulare il suo principale. Daniele Tedeschi veste i panni di Janvier, Manlio Busoni quelli di Torrence e Gianni Musy quelli di Lapointe. In alcuni episodi, Maigret è assistito nelle indagini dal giovane - e ancora inesperto - nipote Jerôme, a cui presta il volto Gino Pernice. Tra gli altri interpreti ricorrenti, oltre ad Andreina Pagnani nei panni di Louise Maigret, figurano Ugo Pagliai in quelli del dottor Miesch, Oreste Lionello in quelli dell’effervescente perito calligrafo Moërs e Franco Volpi in quelli del giudice Comeliau. Quanto agli interpreti occasionali, spiccano i nomi di Cesco Baseggio, Arnoldo Foà, Sergio Tofano, Ugo Pagliai, Gian Maria Volonté, Didi Perego, Carlo Hintermann, Marina Malfatti, Anna Miserocchi, Giuseppe Pambieri.

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Gino Cervi si era totalmente immedesimato nel personaggio, ne aveva assimilato le caratteristiche arrivando al punto di dargliene altre. Lo stesso attore ammetteva: ‘con questo poliziotto nato in provincia sento di poter condividere molte cose’. E di Maigret e Peppone, i personaggi che hanno avuto più successo nella sua carriera, Cervi diceva: ‘Erano due personaggi coi baffi, tutti e due. Si vede che i baffi mi portano fortuna!’.

Lo sceneggiato debuttò sul Programma Nazionale il 27 dicembre 1964. La prima serie comprendeva quattro titoli: Un’ombra su Maigret (3 puntate), L’affare Picpus (3 puntate), Un Natale di Maigret (1) e Una vita in gioco (3). La sigla musicale è ‘Le mal de Paris’, cantata da Michel Moloudji. La seconda serie, in onda nel 1966 come ‘Le nuove inchieste del commissario Maigret’, conta altri quattro titoli: Non si uccidono i poveri diavoli (2), L’ombra cinese (4), La vecchia signora di Bayeux (1) e L’innamorato della signora Maigret (1). La sigla musicale è ‘Un giorno dopo l’altro’, di Luigi Tenco.
La terza serie, del 1968, riprende il titolo ‘Le inchieste del commissario Maigret’ e si compone di cinque titoli: Maigret e i diamanti (3), Il cadavere scomparso (1), Maigret e l’ispettore sfortunato (1), La chiusa (3) e Maigret sotto inchiesta (3). La sigla musicale è ‘Frin Frin Frin’, cantata da Tony Renis. La quarta e ultima serie è del 1972, e conta tre titoli: Il pazzo di Bergerac (2), Il ladro solitario (2) e Maigret in pensione (2). La sigla di apertura ‘Il respiro di Parigi’ e quella di chiusura ‘Se non ci sei tu’ sono cantate da Amanda.

In tutto sono 16 titoli organizzati in 35 episodi, trasmessi lungo nove anni e con punte di ascolto di 18,5 milioni di spettatori. Tutti gli episodi sono stati trasmessi in prima serata dal Programma Nazionale e sono stati fra i 10 programmi più visti nelle classifiche annuali.
La regia di tutti gli episodi è di Mario Landi; Diego Fabbri e Romildo Craveri hanno curato la riduzione televisiva delle storie.

di Stefano Vendrame