I BERSAGLIERI E IL CINEMA ACCIAIO di Walter Ruttmann |
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Regia di Walter o Walther Ruttmann Sceneggiatura: Emilio Cecchi, Stefano Landi, Walter Ruttmann, Mario Soldati Walther Ruttmann was born in 1887 in Frankfurt and died in 1941 in Berlin. He studied Architecture and Painting and worked as a graphic designer. His film career began in the early 1920s. His first abstract short films, "Opus I" (1921) and "Opus II" (1923) were experiments with new forms of film expression. Ruttmann and his colleagues of the avant garde movement enriched the language of film as a medium with new form techniques. Together with Erwin Piscator, he worked on the experimental film "Melodie der Welt" (1929). His other films include: "Opus III" (1925), "Opus IV" (1925), "Weekend" (1930), "Acciaio" (Stahl, 1933), "Altgermanische Bauernkultur" (1934), "Schiff in Not" (1936), "Mannesmann" (1937), "Henkel, ein deutsches Werk in seiner Arbeit" (1938), "Waffenkammern Deutschlands" (1940), "Deutsche Panzer" (1940), "Krebs" (1941), and many more |
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Nato a Francoforte sul Meno nel 1887, Walther Ruttmann, fu una delle punte dell'avanguardia cinematografica tedesca. Esordì nel 1921 con una serie di brevi films animati sperimentali, Opus 1, 2, 3 e 4. Nel 1927 creò il movimento Impressionista "Sinfonia della città" con il film Berlino, sinfonia di una grande città, generando un grande numero di imitazioni da parte di svariati cineasti dell'epoca. Prima di dedicarsi al cinema sperimentale, Ruttmann, che aveva aderito giovanissimo al movimento Dada, era pittore e architetto. Nel 1924 supervisionò la sequenza del sogno nel Die Nibelungen di Lang e, due anni dopo, collaborò con Lotte Reininger nella creazione del primo lungometraggio di animazione, Le avventure del principe Achmed. Dopo il successo di Berlino, sinfonia di una grande città, Ruttmann, caso pressochè unico nell'ambito delle avanguardie artistiche dell'epoca, aderì al partito nazista e girò in seguito, nel 1929, un altro film "Sinfonia della città" intitolato Melodia del Mondo. Il regista tedesco, nel 1933, diresse anche, con uno stile prettamente Futurista, un film in Italia, Acciaio, con soggetto di Luigi Pirandello, quasi interamente girato all'interno delle acciaierie di Terni. L'anno seguente Ruttmann fu suggerito, senza successo, da Leni Riefenstal direttamente al neo-Cancelliere Hitler come regista ideale per Il trionfo della volontà, il film che era in cantiere e che la Riefenstal stessa avrebbe in seguito diretto celebrando i fasti del raduno nazista di Norimberga del 1934, il primo dopo la presa del potere da parte di Hitler. Quattro anni dopo ci fu una collaborazione diretta di Ruttmann al montaggio del film di Leni Riefenstal sulle Olimpiadi di Berlino del 1936, Olympia. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Ruttmann cominciò a girare documentari e reportages di propaganda per i nazisti. Nel 1941, a 54 anni, fu gravemente ferito mentre filmava con la sua cinepresa una battaglia sul fronte russo. Ricoverato a Berlino, morì pochi giorni dopo. | |
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La CINES, in un momento che il cinema d’oltreoceano aveva difficoltà in Europa (Doppiaggio e calo di qualità) chiamò alla direzione un intellettuale come Emilio Cecchi, non troppo filofascista, che sponsorizzò "Acciaio" di Ruttmann e "Gli uomini che mascalzoni" di Mario Camerini .Emilio Cecchi, lo scrittore, pensò di coinvolgere direttamente
nel progetto il responsabile dell'ufficio soggetti e sceneggiature: Luigi Pirandello. Si, proprio lui. Il primo titolo dell’opera (Acciaio) è Acciaieria e la sceneggiatura è scritta dallo stesso Emilio Cecchi, in collaborazione con Mario Soldati. Ma il titolo cambia ancora quando Ruttmann e Pirandello si scontrano sul cast. Pirandello vorrebbe la sua
Marta Abba (moglie) e scrive nei frangenti a Emilio Cecchi: Vogliamo fare un documentario su quella baracca di
ferrivecchi che è una fonderia italiana? Il mio sforzo è stato quello di cavare dalla stupidità meccanica un po' di dramma umano”
e alla fine ritira la firma. (Filippo
Sacchi, Corriere della Sera, 8 aprile 1933 ) |