sei sul sito di Giovanni Fraterno
----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Tuesday, November 05, 2002 1:56 AM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aq70hs$9pa$1@news.newsland.it > > Secondo voi e' possibile concepire qualcosa > > di visibile che sia piu' veloce della luce ? > > No, e, secondo me, fondamentalmente in > virtù di un esperimento CATEGORICO, quello > con gli ELETTRONI, eseguito per la prima volta > nel 1964 da W. Bertozzi con un acceleratore > di Van de Graaf. > > Nel suddetto esperimento gli elettroni vengono > accelerati da dei "banali" campi elettrostatici > consecutivi di intensità crescente. > > Ebbene, in tale esperimento sistematicamente > si osserva che la velocità degli elettroni, al crescere > dell'energia cinetica degli stessi, tende ad un > VELOCITA' LIMITE, quella che tutti conoscono. > > Questo è ciò che ci racconta la Natura, tutto il > resto (la dilatazione del tempo) sono solo > interpretazioni. > > Secondo me dovrebbero obbligare PER LEGGE > a scrivere i libri di fisica separando la descrizione > degli esperimenti dalla loro interpretazione. > > Nella pagina web appena sotto segnalata, per > esempio, c'è l'interpretazione dell'esperimento di > cui sopra e che fa a meno dell'obbrobrio > della dilatazione del tempo: > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Tuesday, November 05, 2002 10:55 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > Bernardo Mattiucci ha scritto nel messaggio con ID: > > news:fb168252.0211051327.be2c7fb@posting.google.com > > L'energia che sprechi aumenta all'aumentare > > dell'energia che utilizzi per aumentare la velocita' > > dell'elettrone. > > Peccato che in base a quello che tu sostieni che avvenga > con l'esperimento con gli elettroni sulla velocità limite: > > - non solo accade che l'energia che si spreca > aumenta all'aumentare dell'energia che si utilizza > per aumentare la velocita' dell'elettrone > > - ma accade anche che in conseguenza di tale > spreco la velocità limite finisce con il coincidere > miracolosamente proprio con la velocità limite > che altri esperimenti ci restituiscono, e per > esempio quelli con la luce. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 11:19 AM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx ik4vyx@my-deja.com > > ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqan4m$u6o$1@news.newsland.it > > Sono riuscito a spiegarmi ? > > No, in questo tuo nuovo messaggio infatti si > palesa, mi sembra, una nuova problematica, > ma non è per niente chiaro il problema stesso. > > Come già Zenone fece notare oltre 2.000 anni > fa, le difficoltà quando si parla di cose su e > intorno al MOTO, penso siano dovute alle > carenze LOGICHE del modello del MOTO > che ci siamo costruito. > > Modello del MOTO che si muove nell'ambito > del NON REALE modello del CONTINUO. > > La scoperta di una VELOCITA' LIMITE avrebbe > dovuto mettere subito in allarme i fisici dell'epoca, > che piuttosto che dire: > > " ragazzi il CONTINUO è solo un modello, > abbracciamo il DISCRETO anche per descrivere > il MOTO " > > si sono lasciati incantare dalle ASSURDITA' del > dilatazione del tempo, con il tempo che non solo > esiste, ma che è in grado anche di DISCERNERE > quando dilatarsi > > (con le unità BIOLOGICHE, i famosi gemelli), > > e quando NON dilatarsi > > (con le tecnologie DIGITALI). > > Zenone va giustificato quando non riusciva a > rendersi conto che una via d'uscita ai suoi > ineccepibili ragionamenti NON esisteva, perchè > per gli Antichi era del tutto inconcepibile che > il MOTO non fosse fluente e CONTINUO, ma > oggi che sappiamo che nel DISCRETO il MOTO > è concepibilissimo, insistere a proporre come > REALE il modello del MOTO nell'ambito del > CONTINUO è da incoscienti. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 02, 2002 1:33 PM Subject: gli SCATTI che si fanno a 100 Km/h ! > I più piccoli intervalli stimati in via teorica sono: > > - per lo SPAZIO (distanza di Planck): > Dp = 1,616 * 10^-33 cm > > - per il TEMPO (tempo di Planck): > Tp = 5,391 * 10^-44 sec > > Naturalmente è: > velocità limite = Dp / Tp = 299758,86 Km/sec . > > Nel DISCRETO (che contempla il movimento a SCATTI), > quanti scatti si fanno a 100 Km/h ? > > Intanto bisogna determinare nDp, ovvero in > 100 Km = 10^7 cm > quanti Dp ci sono, a tal fine basta fare: > > nDp = 10^7 / Dp = 10^7 / (1,616 * 10^-33) = > = 6,19 * 10^39 > > ed a cui corrisponde nTp, ovvero il numero > di Tp corrispondenti, e cioè: > > nTp = 6,19 * 10^39 > > Con: > > (durata degli nTp) = nTp * Tp = > = 6,19 * 10^39 * 5,391 * 10^-44 = > = 3,34 * 10^-4 sec > > Siccome la velocità nel CONTINUO è di 100 Km/h, > e ad 1 ora corrispondono 3.600 sec, per conoscere > quanti scatti si fanno a 100 Km/h basta calcolare > il rapporto: > > 3600 / (3,34 * 10^-4) = 10778443,11 . > > Conclusione: 100 Km/h nel CONTINUO, corrispondono, > nel DISCRETO, a fare 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 11 MILIONI di SCATTI elementari. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 02, 2002 4:28 PM Subject: Re: gli SCATTI che si fanno a 100 Km/h ! > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > ho scritto nel messaggio con ID: > > news:RCPw9.106685$%M1.2737363@twister2.libero.it > > Conclusione: 100 Km/h nel CONTINUO, corrispondono, > > nel DISCRETO, a fare 1 SCATTO elementare mentre la > > VELOCITA' LIMITE è di circa 11 MILIONI di SCATTI elementari. > > Facilmente si riesce anche a calcolare che: > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 10 MILIONI di SCATTI > elementari, significa nel CONTINUO spostarsi a > circa 107 Km/h > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 1 MILIONE di SCATTI > elementari, significa nel CONTINUO spostarsi a > circa 1.070 Km/h (ovvero circa MILLE chilometri all'ora) > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 100 MILA SCATTI > elementari, significa nel CONTINUO spostarsi a > circa 10.700 Km/h (ovvero circa DIECIMILA chilometri all'ora) > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 10 MILA SCATTI > elementari, significa nel CONTINUO spostarsi a circa > 107.000 Km/h (ovvero circa CENTOMILA chilometri all'ora) > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 1000 SCATTI > elementari, significa nel CONTINUO spostarsi a circa > 1.070.000 Km/h (ovvero circa 1 MILIONE di chilometri all'ora) > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 100 SCATTI > elementari, significa nel CONTINUO spostarsi a circa > 10.700.000 Km/h (ovvero circa 10 MILIONI di chilometri all'ora) > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 10 SCATTI > elementari, significa nel CONTINUO spostarsi a circa > 107.000.000 Km/h (ovvero circa 100 MILIONI di chilometri all'ora) > > - fare nel DISCRETO 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è esattamente pari a 1 SCATTO > elementare, significa nel CONTINUO spostarsi esattamente > alla VELOCITA' LIMITE. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 02, 2002 4:39 PM Subject: Re: gli SCATTI che si fanno a 100 Km/h ! > > Valeria Dal Monte ha scritto nel messaggio con ID: > > news:X%Rw9.106533$RO.2740919@twister1.libero.it > > Quindi 50 Km/h corrispondono a mezzo scatto, > > 10 Km/h=0,1 scatti, 1 Km/h=0,01 scatti ecc. > > Si sta parlando di SCATTO elementare (per cui al di > sotto di uno SCATTO elementare NON si può scendere). > > SCATTO elementare che i fisici stessi in via teorica hanno > determinato, e che vale per lo SPAZIO (distanza di Planck): > Dp = 1,616 * 10^-33 cm > > Per cui 50 Km/h nel CONTINUO, corrispondono, nel DISCRETO, > a fare 1 SCATTO elementare mentre la VELOCITA' LIMITE > è di circa 21 MILIONI di SCATTI elementari. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 02, 2002 7:59 PM Subject: Re: gli SCATTI che si fanno a 100 Km/h ! > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > ho scritto nel messaggio con ID: > > news:RCPw9.106685$%M1.2737363@twister2.libero.it > > Conclusione: 100 Km/h nel CONTINUO, corrispondono, > > nel DISCRETO, a fare 1 SCATTO elementare mentre la > > VELOCITA' LIMITE è di circa 11 MILIONI di SCATTI elementari. > > Grazie al DISCRETO, dunque, finalmente è possibile > dar corpo ad un sistema che consente di definire le > velocità degli oggetti facendo a meno dei sistemi di > riferimento inerziali. > > Ed appunto agganciando le velocità degli oggetti > alla VELOCITA' LIMITE che, nel DISCRETO, come > si evince teoricamente e come gli esperimenti > confermano, è indipendente dal moto dell'osservatore > e della sorgente. > > Così: > > A) La velocità di un punto all'equatore della Terra: > > - che nel CONTINUO vale circa 1.700 Km/h > > - nel DISCRETO lo stesso punto all'equatore > fa 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 635 MILA SCATTI > elementari. > > B) La velocità del centro di massa della Terra > nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole: > > - che nel CONTINUO vale circa 106.000 Km/h > > - nel DISCRETO lo stesso centro di massa > fa 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 10 MILA di SCATTI > elementari. > > C) La velocità del suono nell'aria > > - che nel CONTINUO vale circa 1.200 Km/h > > - nel DISCRETO fa 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di circa 900 MILA SCATTI > elementari. > > E così via. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 02, 2002 10:50 PM Subject: Re: gli SCATTI che si fanno a 100 Km/h ! > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:chVw9.108196$%M1.2776453@twister2.libero.it > > > Ed appunto agganciando le velocità degli oggetti > > > alla VELOCITA' LIMITE che, nel DISCRETO, come > > > si evince teoricamente e come gli esperimenti > > > confermano, è indipendente dal moto dell'osservatore > > > e della sorgente. > > > paolo ha risposto nel messaggio con ID: > > news:151Z26Z83Z101Y1036273314X380@usenet.libero.it > > Puoi chiarire questo pezzo. > > Dalla pagina con url: > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daotto.htm > da lunedi 28° giorno di ottobre 2002 > si legge: > > ********************************* > In realtà le cose, secondo me, stanno in modo molto più > semplice, ed al punto che, proprio grazie al discreto, è > possibile far saltare il circolo vizioso di cui sopra, ecco come: > > I) le trasformazioni di Galileo sono dei semplici modelli > ingegneristici > > II) la Realtà è solo ed esclusivamente discreta > > III) per cui il movimento evolve a scatti, e non in modo > fluente e continuo > > IV) di conseguenza esiste una velocità limite, semplicemente > perchè in una Realtà solo ed esclusivamente discreta, in uno > spazio occupabile (dalla materia e dal vuoto) di lunghezza L, > possono al massimo starci X scatti elementari (elementari > nel senso che non sono ulteriomente frazionabili) > > V) per cui, se per esempio appurassimo che in uno spazio > occupabile L, al massimo ci possono essere 5 scatti elementari, > e che A fa 1 scatto mentre B fa 3 scatti, ebbene, se A si mette > sopra B, A farà complessivamente 4 scatti, con ciò che è in > accordo con la semplice somma delle velocità > (velocità nell'ambito del continuo e non scatti > nell'ambito del discreto) delle trasformazioni di Galileo > > VI) sempre nell'ipotesi che avessimo appurato che in uno spazio > occupabile L, al massimo ci possono essere 5 scatti elementari, > se viceversa mentre A fa 1 scatto, "spara" anche un oggetto B alla > velocità di 5 scatti, ebbene, B coprirà la distanza L comunque in 5 > scatti e non 6 scatti, con ciò che è in accordo con gli esperimenti, > e cioè che la velocità limite (i 5 scatti) è indipendente dallo > stato di moto della sorgente (ovvero di A). > > VII) sempre nell'ipotesi che avessimo appurato che in uno spazio > occupabile L, al massimo ci possono essere 5 scatti elementari, > se viceversa A fa 5 scatti mentre B fa 1 scatto, ebbene, anche se > A si mette sopra B, A coprirà la distanza L comunque in 5 scatti e > non 6 scatti, con ciò che è in accordo con gli esperimenti, e cioè > che la velocità limite (i 5 scatti) è indipendente dallo stato > di moto dell'osservatore (ovvero di B). > > Come anticipato, dunque, a partire dal discreto, sono bastati sette > semplici punti a far saltare il circolo vizioso di cui sopra. > > Ed infatti, senza far ricorso alle trasformazioni di Lorentz e alla > dilatazione del tempo, sono riuscito a spiegare : > > - non solo perchè le trasformazioni di Galileo fanno cilecca con > la velocità limite > > ma sono riuscito a spiegare anche ciò che gli esperimenti > evidenziano, e cioè che: > > - la velocità limite non solo è indipendente dallo stato di moto > della sorgente > > - ma anche che la velocità limite è indipendente dallo stato di > moto dell'osservatore. > ********************************* > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Sunday, November 03, 2002 3:06 PM Subject: Re: gli SCATTI che si fanno a 100 Km/h ! > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aq355h$uc6$1@news.newsland.it > > Cosa succede se nel continuo faccio > > 2/3 della velocità limite ? > > 2/3 della velocita' limite vuol dire che stai facendo > nel CONTINUO circa 199.839 km/sec > (e che sono circa 719 MILIONI di km/h). > > E 199.839 km/sec del CONTINUO corrispondono, > nel DISCRETO, a fare 1 SCATTO elementare mentre la > VELOCITA' LIMITE è di 1 SCATTO e MEZZO. > > Ovvero: > > 199.839 km/sec del CONTINUO corrispondono, > nel DISCRETO, a fare 2 SCATTI elementari mentre la > VELOCITA' LIMITE è di 3 SCATTI. > > # > # > # > > > Inoltre non credo si possa mai parlare > > di "mezzo scatto" o di frazioni di esso. > > A parte il fatto che come ho fatto vedere sù il > problema delle FRAZIONI di SCATTO è aggirabile, > se il problema è semplicemente fare dei RAFFRONTI, > non vedo perchè non si possa parlare di FRAZIONI di > uno SCATTO. > > E attenzione che parlare di FRAZIONI di uno > SCATTO non implica affatto che necessariamente > in natura esistano le FRAZIONI di SCATTI. