Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
QUI e lo
ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Tutta la documentazione in nostro possesso
inerente i dottori
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottoribase.htm
Il CAFFE' DROGA-INSETTICIDA. Questo io titolo del loro video di informazione
come è fatto per il bugiardino e le scritte sulle sigarette:
"Una droga legale: il caffé (VIDEO)"
che è TUTTO UN PROGRAMMA, vero?
https://youtu.be/OTVE5iPMKLg
da questa pagina:
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/caffevideo.htm
ed ora il video intitolato:
LA TRAPPOLA DEL CAFFE'
https://youtu.be/JS8IXyr6cww
Causa certa di tutte le nostre MALATTIE.
Quindi continuare e perseverare nel berlo, nel tempo, è assolutamente MALATTIA
CERTA.
Ed ora prima di iniziare vorrei portarti a conoscenza di un ragionamento che
spiega TUTTO quanto mi stà succedendo in relazione alla mia SALUTE, che è
spiegata dal fatto che
NELLA SALUTE, NESSUN ESSERE VIVENTE E' DIPENDENTE DA UN SUO SIMILE TRANNE L'HOMO
SAPIENS. NON TI PARE STRANA LA COSA? sono certo che Madre Natura o la EVOLUZIONE
NON possano punire solo l'Homo Sapiens, quindi
per conferma ti chiedo:
"Mi sai dire anche una sola specie animale della quale un individuo si reca da
un altro individuo suo simile per la salute?"
NOOOO!?!?!?!?!
Questa pagina e quella subito sotto sono la CONFERMA che il CAFFE' è "UNA DROGA" e si
chiama CAFFEINA, come è "DROGA" la NICOTINA, DROGHE LEGALIZZATE ma considerate
leggere, che causano DIPENDENZA come la COCAINA e le altre DROGHE considerate
pesanti, alla faccia delle persone.
QUANDO LA CAFFEINA E' TROPPO ELETTRIZZANTE
di Eric C. Strain e Roland R. Griffiths
La CAFFEINA è la sostanza psicoattiva più usata al mondo. Negli Stati Uniti si
stima che oltre l80% degli adulti ne faccia un uso regolare. Il suo consumo si
verifica di frequente in una varietà di contesti sociali culturalmente ben
integrati, come il coffee break negli Stati Uniti, il tea time nel Regno Unito o
la masticazione della kol nut in Nigeria. Negli stati Uniti, per esempio, il
consumo di CAFFE' o bibite caffeinate durante i pasti è estremamente comune.
Questa integrazione culturale dell'uso della sostanza può rendere
particolarmente difficile il riconoscimenti dei disturbi psichiatrici associati.
Tuttavia, per il clinico è importante conoscere la capacità della CAFFEINA di
produrre una varietà di sindromi psichiatriche. In questo articolo esamineremo
cinque disturbi associati con l'uso di CAFFEINA: intossicazione da CAFFEINA,
l'ASTINENZA da CAFFEINA, la dipendenza da CAFFEINA, il disturbo d'ansia indotto
da CAFFEINA ed il disturbo del sonno indotto da CAFFEINA.
INTOSSICAZIONE DA CAFFEINA
L'intossicazione da CAFFEINA è stata da lungo tempo riconosciuta come una
sindrome della ingestione di una quantità eccessiva della sostanza. Per esempio,
nel 1896 J.T.Rugh riportò il caso di un rappresentante di commercio che
lamentava nervosismo, contrazioni involontarie delle braccia e delle gambe,
sensazione di pericolo imminente e disturbi del sonno. Il paziente beveva
quantità eccessive di caffè per sostenere un ritmo lavorativo elevato. Simili
notizie sulla intossicazione si possono trovare in tutta la letteratura medica
dell'800 e dei primi del '900 con osservazioni su irrequietezza motoria,
insonnia, tachicardia, irritabilità, cefalea, labilità emotiva, ansia e disturbi
gastrointestinali associati all'eccessivo uso di CAFFEINA. L'intossicazione da
CAFFEINA rappresenta pertanto un disturbo psichiatrico noto da almeno cento
anni.
