Non importa se si è di destra, di centro o di sinistra: oggi è urgente e necessario l'impegno di tutti gli italiani onesti e intelligenti per salvare la Repubblica italiana dallo sfascismo populista e immorale di Berlusconi |
![]() |
Il sito Web di Gattostanco: dedicato al generale Zorzo Frundsberg ed al suo cappio d?oro HOME PAGE Da novembre 2000: |
e-mail |
IN PRIMO PIANO
Un saluto alle Alpi
Un itinerario originale per salutare l'Estate 2009
Ultima domenica di settembre 2009. Le previsioni meteo sono da estate piena, abbiamo un paio di giorni di ferie da sfruttare e... partiamo.
L'itinerario e gli appunti sono già pronti da tempo. Accendiamo il GPS e diamo un'occhiata agli appunti nella tasca trasparente della Bagster...
e in due ore e mezzo di A22 siamo a Rovereto Sud.
Sono convinto di aver trovato una bel itinerario per l'Altipiano, stradine mai percorse, soprattutto. Saliamo quindi verso Noriglio, inerpicandoci tra i campi coltivati per la statale del Pian delle Fugazze, passiamo il centro del paese e proseguiamo verso Serrada/Folgaria. Già c'è gusto a salire in alto e guardarsi da lassù la noiosa sardostrada appena abbandonata. Da Serrada seguiamo già le indicazioni per il Passo Coe, che manca alla mia collezione. La strada è molto divertente, il paesaggio bello fino al passo (ma là in cima i troppi impianti di risalita rovinano parecchio l'ambiente), la temperatura è frizzante. Bella la discesa dal Coe verso Tonezza, che in realtà non è solo discesa, perchè si scavalca anche la bella Forcella Valbona (non c'è cartello stradale che la indica), in una zona selvaggia sotto al Forte Campomolon, tra rifugi animati solo da moltissimi amanti della Mountain Bike! Ma i saliscendi non sono finiti, anzi: da Tonezza, dove fa fin troppo caldo, si sale a Rotzo per tornanti abbastanza stretti ed impegnativi.. ma d'altronde la Multistrada è stata progettata per questo, no? Eccoci quindi sull'Altipiano dei Sette Comuni, la patria di quel Mario Rigoni Stern che con le sue splendide opere me lo ha fatto conoscere e amare. Attraversiamo Asiago, fin troppo turistica ormai per un orso come me, raggiungiamo Gallio e da qui svoltiamo a sinistra per la Valle di Campomulo. Tra pascoli, mandrie ben raccolte già pronte per scendere più in basso, boschi e... sterrata, ci fermiamo a mangiare un panino tra gli abeti, e ben presto siamo pronti per proseguire. La strada sterrata di Campomulo è ben battuta, ma anzichè proseguire verso l'Ortigara prendiamo una sterratina meno facile che, sulla destra, scende subito ripida e poi porta a Barricata, non prima di essersi ricongiunta con la strada asfaltata che proviene da Foza. Sì perchè una delle poche (credo l'unica) strada di accesso all'Altipiano che io non ho mai percorso è quella che scende appunto da Barricata verso il paese di Grigno, in Valsugana. La strada è un vero gioiello. Ben asfaltata, strettissima, ripidissima, con una vista sulla sottostante Valsugana che è da pelle d'oca. Peccato che il transito sia 'consentito solo ai residenti del Comune di Grigno' e tutti gl altri abitanti del Pianeta Terra debbano chiedere il permesso agli uffici municipali... mah. Comunque merita veramente il viaggio!!! Dalla Valsugana seguiamo poi le indicazioni per Fiera di Primiero, scavalchiamo il Passo Cereda e poi le Forcelle Aurine, in direzione Agordo. Abbiamo infatti scelto, per pernottare due notti, Voltago Agordino, in modo da essere comodi per il giretto ad anello di domani... ma siccome è ancora presto per cena, andiamo a vedere la Valle di San Lucano, una valle secondaria vicina appunto a Voltago ma con una gran bella vista sui Monti Pallidi... Cena in albergo con degli ottimi tortellini di carne in brodo bollente ed un lesso di manzo che ci ha riscaldati non poco, dopo tutti questi chilometri! Buonanotte ;) |
Lunedì mattina... Ci alziamo come sempre abbastanza presto, e prima delle nove di mattina siamo in movimento... l'aria è frizzante e... il Passo Duran chiuso per lavori di
asfaltatura fino alle sei di questa sera. Peccato... dovevamo passare di lì per poi scendere a Longarone... e invece ci tocca affrontare il traffico di Belluno e
perdere più di mezz'ora. Sgrunt (sono le sfighe che capitano fuori stagione e tra settimana... ma almeno c'è poco traffico!). |
Martedì mattina. Anche per il rientro abbiamo scelto una strada che in parte non abbiamo mai percorso. Dopo la prima colazione salutiamo i gentilissimi gestori
dell'albergo e ci scaldiamo con un paio di passi già percorsi arrivando qui domenica, la Forcella Aurine ed il Passo Cereda. La giornata è bellissima, ed è un vero peccato
rientrare. Claudia ed io riusciremmo a stare a zonzo per queste montagne per tempo indefinito, ne sono convinto. Ma non si può... NOTE: nelle due serate in zona siamo stati ospiti dell'Albergo Stella Alpina di Voltago Agordino, l'unica struttura ricettiva del piccolo paese stretto tra Agordo, la Forcella Aurine ed il Passo Duran. Si tratta di un albergo piccolino e a gestione assolutamente familiare. Se non cercate 'vita' e vetrine (a Voltago c'è solo un alimentari ed una macelleria, oltre al bar-edicola dell'albergo) è un paese che offre grande relax e tranquillità. L'albergo è pulitissimo ed ordinato, i servizi sono nuovi, le stanze risistemate anche se il mobilio è un po' datato. La cucina è casalinga: non offre molte scelte ma è gustosa, semplice e genuina. Per 41 euro a persona per la mezza pensione (garage compreso... ma in un paese così la moto può starsene tranquillamente sotto in strada) direi che il prezzo è giusto: www.hotelstellaalpina.org Gattostanco, 30 settembre 2009 |
e-mail |
![]() |
![]() ![]() |