Episodio 13
"Maigret sotto
inchiesta"
Tratto dal romanzo:
"Maigret se défend" (1964) di Georges
Simenon
Numero puntate:
3
Prima trasmissione televisiva:
4, 11 e 18 agosto 1968
Personaggi e interpreti:
Dedè Michaud - Cesco Baseggio
Nicole - Pier Paola
Bucchi
Il padrone del bar - Renato Lupi
Un uomo - Corrado Sonni
Una donna - Fanny Marchiò
Il portiere dell’albergo - Simone Mattioli
Lourtie - Massimo De Vita
Morel - Aldo Marianecci
Il Direttore di Polizia - Carlo Alighiero
Lapointe - Gianni Musy
Lucas - Mario Maranzana
Il Prefetto - Nino Dal Fabbro
Lo stenografo - Raimondo Penne
L’agente - Giuseppe Scarcella
La proprietaria dell’albergo - Franca Mazzoni
Arlette - Jole Fierro
Il bidello Coutant - Claudio Dani
Il brigadiere Pontet - Maurizio Gueli
Torrence - Manlio Busoni
La signorina Motte - Giovanella Di Cosmo
Dottor Francois Melan - Antonio Pierfederici
L’usciere - Enrico Urbini
Il professor Vivier - Vittorio Sanipoli
Jeanne, la domestica - Maria Pia Spini
La signora Motte - Giovannella Di Cosmo
Il barrista - Gino Ravazzini
La cassiera del bar - Donatella Gemmò
Il medico legale - Giorgio Cholet
Il Giudice Istruttore - Consalvo Dell’Arti
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Il sonno del commissario
Maigret è
intrerrotto dallo squillo del telefono nella notte: una ragazza
sconosciuta, Nicole, supplica Maigret di aiutarla. Dice di essere
appena arrivata a Parigi e di essersi cacciata in un guaio, è
senza un soldo, anche un po’ ubriaca, e non sa cosa fare. Dopo alcune
esitazioni, Maigret si lascia convincere a raggiungerla subito nel
locale da cui sta telefonando, Chez Denise.
Nicole è figlia di un giudice di pace, ma il rapporto con il
padre autoritario è sempre stato molto conflittuale così
che proprio ieri la ragazza ha deciso di andarsene di casa e di
raggiungere Parigi, dove non era mai stata.
Alla Gare Montparnasse la avevano accolta la sua amica Laura e il di
lei fidanzato: insieme le avevano trovato alloggio in un albergo,
avevano cenato in un ristorante e infine si erano recati a casa di
Laura.
Poi i ricordi di Nicole si fanno vaghi: i due la hanno fatta bere.
Ricorda dei disegni orribili appesi alle pareti. Laura che rideva.
L’uomo che le stava venendo incontro. Nicole ha avuto paura ed è
scappata il più lontano possibile. È entrata nel primo
caffè e ha telefonato a Maigret, che conosceva di fama
perchè suo padre parlava spesso di lui. La ragazza non
ricorda più nè il nome nè l’ubicazione del suo
albergo, nè del ristorante, nè della casa di Laura.
Maigret decide di rimandare tutto a domani: per il momento la
accompagna in un albergo e le riserva una camera per la notte.
Ma la mattina successiva una sorpresa attende il commissario Maigret,
che si vede recapitare una convocazione da parte del Prefetto di
Polizia.
La ragazza, che in realtà è la nipote di un Consigliere
di Stato, accusa Maigret di averla fatta ubriacare e di averla poi
accompagnata in un albergo equivoco, con l’intenzione di abusare di
lei. Il nome che aveva dato a Maigret era falso, come del resto tutta
la storia che gli aveva propinato.
Sotto il peso di queste gravissime accuse, le cose rischiano di
mettersi davvero male per il commissario Maigret, che deve
assolutamente scoprire cosa c’è sotto questa assurda storia...
NOTA - Memorabile l’interpretazione di Cesco Baseggio nei panni di
Dedè
Michaud, vecchia conoscenza del commissario Maigret...
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QUOTES
Dedè:
Ammetta che un po’ di gratitudine me la deve per averle facilitato la
sua brillante carriera...
Maigret:
Io non direi, perchè ero riuscito a smascherarti, ma non ho
potuto farti condannare...
Dedè:
Non è stato per insufficienza sua. Erano compromesse delle
persone più grosse di lei. Dedè si copre sempre le spalle!
Maigret:
E chi è che ti copre le spalle adesso?
Dedè:
Oh... adesso mi copre le spalle una vecchia coperta di lana...
***
Prefetto:
È da molto tempo che lei è nella Polizia?
Maigret:
Eh, sì, da trent’anni
Prefetto:Tanti,
non trova?
Maigret:
Eh, sì, quasi troppi... Bè, fra tre anni toglierò
il disturbo: andrò in pensione.
Prefetto:
Lei è un beniamino dei giornali. I suoi metodi spettacolari
offrono buoni spunti. Tantopiù che malgrado lei abbia raggiunto
il grado massimo, non ha rinunciato alle abitudini di quando faceva i
primi passi. Sono male informato o lei in ufficio ci sta poco?
Maigret:
Sì, molto poco, signor Prefetto.
Prefetto:
Già, lei preferisce l’azione, magari pedinare, frequentare bar,
caffeucci, locali non troppo consoni alla dignità di un
funzionario del suo rango...
Maigret:
Bè, guardi che io non ci vado per divertirmi, vede... no...
è che a pensarci bene io non mi trovo affatto male...
Prefetto:
Sono metodi sorpassati, signor primo commissario. Forse al suo tempo,
non voglio negarlo, avevano il loro lato buono... [...] Lei non si
è ancora reso conto che molte cose sono cambiate da quando lei
ha iniziato la sua carriera...
Maigret:
Ah, bè, sì certo, ho notato dei cambiamenti... Ho visto
succedersi nove direttori della polizia giudiziaria... e undici
Prefetti di polizia...
***
Maigret:
[...] Mi hanno messo tra i piedi una ragazza [...]
Dedè:
È evidente che si tratta di gente che la conosce molto poco.
Anch’io, lo confesso, una volta avevo pensato ad ingannarla, quando non
ci si consceva ancora bene. Ma non già con delle ragazze! Mi
sarei attaccato a qualche sua debolezza: non so... la golosità,
il mangiare, il bere...
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