Il grado di tolleranza dipende dalla relazione tra la dose di CAFFEINA assunta
ed il livello di tolleranza raggiunto. Infatti, se l'assunzione è regolare
l'individuo tende a sviluppare tolleranza ai sui effetti, per cui col tempo la
stessa quantità di CAFFEINA produce effetti inferiori. Nella comparsa di una
sindrome da intossicazione da CAFFEINA vanno considerate anche le differenze
interindividuali nella sensibilità ai suoi effetti. Così una persona
particolarmente sensibile può presentare segni e sintomi di intossicazione in
risposta ad una dose relativamente bassa (ad esempio quella contenuta in una
tipica tazza di infuso di CAFFE', pari a 100 mg). mentre una persona che consuma
quotidianamente dosi elevate di CAFFEINA, e che quindi ha sviluppato tolleranza
ai suoi effetti, per una dose simile non presenterà segni di intossicazione. Il
meccanismo d'azione principale della CAFFEINA consiste nel suo antahonismo per
l'adenosina, L'adenosina produce una grande varietà di effetti fisiologici che
comprendono depressione del sistema nervoso centrale, vasodilatazione cerebrale,
inibizione del rilascio di renina ed effetto antidiuretico, inibizione della
secrezione gastrica e depressione respiratoria. In quanto antagonista dell'adenosina,
molti degli effetti della CAFFEINA rappresentano l'opposto degli effetti
prodotti dalla adenosina.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomia.htm
LA STORIA
La caffeina è usata principalmente per i suoi effetti stimolanti. La caffeina
viene assunta per via orale in forma liquida nel caffè, nel thè e in altre
bevande, come ad esempio la Coca Cola. E’ utilizzata terapeuticamente come
analgesico nel trattamento dell’emicrania e come additivo in alcuni farmaci. La
caffeina, una metilxantina naturale, si può trovare in più di 60 varietà di
piante. Coltivato dapprima in Arabia, il caffè ha conqustato l'Europa nel 17
secolo, mentre il thè ed il cacao sono arrivati nel nostro continente solo 100
anni prima.
La nicotina è il principale alcaloide della Nicotiana ( tabacum: rustica); essa
è presente anche in altre piante (Equiseto, Licopodio, Composita). La nicotina è
una sostanza che deriva dalla combustione del tabacco e dei suoi derivati, è uno
stimolante potente e rapido. Viene assunta per inalazione del fumo di sigaretta
o ingerita oralmente in forma di chewing gum. La nicotina non ha usi
terapeutici.
ASPETTI CLINICI (CAFFEINA)
Gli effetti fisici e psicologici della caffeina
Come stimolante la caffeina ha effetti cardiovascolari e sul SNC:
aumento della frequenza e gittata cardiaca e ipertensione
costrizione vascolare cerebrale
aumento del metabolismo basale
rilasciamento della muscolatura liscia viscerale e contrazione della muscolatura
scheletrica
ansietà, insonnia, depressione
affaticamento
L'INTOSSICAZIONE ACUTA DA CAFFEINA
I caffeinomani accaniti presentano fini tremori delle estremità in particolare
alle mani, riportano storie di ulcera, bruciori di stomaco, gastriti, diarrea. A
costoro è necessario dare alcuni consigli: il riposo, l'astensione da ulteriori
ingestioni di sostanza, il limitarsi a massimo 3 tazze di caffè al giorno.
L’assunzione di almeno 250 mg di caffeina è accompagnata da:
irrequietezza, nervosismo, insonnia
diuresi
eloquio incoerente
A dosaggi maggiori abbiamo:
agitazione psicomotoria, eccitamento e instancabilità
flusso disordinato del pensiero e del linguaggio
tremori, contrazioni muscolari
nausea
ipervigilanza
tachicardia ed extrasistole
turbe gastrointestinali
ronzii nelle orecchie
l'ASTINENZA DA CAFFEINA
sonno aumentato
depressione e riduzione dell’energia
stitichezza
stato mentale confuso, agitazione
mal di testa
Non sembra che l'astinenza da caffeina richieda attenzione medica, è comunque
sconsigliato interrompere bruscamente l'assunzione della sostanza. L’ideale
sarebbe una graduale riduzione dell'uso accompagnata da alcuni consigli:
individuare il numero di tazze consumate al giorno
ridurre di una tazza al giorno se necessario sostituire con :
thè leggeri o deteinati
caffè decaffeinati
succhi di frutta o vegetali
Aspetti clinici (nicotina)
Gli effetti fisiologici della nicotina
La nicotina viene assorbita attraverso l'epitelio alveolare. Attraverso la via
digerente la nicotina viene principalmente metabolizzata dal fegato in cotinina.