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Tuesday, November 05, 2002 11:25 AM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aq84ig$3n2$1@news.newsland.it > > Se con la mano lancio un paio di SASSI verso un MURO > > non e' impossibile che questi SASSI colpiscano il MURO > > con una distanza di tempo t1 in punti distanti S1 > > tali che S1/t1 > c . > > Non credo. > > Mettiamoci infatti nelle condizioni LIMITE, con il > MURO che dunque scrorre con velocità c in direzione > perpendicolare alla direzione che percorrono i SASSI, > con questi ultimi che si muovono anch'essi con > velocità c. > > Se il MURO viene colpito da 2 SASSI nell'intervallo t1, > è esattamente: > S1 = c * t1 > col che: > S1/t1 = (c * t1)/t1 = c > che non è maggiore di c, nemmeno nelle condizioni LIMITE. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Tuesday, November 05, 2002 12:38 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > ho scritto nel messaggio con ID: > > news:01Nx9.117848$%M1.3046504@twister2.libero.it > > Se il MURO viene colpito da 2 SASSI > > nell'intervallo t1, è esattamente: > > S1 = c * t1 > > col che: > > S1/t1 = (c * t1)/t1 = c > > che non è maggiore di c, nemmeno > > nelle condizioni LIMITE. > > Visto che si è in condizioni LIMITE e nel CONTINUO, > bisognerebbe introdurre il modello matematico della > dilatazione del tempo. > > Ma la sostanza del discorso non dovrebbero cambiare, > visto che le due NON REALI dilatazioni del tempo, > > quella provocata dalla velocità LIMITE del MURO e > quella provocata dalla velocità LIMITE dei SASSI, > > alla fine dovrebbero compensarsi. > > Trovo inutile fare esattamente i conti nel CONTINUO, > visto che nel DISCRETO, e pertanto ragionando per > SCATTI anzichè in termini di VELOCITA', tutto > il fenomeno dei SASSI e del MURO, resta facilmente > spiegabile. > > Ragionamento nel DISCRETO che nella SOSTANZA > ricalca quello fatto nel mio precedente messaggio. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Tuesday, November 05, 2002 6:24 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aq8stp$bu5$1@news.newsland.it > > Facciamo che il muro stia fermo: mi piace di piu'. > > E i sassi abbiano velocita' umane, non limite. > > Quindi il tempo non si dilati e rimanga imperturbabile > > Non capisco cos'e' che potrebbe impedire ai > > due sassi lanciati dalla mia mano di toccare punti > > del muro distanti tra loro 3m in un intervallo di > > tempo entro il centomilionesimo di secondo (1*10^-8) > > dal punto di vista del muro, che e' anche solidale con me. > > In tale caso niente impedisce ai due sassi lanciati > dalla tua mano di toccare punti del muro distanti > tra loro 3m in un intervallo di tempo entro il > centomilionesimo di secondo (1*10^-8). > > Ma tutto ciò non dimostra niente, e fra l'altro il > fenomeno avviene normalmente con le particelle, > in natura e in modo artificiale. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 9:43 AM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx@my-deja.com ha scritto: > > Bene: > > tu fermi il laser e fai ruotare lo schermo. > > E' la stessa cosa. > > Appunto. > > > Se il laser ruota a 50 giri/s per ottenere un effetto > > equivalente dovresti far ruotare la sfera (lo schermo) > > ad eguale velocita' angolare e tenere fermo il laser. > > Appunto > > > Ma una sfera di tale raggio (1000 Km) non puo' ruotare a > > tale velocita' angolare perche' altrimenti i suoi punti > > si muoverebbero a velocita' maggiore di quella limite. > > Appunto. > > > Quindi devi far ruotare la sfera ad una velocita' angolare > > "possibile" tale che i suoi punti raggiungano una velocita' > > inferiore o pari a quella limite. > > Appunto. > > > Tale velocita' angolare sara' necessariamente < 50 giri/sec. > > supponiamo 47 (non ho fatto calcoli). > > Per rendere il problema equivalente a quello di partenza > > (laser rotante a 50 giri/s e sfera ferma) dovrai quindi > > far ruotare la sfera a 47 giri e far ruotare il laser > > di un numero di giri pari a 3 in senso contrario a > > quello della sfera. > > Per rendere il problema equivalente a quello di partenza > (laser rotante a 50 giri/s e sfera ferma) basta far ruotare > la sfera e tenere fermo il laser, con ciò ricadendo > nel caso già esaminato: > > MURO che scorre in direzione perpendicolare a quella da > dove provengono i SASSI. > > Con appunto il MURO che può al massimo scorrere alla > VELOCITA' LIMITE > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 12:10 AM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx ik4vyx@my-deja.com > > ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aq9h8c$tv8$1@news.newsland.it > > Quindi nulla impedisce a fotoni sparati > > da una sorgente rotante di tracciare una > > linea su uno schermo con "velocita'" di > > tracciamento anche > C > > Qui ricadi in sostanza nel caso che abbiamo già > esamminato: > > MURO che scorre in direzione perpendicolare alla > direzione da cui giungono i SASSI. > > Ed in tal caso è l'esistenza della VELOCITA' > LIMITE che impedisce a fotoni sparati da una > sorgente rotante di tracciare una linea su uno > schermo con "velocita'" di tracciamento > maggiore di C. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 12:34 AM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:ifYx9.120774$RO.3106072@twister1.libero.it > > > Ed in tal caso è l'esistenza della VELOCITA' > > > LIMITE che impedisce a fotoni sparati da una > > > sorgente rotante di tracciare una linea su uno > > > schermo con "velocita'" di tracciamento > > > maggiore di C. > > > ik4vyx ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aq9jpm$4o9$1@news.newsland.it > > Il concetto di velocita' limite e' applicabile > > ai corpi non alle proiezioni. > > Appunto, il concetto di velocita' limite e' > applicabile: > > - al corpo: la tua sorgente rotante con il muro fermo > > ovvero: > > - al corpo: il muro in movimento con la tua sorgente > rotante ferma. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 12:23 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqasqk$lrj$1@news.newsland.it > > Le parole di Rubbia sono: > > " E' come se si prende un faro, si proietta su un > > muro la sua macchia di luce e poi si fa girare > > il faro sempre più velocemente. > > Dopo un po', la macchia arriverà prima della luce " > > Se è vero che quello che hai scritto lo ha detto > Rubbia, allora Rubbia ha detto una scemenza. > > Far girare il faro e tenere il muro fermo > E' LA STESSA COSA > che tenere il faro fermo e far scorrere il muro. > > E il MURO può al massimo scorrere alla > VELOCITA' LIMITE > > Per cui si ricade in sostanza nel caso che abbiamo > già esamminato: > MURO che scorre in direzione perpendicolare alla > direzione da cui giungono i SASSI. > > Con la macchia che dunque non può andare più > veloce della VELOCITA' LIMITE. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 12:58 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:k_6y9.121797$RO.3141906@twister1.libero.it > > > Far girare il faro e tenere il muro fermo > > > E' LA STESSA COSA > > > che tenere il faro fermo e far scorrere il muro. > > > Fabio Cillo ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqave8$fve$1@newsreader.mailgate.org > > Ma come fai a dire che è la stessa cosa ? > > Far girare il faro e tenere il muro fermo > E' LA STESSA COSA > che tenere il faro fermo e far scorrere il muro > perchè IL MOTO E' RELATIVO. > > Dire, infattti., che A si sposta rispetto a B > E' LA STESSA COSA > che dire B si sposta rispetto a A. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 1:12 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:du7y9.122345$%M1.3158438@twister2.libero.it > > > Far girare il faro e tenere il muro fermo > > > E' LA STESSA COSA > > > che tenere il faro fermo e far scorrere il muro > > > perchè IL MOTO E' RELATIVO. > > > Fabio Cillo ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqb0iu$gok$1@newsreader.mailgate.org > > Ma tra far GIRARE il faro > > e MUOVERE un muro mi sembra > > che la differenza sia sostanziale, > > capisco il moto relativo ma qui si > > parla di rotazione e traslazione > > Far girare il faro e tenere il muro fermo > E' LA STESSA COSA > che tenere il faro fermo e far GIRARE il muro > perchè IL MOTO E' RELATIVO. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 4:39 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:%G7y9.122377$%M1.3159122@twister2.libero.it > > > Far girare il faro e tenere il muro fermo > > > E' LA STESSA COSA > > > che tenere il faro fermo e far GIRARE il muro > > > perchè IL MOTO E' RELATIVO. > > > Fabio Cillo ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqbbk4$pgc$1@newsreader.mailgate.org > > Come tu dici praticamente GIRARE > > il muro non vuol dire traslarlo, spostarlo, > > ma bensì ruotarlo su se stesso come si > > fa con comunissimo faro tipo occhio > > di bue. > > Considera una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO posto al CENTRO > della SFERA stessa. > > Ebbene: > > far GIRARE il faro e tenere la sfera FERMA > > E' LA STESSA COSA > > che tenere il faro FERMO, e far GIRARE la sfera > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 4:57 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqbcur$plv$1@news.newsland.it > > Potremmo avere entrambi ragione in cio' > > che affermiamo poiche' siamo collocati in > > contesti diversi. > > I contesti saranno pure diversi, ma lo sono anche le > conclusioni, per cui solo uno dei due ha ragione, o > io o tu. > > Considera una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO posto al CENTRO > della SFERA stessa. > > Tu dici che è possibile, > FACENDO GIRARE IL FARO, > che la macchia di luce proiettata si sposti più velocemente > della VELOCITA' LIMITE, io invece dico di no, e ti ho > fatto vedere perchè. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 5:26 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:iJay9.123051$%M1.3171812@twister2.libero.it > > > Considera una SFERA sulla cui superficie interna > > > si proietta la luce di un FARO posto al CENTRO > > > della SFERA stessa. > > > Ebbene: > > > far GIRARE il faro e tenere la sfera FERMA > > > E' LA STESSA COSA > > > che tenere il faro FERMO, e far GIRARE la sfera > > > Fabio Cillo ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqbeao$rpv$1@newsreader.mailgate.org > > Consideriamo semplicemente che la velocità di > > rotazione di entrambi i sistemi è c, la velocità della luce. > > Che succede a questo punto, che mentre nel > > secondo sistema, cioè dove la sfera ruoti, la > > proiezione della luce si muoverà rispetto alla > > sfera proprio alla velocità della sfera e quindi a > > quella della luce, nel primo caso invece in cui il > > faro giri, quella proiezione si muoverà rispetto alla > > sfera a velocità maggiore della luce, ed era qui il > > dubbio di ik4vyx. > > Quella che proponi, sebbene vicina alla precedente, > è un'altra problematica, questa si veramente interessante. > > Allora ricapitoliamo, il problema è: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che sia il FARO che la SFERA ruotino > alla VELOCITA' LIMITE in direzioni opposte. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > Io dico che la RISPOSTA (sia nel DISCRETO che > nel CONTINUO) è: > > RISPOSTA: la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, e non ad una velocità maggiore. > > Aggiungo che la risposta argomentata nell'ambito > del DISCRETO è semplicissima. > > Ma prima di fornirla credo sarebbe interessante attendere > un po' e vedere se qualcuno invia la risposta argomentata > nell'ambito del CONTINUO > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 6:17 PM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:S_ay9.122711$RO.3159432@twister1.libero.it > > > Tu dici che è possibile, > > > FACENDO GIRARE IL FARO, > > > che la macchia di luce proiettata si > > > sposti più velocemente della > > > VELOCITA' LIMITE, io invece > > > dico di no, e ti ho fatto vedere > > > perchè > > > ik4vyx ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqbi2b$go2$1@news.newsland.it > > In realta' l'hai fatto vedere > > solo a te stesso > > > > > PRIMO MESSAGGIO ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ > > > ----- Original Message ----- > > > From: giofra giofra@freemail.it > > > Newsgroups: it.scienza > > > Sent: Tuesday, November 05, 2002 11:26 AM > > > Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > > news:aq84ig$3n2$1@news.newsland.it > > > Se con la mano lancio un paio di > > > SASSI verso un MURO non e' impossibile > > > che questi SASSI colpiscano il MURO > > > con una distanza di tempo t1 in punti > > > distanti S1 tali che S1/t1 > c . > > > > Non credo. > > > > Mettiamoci infatti nelle condizioni LIMITE, con il > > MURO che dunque scrorre con velocità c in direzione > > perpendicolare alla direzione che percorrono i SASSI, > > con questi ultimi che si muovono anch'essi con > > velocità c. > > > > Se il MURO viene colpito da 2 SASSI nell'intervallo t1, > > è esattamente: > > S1 = c * t1 > > col che: > > S1/t1 = (c * t1)/t1 = c > > che non è maggiore di c, nemmeno nelle > > condizioni LIMITE. > > > > Giovanni. > > > > > > SECONDO MESSAGGIO ^^^^^^^^^^^^ > > > ----- Original Message ----- > > > From: giofra giofra@freemail.it > > > Newsgroups: it.scienza > > > Sent: Tuesday, November 05, 2002 12:38 PM > > > Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:01Nx9.117848$%M1.3046504@twister2.libero.it > > > Se il MURO viene colpito da 2 SASSI > > > nell'intervallo t1, è esattamente: > > > S1 = c * t1 > > > col che: > > > S1/t1 = (c * t1)/t1 = c > > > che non è maggiore di c, nemmeno > > > nelle condizioni LIMITE. > > > > Visto che si è in condizioni LIMITE e nel CONTINUO, > > bisognerebbe introdurre il modello matematico della > > dilatazione del tempo. > > > > Ma la sostanza del discorso non dovrebbero cambiare, > > visto che le due NON REALI dilatazioni del tempo, > > > > quella provocata dalla velocità LIMITE del MURO e > > quella provocata dalla velocità LIMITE dei SASSI, > > > > alla fine dovrebbero compensarsi. > > > > Trovo inutile fare esattamente i conti nel CONTINUO, > > visto che nel DISCRETO, e pertanto ragionando per > > SCATTI anzichè in termini di VELOCITA', tutto > > il fenomeno dei SASSI e del MURO, resta facilmente > > spiegabile. > > > > Ragionamento nel DISCRETO che nella SOSTANZA > > ricalca quello fatto nel mio precedente messaggio. > > > > Giovanni. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Wednesday, November 06, 2002 9:07 PM Subject: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > Bernardo Mattiucci ha scritto nel messaggio con ID: > > news:fb168252.0211061026.51f7d6f6@posting.google.com > > Proviamo un esperimento leggermente differente...: > > Non vale, devi prima rispondere al problema > che ti è stato posto facendo ricorso al > CONTINUO. > > E poi non si capisce nemmneno dove tu voglia > andare a parare, e/o se il problema l'hai posto > seriamente o solo per provocare. > > Lo scopo del problema ideato è mettere a confronto > le due soluzioni, quella nell'ambito del CONTINUO > e quella nell'ambito del DISCRETO. > > Soluzione nell'ambito del DISCRETO che darò > io subito dopo quella che arriverà con riferimento > al CONTINUO. > > Per cui sollecito una risposta al problema > nell'ambito del CONTINUO, ovvero al problema: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che sia il FARO che la SFERA ruotino > alla VELOCITA' LIMITE in direzioni opposte. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > Io dico che la RISPOSTA (sia nel DISCRETO che > nel CONTINUO) è: > > RISPOSTA: la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, e non ad una velocità maggiore. > > Ed aggiungo che la risposta argomentata nell'ambito > del DISCRETO è semplicissima. > > Ma prima di fornirla ribadisco che credo sia interessante > attendere un po' e vedere se qualcuno invia la risposta > argomentata nell'ambito del CONTINUO > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 07, 2002 8:15 AM Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > Roberto Rosoni ha scritto nel messaggio con ID: > > news:eh3jsuok9bfs8m11honao3cm30j4346k6v@4ax.com > > E' un problemino abbastanza classico, l'ho letto > > in un libro. > > Falla breve e rispondi. > > Considera una SFERA sulla cui superficie interna > viene proiettata la luce di un FARO, con il FARO > posto al CENTRO della SFERA stessa. > > ik4vyx dice che è possibile, facendo girare il FARO, > che la macchia di luce proiettata si sposti più velocemente > della VELOCITA' LIMITE, io invece dico di no. > > E visto che sei incapace di ragionare, riferirisci almeno > cosa pensi che l'autore del libro che hai letto risponderebbe > nel merito. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 07, 2002 12:20 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > From: Bernardo Mattiucci > Newsgroups: it.scienza > Sent: Thursday, November 07, 2002 10:04 AM > Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > Cerco di "aggirare" il problema in questo modo. > > Prendete il quadrante di un orologio analogico > e guardatelo dall'alto. > Al centro abbiamo un faro che emette un singolo > raggio di luce ad ogni secondo e ruota su se > stesso in senso orario (visto dall'alto) in 1 > secondo. > Alla distanza R (percorsa dal fascio di luce in 1 > secondo) abbiamo la nostra scala graduata che > ruota in senso antiorario in 1 secondo. > > Nella situazione standard avremo che la macchia, > prodotta dal fascio di luce emesso ad ogni ciclo, > appare sempre nello stesso punto della > nostra scala graduata e cioe' nel punto indicato > con "zero gradi" (ore 12). > > Se la distanza tra la scala graduata ed il faro aumenta, > la macchia apparira' in "ritardo" sulla scala gradutata > (diciamo sulla tacca che indica le ore 1). > > Se la distanza tra la scala graduata ed il faro diminuisce, > la macchia apparira' in "anticipo" sulla scala gradutata > (diciamo sulla tacca che indica le ore 11:00). > > Questo significa che la macchia si muove sempre alla > velocita' limite e che questa non dipende dalla distanza > R dalla sorgente. > La velocita' restera' sempre la stessa perche' al variare > della distanza R variera' anche il tempo T necessario a > percorrere tale distanza. > Per R=1 avremo T=1, per R=2 avremo T=2 e cosi' via. > Il rapporto R/T e' comunque costante e rappresenta, > appunto, la velocita' della macchia. > > Forse.... e' giusto! > > Bernardo > > ************************************************ > > Giovanni.\ .............che preferisce, prima di > rispondere, attendere altre risposte nell'ambito > del CONTINUO, al problema posto in apertura > di thread. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 07, 2002 6:54 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqe0pe$v7i$1@news.newsland.it > > Bernardo Mattiucci, come la facciamo complessa, > > la faccenda...rotazioni, controrotazioni, impulsi periodici, > > quadranti, orologi (miii... sono in ritardo, come al solito). > > Strano non sia comparsa anche una molla... > > La tua risposta argomentata è ugualmente > complessa quanto quella che ha scritto > Bernardo Mattiucci. > > La causa di tanta complessità è la comoda > invenzione del CONTINUO. > > CONTINUO che, spesso e volentieri, rende > inutilmente complesse anche soluzioni che > sono viceversa semplicissime. > > > Il mio problema era tutt'altra cosa. > > Attenersi al testo originale, please. > > Il problema a cui tu e Bernardo Mattiucci > avete finora risposto è: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che sia il FARO che la SFERA ruotino > alla VELOCITA' LIMITE in direzioni opposte. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > E mentre Bernardo Mattiucci, sebbene argomentando, > ma senza convincere molto, ha risposto in sostanza: > > RISPOSTA di Bernardo Mattiucci: > la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, e non ad una velocità maggiore. > > La tua risposta, quella di ik4vyx, sebbene argomentata, > ma ugualmente senza cinvincere molto, ti chiedo ti > scriverla tu stesso anche in forma sintetica, ovvero > una delle tre: > > prima possibile RISPOSTA di ik4vyx: > la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE ma ad una velocità maggiore > > seconda possibile RISPOSTA di ik4vyx: > la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE > > terza possibile RISPOSTA di ik4vyx: > la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, e non ad una velocità maggiore > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 07, 2002 10:58 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > luciano buggio ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqeb0g$4pk$1@news.newsland.it > > Posso pensare che ruoti solo il faro ? > > Così, per cominciare dal più semplice. > > Sia T il periodo della rotazione del faro > > ed r il raggio della sfera e c le velocità > > della luce.. > > All'istante tzero parte dal faro un fotone > > (il primo fotone) che dopo un tempo r/c, > > avendo percorso una traiettoria "rettilinea" > > lungo un raggio, raggiungerà la parete interna > > della sfera. > > All'istante tzero+T (cioè dopo untempo T, > > alla fine del perioido, partirà un fotone (l'ultimo > > del periodo, dopo che il faro ha fatto un giro > > completo), il quale anche raggiungerà la parete > > dopo un tempo r/c. > > Dall'istante tzero+r/c all'istante tzero+T+r/c > > (quindi sfasata dell'intervallo di tempo r/c) la > > "macchia" avrà spazzato una circonferenza > > massima della sfera, in un tempo T, pari al > > periodo della rotazione del faro. > > Se r è sufficientemente grande, la velocità > > della spazzatura è >c. > > Non capisco quale sia il problema. > > Il problema è che in tal modo l'informazione può > viaggiare a una velocità maggiore di quella della luce. > > Vediamo. > > Considera che due punti, X e Y, che si trovino sulla > superficie interna della SFERA ad una distanza > NOTA fra loro, siano anche tali da venire, in successione, > colpiti dai fotoni sparati dal FARO che gira al centro > della SFERA. > > Secondo il tuo ragionamento se la SFERA ha un raggio > sufficientemente grande, l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X " > > può giungere nel punto Y ad una velocità maggiore > di quella LIMITE. > > Come la mettiamo ? > > A proposito.......ma la risposta ufficiale al quesito > posto in apertura di thread dalla scienza ufficiale > qual'è ? > > Io pensavo fosse questa: > > RISPOSTA: la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, e non ad una velocità maggiore. > > Ma ormai, dopo la risposta di Buggio, comincio > a pensare che incredibilmente non è così. > > Mah ! > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 07, 2002 11:02 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqem7j$48l$1@news.newsland.it > > l'intento era semplicemente dimostrare che la macchia > > prodotta da un raggio puo' raggiungere velocita' maggiori > > di quella della luce. > > Peccato che in base a quello che tu sostieni > l'informazione finisce per viaggiare a una velocità > maggiore di quella LIMITE. > > Vedi a tal fine la mia risposta a Buggio di pochi > minuti fa. > > Come la mettiamo ? > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 07, 2002 11:29 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:7nBy9.3715$Zn2.99524@twister1.libero.it > > > Secondo il tuo ragionamento se la SFERA ha un raggio > > > sufficientemente grande, l'informazione: > > > "un FOTONE ha colpito la superficie > > > interna della SFERA nel punto X " > > > può giungere nel punto Y ad una velocità maggiore > > > di quella LIMITE. > > > Come la mettiamo ? > > > ik4vyx ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqeo45$9qj$1@news.newsland.it > > Mettila cosi': > > Affinche' un'informazione tra un punto A e B > > possa essere ritenuta utile occorre che A > > decida su come "modulare" il veicolo > > dell'informazione. > > La traccia tra A e B a velocita' > C potrebbe > > essere un veicolo e ad es. cambiare di colore; > > e questo potrebbe essere interpretato come > > informazione. > > Ma se A volesse modulare il colore dovrebbe > > passare per il faro e questo rallenterebbe > > inesorabilmente il meccanismo. > > Nel caso di specie non occorre affatto > passare per il FARO per "modulare" > l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X ". > > E ciò perchè essendo prima X e poi Y due punti > che in successione verranno colpiti dai fotoni > sparati dal FARO al centro della SFERA, > > quando Y verrà colpito, vorrà dire che da poco > è stato colpito anche il punto X. > > Con l'informazione appunto: > > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X ". > > che ha raggiunto Y ad una velocità maggiore > di quella LIMITE. > > E ciò a voler dar credito alla tua risposta e a quella > di Buggio, e cioè che: > > RISPOSTA di ik4vyx e di Buggio: > la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE ma ad una velocità maggiore > > Come la metiamo ? > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 07, 2002 11:53 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:rQBy9.3885$Zn2.105055@twister1.libero.it > > > Nel caso di specie non occorre affatto > > > passare per il FARO per "modulare" > > > l'informazione: > > > "un FOTONE ha colpito la superficie > > > interna della SFERA nel punto X ". > > > E ciò perchè essendo prima X e poi Y due punti > > > che in successione verranno colpiti dai fotoni > > > sparati dal FARO al centro della SFERA, > > > quando Y verrà colpito, vorrà dire che da poco > > > è stato colpito anche il punto X. > > > Con l'informazione appunto: > > > "un FOTONE ha colpito la superficie > > > interna della SFERA nel punto X ". > > > che ha raggiunto Y ad una velocità maggiore > > > di quella LIMITE. > > > E ciò a voler dar credito alla tua risposta e a quella > > > di Buggio, e cioè che: > > > RISPOSTA di ik4vyx e di Buggio: > > > la macchia di luce proiettata sulla superficie > > > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > > > VELOCITA' LIMITE ma ad una velocità maggiore > > > ik4vyx ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqeq8a$emo$1@news.newsland.it > > Quella che transita tra X e Y non e' > > un'informazione che X manda a Y > > Neanche se vediamo un insetto X volare, > l'informazione. > > "l'insetto X sta volando" > > è l'insetto X a mandarcela, eppure: > > "l'insetto X sta volando" > > è un'informazione. > > > Per trasmettere un'informazione da X a Y > > con quella macchia bisognerebbe che i > > fotoni si passassero parola tra loro > > ad una velocita' > C. > > Ma i fotoni non si parlano cosi' veloce. > > L'insetto X non è in grado di parlarci, eppure > noi che siamo Y, diciamo che: > > "l'insetto X sta volando" > > è un'informazione. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 12:15 AM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:7nBy9.3715$Zn2.99524@twister1.libero.it > > > Secondo il tuo ragionamento se la SFERA ha un raggio > > > sufficientemente grande, l'informazione: > > > "un FOTONE ha colpito la superficie > > > interna della SFERA nel punto X " > > > può giungere nel punto Y ad una velocità maggiore > > > di quella LIMITE. > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:a2rlsu889cai1onjvfjmhl03i46v8nfdbj@4ax.com > > Se ti metti in Y, come puoi ricevere questa informazione ? > > Ho detto che X e Y sono ad una distanza D > nota, e che si trovano entrambi sulla traiettoria > percorsa dalla macchia di luce proiettata > sulla superficie interna della sfera. > > Per cui se fosse vera la risposta: > > " la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA può spostarsi ad una velocità > maggiore di quella LIMITE " > > l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X " > > potrebbe raggiungere il punto Y ad una velocità > maggiore di quella LIMITE > > # > # > # > > > > A proposito.......ma la risposta ufficiale al quesito > > > posto in apertura di thread dalla scienza ufficiale > > > qual'è ? > > > Che non c'è trasporto di informazione superluminale. > > Appunto. > > > Chiama D la distanza in linea retta tra X e Y (una corda). > > Qualunque schema di trasporto dell'informazione > > (specchi, etc.) tu possa immaginare, non riuscirai, stando > > in Y, a sapere cos'è accaduto in X in un tempo minore di D/c. > > Stando alla risposta: > > " la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA può spostarsi ad una velocità > maggiore di quella LIMITE " > > siccome i fotoni possono colpire la distanza D che separa X da Y > ad un velocità che può anche essere uguale a 2 volte c > > di conseguenza l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X " > > può raggiungere Y in un tempo superluminale, con appunto: > > Y che sa cos'è accaduto in X in un tempo minore di D/c, > visto che il tempo viene ad essere uguale a: D/(2c). > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 12:35 AM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:rQBy9.3885$Zn2.105055@twister1.libero.it > > > E ciò perchè essendo prima X e poi Y due punti > > > che in successione verranno colpiti dai fotoni > > > sparati dal FARO al centro della SFERA, > > > quando Y verrà colpito, vorrà dire che da poco > > > è stato colpito anche il punto X. > > > Con l'informazione appunto: > > > "un FOTONE ha colpito la superficie > > > interna della SFERA nel punto X ". > > > che ha raggiunto Y ad una velocità maggiore > > > di quella LIMITE. > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:tmrlsu4a3n8n5qsrf5cejfgooliokdr9re@4ax.com > > No, questa non è un'informazione, bensì una > > supposizione, e te lo dimostro. > > Tu, che sei in Y, hai detto questo, ma in realtà > > il fotone sparato verso X è andato a sbattere > > contro una particella di polvere e non è mai giunto in X. > > Qui penso che volevi dire: > > > No, questa non è un'informazione, bensì una > > supposizione, e te lo dimostro. > > Il fotone sparato verso X è andato a sbattere > > contro una particella di polvere in X e non è mai > > giunto in Y. > > Quello che dici non c'entra nulla, quello che conta > è che l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X " > > stando alla risposta sul FARO al centro della SFERA, > e che ormai sembra essere incredibilmente anche la > risposta della scienza ufficiale, > > tale informazione, dicevo, può raggiungere il punto Y a > velocità maggiore di quella LIMITE. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 12:50 AM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:waCy9.3978$Zn2.109915@twister1.libero.it > > > Neanche se vediamo un insetto X volare, > > > l'informazione. > > > "l'insetto X sta volando" > > > è l'insetto X a mandarcela, eppure: > > > "l'insetto X sta volando" > > > è un'informazione. > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:36slsuc34vc8nu170c3efndot6hv0e48m4@4ax.com > > Certo, ma giustamente hai detto "se vediamo". > > E' la luce che ci trasporta questa informazione. > > Sono le perturbazioni che trasportano > le informazioni, perturbazioni che al massino > possono spostarsi alla VELOCITA' LIMITE. > > Per cui l'unica possibile risposta al quesito col > FARO al centro della SFERA è la risposta. > > " la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà comunque anch'essa > alla VELOCITA' LIMITE, e non ad una velocità maggiore ". > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 1:06 AM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > Roberto Rosoni ha scritto nel messaggio con ID: > > news:8iulsu8cjcqdsuqv84e3v566dlam8bpvea@4ax.com > > Tu hai un fotone che viene sparato > > verso X e uno verso Y. > > Esatto. > > > Tu sostieni che vedere il fotone in Y > > (e devi essere in Y per poterlo fare) > > ti dà un'informazione su ciò che è accaduto > > poco prima in X. > > Esatto. > > > Io ti ho spiegato che quello che è accaduto > > realmente in X poco prima è una > > supposizione e non un'informazione trasmessa. > > - Se X e Y verranno colpiti in successione > > - se si conosce la distanza D che separa X da Y > > - e se si sa che la velocità con cui i due impatti dei > fotoni con X e Y avvengono più rapidamente della > VELOCITA' LIMITE > > dire che l'informazione: > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X " > giunge nel punto Y in un tempo superluminare > > è una supposizione, è dire una corbelleria. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 8:01 AM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > siccome i fotoni possono colpire la distanza > > > D che separa X da Y ad un velocità che può > > > anche essere uguale a 2 volte c, di conseguenza > > > l'informazione: > > > "un FOTONE ha colpito la superficie > > > interna della SFERA nel punto X ", > > > può raggiungere Y in un tempo superluminale, > > > con appunto: > > > Y che sa cos'è accaduto in X in un tempo minore > > > di D/c, visto che il tempo viene ad essere uguale > > > a: D/(2c). > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:7htlsu4il39ubgtkf932evflc8h79qbj54@4ax.com > > L'errore in questo ragionamento è nelle tue parole: > > "Y che sa cos'è accaduto in X " > > In realtà Y può solo "supporre", e una supposizione > > NON è trasporto di informazione. > > - Se X e Y verranno colpiti in successione > > - se si conosce la distanza D che separa X da Y > > - e se si conosce anche la rapidità con cui avvengono > gli impatti dei fotoni con i punti interni della superficie > della SFERA > > dire che l'informazione che ne ricaverà Y, nel momento > in cui verrà colpito dal fotone, ovvero dire che l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito poco fa la superficie > interna della SFERA nel punto X " > > è solo una supposizione, è dire una corbelleria. > > L'informazione è chiara e manifesta, con il problema > che si manifesta SOLO QUANDO la rapidità con cui > avvengono gli impatti dei fotoni con i punti interni > della superficie della SFERA, è superiore alla > VELOCITA' LIMITE. > > Con l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito poco fa la superficie > interna della SFERA nel punto X " > > che finisce, infatti, per viaggiare ad una velocità maggiore > di quella LIMITE. > > Ragazzi, ma veramente la risposta ufficiale, quella > della Scienza con la S maiuscola, al quesito posto > in apertura di thread, ovvero al quesito: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che sia il FARO che la SFERA ruotino > alla VELOCITA' LIMITE in direzioni opposte. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > è la RISPOSTA: > > " la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, ma ad una velocità maggiore " ? > > Ripeto è veramente questa la RISPOSTA ufficiale > della Scienza ' > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 12:05 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > Quello che dici non c'entra nulla, quello > > > che conta è che l'informazione: > > > > > > "un FOTONE ha colpito la superficie > > > interna della SFERA nel punto X " > > > > > > può raggiungere il punto Y a > > > velocità maggiore di quella LIMITE, > > > > > > semprechè fosse vera la risposta: > > > " la macchia di luce proiettata sulla superficie > > > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > > > VELOCITA' LIMITE, ma ad una velocità maggiore " > > > ik4vyx ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqfmc0$dgp$1@news.newsland.it > > Stai facendo confusione tra il concetto > > di "evento" e quello di "informazione". > > - Se X e Y verranno colpiti in successione > > - se si conosce la distanza D che separa X da Y > > - e se si conosce anche la rapidità RAP con cui > avvengono gli impatti dei fotoni con i punti interni > della superficie della SFERA > > dire che l'informazione che ne ricaverà Y, nel momento > in cui verrà colpito dal fotone, ovvero dire che l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > è solo un "evento", è dire una CORBELLERIA. > > L'informazione è chiara e manifesta, con il problema > che si evidenzia SOLO QUANDO la RAPIDITA' RAP > con cui avvengono gli impatti dei fotoni con i punti > interni della superficie della SFERA, è superiore alla > VELOCITA' LIMITE, ed è per esempio: > RAP = 2 * (VELOCITA' LIMITE) > > Con l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > che finisce, infatti, per viaggiare ad una velocità maggiore > di quella LIMITE, visto che é: > DELTA(t) = D/RAP = D / (2 * (VELOCITA' LIMITE) ). > > Mentre sappiamo che il DELTA(t) più piccolo possibile > deve valere: > > DELTA(t)minimo = D / (VELOCITA' LIMITE). > > Ragazzi, ma veramente la risposta ufficiale, quella > della Scienza con la S maiuscola, al quesito posto > in apertura di thread, ovvero al quesito: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che sia il FARO che la SFERA ruotino > alla VELOCITA' LIMITE in direzioni opposte. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > è la RISPOSTA: > > " la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, ma ad una velocità maggiore " ? > > Ripeto, è veramente questa la RISPOSTA ufficiale > della Scienza ? > > Mah ! > > Giovanni.\......sempre più stupito....... ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 2:35 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:7nBy9.3715$Zn2.99524@twister1.libero.it > > > A proposito.......ma la risposta ufficiale, al quesito > > > posto in apertura di thread, dalla scienza ufficiale, > > > qual'è ? > > > Io pensavo fosse questa: > > > RISPOSTA: la macchia di luce proiettata sulla > > > superficie interna della SFERA si sposterà anch'essa > > > alla VELOCITA' LIMITE, e non ad una velocità > > > maggiore. > > > Ma ormai, dopo la risposta di Buggio, comincio > > > a pensare che incredibilmente non è così. > > > luciano buggio ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqg8db$dlk$1@news.newsland.it > > Secondo te tutte le teorie del continuo > > devono per forza assumere che la > > velocità c non possa essere superata ? > > Quella ufficiale, forse: la mia teoria del > > continuo prevede che c possa normalmente > > essere superato. > > I miei fotoni ad ogni balzo cicloidale superano > > c (arrivano nella traiettoria ordinaria a 2c per > > poi decelerare di nuovo fino a velocità nulla), > > ed inoltre anche la velocità media dello > > spostamento complessivo in linea retta può > > superare c, a volontà, come può essere minore > > di c, fino addirittura ad arrestarsi sul posto, > > girando in cerchio. > > Quindi per me non è un problema, men che > > meno quello dello spostamento a velocità > > maggiore di c di una "macchia", di un'impressione > > luminosa, la qual cosa non è traslazione di un > > oggetto. > > Inoltre mi pare che anche l'astrofisica ufficiale > > ammetta questo superamento. > > Sono stati trovati dei "fari" in cielo che ci mandano, > > ruotando, un'impressione luminosa cui si riconosce > > la stessa periodicità della rotazione dell'astro. > > Normalmente si dice che non è informazione > > utilizzabile. > > Come la mettiamo ? > > La mettiamo, come ti ho subito detto all'inizio del > mio precedente messaggio, che se la risposta, al > quesito posto in apertura di thread, fosse: > > "RISPOSTA zeta": la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > VELOCITA' LIMITE, ma ad una velocità maggiore " > > allora vuol dire che viene a cadere uno dei postulati base > della Fisica moderna, visto che l'informazione finisce > per viaggiare a una velocità maggiore di quella LIMITE. > > Vediamo. > > Considera che due punti, X e Y, che si trovino sulla > superficie interna della SFERA ad una distanza > NOTA fra loro, siano anche tali da venire, in successione, > colpiti dai fotoni sparati dal FARO che gira al centro > della SFERA. > > Se fosse vera la "RISPOSTA zeta" di cui sopra, l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito la superficie > interna della SFERA nel punto X " > > può giungere nel punto Y ad una velocità maggiore > di quella LIMITE. > > Infatti: > > - se X e Y verranno colpiti in successione > > - se si conosce la distanza D che separa X da Y > > - e se si conosce anche la rapidità RAP con cui > avvengono gli impatti dei fotoni con i punti interni > della superficie della SFERA > > devi intanto ammettere che l'informazione che se ne ricaverà > stando in Y, nel momento in cui Y stesso è colpito > dal fotone, è chiaramente un'informazione, peraltro > anche chiara dal punto di vista qualitativo. > > Tanto è vero che siffatta informazione più precisamente è: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > Si tratta insomma di un'informazione chiara e > manifesta, ma che purtroppo ha un problema. > > Un problema che si evidenzia SOLO QUANDO > la RAPIDITA' RAP con cui avvengono gli impatti dei > fotoni con i punti interni della superficie della SFERA, > è superiore alla VELOCITA' LIMITE, ed è per esempio: > RAP = 2 * (VELOCITA' LIMITE) > > Con l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > che finisce, infatti, per viaggiare ad una velocità maggiore > di quella LIMITE, visto che é: > DELTA(t) = D/RAP = D / (2 * (VELOCITA' LIMITE) ). > > Mentre sappiamo che il DELTA(t) più piccolo possibile > deve valere: > > DELTA(t)minimo = D / (VELOCITA' LIMITE). > > Giovanni./............vediamo se adesso risponde > nel merito di quello che ho scritto ! ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 3:37 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:KjJy9.4622$8E3.134939@twister2.libero.it > > > - Se X e Y verranno colpiti in successione > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:gr9nsuo7u5ncl3ic013ivpikrf047850ft@4ax.com > > Questo è il punto: quel "SE" ! > > Stando in Y, NON lo puoi sapere prima > > La situazione in cui è Y non è tipica di Y stesso, > ma è identica per tutti i punti della supeficie interna > della SFERA che verranno colpiti dalla macchia di > luce del FARO. > > Se fosse infatti vera la risposta: > > "RISPOSTA zeta": la macchia di luce proiettata sulla > superficie interna della SFERA NON si sposterà > anch'essa alla VELOCITA' LIMITE, ma ad una velocità > maggiore " > > allora vuol dire che la macchia di luce si sposterà > ad esempio a: > 2 * (VELOCITA' LIMITE). > > Per cui l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > finisce con lo spostarsi alla velocità: > 2 * (VELOCITA' LIMITE) > > indipendentemente da dove sia esattamente Y > > # > # > # > > > Io non riesco ad immaginare un modo più rapido > > di mettere uno specchio in X che rifletta il primo > > fotone da X ad Y. > > La situazione in cui è Y: > > - non solo non è tipica di Y stesso (vedi sopra) > > - ma Y stesso non deve attendersi che giunga un bel > niente da X > > visto che, se veramente fosse vero che la macchia di luce > si sposta a: > 2 * (VELOCITA' LIMITE) > > per conoscere quanto tempo prima è avvenuto l'impatto > del fotone con X, basta cronometrare quando Y verrà > colpito e toglierci la quantità: > > DELTA(t) = D/RAP = D / (2 * (VELOCITA' LIMITE) ) > > dove D e la distanza che separa X da Y. > > Il problema è un altro, e cioè che l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X ", > > se fosse vera la "RISPOSTA zeta", > finisce con il viaggiare ad una velocità maggiore di > quella LIMITE, e nel caso di specie a 2 volte la > VELOCITA' LIMITE. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 4:09 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > ik4vyx ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqg4nm$u9v$1@news.newsland.it > > Morale della favola: > > Se anche estrai una informazione da > > quella "macchia" puoi farlo solo in un > > tempo che non implichi l'aver ottenuto > > quella soffiata a una velocita' > C > > Rispetto al quesito posto in apertura di thread, > chiamiamo "RISPOSTA zeta" la successiva risposta: > > "RISPOSTA zeta": la macchia di luce proiettata sulla > superficie interna della SFERA NON si sposterà > anch'essa alla VELOCITA' LIMITE, ma ad una velocità > maggiore " > > Ebbene, se effettivamente fosse vera la "RISPOSTA zeta", > Y non deve estrarre un bel niente dalla "macchia", ne tanto > meno attendersi che giunga qualcosa da X > > visto che, se veramente fosse vero che la macchia di luce > si sposta ad una velocità maggiore di quella LIMITE, e ad > esempio uguale a: > 2 * (VELOCITA' LIMITE) > > per conoscere quanto tempo prima è avvenuto l'impatto > del fotone con X, basta cronometrare quando Y verrà > colpito e toglierci la quantità: > > DELTA(t) = D/RAP = D / (2 * (VELOCITA' LIMITE) ) > > dove D e la distanza che separa X da Y. > > Il problema è un altro, e cioè che l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X ", > > se fosse vera la "RISPOSTA zeta", > finisce con il viaggiare ad una velocità maggiore di > quella LIMITE, e nel caso di specie a 2 volte la > VELOCITA' LIMITE. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 7:12 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:m0Qy9.6094$Zn2.166271@twister1.libero.it > > > La situazione in cui è Y non è tipica di Y stesso, > > > ma è identica per tutti i punti della supeficie interna > > > della SFERA che verranno colpiti dalla macchia di > > > luce del FARO. > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:fiunsu8irj3au9end5c418g15o3o13ark3@4ax.com > > Non esiste la macchia. > > Esiste una sequenza di punti non-correlati. > > Una cosa che non esiste non può spostarsi > > a nessuna velocità. > > Quindi tutto il tuo discorso successivo, perde senso > > Ed invece esiste la macchia ed i punti > sono correlati, tanto è vero che l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > è una normale informazione chiara e manifesta > che viene NORMALMENTE USATA, ma che > purtroppo ha un problema. > > Un problema che si evidenzia SOLO QUANDO > la RAPIDITA' RAP con cui avvengono gli impatti dei > fotoni con i punti interni della superficie della SFERA, > è superiore alla VELOCITA' LIMITE, ed è per esempio: > RAP = 2 * (VELOCITA' LIMITE) > > Con l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > che finisce, infatti, per viaggiare ad una velocità maggiore > di quella LIMITE, visto che é: > DELTA(t) = D/RAP = D / (2 * (VELOCITA' LIMITE) ). > > Mentre sappiamo che il DELTA(t) più piccolo possibile > deve valere: > > DELTA(t)minimo = D / (VELOCITA' LIMITE). > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 9:12 PM Subject: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO (atto secondo). > Risolvere il successivo quesito nell'ambito del DISCRETO: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che sia il FARO che la SFERA ruotino > alla VELOCITA' LIMITE in direzioni opposte. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > # > # > # > > ^^^^^^^^^^^^^ RISPOSTA SINTETICA ^^^^^^^^^^^^^^^^ > La macchia di luce proiettata sulla superficie interna > della SFERA si sposterà anch'essa alla VELOCITA' > LIMITE, e non ad una velocità maggiore. > > # > # > # > > ^^^^^^^^^^ RISPOSTA ARGOMENTATA ^^^^^^^^^^^^^ > Invece del problema di cui sopra, consideriamo il > più semplice quesito: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che il FARO sia fermo e che la SFERA > ruoti alla VELOCITA' LIMITE. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > Intanto, siccome nel DISCRETO la Realtà Fisica è fatta > di Spazi di Planck non ulteriormente frazionabili, la > materia (fotoni inclusi) percorre siffatti Spazi di > Planck a SCATTI, dando appunto luogo al movimento > a SCATTI. > > Immaginiamo allora che il raggio della SFERA si > componga di solo 10 Spazi di Planck. > > Ciò evidentemente comporta che tutte le possibili > velocità sono esattamente 10, e precisamente: > > 1 scatto > 2 scatti > 3 scatti > 4 scatti > 5 scatti > 6 scatti > 7 scatti > 8 scatti > 9 scatti > 10 scatti > > con l'ultima (ovvero 10 scatti) che è esattamente la > VELOCITA' LIMITE. > > E siccome il FARO "spara" fotoni alla VELOCITA' > LIMITE, 10 fotoni occuperanno sempre tutti e 10 gli > Spazi di Planck che separano il FARO stesso dalla > superficie interna della SFERA. > > DOMANDA: a che velocità deve ruotare la SFERA > affinchè i fotoni che il FARO stesso "spara", colpiscano > la superficie interna della SFERA in modo da occupare > tutti i possibili spazi di Planck lungo una linea della > superficie interna della SFERA ? > > RISPOSTA: la SFERA deve esattamente ruotare > alla VELOCITA' LIMITE. > > E siccome il moto è relativo, invece di dire che la SFERA > si muove alla VELOCITA' LIMITE, posso in alternativa dire > che è la macchia di luce (proiettata dal FARO fermo) sulla > superficie interna della SFERA che si sposta alla > VELOCITA' LIMITE. > > Per cui la risposta al più semplice quesito: > > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che il FARO sia fermo e che la SFERA > ruoti alla VELOCITA' LIMITE. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > è appunto la risposta: > " la macchia di luce proiettata sulla superficie interna > della SFERA si sposterà anch'essa alla VELOCITA' > LIMITE, e non ad una velocità maggiore ". > > DOMANDA: ma è possibile rendere ancora più elevata > della VELOCITA' LIMITE la velocità della suddetta macchia > di luce, per esempio facendo ruotare contemporaneamente > il FARO e la SFERA ? > > RISPOSTA: no, perchè i fotoni hanno già tutti occupati i > possibili Spazi di Planck anche solo facendo girare la > SFERA e tenendo il FARO fermo. > > Per cui la risposta al più complesso quesito: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che sia il FARO che la SFERA ruotino > alla VELOCITA' LIMITE in direzioni opposte. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > è appunto la risposta: > " la macchia di luce proiettata sulla superficie interna > della SFERA si sposterà anch'essa alla VELOCITA' > LIMITE, e non ad una velocità maggiore ". > > Giovanni. > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 10:30 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:v9Ty9.7221$8E3.183530@twister2.libero.it > > > Ed invece esiste la macchia, ed i punti > > > sono correlati, tanto è vero che l'informazione: > > > > > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > > > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > > > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > > > > > è una normale informazione chiara e manifesta > > > che viene NORMALMENTE USATA, ma che > > > purtroppo ha un problema. > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:c53osusmbkgko437bme0hssfi2hr7m30lv@4ax.com > > In che apparecchio/dispositivo ? > > L'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > viene, ad esempio, NORMALMENTE utilizzata > per risolvere il successivo quesito: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che il FARO sia fermo e che la SFERA > ruoti a META' della VELOCITA' LIMITE. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > con appunto l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > che viene usata per fornire la risposta: > > RISPOSTA: la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà a metà della VELOCITA' > LIMITE". > > E ciò dato che essendo: > RAP = (1/2) * (VELOCITA' LIMITE) > è: > DELTA(t) = D/RAP = (2 * D) / (VELOCITA' LIMITE) > > con dunque: > > (VELOCITA' della MACCHIA) = D / DELTA(t) = > = (VELOCITA' LIMITE) / 2. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Friday, November 08, 2002 10:50 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:B5Py9.5869$8E3.158439@twister2.libero.it > > > La mettiamo, come ti ho subito detto all'inizio del > > > mio precedente messaggio, che se la risposta, al > > > quesito posto in apertura di thread, fosse: > > > > > > "RISPOSTA zeta": la macchia di luce proiettata sulla superficie > > > interna della SFERA NON si sposterà anch'essa alla > > > VELOCITA' LIMITE, ma ad una velocità maggiore " > > > > > > allora vuol dire che viene a cadere uno dei postulati base > > > della Fisica moderna, visto che l'informazione finisce > > > per viaggiare a una velocità maggiore di quella LIMITE. > > > luciano buggio ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqh312$q0e$1@news.newsland.it. > > Questo mi farebbe molto piacere, se fosse vero > > che quel tuo discorso della macchia > > (la tua affermazione che la macchia porta > > informazione) valesse. > > L'informazione non è la macchia, ma è questa > l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > E che è una normale informazione chiara e manifesta > che viene NORMALMENTE USATA, ma che > purtroppo ha un problema quando è abbinata alla > risposta che la macchia di luce può anche spostarsi > ad una velocità maggiore di quella LIMITE. > > L'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > viene, ad esempio, NORMALMENTE utilizzata > per risolvere il successivo quesito: > > ********************************************************** > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > CENTRO della SFERA stessa. > > Immaginiamo che il FARO sia fermo e che la SFERA > ruoti a META' della VELOCITA' LIMITE. > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > ********************************************************** > > con appunto l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > che viene usata per fornire la risposta: > > RISPOSTA: la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà a metà della VELOCITA' > LIMITE". > > E ciò dato che essendo: > RAP = (1/2) * (VELOCITA' LIMITE) > è: > DELTA(t) = D/RAP = (2 * D) / (VELOCITA' LIMITE) > > con dunque: > > (VELOCITA' della MACCHIA) = D / DELTA(t) = > = (VELOCITA' LIMITE) / 2. > > Giovanni.