CHI SOGNA


Chi sogna non ha colpa
dei sogni, di chimere
d'angosce risorgenti.

L'urlo della tramontana
batte fuori dalla finestra
sui vetri e allontana spettri
che in folle s'accalcano.
Tra la nebbia s'intravede
nelle piazze la pazzia
del seme e roghi ardere
le streghe, capelli e seni al vento
negli occhi innocenti di un bambino:
la bellezza è sintomo del peccato.
Il contatto col passato
non s'arrende al chiuder le palpebre
ritorna assillante folle
questa smania di vivere
tra processioni d'incappucciati
nell'incedere silenziosi
a portare con le croci
a piedi scalzi la croce del mondo.
Poi il rogo e la fiamma
e l'odore di carne bruciata
che ci condanna alla polvere.

Chi sogna non ha colpa
dei sogni, di chimere
d'angosce risorgenti.