Quando fumata la nicotina passa nel sangue in alta concentrazione. Alcuni degli
effetti fisiologici specifici della nicotina sono:
aumento dell'attività del colon
aumento del tempo di eliminazione da parte del colon
aumento dei livelli di vasopressina
aumento dei livelli di adrenalina
ipertensione arteriosa
I SEGNI E I RISCHI CLINICI CARATTERISTICI DEI FUMATORI
Chi usa regolarmente prodotti a base di tabacco presenta:
ridotto senso del gusto
disturbi gengivali e dentali
enfisema polmonare
ridotto trasporto di ossigeno e aumento dell'anidride carbonica nel sangue
irritazione dei bronchi e tosse
ulcera gastrica
è inoltre esposto a:
tumori all’apparato respiratorio e della mucosa nasale: faringe, laringe, bocca
tumori all'esofago e al pancreas
tumori al rene e alla vescica
L'ASTINENZA DA FUMO
In fumatori pesanti i sintomi dell’astinenza insorgono 2 ore dopo che è stata
fumata l’ultima sigaretta:
desiderio di fumare
mal di testa irritabilità, irrequietezza, ansia
dolori muscolari
difficoltà di concentrazione
frustrazione o rabbia
ipotensione, ridotta frequenza cardiaca
aumento dell' appetito e o del peso
In 3-4 giorni i sintomi fisiologici d’astinenza raggiungono il loro massimo. Per
più tempo persistono i sintomi psicologici quali comportamenti e abitudini
correlate al fumo, come la ricerca di una sigaretta dopo i pasti o al telefono.
IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA NICOTINA
1. fase prima
In questa prima fase è importante aiutare il fumatore a convincersi dei gravi
danni che l'uso del tabacco comporta. La cessazione del fumo è un beneficio per:
la salute personalizzare (malattie e mortalità legata all’uso di tabacco)
il proprio bilancio economico
per la società e per gli altri
2. fase seconda
In questa seconda fase è importante rendere consapevole il paziente dei disagi e
delle difficoltà che dovrà sopportare in astinenza.
3. fase terza
Qui si deve trattare dei metodi di gestione dei disturbi dovuti all'astinenza,
sottolineando la transitorietà dei sintomi d'astinenza. Il chewin gum e i
cerotti alla nicotina sono efficaci nel ridurre il desiderio per la nicotina e
la sintomatologia astinenziale.
chewingum alla nicotina
cerotti alla nicotina
rilassamento
ipnosi
4. fase quarta
In quest'ultima fase si passa a delineare un piano di trattamento:
decidere quale cessazione fare (immediata e completa oppure gradulale)
stabilire una data precisa per iniziare l’astinenza
ridurre ogni giorno un numero di sigarette per arrivare al giorno prefissato
Le complicanze in fase di astinenza da nicotina
aumento di peso per maggiore acuità del gusto e cambiamenti nel metabolismo
basale, che si può prevenire con consigli sulla nutrizione
tosse e aumento del catarro per rilascio bronchiale di nicotina catrame, tali
sintomi favoriscono la pulizia dei polmoni
maggiore nervosismo e irritabilità che può essere gestita dal coinvolgimento in
gruppi di supporto per fumatori o ex fumatori.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomi.htm
A conferma della pericolosità di bere il CAFFE' a stomaco vuoto,
altra pagina recita:
"Ecco perché non dovresti mai bere il caffè a stomaco vuoto
Consumi il caffè a stomaco vuoto? Ecco perché, secondo gli esperti, non dovresti
mai farlo
Il caffè non si dovrebbe mai bere a stomaco vuoto. Quello che per molti era un
pensiero si è trasformato in realtà grazie ad una ricerca americana. Il medico
Adam Simon infatti ha studiato gli effetti di questa bevanda amata in tutto il
mondo, sul nostro stomaco, soprattutto quando è vuoto.
