Episodio 9
"Maigret e i
diamanti"
Tratto dal romanzo:
"La patience de Maigret" (1965) di Georges
Simenon
Numero puntate:
3
Prima trasmissione televisiva:
19 e 26 maggio, 2 giugno 1968
Personaggi e interpreti:
Manuel Palmarì - Mario Feliciani
Joséphine Bauche - Mila Vannucci
Lapointe - Gianni Musy
Torrence - Manlio Busoni
Clairdent - Leopoldo Trieste
Lucas - Mario Maranzana
Caterina - Rina Mascetti
La domestica di casa Palmarì - Elisa Mainardi
Lourtie - Massimo de Vita
La portinaia - Marina Lando
La signora Barillard - Mariolina Bovo
Jeff Claes - Enrico Ribulzi
Il portiere del Clou Doré - Vittorio Duse
Jacqueline - Marisa Bartoli
Il signor Louis - Piero Gerlini
Jean Loup - Massimo Mollica
Una telefonista - Donatella Gemmò
Fernand Barillard - Adriano Micantoni
La cameriera dell’hotel Bessière - Elena De Merik
Berestein - Franco Scandurra
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Vecchia
conoscenza del commissario
Maigret, Manuel Palmarì è un anziano criminale ‘della
vecchia scuola’, per il quale Maigret ha sempre nutrito – in fondo –
una certa simpatia.
Dopo aver subito un attentato, Palmarì vive ormai su una sedia a
rotelle nel suo appartamente di Parigi, insieme ad una giovane ed
affascinante ragazza di nome Josephine.
Ma nonostante la sua infermità, Maigret continua da anni a
considerarlo responsabile di gran parte dei delitti e delle rapine che
vengono commessi a Parigi. Palmarì sarebb la ‘mente’ , mentre
Josephine sarebbe il suo tramite per mantenere i contatti con la
malavita organizzata.
Negli ultimi tempi sono state svaligiate diverse gioiellerie, l’ultima
rapina è accaduta proprio ieri in Boulevard Montparnasse.
Si tratta di diamanti troppo preziosi e celebri per poter essere
immessi sul mercato, a meno di ricorrere ad un intagliatore di
diamanti, molto difficile da trovare se non per un grande
professionista. Per questo Maigret decide di far visita a
Palmarì, il quale afferma di non saperne niente.
Il giorno successivo, tuttavia, Palmarì
viene assassinato mentre Josephine è fuori a fare delle spese –
o almeno così dice lei.
Ma a Maigret i conti non tornano: la ragazza è tornata alle
dieci meno cinque, ha trovato subito Manuel, ma ha chiamato il
commissariato solo alle dieci e un quarto, venti minuti dopo.
Cos’è successo in quei venti minuti? E perchè per prima
cosa non ha chiamato un medico?
Lei sostiene di aver vagato per la casa in preda allo sconforto, prima
di raccogliere le idee...
NOTE - Nel secondo episodio Jacqueline Dulac canta la canzone ‘Venise
sous la neige’ di Lai-Sensil
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QUOTES
Palmarì:
Domani è sabato. Dove passerà il suo week-end,
commissario?
Maigret:
Andrò a Mont-sur-Loir
Palmarì:
In macchina?
Maigret:
No! Ma che macchina! Non ho mai avuto una macchina io, mai!
Ci
sono uomini che provano una singolare
avversione per la guida, e io sono uno di loro. E ho un motivo in
più: mi distraggo facilmente. Quando ho un’inchiesta, poi, tra
le mani, mi abbandono spesso a fantasticherie astruse. No, guidare
fantasticando non è possibile, non è conveniente...
No,
andrò in treno a
Mont-sur-Loir con mia moglie. La abbiamo una casetta con un
piccolo giardino. Lo stiamo accomodando da tempo per il giorno in cui
dovrò andare in pensione.
***
Signora
Maigret: Come hai dormito?
Maigret:
Bene, cara. Bene.
Signora
Maigret: Ti sei riposato bene, o sei ancora stanco?
Maigret:
No... perchè dovrei essere stanco? Figurati. No, ho dormito, ho
dormito tranquillamente. Tu non hai russato. Perchè dovrei
essere stanco, scusa?
Signora
Maigret: Hai lavorato tanto, sai, ieri in campagna! Prima nel
tinello, poi in giardino. Era tanto tempo che non prendevi in mano una
zappa o un rastrello.
Maigret:
Sì, hai ragione. Ho lavorato, ma un po’... non ho fatto altro
che dormire tutto il giorno sulla sdraia blu, figurati...
Signora
Maigret: Sotto il sole!
Maigret:
Sotto il sole ma con un cappello di paglia in testa e un fazzoletto sul
viso!
Signora
Maigret: Ah! È stata proprio una bella domenica. Vero?
Maigret:
Io sarchiavo le aiuole, e sentivo l’odore del tuo arrosto. E ti vedevo
passare da una stanza all’altra, tutta affaccendata, col foulard verde
annodato sui capelli...
***
Maigret:
Sai, come arriverò in ufficio spalancherò la finestra,
guarderò la Senna e cercherò sulla riva un pescatore con
la lenza. Ce n’è sempre uno vicino al ponte Saint-Michel. Io lo
chiamo ‘il mio pescatore’, anche se lui non sa di essere il mio
però...
Signora
Maigret: Meno male, meno male! La campagna ti ha ridato il
buonumore. Devi promettermi che andremo più spesso a
Mont-sur-Loir
Maigret:
Promesso.
Signora
Maigret: Ah senti! Il tuo pescatore mi ha fatto venire in mente
una cosa... un’idea per il pranzo. Che cosa ne diresti se così
tanto per cambiare io ti preparassi un’aragosta alla maionese?
Maigret:
Signora Maigret... Da quanti anni mi prendi per la gola?
Signora
Maigret: Eh... un po’ tanti... ma visto che mi è sempre
andata bene così, io continuo!
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