Trentennale del Basket Sustinente / I primi vent'anni
Storia di una buona idea
1972 - 2002
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Il movimento femminile è diventato adulto

Caro vecchio ma sempre utile Oratorio!

Dai tuoi campetti non sempre tenuti in ordine , dalle tue stanze ove spesso la confusione soverchiava le buone intenzioni e dai tuoi saloni costantemente polverosi ma pieni di vita e di aspirazioni, quanti ragazzi sono usciti con un bagaglio che li  ha  aiutati  a  forgiare  convinzioni,  rivelatesi  in- seguito  trampolini  di  lancio  per luminose carriere sportive o per scelte vocazionali o più semplicemente per volontariato inteso come servizio al prossimo in numerevoli aspetti della vita.

Correva l'anno 1972 , nel pieno travaglio post '68 , che tanti problemi poneva a tutte le classi sociali ma che era vissuto peraltro marginalmente poiché in una realtà di paese gli effetti risultavano attutiti, allorché un manipolo di giovani, non ancora maggiorenni, decisero di dare corpo a qualcosa di nuovo.

Sustinente aveva alle spalle una gloriosa tradizione nella pratica della disciplina calcio e pertanto anche nell'ambito oratoriale s'era instaurata la convinzione che più di tanto non si potesse fare.

Ma chi non era tagliato come calciatore ben presto cominciò a ventilare l'idea che " qualcos'altro" si poteva sperimentare.

Fu così che Claudio Tosetti manovrò la prima leva per mettere in moto "l'animus pugnandi" di Cesarino Squassabia e di Alberto Salami; da allora con G. Paolo Cattafesta gli unici rimasti a governare la realtà basket a Sustinente con gli attuali dirigenti. Il problema della maggiore età non ancora maturata , fu ovviato con una presidenza di transizione offerta con lungimiranza dall'amico Alberto Ghiraldelli e pertanto, sia pure con la denominazione di Polisportiva, cominciò l'avventura del basket in quel di Sustinente.