“Bere una tazza di caffè prima di aver consumato un pasto è uno scacco
all’idratazione del nostro corpo – ha svelato il dottore -. Accresce il
fabbisogno giornaliero d’acqua, può causare disidratazione e tachicardia”.
Le parole del medico sono state confermate anche dallo studioso Nitin Makadia:
“Il caffè, anche quello decaffeinato, produce acido cloridrico – ha detto -, il
principale responsabile dei danni alla mucosa gastrica, se bevuto ripetutamente
a stomaco vuoto”.
L’acido cloridrico è un elemento fondamentale nel processo di digestione. Questa
sostanza infatti viene rilasciata nell’organismo poco prima di consumare un
pasto o quando sentiamo il profumo di un cibo che vorremmo mangiare. Ciò
significa che un caffè preso appena ci si sveglia e a stomaco vuoto potrebbe
rivelarsi davvero dannoso per l’organismo.
“Se gli studi sull’inefficacia del caffè preso da appena svegli non erano
riusciti a sconvolgere la mia coffee routine, quelli sulla “pericolosità” del
caffè a stomaco vuoto, sì. Decisamente” ha commentato la writer Kaitlyn
McLintock, che ha seguito da vicino le ricerche sul tema, diffondendo la
notizia.
A quanto pare il caffè bevuto a stomaco vuoto potrebbe compromettere il
funzionamento di questo organo, ma anche agire sull’umore e sulle nostre
performance. Già qualche tempo fa degli studi scientifici avevano dimostrato
come la bevanda a base di caffeina consumata al mattino non fosse una fonte di
“sprint” come molti credono. In realtà per gli esperti il caffè andrebbe assunto
qualche ora dopo essere scesi dal letto e non prima di aver bevuto un po’
d’acqua e mangiato qualcosa."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/caffestomacovuoto.htm
Questa pagina e quella subito sotto sono la CONFERMA che il CAFFE' è "UNA DROGA" e si
chiama CAFFEINA, come è "DROGA" la NICOTINA, DROGHE LEGALIZZATE ma considerate
leggere, che causano DIPENDENZA come la COCAINA e le altre DROGHE considerate
pesanti, alla faccia delle persone.
QUANDO LA CAFFEINA E' TROPPO ELETTRIZZANTE
di Eric C. Strain e Roland R. Griffiths
La CAFFEINA è la sostanza psicoattiva più usata al mondo. Negli Stati Uniti si
stima che oltre l80% degli adulti ne faccia un uso regolare. Il suo consumo si
verifica di frequente in una varietà di contesti sociali culturalmente ben
integrati, come il coffee break negli Stati Uniti, il tea time nel Regno Unito o
la masticazione della kol nut in Nigeria. Negli stati Uniti, per esempio, il
consumo di CAFFE' o bibite caffeinate durante i pasti è estremamente comune.
Questa integrazione culturale dell'uso della sostanza può rendere
particolarmente difficile il riconoscimenti dei disturbi psichiatrici associati.
Tuttavia, per il clinico è importante conoscere la capacità della CAFFEINA di
produrre una varietà di sindromi psichiatriche. In questo articolo esamineremo
cinque disturbi associati con l'uso di CAFFEINA: intossicazione da CAFFEINA,
l'ASTINENZA da CAFFEINA, la dipendenza da CAFFEINA, il disturbo d'ansia indotto
da CAFFEINA ed il disturbo del sonno indotto da CAFFEINA.
INTOSSICAZIONE DA CAFFEINA
L'intossicazione da CAFFEINA è stata da lungo tempo riconosciuta come una
sindrome della ingestione di una quantità eccessiva della sostanza. Per esempio,
nel 1896 J.T.Rugh riportò il caso di un rappresentante di commercio che
lamentava nervosismo, contrazioni involontarie delle braccia e delle gambe,
sensazione di pericolo imminente e disturbi del sonno. Il paziente beveva
quantità eccessive di caffè per sostenere un ritmo lavorativo elevato. Simili
notizie sulla intossicazione si possono trovare in tutta la letteratura medica
dell'800 e dei primi del '900 con osservazioni su irrequietezza motoria,
insonnia, tachicardia, irritabilità, cefalea, labilità emotiva, ansia e disturbi
gastrointestinali associati all'eccessivo uso di CAFFEINA. L'intossicazione da
CAFFEINA rappresenta pertanto un disturbo psichiatrico noto da almeno cento
anni.
