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 maigret


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Episodio 4

"Una vita in gioco"


Tratto dal romanzo:

"La tête d'un homme
" (1951) di Georges Simenon

Numero puntate:

3

Prima trasmissione televisiva:

7, 12 e 14 febbraio 1965

Personaggi e interpreti:


Heurtin - Pier Luigi Zollo
Il giudice Comeliau - Franco Volpi
Il direttore del carcere - Francesco Sormano
Dufour - Franco Bucceri
Janvier - Daniele Tedeschi
Lucas - Mario Maranzana
Gli agenti - Sergio Ammirrata, Ezio Busso, Amos Davoli, Maurizio Guelfi, Enrico Lazzareschi
Il proprietario della Citanguette - Adolfo Spesca
Il cameriere - Aldo Marianecci
Clienti della Citanguette - Diego Ghiglia, Evelina Gori, John Kitzmiller, Aurelio Marconi, Antonio Rais, Massimo Ungaretti
Un agente della scientifica - Franco Morici
Moers - Oreste Lionello
Il maitre - Carlo Lombardi
Il giovane bruno - Aldo Massasso
Joulienne - Elisa Mainardi
Bob - Ugo Pagliai
Edna - Mila Stanic
La signora Crosby - Luisa Rivelli
Crosby - Walter Maestosi
L’onorevole - Luigi Gatti
La sigaraia - Margarita Puratich
Un cameriere - Alberto Carloni
Clienti al Caffè - Fiorangela Filli, Remo Foglino, Rosy Giambra, Raffaella Minghetti, Enzo Ricciardi
La cliente russa - Paola Petrini
Il guardiaportone - Gino Rumor
Un altro cameriere - Antonio La Rajna
Radek - Gian Maria Volontè
Il direttore del Caffè - Fernando Cajati
Il ragazzo - Enrico Capoleoni
Agenti al Caffè - Romeo De Baggis, Mario Lodolini
Un agente - Marcello Di Martire
L’impiegato dell’Hotel - Corrado Sonni
Il cassiere dell’Hotel - Dante Biagioni   
Leopolde - Rino Genovese
Un altro agente - Francesco Casaretti
Il direttore dell’Hotel - Gualtiero Isnenghi
Un autista - Fausto Banchelli
Il vecchio Heurtin - Giuseppe Chinnici
La madre di Heurtin - Livia Cordaro
Il dottore - Enrico Glori
Un autista taxi - Adolfo Belletti
Lo strillone - Athos Contarini
L’inserviente dello snack bar - Donato Di Sepio
La fioraia - Isabella Riva
Un agente - Gianni Simonetti
I due amici di Crosby - Gino Lavagetto, Renato Montalbano
Il cameriere del Girasole - Vasco Santoni











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'Il quindici ottobre, alle due di notte, troverai la porta della cella aperta. Nessun controllo. Il carceriere sarà altrove. Il cammino libero...'
Queste parole, ricevute con una lettera misteriosa, risuonano come colpi di martello nella testa del condannato a morte Josef Heurtin, ora nel braccio della morte per il duplice omicidio della signora Heurtin e della sua cameriera.

Ora sono le due di notte, alla vigilia dell'esecuzione, ed Heurtin deve prendere una decisione. Fidarsi della lettera anonima ed evadere, oppure no. Del resto, non ha nulla da perdere...

Heurtin non sa che la sua evasione è stata organizzata niente meno che dal commissario Maigret, il quale è convinto della sua innocenza. Heurtin era stato inchiodato da indizi schiaccianti, ma forse troppo schiaccianti. Tutto era così perfetto...
E poi, perchè Heurtin continuava a negare anche dopo la condanna a morte?
Facendolo evadere, in segreta 'collaborazione' con il giudice Comeliau e il direttore del carcere, Maigret spera di seguire Heurtin e di arrivare così ai suoi complici, veri responsabili del delitto.

Heurtin evade, girovaga un po' e infine si rifugia alla Citanguette, un locale di terz'ordine a Saint Denis, poco lontano da Parigi, sulle rive di un canale sul lungo Senna. Maigret si insedia in un albergo, ugualmente infimo, sull'altra sponda del canale, proprio di fronte alla Citanguette. In questo modo può controllare da vicino i movimenti di Heurtin senza farsi vedere.

Ma le cose non vanno come previsto. La notizia della finta evasione organizzata dalla Polizia arriva, in qualche modo, alla stampa. E come se non bastasse, Maigret e i suoi uomini perdono le tracce di Heurtin...





QUOTES


[Maigret fa colazione a casa. La signora Maigret gli porta il caffè]
Maigret:
Ahh! Alle sette del mattino non c'è cosa migliore che un buon caffè preparato dalla moglie.
Signora Maigret: Per questo lo prendi così di rado?
Maigret: Vedi, la mia grande aspirazione sarebbe stata quella di essere impiegato. Trecentosessantacinque caffè all'anno alle sette del mattino.
Signora Maigret: Chi te l'ha impedito?
Maigret: Tu!
Signora Maigret:
Io?

Maigret: Eh sì! Dimentichi che avevi un padre che ti teneva sotto chiave. Se non fossi diventato poliziotto dilettante non ci saremmo mai spostati!
Signora Maigret: E dopo che ci siamo sposati?
Maigret: Eh, avevo imparato troppi trucchi. Tanto valeva indossare la divisa...

***

Maigret: I fatti! Ma possibile che per un commissario di Polizia non ci sia altra scelta che agire e concludere in concomitanza con le prove materiali!
Comeliau: Bè, la legge è sufficiente...
Maigret: No! No, qualche volta la legge deve varcare i limiti! Ecco! Deve osare, signor giudice!

***

[Maigret è nella sua stanza d'albergo, e sta parlando telefonicamente con la signorina alla reception]
Maigret: Signorina, fatemi portare della birra e del tabacco biondo.
Signorina: Non abbiamo tabacco, signore.
Maigret: Bè, procuratelo!
[Vede Comeliau e Lucas per la strada, prova a chiamarli dalla finestra ma non sentono]

Maigret: Pronto, signorina! Sì, è il 18 che parla. C'è stato un signore che ha chiesto di me un minuto fa...
Signorina: No!
Maigret: Sì! È urgentissimo, è in compagnia di un mio brigadiere.
Signorina: Che brigadiere?
Maigret: Ma sì, bè... [perde la pazienza] Sono il commissario Maigret!
Signorina: Ah!
Maigret: Eh... 'ah!'. [sbotta] Vi farò chiudere il locale, così imparerete ad affittare le stanze senza prima chiedere le generalità del cliente! Andiamo! Non deve neanche aver voltato l'angolo della strada. Rintracciatelo!
[...]
Signorina: Spiacente signore, il giudice è sparito!
Maigret: In questo albergo il servizio è deplorevole!

***

[Maigret sta riflettendo a voce alta sul caso, ma Lucas si appisola. Maigret se ne accorge]
Maigret: Bè, ma che fai, dormivi?
Lucas: No! Io... pensavo...
Maigret: Pensavi... di dormire!
Lucas: Sì, capo.