\ ......se occorre risponderò anche sul resto > del tuo messaggio, ma ad un prima lettura mi sembra > che non c'entri nulla con quello che ho scritto io ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 09, 2002 10:05 AM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > luciano buggio ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqib5v$q5u$1@news.newsland.it > > Diciamo invece che a quello che segue non hai > > nulla da obiettare. > > Non lo so, quello che di cui sono sicuro, > però, è che la tua risposta non c'entra nulla > con quello che è scritto in questo thread. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 09, 2002 10:19 AM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > scrissi nel messaggio con ID: > > > news:v9Ty9.7221$8E3.183530@twister2.libero.it > > > Ed invece esiste la macchia, ed i punti > > > sono correlati, tanto è vero che l'informazione: > > > > > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > > > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > > > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > > > > > è una normale informazione chiara e manifesta > > > che viene NORMALMENTE USATA, ma che > > > purtroppo ha un problema. > > > Roberto Rosoni rispose nel messaggio con ID: > > news:c53osusmbkgko437bme0hssfi2hr7m30lv@4ax.com > > In che apparecchio/dispositivo ? > > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > replicai nel messaggio con ID: > > > news:%2Wy9.8118$8E3.207256@twister2.libero.it > > > L'informazione: > > > > > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > > > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > > > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > > > > > viene, ad esempio, NORMALMENTE utilizzata > > > per risolvere il successivo quesito: > > > > > > ********************************************************** > > > Consideriamo una SFERA sulla cui superficie interna > > > si proietta la luce di un FARO, con il FARO posto al > > > CENTRO della SFERA stessa. > > > > > > Immaginiamo che il FARO sia fermo e che la SFERA > > > ruoti a META' della VELOCITA' LIMITE. > > > > > > DOMANDA: a che velocità si sposterà la macchia di luce > > > proiettata sulla superficie interna della SFERA ? > > > ********************************************************** > > > > > > con appunto l'informazione: > > > > > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > > > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > > > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > > > > > che viene usata per fornire la risposta: > > > > > > RISPOSTA: la macchia di luce proiettata sulla superficie > > > interna della SFERA si sposterà a metà della VELOCITA' > > > LIMITE". > > > > > > E ciò dato che essendo: > > > RAP = (1/2) * (VELOCITA' LIMITE) > > > è: > > > DELTA(t) = D/RAP = (2 * D) / (VELOCITA' LIMITE) > > > > > > con dunque: > > > > > > (VELOCITA' della MACCHIA) = D / DELTA(t) = > > > = (VELOCITA' LIMITE) / 2. > > > > Roberto Rosoni ha controreplicato nel messaggio con ID: > > news:fqjosucecs3bbuocmvdklae92jm3kjcu07@4ax.com > > Tu hai detto: > > " è una normale informazione chiara e manifesta > > che viene NORMALMENTE USATA, ma che > > purtroppo ha un problema ". > > > > Prego notare: "NORMALMENTE USATA" (maiuscolo tuo). > > > > Al che ti ho chiesto: > > > > In che apparecchio/dispositivo ? > > L' "apparecchio/dispositivo" sono I TUOI stessi OCCHI > > Se infatti la macchia di luce proiettata sulla superficie > interna della SFERA si sposterà a metà della VELOCITA' > LIMITE, per utilizzare NORMALMENTE l'informazione: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > basta conoscere quanto tempo prima è avvenuto > l'impatto del fotone con X. > > E per poterlo fare, > > utilizzare cioè NORMALMENTE l'informazione: > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X ", > > basta USARE I TUOI OCCHI, con ciò cronometrando > quando Y verrà colpito, e quindi togliendo al tempo T > rilevato la quantità: > > DELTA(t) = D/RAP = (2 * D) / (VELOCITA' LIMITE) ) > > dove D e la distanza che separa X da Y, mentre RAP vale: > RAP = 1/2 * (VELOCITA' LIMITE) > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 09, 2002 12:15 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > Jurgen Schwietering > > ha scritto nel messaggio con ID: > > news:9r5z9.9156$Zn2.260237@twister1.libero.it > > Sparo un laser megafemtomatico destra > > e sinistra (split del fascio fotonico > > con specchio 50% a 45deg) su qualche > > oggetto povero con la stessa distanza > > spaziale con un dt=0ms, osservo le due > > macchie proiettate e distanno 0ms nel > > tempo. > > La macchia si e' spostato in tempo 0, > > quindi il limite C non esiste proprio. > > Il tuo è un messaggio molto simile all'ultimo > messaggio di Luciano Buggio, e che non c'entra > nulla con quello che è scritto in questo thread. > > Entrambe le vostre osservazioni sono già > state esaminate e liquidate come > "non in tema", > già in un mio vecchio messaggio in risposta > ad un altro intrlocutore, ovvero nel messaggio: > > ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ > > > ----- Original Message ----- > > > From: giofra giofra@freemail.it > > > Newsgroups: it.scienza > > > Sent: Tuesday, November 05, 2002 6:27 PM > > > Subject: Re: Piu' veloce della luce? > > > > ik4vyx ik4vyx@my-deja.com > > > ha scritto nel messaggio con ID: > > > news:aq8stp$bu5$1@news.newsland.it > > > Facciamo che il muro stia fermo: mi piace di piu'. > > > E i sassi abbiano velocita' umane, non limite. > > > Quindi il tempo non si dilati e rimanga imperturbabile > > > Non capisco cos'è che potrebbe impedire ai > > > due sassi lanciati dalla mia mano di toccare punti > > > del muro distanti tra loro 3m in un intervallo di > > > tempo entro il centomilionesimo di secondo (1*10^-8) > > > dal punto di vista del muro, che e' anche solidale con me. > > > > In tale caso niente impedisce ai due sassi lanciati > > dalla tua mano di toccare punti del muro distanti > > tra loro 3m in un intervallo di tempo entro il > > centomilionesimo di secondo (1*10^-8). > > > > Ma tutto ciò non dimostra niente, e fra l'altro il > > fenomeno avviene normalmente con le particelle, > > in natura e in modo artificiale. > > > > Giovanni. > ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ > > In sintesi: lanciare 2 sassi da 2 DISTINTE > SORGENTI, non c'entra nulla con il lanciare > 2 sassi dalla STESSA SORGENTE. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.discussioni.ingegneria Sent: Saturday, November 09, 2002 12:54 PM Subject: il problema del FARO per la SCIENZA. > Perchè per la SCIENZA è importante che la > macchia di luce "sparata" su di un MURO fermo > che circonda un FARO, che ruota con periodo T, > ruoti anch'essa (la macchia) con lo stesso > periodo T, indipendentemente dalla lunghezza > del RAGGIO che separa il MURO dal FARO ? > > Grazie, Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Saturday, November 09, 2002 2:39 PM Subject: Re: la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:I86z9.9510$8E3.263369@twister2.libero.it > > > In sintesi: lanciare 2 sassi da 2 DISTINTE > > > SORGENTI, non c'entra nulla con il lanciare > > > 2 sassi dalla STESSA SORGENTE. > > > ik4vyx ik4vyx@my-deja.com > > ha risposto nel messaggio con ID: > > news:aqiuf8$1na$1@news.newsland.it > > Nel mio esempio era la stessa (la mano) > > Non l'hai specifico e le mani normalmente > sono due. > > Agli altri messaggi che sono nel frattermpo > sopraggiunti non rispondo perchè o sono solo > "sfoghi dello sconfitto", o già ho risposto. > > Per chi vorrà leggersi questo dibattito, con una > molto probabile SINTESI, rimando al sito con url: > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm > che presto ospiterà entrambe le cose. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica,it.scienza,it.discussioni.ingegneria Sent: Saturday, November 09, 2002 3:16 PM Subject: Re: il problema del FARO per la SCIENZA. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:%v6z9.9376$Zn2.265251@twister1.libero.it > > > Perchè per la SCIENZA è importante che la > > > macchia di luce "sparata" su di un MURO fermo > > > che circonda un FARO, che ruota con periodo T, > > > ruoti anch'essa (la macchia) con lo stesso > > > periodo T, indipendentemente dalla lunghezza > > > del RAGGIO che separa il MURO dal FARO ? > > Per chi è veramente interessato a rispondermi > debbo mio malgrado pregarvi di leggervi il dibattito > che da poco si è concluso sul newsgroup it.scienza, > ovvero il thread con oggetto: > > la sfida: il CONTINUO contro il DISCRETO. > > Dibattito, con una molto probabile SINTESI, che > comunque presto sistemerò sul sito con url: > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm > > Diversamente vi pregherei di astenervi dal rispondere, > visto che per chi ignora il dibattito di cui sopra, > la domanda che ho posto suona effettivamente strana. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Saturday, November 09, 2002 3:32 PM Subject: Re: il problema del FARO per la SCIENZA. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:Xq6z9.9564$8E3.264950@twister2.libero.it > > > Perchè per la SCIENZA è importante che la > > > macchia di luce "sparata" su di un MURO fermo > > > che circonda un FARO, che ruota con periodo T, > > > ruoti anch'essa (la macchia) con lo stesso > > > periodo T, indipendentemente dalla lunghezza > > > del RAGGIO che separa il MURO dal FARO ? > > > Jurgen Schwietering ha risposto nel messaggio con ID: > > news:iP7z9.9944$8E3.272001@twister2.libero.it > > Non e' ne importante ne interessante. > > Visto che io sostengo che la macchia di luce > del FARO comunque NON può viaggiare ad > una velocità maggiore di quella LIMITE, reputo > che sia fattibile il seguente esperimento: > > - se D è la distanza che separa i due laboratori X e Y, > basta trovare un FARO COSMICO e verificare, > grazie ad un orologio, il ritardo DELTA(t) con cui > i due laboratori X e Y rilevano la "macchia" di luce. > > Dopodichè: > > - se ho ragione io sarà all'incirca: > DELTA(t) = D / (VELOCITA' LIMITE) > > - se hai ragione tu, allora sarà: > DELTA(t) < D / (VELOCITA' LIMITE) > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.astronomia,it.scienza,it.scienza.matematica Sent: Saturday, November 09, 2002 8:46 PM Subject: Re: il problema del FARO per la SCIENZA. > > Jurgen Schwietering jurgen.news@schwietering.com > > ha scritto nel messaggio con ID: > > news:5Kcz9.11054$8E3.311357@twister2.libero.it > > Al massimo puoi parlare di una velocita' virtuale > > e come tale rimane bella astratta > > L'informazione BETA: > > "un FOTONE ha colpito un preciso DELTA(t) fa > ( con DELTA(t) = D/RAP ) > la superficie interna della SFERA nel punto X " > > dove D è la distanza che separa Y da X, e > dove RAP è la rapidità della macchia di luce, > ovvero la rapidità degli impatti dei fotoni con > la superficie interna della SFERA, ovvero la > velocità della stessa informazione BETA, > > l'informazione BETA, dicevo, non è un'informazione > virtuale, ma un'informazione GRANDEMENTE REALE. > > Tanto è vero che la suddetta informazione BETA, > > se RAP è, ad esempio, uguale a: > RAP = 1/2 * (VELOCITA' LIMITE) > > ci consente di far effettuare il PREZIOSISSIMO > calcolo: > > DELTA(t) = D/RAP = (2 * D) / VELOCITA' LIMITE). > > Detto ciò, dell'esperimento che ho proposto nel thread > che ho aperto in questo stesso newsgroup it.scienza, > quello con oggetto: > > il problema del FARO per la SCIENZA. > > che mi dici ? > > Ovvero dell'esperimento: > > *************************************************** > Visto che io sostengo che una "macchia" di luce > che si muove sulla superficie interna di una SFERA, > > (perchè proiettata da un FARO che ruota posto al centro > della SFERA stessa), > > comunque NON può viaggiare (la macchia) ad una > velocità maggiore di quella LIMITE, si potrebbe > tentare di approntare il seguente esperimento: > > - se D è la distanza che separa i due laboratori X e Y, > basta trovare un FARO COSMICO e verificare, > grazie ad un orologio, il ritardo DELTA(t) con cui > i due laboratori X e Y rilevano la "macchia" di luce, > ovvero gli impatti. > > Dopodichè basta verificare: > > - se è: > DELTA(t) = D / (VELOCITA' LIMITE) > allora ho ragione io > > - se è: > DELTA(t) < D / (VELOCITA' LIMITE) > in tal caso hai ragione tu. > *************************************************** > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.discussioni.ingegneria,it.scienza,it.scienza.matematica Sent: Saturday, November 09, 2002 9:37 PM Subject: Re: il problema del FARO per la SCIENZA. > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > news:8J6z9.9625$8E3.266405@twister2.libero.it > > > Perchè per la SCIENZA è importante che la > > > macchia di luce "sparata" su di un MURO fermo > > > che circonda un FARO, che ruota con periodo T, > > > ruoti anch'essa (la macchia) con lo stesso > > > periodo T, indipendentemente dalla lunghezza > > > del RAGGIO che separa il MURO dal FARO ? > > > Gringo ha risposto nel messaggio con ID: > > news:eWaz9.14803$XO.646447@news2.tin.it > > Perchè comunque la rotazione del faro > > è sempre la stessa, e indipendentemente > > da quanto impieghi il raggio di luce ammesso > > che la macchia non scompaia del tutto per il > > fenomeno dell'interferenza, le ombre > > saranno proiettate sempre con lo stesso > > periodo mi sbaglio ? > > Non è questa la risposta. > > Chi è fresco di studi della propagazione > delle onde elettromagnatiche dovrebbe > essere senz'altro in grado di rispondere > al mio quesito. > > Se salta il discorso della costanza del > periodo T anche a grandissima distanza, > dovrebbe crollare come un castello di > carte anche il modello attualmente > impiegato per descrivere la propagazione > delle onde elettromagnetiche. > > Nel senso che il suddetto modello matematico > della propazione dovrebbe finire per svuotarsi > completamente di tutti i suoi presunti contenuti > di REALTA'. > > Ecco, a me interessa proprio questo, capire > cioè precisamente perchè tale modello > finisce per crollare se salta il discorso della > costanza di T anche a grande distanza. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Sunday, November 10, 2002 1:43 AM Subject: richiesta dati sulle PULSAR > Sono interessato a conoscere: > > - il periodo di rotazione > > - e la distanza dalla Terra > > del maggior numero possibile di PULSAR. > > Qualcuno può segnalarmi dei siti web dove > poter reperire tali informazioni (anche in > inglese). > > Grazie, Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Sunday, November 10, 2002 2:45 AM Subject: Re: richiesta dati sulle PULSAR > > Bruno IK2WQA ha scritto nel messaggio con ID: > > news:Naiz9.16299$XO.735709@news2.tin.it > > http://www.mpifr-bonn.mpg.de/div/pulsar/data/ > > http://tycho.usno.navy.mil/pulsar.html > > http://www.atnf.csiro.au/research/pulsar/ > > Grazie, ho cominciato a guardare quello che > mi hai segnalato. > > Della mole di dati che mi si è presentata > davanti agli occhi, in realtà, a me ne serve > una sola, e forse tu o altri potete aiutarmi. > > A me interessa solo il nome della PULSAR, > con relativo periodo di rotazione T=1/f e distanza > dalla Terra D, tale che la velocità V: > > V = (2 * pigreco * f * D) > > è la più piccola possibile. > > Puoi/potete aiutarmi. > > Giovanni, grazie in ogni caso. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Sunday, November 10, 2002 11:25 AM Subject: Re: richiesta dati sulle PULSAR > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > ho scritto nel messaggio con ID: > > news:KUiz9.12070$Zn2.349035@twister1.libero.it > > A me interessa solo il nome della PULSAR, > > con relativo periodo di rotazione T=1/f e distanza > > dalla Terra d, tale che la velocità V: > > V = (2 * pigreco * f * d) > > è la più piccola possibile. > > Ho fatto da solo un po' di ricerche, ebbene > normalmente: > > - il periodo di rotazione T del "faro" delle PULSAR > è del'ordine delle centinaia di msec (millisecondi), > ovvero dell'ordine di 10^-1 sec > > - mentre la distanza d delle PULSAR dalla Terra > è dell'ordine delle decine di migliaia di anni luce, > ovvero dell'ordine di 10^17 Km (chilometri). > > Ciò comporta una velocità > V = (2 * pigreco * f * d) > dell'ordine di 10^19 Km/sec. > > Si tratta di una velocità stratosferica, che è circa > 30milaMILIARDI di volte la VELOCITA' LIMITE. > > Visto che io sostengo che una "macchia" di luce > che si muove sulla superficie interna di una SFERA > > (perchè proiettata da un FARO che ruota posto al centro > della SFERA stessa), > > comunque NON può viaggiare (la macchia) ad una > velocità maggiore di quella LIMITE, si potrebbe > tentare di approntare il seguente ESPERIMENTO: > > - visto che il diametro D della Terra è all'incirca di 12.700 Km > > - e visto che è all'incirca: > D / (VELOCITA' LIMITE) = 42 msec > > - sia proprio D la distanza che separa due laboratori X e Y > > - si cronometri con un orologio il ritardo DELTA(t) con cui > i due laboratori X e Y rilevano l'IMPULSO (e non il periodo) > di una PULSAR, IMPULSO che normalmente è dell'ordine > delle decine di msec, ovvero dell'ordine di 10^-2 sec > > - dopodichè basta verificare: > > - se è: > DELTA(t) maggiore o uguale di 42 msec > allora ho ragione, con la conseguenza notevole che ciò > costituirebbe una prova clamorosa a favore del movimento > a SCATTI > > - se è: > DELTA(t) minore di 42 msec > allora ho torto. > > Faccio notare che se fosse vero che la "macchia di luce" > proiettata dal "faro" di una PULSAR ordinaria, può > spostarsi sulla superficie terrestre ad una velocità di > 30milaMILIARDI di volte la VELOCITA' LIMITE (vedi sopra), > gli orologi in X e Y dovrebbero registrare un DELTA(t) pari a: > > D / ( 30milaMILIARDI di volte la VELOCITA' LIMITE ) > > ovvero un DELTA(t) pari a : > > 12.700 / ( 30milaMILIARDI di volte la VELOCITA' LIMITE ) > > e quindi un DELTA(t) dell'ordine di 10^-19 sec. > > Giovanni. > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Sunday, November 10, 2002 5:12 PM Subject: Re: richiesta dati sulle PULSAR > > Endymion ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aqli93$jv6$1@lacerta.tiscalinet.it > > E allora? > > Se l'esperimento che ho proposto, > > attuabile, credo, non solo in tempi rapidissimi e a > costi praticamente nulli, visto che già esiste tutto > (laboratori che studiano le pulsar e ricercatori), > > effettivamente confermasse ciò che io penso, > e cioè che l'IMPULSO delle PULSAR si sposta > sulla superficie terrestre AL MASSIMO con > la VELOCITA' LIMITE, > > che senso avrebbe la cosa ? > > Sarebbe una conferma clamorosa del fatto che il moto > evolve a SCATTI, per conto suo, con il TEMPO che dunque > non gioca alcun ruolo effettivo, ma che ha solo una funzione > mediatrice, legata all'impossibilità di conoscere lo SCATTO > elementare del movimento. > > A tutto ciò si può aggiungere che, con il comodo impiego > del tempo, tutto funziona bene fino a quando le velocità in > gioco sono piccole rispetto a quella LIMITE. > > Ma, man mano che le velocità crescono, il necessario effetto > mediazione del TEMPO, finisce per falsare ciò che realmente > avviene nell'ambito del moto, e cioè che la velocità è realmente > legata solo agli SCATTI (ovvero allo SPAZIO), e non anche al > TEMPO. > > Tanto è vero che l'impiego dell'invenzione CONTINUO-TEMPO, non > segnalandocela (come invece fa il DISCRETO), sbaglia in pieno > proprio in corrispondenza della VELOCITA' LIMITE, anzi ci > suggerisce che quest'ultima non deve esistere per niente. > > Ebbene, questo esperimento non farebbe altro che confermare > tutto ciò. > > Il periodo T con cui ruota il "faro" delle PULSAR, e quindi il > TEMPO, cioè, non ha niente a che spartire con il moto dei fotoni > che provenienti dalle PULSAR impattano con la superficie > terrestre alla VELOCITA' LIMITE. > > Tanto è vero che la rapidità con cui avvengono gli impatti, ovvero > la velocità con cui si sposta la "macchia" del "faro" delle PULSAR > sulla superficie terrestre, non ha niente a che spartire con il > periodo T con cui ruota il "faro" stesso. > > Tutto ciò perchè, esattamente come prevede il movimento a SCATTI, > il moto non dipende dal TEMPO, e ciò dato che VELOCITA' e SPAZIO > sono fra loro legati in modo DIRETTO e senza alcun mediazione. > > Ed il fatto che il fenomeno finirebbe, se confermato, per essere > così ben evidente, è solo dovuto alla velocità dei fotoni "sparati" > dal "faro" delle PULSAR, velocità che è, appunto, all'incirca la > velocità limite che la materia può avere nel nostro Universo. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia,it.scienza.matematica Sent: Monday, November 11, 2002 8:33 AM Subject: Re: R: richiesta dati sulle PULSAR > > Giovanni stlambda@tin.it > > ha scritto nel messaggio con ID: > > news:3dcef7d4.2563628@news.interbusiness.it > > Povero Einstein.............. > > Rispetto al problema del FARO ero convinto che ci fosse > una qualche correzione matematica-relativistica con > annessa NON REALE dilatazione del tempo, che > intervenisse per tener conto del fatto che anche per > la "macchia" di luce si impone il vincolo dell'invalicabilità > della VELOCITA' LIMITE. > > Ma riflettendo sulla cosa ci si rende conto che la suddetta > correzione è impossibile, dato che nel problema del FARO > interviene DIRETTAMENTE il tempo, ovvero la rotazione > del FARO stesso. > > Rotazione del FARO, agganciata alla rotazione delle TERRA > (quella che i terrestri chiamano tempo), che, come quest'ultima, > non è una nuova grandezza fisica, ma l'arcinota grandezza fisica > spazio. > > Tempo, ovvero Rotazione del FARO, che essendo coinvolto > in un problema tipicamente DISCRETO, dove cioè tutto > è finito e limitato, diventa NON dilatabile, con ciò rendendo > difatti impossibile la NON REALE correzione > matematica-relativistica. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia,it.scienza.matematica Sent: Monday, November 11, 2002 1:31 PM Subject: Re: R: richiesta dati sulle PULSAR > > Giovanni stlambda@tin.it > > ha scritto nel messaggio con ID: > > news:3dcf97bc.8416802@news > > Quindi la questione della luce che > > si sposterebbe, mediante rotazione, > > lateralmente a velocita' superiore a > > 300.000 Km/s...semplicemente non > > sussiste. > > Peccato che se la superficie della SFERA > è "vicina", e se il FARO gira ad una velocità > inferiore di quella LIMITE, la luce proiettata > (la "macchia" di luce), non solo la vediamo > spostarsi lateralmente, ma addirittura della > stessa "macchia" di luce sono definibili > nunericamente tutti i suoi parametri relativi > al MOTO. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Monday, November 11, 2002 10:52 AM Subject: Re: richiesta dati sulle PULSAR > > Valeria Dal Monte ha scritto nel messaggio con ID: > > news:S0Lz9.15963$8E3.486604@twister2.libero.it > > Io ho fatto una sola domanda, diretta a te. > > Non devi fare domande, ma dimostrare > che lo spot sullo schermo di un oscilloscopio > si muove a una velocità maggiore di quella > luce. > > Giovanni.\ .............che ridere. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Monday, November 11, 2002 11:40 PM Subject: Re: richiesta dati sulle PULSAR > > Valeria Dal Monte scrisse > > nel messaggio con ID: > > news:xKuz9.13746$Zn2.396675@twister1.libero.it > > dovresti aver studiato anche gli oscilloscopi e > > sapere che la traccia sullo schermo di un > > CRT può tranquillamente essere più veloce della luce. > > > Roberto Rosoni aggiunse nel messaggio con ID: > > news:lb4tsuotrj6a1n9s85ari66fr9vh7qnga4@4ax.com > > Non ci avevo mai pensato. > > La traccia di un oscilloscopio da pochi Ghz > > deve già "superare" la velocità della luce. > > > Elio Fabri correttamente scrisse nel messaggio con ID: > > news:3DD004F0.6BAD752F@mclink.it > > La banda passante non c'entra direttamente. > > Per avere una traccia che si sposta a velocita' c, > > occorre una scansione a 33 ps/cm. > > Su 10 cm, frequenza di dente di sega di 3 GHz. > > Esistono oscilloscopi cosi' ? > > > Valeria Dal Monte rispose nel messaggio con ID: > > news:70Vz9.18541$8E3.546613@twister2.libero.it > > Che io sappia non esistono oscilloscopi > > commerciali analogici non-sampling con > > una tale velocità di sweep. > > Ma se tu visualizzi un segnale sinusoidale a > > 2 GHz con la massima ampiezza (8 cm), la > > velocità della traccia ha già superato c di > > parecchio, indipendentemente dallo sweep. > > Oppure basta anche un segnale a 500 MHz e > > regolare l'amplificatore verticale a 4 volte > > l'ampiezza che sarebbe necessaria per vedere > > l'onda intera. > > Oscilloscopi analogici che possano farlo ce ne > > sono ancora in circolazione, per esempio > > il Tek 7104. > > Ah ah ah ........e tu saresti quella che scrisse: > > "Acida non credo, solo nauseata a vedere > dilagare l'ignoranza e l'incompetenza ovunque" > > Giovanni.\ ........vogliono dare lezioni agli altri > quando in realtà dimostrano di avere le capacità > di ragionamento proprie di un sasso. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Tuesday, November 12, 2002 5:11 PM Subject: Re: richiesta dati sulle PULSAR > > Valeria Dal Monte ha scritto nel messaggio con ID: > > news:am8A9.21049$8E3.615690@twister2.libero.it > > la velocità con cui il fascio di elettroni disegna > > la traccia sullo schermo è sempre la stessa, > > sia per un evento singolo che ripetitivo, e niente > > vieta che possa essere maggiore di c. > > Ah ah ah ........potreste scrivere un bell'articolo > tu e Roberto Rosoni dal TITOLO: > > "Allungare una collana senza aggiungere nuove perle" > > e SOTTOTITOLO: > > "Data una collana lunga 10 perle (10 elettroni), abbiamo > trovato il sistema di allungarla quanto si vuole, rimanendo > ugualmente inchiodato a 10 il numero di perle (di elettroni), > e senza aggiungere anelli fra una perla e l'altra". > > Ah ah ah .................... > > Giovanni.\ .........che ridere ! ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza,it.scienza.astronomia Sent: Tuesday, November 12, 2002 7:38 PM Subject: Re: richiesta dati sulle PULSAR > > > io stesso giofra giofra@freemail.it > > > ho scritto nel messaggio con ID: > > > news:TL9A9.21398$8E3.621925@twister2.libero.it > > > Ah ah ah ........potreste scrivere un bell'articolo > > > tu e Roberto Rosoni dal TITOLO: > > > "Allungare una collana senza aggiungere nuove perle" > > > e SOTTOTITOLO: > > > "Data una collana lunga 10 perle (10 elettroni), abbiamo > > > trovato il sistema di allungarla quanto si vuole, rimanendo > > > ugualmente inchiodato a 10 il numero di perle (di elettroni), > > > e senza aggiungere anelli fra una perla e l'altra". > > > Roberto Rosoni ha risposto nel messaggio con ID: > > news:0hg2tu8i8nqpn95jaadku9a9p4a0nlh769@4ax.com > > Mentre tu i fotoni del tuo faro rotante > > li hai incollati uno all'altro, vero ? > > Non lo dico io, ma lo dicono praticamente > tutti, ovvero sia i sostenitori del CONTINUO > e sia quelli del DISCRETO. > > Tutti, tranne naturalmente tu e quell'altra > intelligentona di Valeria Dal Monte.....che > "bella figura" che avete fatto tutte e due ! > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Sunday, November 17, 2002 5:40 PM Subject: Re: è on-line la scorcentante sintesi del dibattito col FARO. > > Elio Fabri scrisse nel messaggio con ID: > > 3DD004F0.6BAD752F@mclink.it > > La banda passante non c'entra direttamente. > > Per avere una traccia che si sposta a velocita' c, > > occorre una scansione a 33 ps/cm. > > Su 10 cm, frequenza di dente di sega di 3 GHz. > > Esistono oscilloscopi cosi' ? > > > Roberto Rosoni rispose nel messaggio con ID: > > news:lec0tuklk1dg80q6mfk9cmfn79kqhts9ar@4ax.com > > Ehm, non mi riferivo solo alla base dei tempi in x, > > ma alla velocità della traccia con segnale in y: > > oscilloscopi analogici da 1Ghz ci sono > > (anche se il digitale ha ormai rimpiazzato tutto). > > Se calcoli la "velocità" di traccia di una sinusoide > > con picco-picco su 8 cm verticali, con 200 ps/cm > > orizzontali, mi sa che siamo già a warp-2. > > > io stesso giofra@freemail.it > > ho fatto osservare nel messaggio con ID: > > news:maKB9.40548$8E3.1191009@twister2.libero.it > > Ah ah ah ........potresti scrivere un bell'articolo dal > > TITOLO: > > "Allungare una collana senza aggiungere nuove perle" > > e SOTTOTITOLO: > > "Data una collana lunga 10 perle (10 elettroni), ho > > trovato il sistema di allungarla quanto si vuole, rimanendo > > ugualmente inchiodato a 10 il numero di perle (di elettroni), > > e senza aggiungere anelli fra una perla e l'altra". > > > G. Paolo ha chiesto nel messaggio con ID: > > news:ar8fd0$npm$1@news.planet.it > > e....se gli anelli si allungano ? > > Allontanando le perle/elettroni cosa > > succede ? > > Succede che si riproduce qualcosa che > non ha niente a che vedere con il problema > del FARO e con l'esperimento che ho proposto. > > Perchè una "collana" con dei buchi fra i fotoni, > equivarrebbe ad un FARO che non solo ruota, > ma che ritmicamente si accende e si spegne. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Sunday, November 17, 2002 6:36 PM Subject: Re: è on-line la scorcentante sintesi del dibattito col FARO. > > Roberto Rosoni ha scritto nel messaggio con ID: > > news:f9jftugtqs5v0jml9hojfcbhhopfrm0bds@4ax.com > > Un faro invia una serie di fotoni in maniera non > > dissimile al cannone a deflessione elettrostatica > > di un oscilloscopio analogico. > > Nel problema del FARO, il FARO non descrive > una sinusoide. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Sunday, November 17, 2002 7:13 PM Subject: Re: è on-line la scorcentante sintesi del dibattito col FARO. > > Roberto Rosoni ha scritto nel messaggio con ID: > > news:i8mftu01v1mq7vabe769urs5no4227o2pu@4ax.com > > se mettessimo sul tuo faro una camma > > che fa oscillare con moto armonico verticale > > il raggio, mi dici cosa cambierebbe ? > > Otterresti una macchia di luce sul > muro che, a volerla riprodurla su uno schermo > di un oscilloscopio, si può fare solo con una > "collana" con dei "buchi" che separano un > elettrone da quello più vicino. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Sunday, November 17, 2002 7:54 PM Subject: Re: è on-line la scorcentante sintesi del dibattito col FARO. > > Roberto Rosoni ha scritto nel messaggio con ID: > > news:fmnftuoigse14j980c123npdlhfk0o275k@4ax.com > > anche i fotoni sul tuo lontano muro sono > > intervallati da " buchi", sia che traccino > > una linea , sia che traccino una sinusoide. > > I fotoni sparati senza interruzione > dal FARO, sono separati fra di loro dalla > distanza di Planck, e i nostri strumenti > e i nostri occhi, li rilevano procedere (i fotoni) > senza interrompersi. > > Se fra due fotoni consecutivi sparati dal FARO > la distanza che li separa è SUPERIORE alla distanza > di Planck, vuol dire che il FARO è stato spento. > > Gli elettroni possono al massimo procedere alla > VELOCITA' LIMITE, e se gli elettroni di un raggio > elettronico sparati alla VELOCITA' LIMITE li metti > in fila per formare una collana di 10 centimetri > > (e che è esattamente quello che siamo obbligati a > fare con un oscilloscopio) > > il loro numero è esattamente X elettroni. > > Se adesso vuoi formare una collana di elettroni con > lo scopo di ottenere sullo schermo dell'oscilloscopio, > una sinusoide lunga 15 centimetri, essendo sempre > X al massimo il numero di elettroni, la sinusoide puoi > solo ottenerla con dei "buchi" che separano un elettrone > dall'altro. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Thursday, November 14, 2002 8:42 AM Subject: è on-line la scorcentante sintesi del dibattito col FARO. > E' on-line una nuova incredibile pagina web > nel sito dentro il sito dal > TITOLO: "Da Ultimus a Einstein" > > e cioè il paragrafo 11 dal TITOLO: > 11) L'esperimento che potrebbe confermare che > la nostra Realtà Fisica è solo discreta > > e SOMMARIO: > Anche nell'ambito del discreto è possibile dar corpo > ad un efficiente sistema di identificazione numerica > delle velocità. > > Non solo, ma è solo ricorrendo al discreto che si riesce > a venir fuori da una sconcertante contraddizione nell'ambito > della Fisica finora sfuggita. > > Contraddizione che sciolta, mi ha consentito di ideare > un semplice, economico e rapido esperimento, che > potrebbe confermare se effettivamente la nostra Realtà > Fisica è solo ed esclusivamente discreta. > > Il suddetto paragrafo 11 è fruibile a partire dalla pagina con url: > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daundici.htm > > A seguire verranno aggiunti i paragrafi: > > - sull'ANNICHILAZIONE del MOTO e della GRAVITA' > a causa della dilatazione del tempo > > - sul MOVIMENTO a SCATTI > > - sulla TEORIA delle PSEUDO-UNITA' > > - sui RIFERIMENTI INERZIALI > e così via. > > Giovanni. > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Monday, November 11, 2002 5:14 PM Subject: Re: Crittografia e sicurezza - quali siti ? > > Gabriele 'LightKnight' Stilli > > LightKnight@camelot.it.invalid > > ha scritto nel messaggio con ID: > > news:slrnasvjv9.156.LightKnight@camelot.it.invalid > > http://www.cacr.math.uwaterloo.ca/hac/ > > praticamente un'enciclopedia sull'argomento. > > Io ci sto facendo la tesina (in matematica) > > sui protocolli di identificazione a conoscenza > > zero (cap. 10). > > Dal 6° giorno di settembre dell'A.D. 2000 > sulla pagina con url: > http://members.xoom.virgilio.it/fraternogio/10.htm > io stesso ho ideato e scritto: > > n.b.: CCP = crittografia a chiave pubblica > ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ > L'accesso riservato ad una risorsa avviene > attualmente, non impiegando la crittografia a > chiave pubblica, ed in pratica rivelando la chiave, > che prende il nome di password, al custode > della risorsa, che è poi una persona o un software. > > Con la CCP ciò non occorre. > > Grazie al protocollo a conoscenza zero, > Bob riesce a dimostrare la propria identità > senza rivelare la sua chiave privata. > > Vediamo come funziona. > > Il custode della risorsa genera una frase che > critta con la chiave pubblica di Bob, e chiede > al Signor X di rispedirgli la frase decrittata. > > Se la frase che il custode riceve, coincide con > quella che ha trasmesso in precedenza, vuol > allora dire che il Signor X è effettivamente Bob. > ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Sunday, November 03, 2002 AM Subject: richiesta dettagli sull'esperimento delle 2 fenditure. > Ritengo molto probabile un'interpretazione > dell'esperimento delle due fenditure con > gli elettroni nell'ambiro del DISCRETO. > > Qualcuno potrebbe inviare un messaggio > o segnalare (anche in inglese) una pagina > web in cui il suddetto esperimento sia > illustrato nei MINIMI DETTAGLI ? > > Grazie, Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Tuesday, November 05, 2002 2:31 PM Subject: Re: richiesta dettagli sull'esperimento delle 2 fenditure. > > luciano buggio ha scritto nel messaggio con ID: > > news:aq8d1s$66p$1@news.newsland.it > > Forse potresti indicare i dettagli che ti > > interessa conoscere: > > presumendo che tu sia interesato all'esperimento > > coi singoli fotoni, ti interessa il livello dell'emettitore, > > quello del ricevitore, il funzionamento dei > > fotomoltiplicatori, e quali aspetti in particolare ? > > Se precisi posso provare a risponderti. > > Ho trovato da solo molto materiale da leggere > dal momento in cui mandai questo messaggio, > e lo sto esaminando per vedere se sia possibile > interpretare tutti gli esperimenti sulle particelle > > (che portano a pensare alla doppia natura delle > suddette: ondulatoria e corpuscolare), > > solo ed unicamente dal punto di vista del DISCRETO, > e quindi in modo che emerga solo la loro natura > corpuscolare. > > Ma l'impresa è veramente ardua visto che ogni argomento > riconduce ad andare sempre più indietro. > > Proprio poco fa ho infatti finito di leggere delle cose > sull'effetto fotoelettrico di Einstein. > > Quello che ho in mente è di sfruttare un'idea che > mi è venuta pensando alle onde del MARE. > > E cioè che ciò che si propaga grazie alle onde del > MARE sono solo delle PROPRIETA' del MARE > stesso e null'altro. > > Se ti interessa, non ho alcun problema ad aggiungere > altro ancora a quello che ti ho appena detto. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Tuesday, November 05, 2002 9:23 PM Subject: Re: richiesta dettagli sull'esperimento delle 2 fenditure. > > Luciano Buggio ha scritto nel messaggio con ID: > > news:f62075e581c52a2da7b00b6a5d561ece.9459@mygate.mailgate.org > > ma se vuoi un aiuto sulla fenomenologia, > > per quanto ne so.. > > Considera di fare l'esperimento delle due fenditure > in una vasca piena d'acqua, ed invece di sparare > 1 fotone, di sparare, da una SORGENTE Y > di bolle d'acqua, 1 BOLLA D'ACQUA X. > > Immagina che la BOLLA D'ACQUA X colpisca al > centro, dal lato della SORGENTE Y, il diaframma, > ed esattamente fra le 2 fenditure. > > Ebbene, sebbene la BOLLA D'ACQUA X non > oltrepassa il diaframma con le 2 fenditure, siccome > la BOLLA D'ACQUA X stessa genera delle onde, > queste ultime attraverseranno le 2 fenditure del > diaframma. > > Onde che andranno a interferire su di un rivelatore > posto appunto al di là del diaframma con le 2 fenditure. > > Secondo te è possibile interpretare l'esperimento delle 2 fenditure > con la LUCE e gli ELETTRONI nello stesso identico modo ? > > Io intuisco di si, ma per esserne certi occorre capire bene > come sono stati condotti gli esperimenti, in relazione per > esempio a ciò che attiene ai diaframmi, alle fenditure, ai > rivelatori dello schermo, e così via. > > Fammi sapere, credo di poter aggiungere ancora dell'altro. > > Giovanni. ----- Original Message ----- From: giofra giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza Sent: Monday, November 18, 2002 8:31 AM Subject: Re: richiesta dettagli sull'esperimento delle 2 fenditure. > > Massimiliano Malgieri ha scritto nel messaggio con ID: > > news:B5ZB9.4581$x8.39503@tornado.fastwebnet.it > > Guarda questo: > > http://www-2.cs.cmu.edu/~lafferty/QF/ > > Non dimenticare di schiacciare "Zoom out" > > altrimenti potresti non capire il significato. > > E' una simulazione dell'esperimento delle > > due fenditure secondo la meccanica stocastica > > di Nelson, che e' una teoria abbastanza simile a > > quella di Bohm ma in cui compare un rumore > > stocastico (di un certo tipo, che la rende non locale) > > anziche' un'equazione di guida deterministica > > come in Bohm. > > Entrambe queste teorie non hanno problemi finche' > > si rimane nella meccanica quantistica non relativistica. > > Ed entrambe si possono considerare teorie in cui > > esistono (nel senso forte di esistere, cioe' esistono > > materialmente, non come enti matematici) solo le > > particelle. > > Ritengo quello che hai segnalato, una simulazione > realistica dell'esperimento delle due fenditure. > > Il fatto che la teoria su cui si basa la suddetta > simulazione NON presenta problemi, ma solo finchè > si rimane nell'ambito della meccanica quantistica > NON relativistica, non la penalizza, ANZI. > > Per leggere cosa penso della teoria einsteniana vai > sulla pagina con url: > http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/dadieci.htm > > Fra l'altro da venerdi 25° giorno di ottobre 2002 si può leggere: > > ======================================== > Ma a questo punto sorge spontanea la domanda: > > se così stanno veramente le cose, come è possibile che i > fenomeni in cui sono coinvolte le particelle instabili sono > in buon accordo con la teoria della dilatazione del tempo ? > > La risposta è abbastanza semplice: > > con la teoria della dilatazione del tempo, quello che in sostanza > abbiamo fatto, è ignorare il chiaro segnale che la natura ci ha > lanciato, e dando il massimo del credito possibile all'accoppiata > continuo-tempo, per evitare la madornale mancata segnalazione, > da parte di questi ultimi, dell'esistenza di una velocità limite, > per far tornare i conti siamo stati costretti a dilatare gli > intervalli di tempo, e secondo una modalità che in progressione > tende ad assecondare abbastanza bene ciò che la natura fa con il > movimento a scatti. > > Peccato però che ciò ci induce a dire l'assurdo: > > più la particella instabile X è veloce, più accentuato è l'effetto > della dilatazione del tempo, e quindi più grande è lo spazio che > effettivamente percorre > > invece di dire la cosa molto più semplice: > > più la particella instabile X è veloce, più di conseguenza è grande > lo spazio che effettivamente percorre, e ciò visto che aumentano > sempre di più il numero di scatti elementari. > ======================================== > > Giovanni