Il grado di tolleranza dipende dalla relazione tra la dose di CAFFEINA assunta
ed il livello di tolleranza raggiunto. Infatti, se l'assunzione è regolare
l'individuo tende a sviluppare tolleranza ai sui effetti, per cui col tempo la
stessa quantità di CAFFEINA produce effetti inferiori. Nella comparsa di una
sindrome da intossicazione da CAFFEINA vanno considerate anche le differenze
interindividuali nella sensibilità ai suoi effetti. Così una persona
particolarmente sensibile può presentare segni e sintomi di intossicazione in
risposta ad una dose relativamente bassa (ad esempio quella contenuta in una
tipica tazza di infuso di CAFFE', pari a 100 mg). mentre una persona che consuma
quotidianamente dosi elevate di CAFFEINA, e che quindi ha sviluppato tolleranza
ai suoi effetti, per una dose simile non presenterà segni di intossicazione. Il
meccanismo d'azione principale della CAFFEINA consiste nel suo antahonismo per
l'adenosina, L'adenosina produce una grande varietà di effetti fisiologici che
comprendono depressione del sistema nervoso centrale, vasodilatazione cerebrale,
inibizione del rilascio di renina ed effetto antidiuretico, inibizione della
secrezione gastrica e depressione respiratoria. In quanto antagonista dell'adenosina,
molti degli effetti della CAFFEINA rappresentano l'opposto degli effetti
prodotti dalla adenosina.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomia.htm
LA STORIA
La caffeina è usata principalmente per i suoi effetti stimolanti. La caffeina
viene assunta per via orale in forma liquida nel caffè, nel thè e in altre
bevande, come ad esempio la Coca Cola. E’ utilizzata terapeuticamente come
analgesico nel trattamento dell’emicrania e come additivo in alcuni farmaci. La
caffeina, una metilxantina naturale, si può trovare in più di 60 varietà di
piante. Coltivato dapprima in Arabia, il caffè ha conqustato l'Europa nel 17
secolo, mentre il thè ed il cacao sono arrivati nel nostro continente solo 100
anni prima.
La nicotina è il principale alcaloide della Nicotiana ( tabacum: rustica); essa
è presente anche in altre piante (Equiseto, Licopodio, Composita). La nicotina è
una sostanza che deriva dalla combustione del tabacco e dei suoi derivati, è uno
stimolante potente e rapido. Viene assunta per inalazione del fumo di sigaretta
o ingerita oralmente in forma di chewing gum. La nicotina non ha usi
terapeutici.
ASPETTI CLINICI (CAFFEINA)
Gli effetti fisici e psicologici della caffeina
Come stimolante la caffeina ha effetti cardiovascolari e sul SNC:
aumento della frequenza e gittata cardiaca e ipertensione
costrizione vascolare cerebrale
aumento del metabolismo basale
rilasciamento della muscolatura liscia viscerale e contrazione della muscolatura
scheletrica
ansietà, insonnia, depressione
affaticamento
L'INTOSSICAZIONE ACUTA DA CAFFEINA
I caffeinomani accaniti presentano fini tremori delle estremità in particolare
alle mani, riportano storie di ulcera, bruciori di stomaco, gastriti, diarrea. A
costoro è necessario dare alcuni consigli: il riposo, l'astensione da ulteriori
ingestioni di sostanza, il limitarsi a massimo 3 tazze di caffè al giorno.
