Due giorni strappati al lavoro per andare al Grossglockner prima che il disgelo sia finito.
Partiti di buon ora la domenica mattina, nonostante la deviazione mal segnalata per lavori sulla A27, siamo al confine con l'Austria poco dopo mezzogiorno. Sono strane le
montagne quest'anno: le abbondanti nevicate hanno riempito laghi come non vedevamo da anni, ed i corsi d'acqua sono gonfi. Abbiamo visto il Lago di
Auronzo
pieno, e quello di
Misurina ancora con le lingue di neve che lo alimentano.
Ma non divaghiamo: panino a
Prato alla Drava e via, verso
Sillian e poi
Lienz,
Dollach,
Heiligenblut e, finalmente, paghiamo il biglietto d'ingresso per
l'Alpenstrasse del
Grossglockner. Il tempo ci assiste: eravamo nel dubbio a casua di brutti nuvoloni temporaleschi, ma addirittura possiamo fotografare lo
splendido panorama dall'
Edelweisspitze con qualche bagliore di sole!
Dopo aver ovviamente
segnato il territorio, come un bambino assaporo il piacere di dondolarmi su una strada costruita solo per il gusto di guidare: raggiungo il casello nord... giro la moto e di nuovo su...
La strada è ampia, i tornanti permettono di vedere bane se vi sono altri veicoli in arrivo... e poi ci portiamo, nonostante i
lavori in corso, sul piazzale del
Franz Josefs Hohe (sul ghiacciaio del Pasterze).
Il supermercato dei souvenirs è chiuso per ristrutturazione fino a circa il 10 giugno (e questo mi salva il portafoglio...), le marmotte hanno visto le nuvole riportare
il freddo e si sono rintanate... è ora di fare qualche altro chilometro e poi scendere a
Dollach, dove speriamo di trovare una stanza dalla nostra "mitica"
Frau Gertrude.
La
Pension Kahn è aperta, la "nostra" stanza libera. Frau Gertrude, gentilissima, ci prenota telefonicamente anche un tavolo al ristorante dell'Hotel Post.
Sì, sono nomi ricorrenti, questi, sul sito di Gattostanco. Mi piace, una volta all'anno, tornare al Grossglockner per rilassarmi guidando sulla mia strada preferita e
godendo dell'ospitalità di Frau Gertrude e dell'ottima cucina del Post. Per me
capriolo e cervo in umido con fagiolini avvolti nel lardo affumicato, con canederli, funghi e
mirtilli, per Claudia
Tafelspitz con rafano e patate. Ed un'ottima bottiglia di rosso...
Dopo oltre 500 chilometri (e gli ultimi dei quali molto godevoli) si va a nanna presto.
La
mattina l'impegno principale è quello di approcciare alla splendida colazione preparata da Frau Gertrude (compresa una ottima torta al cioccolato appena sfornata), e ripartire di malavoglia dopo aver risistemato il tutto nelle borse della Multistrada...
Rientriamo per il Passo Stalle (che si raggiunge attraversando una verdissima Defereggental).
Doo aver atteso il verde in cima al passo, ritroviamo l'altrettanto verde valle di Anterselva.
Scegliamo di raggiungere l'autostrada del Brennero su
strade piacevoli e giocando con i tornanti e con quell'ottima
moto da tornanti appunto com'è la Multistrada:
Passo di Furcia, poi il
Passo delle Erbe
(dove
pranziamo con un ottimo strudel e con un succo di mele), ed il meno noto (e stretto!)
Passo Eores. Sono strade che io amo moltissimo: in mezzo al verde, sotto le splendide guglie delle Dolomiti...
Troviamo gli ultimi tornanti passando da Laion per poi scendere a Ponte Gardena. Nella piana di Bolzano è caldissimo: l'ondata di calore anomalo non ha ancora lasciato
l'Italia. Ci aspettano oltro 300 chilometri di autostrada per essere a casa la sera. Avevamo solo questo lunedì di feria: domani si lavora...
Gattostanco, 25 maggio 2009