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Finalmente dopo anni di ricerca sono riuscita a rintracciare la mia professoressa di Informatica delle superiori, la Dott.ssa Fiorenza Turiano.Come l'ho trovata? Potenza di Internet, ho cercato il suo nome trovando un indirizzo di mail.
Ho spedito una mail a questo indirizzo ed ecco che un bel giorno ricevo una telefonata..era proprio lei!!.
Comunque siamo diventate buone amiche via posta elettronica ed il 25 marzo è venuta a trovarmi a Demonte. Ecco a fianco delle foto con lei ed il tesoro della sua vita, sua figlia. Devo molto alla professoressa Turiano perchè è grazie a lei che ho continuato gli studi nel campo dell'Informatica e soprattutto mi ha insegnato a ragionare con la mia testa sperimentando e provando sempre. Rimanga sempre così professoressa!!
Grande adunata!! Ho incontrato le mie amiche ungheresi, Csilla e Rita, quest'ultima non la vedevo dal '92! Rita è stata molto gentile ad ospitare Francesco e me a casa sua, infatti lei ormai è italiana, ha anche l'accento umbro! Comunque sotto la guida di Csilla, abbiamo visitato questa strana città che merita una gita.
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Si mangia!! Cena a casa di Rita la prima sera, da sinistra a destra: io, Csilla, Nicola (ragazzo di Rita) e Rita. A Perugia fa' caldo, molto caldo, mai bevuto così tanto in vita mia...sarà che non ne sono abituata? |
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Ed ecco a sinistra i gatti che permettono a Rita di abitare con loro ;). Bellissimi!! Sono tre, grigio tigrato, che ogni tanto ti onorano della loro presenza e giocano un po' con te. Qui nella foto se ne vedono solo due. Come puoi notare dalla posa di uno, hanno già capito come si usa il letto. |
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Perugia è una città medioevale, è cosparsa di torri, vicoli, chiesette, insomma sembra di essere in un borgo. La sua particolarità è di essere su un'altura, ciò vuol dire che non esiste il piano, ma solamente salite e scalinate. Se si vuol raggiungere il centro si possono prendere le scale mobili che sono sparse nella città.
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| Ho partecipato con dieci amici ad una gita a cavallo di tre giorni. Abbiamo percorso sentieri e cime della Valle Stura e della Val Grana, dormendo in tenda. Che faticata!! E' stata comunque una bellissima esperienza ed inoltre abbiamo incontrato luoghi spettacolari accompagnati da un tempo bellissimo. La giornata iniziava svegliandosi alle 6:30, dopo aver fatto colazione e smontato le tende, si sellavano i cavalli e si partiva. A pranzo si mangiavano panini, sempre dopo aver disellato i cavalli, e si prendeva un po' di sole. Si ripartiva e si arriva verso le cinque di sera al posto tappa dove si montavano le tende, si accendeva il fuoco e si mangiava. Il primo giorno abbiamo raggiunto Castelmagno (sì proprio dove si fa il formaggio), dormendo vicino al torrente Grana. Il secondo giorno invece abbiamo aggirato il monte Tibert (2647 m), ed abbiamo posizionato le tende al Gias Bandia (2330 m), passando per il Vallone dei Morti vicino a Colle del Mulo. In questa foto ci si riposa dopo aver fatto pranzo. Il lago è il Bram (2357 m) incontrato il primo giorno. |
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Signori e signori vi presento la mia nuovissima tenda!! Bella vero? Qui avevamo preparato il campo il secondo giorno e c'era un vento freddo e fortissimo, così abbiamo messo anche i tiranti (per la serie usiamo tutti gli accessori!! ;)). Una cosa ho imparato, mai mettere il lucernario contro vento!! Ci troviamo al Gias della Bandia proprio all'interno dei ruderi delle caserme. Nella foto sono insieme ad Elena con cui ho diviso la tenda. Naturalmente dopo giornate così intense si andava a dormire verso le dieci! |
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Cosa bisogna sopportare quando si è uno stallone! Ecco a destra Giulia, alla corda, Elena (non io) e Fanny che giocano con il più bel cavallo del gruppo. Approfitto per salutare tutti gli amici che hanno partecipato alla gita: primo fra tutti Andreè, la saggia guida, i maschietti Maurizio e Cristian, le straniere svizzere e le altre cinque donne, tra cui appunto le tre pazze che vedete nella foto. |
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Bel paesaggio vero? Vedete quel puntino proprio in centro al cerchio rosso? Non è un difetto della foto, ma siamo noi in gruppo che galoppiamo incontro al fotografo, ingrandisci la foto se non ci credi.
Praticamente abbiamo fatto tutta la cima al galoppo perchè un prato così ampio non ci capitava mai più. Manco a dirlo siamo sul Monte Corso del Cavallo (2039).E' pomeriggio del terzo giorno e stiamo tornando a casa. Vasca da bagno, aspettaci! |