L’assunzione di almeno 250 mg di caffeina è accompagnata da:
irrequietezza, nervosismo, insonnia
diuresi
eloquio incoerente
A dosaggi maggiori abbiamo:
agitazione psicomotoria, eccitamento e instancabilità
flusso disordinato del pensiero e del linguaggio
tremori, contrazioni muscolari
nausea
ipervigilanza
tachicardia ed extrasistole
turbe gastrointestinali
ronzii nelle orecchie
l'ASTINENZA DA CAFFEINA
sonno aumentato
depressione e riduzione dell’energia
stitichezza
stato mentale confuso, agitazione
mal di testa
Non sembra che l'astinenza da caffeina richieda attenzione medica, è comunque
sconsigliato interrompere bruscamente l'assunzione della sostanza. L’ideale
sarebbe una graduale riduzione dell'uso accompagnata da alcuni consigli:
individuare il numero di tazze consumate al giorno
ridurre di una tazza al giorno se necessario sostituire con :
thè leggeri o deteinati
caffè decaffeinati
succhi di frutta o vegetali
Aspetti clinici (nicotina)
Gli effetti fisiologici della nicotina
La nicotina viene assorbita attraverso l'epitelio alveolare. Attraverso la via
digerente la nicotina viene principalmente metabolizzata dal fegato in cotinina.
Quando fumata la nicotina passa nel sangue in alta concentrazione. Alcuni degli
effetti fisiologici specifici della nicotina sono:
aumento dell'attività del colon
aumento del tempo di eliminazione da parte del colon
aumento dei livelli di vasopressina
aumento dei livelli di adrenalina
ipertensione arteriosa
I SEGNI E I RISCHI CLINICI CARATTERISTICI DEI FUMATORI
Chi usa regolarmente prodotti a base di tabacco presenta:
ridotto senso del gusto
disturbi gengivali e dentali
enfisema polmonare
ridotto trasporto di ossigeno e aumento dell'anidride carbonica nel sangue
irritazione dei bronchi e tosse
ulcera gastrica
è inoltre esposto a:
tumori all’apparato respiratorio e della mucosa nasale: faringe, laringe, bocca
tumori all'esofago e al pancreas
tumori al rene e alla vescica
L'ASTINENZA DA FUMO
In fumatori pesanti i sintomi dell’astinenza insorgono 2 ore dopo che è stata
fumata l’ultima sigaretta:
desiderio di fumare
mal di testa irritabilità, irrequietezza, ansia
dolori muscolari
difficoltà di concentrazione
frustrazione o rabbia
ipotensione, ridotta frequenza cardiaca
aumento dell' appetito e o del peso
In 3-4 giorni i sintomi fisiologici d’astinenza raggiungono il loro massimo. Per
più tempo persistono i sintomi psicologici quali comportamenti e abitudini
correlate al fumo, come la ricerca di una sigaretta dopo i pasti o al telefono.
IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA NICOTINA
1. fase prima
In questa prima fase è importante aiutare il fumatore a convincersi dei gravi
danni che l'uso del tabacco comporta. La cessazione del fumo è un beneficio per:
la salute personalizzare (malattie e mortalità legata all’uso di tabacco)
il proprio bilancio economico
per la società e per gli altri
2. fase seconda
In questa seconda fase è importante rendere consapevole il paziente dei disagi e
delle difficoltà che dovrà sopportare in astinenza.
3. fase terza
Qui si deve trattare dei metodi di gestione dei disturbi dovuti all'astinenza,
sottolineando la transitorietà dei sintomi d'astinenza. Il chewin gum e i
cerotti alla nicotina sono efficaci nel ridurre il desiderio per la nicotina e
la sintomatologia astinenziale.
chewingum alla nicotina
cerotti alla nicotina
rilassamento
ipnosi
4. fase quarta
In quest'ultima fase si passa a delineare un piano di trattamento:
decidere quale cessazione fare (immediata e completa oppure gradulale)
stabilire una data precisa per iniziare l’astinenza
ridurre ogni giorno un numero di sigarette per arrivare al giorno prefissato
Le complicanze in fase di astinenza da nicotina
aumento di peso per maggiore acuità del gusto e cambiamenti nel metabolismo
basale, che si può prevenire con consigli sulla nutrizione
tosse e aumento del catarro per rilascio bronchiale di nicotina catrame, tali
sintomi favoriscono la pulizia dei polmoni
maggiore nervosismo e irritabilità che può essere gestita dal coinvolgimento in
gruppi di supporto per fumatori o ex fumatori.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomi.htm
A conferma della pericolosità di bere il CAFFE' a stomaco vuoto,
altra pagina recita:
"Ecco perché non dovresti mai bere il caffè a stomaco vuoto
Consumi il caffè a stomaco vuoto? Ecco perché, secondo gli esperti, non dovresti
mai farlo
Il caffè non si dovrebbe mai bere a stomaco vuoto. Quello che per molti era un
pensiero si è trasformato in realtà grazie ad una ricerca americana. Il medico
Adam Simon infatti ha studiato gli effetti di questa bevanda amata in tutto il
mondo, sul nostro stomaco, soprattutto quando è vuoto.
“Bere una tazza di caffè prima di aver consumato un pasto è uno scacco
all’idratazione del nostro corpo – ha svelato il dottore -. Accresce il
fabbisogno giornaliero d’acqua, può causare disidratazione e tachicardia”.
Le parole del medico sono state confermate anche dallo studioso Nitin Makadia:
“Il caffè, anche quello decaffeinato, produce acido cloridrico – ha detto -, il
principale responsabile dei danni alla mucosa gastrica, se bevuto ripetutamente
a stomaco vuoto”.
L’acido cloridrico è un elemento fondamentale nel processo di digestione. Questa
sostanza infatti viene rilasciata nell’organismo poco prima di consumare un
pasto o quando sentiamo il profumo di un cibo che vorremmo mangiare. Ciò
significa che un caffè preso appena ci si sveglia e a stomaco vuoto potrebbe
rivelarsi davvero dannoso per l’organismo.
“Se gli studi sull’inefficacia del caffè preso da appena svegli non erano
riusciti a sconvolgere la mia coffee routine, quelli sulla “pericolosità” del
caffè a stomaco vuoto, sì. Decisamente” ha commentato la writer Kaitlyn
McLintock, che ha seguito da vicino le ricerche sul tema, diffondendo la
notizia.
A quanto pare il caffè bevuto a stomaco vuoto potrebbe compromettere il
funzionamento di questo organo, ma anche agire sull’umore e sulle nostre
performance. Già qualche tempo fa degli studi scientifici avevano dimostrato
come la bevanda a base di caffeina consumata al mattino non fosse una fonte di
“sprint” come molti credono. In realtà per gli esperti il caffè andrebbe assunto
qualche ora dopo essere scesi dal letto e non prima di aver bevuto un po’
d’acqua e mangiato qualcosa."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/caffestomacovuoto.htm
Una parte di un libro di Stephen
Cherniske, MS laureato presso l'Università dello Stato di New York ad Albany che
ha oltre 35 anni di cliniche, di ricerca, ed esperienza di insegnamento il quale
ha scritto un libro al riguardo e che ora voglio proporre a voi.
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffeinadanni.htm
Se vuoi sapere di più sulla
CAFFEINA
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffebase.htm
se poi vuoi sapere cosa sono le droghe
STUPEFACENTI di cui fà
parte la
CAFFEINA
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/stupefacenti.htm
lo leggi dopo
Cliccando sul qui sotto trovi l'articolo sul caffè di CICORIA,
quello che ti propongo di bere sostituendolo alla CAFFEINA di cui in questa
pagina trovi molti articoli VERITIERI che ti danno la giusta informazione dei
danni che ti causa UNA TAZZINA DI CAFFE' al giorno.
Avendo CERTEZZA che la CAFFEINA è una DROGA-INSETTICIDA e che piano piano nel
tempo si sono alzati i consumi di CAFFE', ma nel contempo sono anche aumentate le morti
per tumore, non è possibile non collegare le due cose.
Nel contempo però, con l'aumentare dell'inserimento degli "AROMI" o
"AROMI NATURALI" nei CIBI e con l'aumentare dei PRODOTTI CHIMICI
circolanti nelle case e per la pulizia della persona, senza contare poi i
FARMACI CHIMICI di cui ormai la pubblicità ne è zeppa, come non possiamo capire
del perchè di tumore si muore ormai ad una qualsiasi età e non più solo gli
anziani i cui corpi hanno accumulato piani piano nel tempo questi VELENI.
Certo, ormai questi VELENI sono talmente tanti che vengono proposti anche ai
bambini con la COCA-COLA ed i CIBI a loro dedicati contenenti gli "AROMI" o
"AROMI NATURALI", usando poi le mamme tutte quelle invenzioni CHIMICHE per
profumare, pulire e DISINFETTARE i loro bambini credendo nella PUBBLICITA'
SPAZZATURA, che poi si stupiscono che ben presto se li ritrovano pieni di
malattie se non da tumori.
Difatti il video lo dichiara chiaramente e quindi si può rilevare che:
"nel 1900 i casi di questa malattia erano di una persona su 20, nel 1940 una su
16, nel 1970 una su 10, nel 2000 una su 3, che aumentano ancora ogni anno che
passa".
http://www.youtube.com/watch?v=1RUrIO3Emws&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=2HUkgEhF1UQ
a 20 minuti parla dei dottori che si corrompono già alle
università.
Quindi EVITARE il CAFFE' e TUTTI i prodotti che lo contengono vuol dire
MANTENERSI LA SALUTE a mantenerla ai propri figli, quindi se non si può fare a
meno, bere il caffè di CICORIA come da informazioni in fondo pagina.
Ora due parole su questi PRODOTTI CHIMICI inseriti in OGNI CIBO, sia per piccini
che per gli adulti.
La pagina recita:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate
adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico,
risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è
cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi
proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli
ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il
semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta
in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati
sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza
che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, ecc.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm
ATTENZIONE, l'articolo parla di "LATTE DI SOIA".
Consiglio a tutte le persone che ingoiano "LA SOIA" in qualsiasi prodotto, di
controllare negli INGREDIENTI, che se trovano la parola "AROMI" o "AROMI
NATURALI", consiglio di NON INGOIARLI PIU'.
Ma poi questo mio è SOLO UN CONSIGLIO, ad ognuno invece le sue decisioni. Clicca
QUI
Analgesici e dipendenza: un circolo vizioso
Scritto da Pharmama, blog Pharmama, 24/10/2010
Tradotto da Rossella Cadeddu, Vedere post originale in tedesco
Vicenda vissuta.
Nel suo blog Pharmama parla della vita quotidiana nella sua farmacia
svizzera. Clientii preoccupati, medici sbadati, ricette sconcertanti.....Con
molto umorismo la blogger, farmacista e mamma ci racconta queste storie
quotidiane e coglie l'occasione per spiegare i medicinali ai lettori. In questo
articolo si parla di analgesici.
Il tirocinante della farmacia viene da me per chiedermi se è ok vendere alla
donna 2 scatole di Panadol Extra [Efferalgan].
Le mie istruzioni di fatto sono queste: chiedi perchè più scatole.
Penso che si dovrebbe fare almeno una domanda aperta. Ma ma non deve essere
questa.
Potrebbe essere: "Quante compresse ne prende al giorno?"
in realtà mi aspetto una risposta del tipo "Oh, le prendo solo quando ne ho
bisogno...."
Risposta della donna; "3 compresse"
Io: "Al giorno?"
la donna: "Si"
Io "Ha mai sentito dire che gli analgesici, se presi regolarmente, possono
causare cefalea?"
La donna: "Ho" (pensierosa) "No"
I fatti: il 5-8% di coloro che soffrono di cefalea sviluppa dipendenza verso i
farmaci, ne sono colpite 10 volte più frequentemente le donne che gli uomini. In
linea di massima la possono causare tutti gli antidolorifici, ma più
frequentemente quelli che contengono CAFFEINA o CODEINA.
La teoria dice che l'assunzione regolare di analsesici riduce la soglia del
dottore. Di solito vengono percepiti come dolore anche gli impulsi non dolorosi
e si prendono ancora più analgesici.
L'assunzione di medicinali lenisce il dolore, ma questo ritorna ancore ed
ancora.
L'unica cura efficace è la sospensione delle medicine - il che, come si può ben
immaginare, non è facile. Si devono mettere in conto dolori per circa 10 giorni
- e anche dopo si avranno occasionalmente dei mal di testa (a causa dei quali
probabilmente se è anche cominciato a prendere i medicinali) e si deve stare
attenti a non ricadere nel circolo.
Non sono (ancora) riuscita a convincere la donna a smettere di prendere le
compresse - ma almeno l'ho fatta riflettere - e spero che voglia saperne di più.
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina
nella tua lingua clicca sulla riga.
il link è: http://e-blogs.over-blog.it/article-analgesici-dipendenza--circolo-vizioso-85993414.html
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