Località | Prov. |
Contrada | Data |
T.U. |
Satelliti |
||
Bisceglie | BA |
Lama dell'Aglio | 26-giu-05 |
10.57 |
8+1 |
||
Oggetto: | Dolmen Frisari, tipo C | ||||||
Per informazioni sulla tipologia di riferimento cliccare QUI | |||||||
Latitudine N | Longitudine
E |
EPE | Datazione | almm |
h.z. |
Azimut |
|
41° 10,814 | 16° 30,587 | 5 |
incerta | 117 |
~3 |
280°
(100°) |
|
41° 10' 48,84" | 16° 30' 35.22" | ||||||
|
|||||||
L'azimut
per i dolmen è valutato dall'esterno verso l'interno (F>D),
fra parentesi l'inverso |
|||||||
Acqua: nessuna
evidenza di sorgenti naturali attive nelle immediate vicinanze, |
|||||||
ma è possibile che la Lama sia un paleoalveo torrentizio. | |||||||
Tipologia: | Dolmen
di tipo C |
||||||
Cultura: |
Megalitica (tardo Appenninica?) | ||||||
Dati della struttura: | Presenti: | ||||||
Lunghezza
del dromos |
non rilevabile | Franco Ruggieri | FISA-UAN | ||||
Larghezza
del dromos |
non rilevabile | Rita Napolitano | UAN | ||||
Dimensioni
della tavola |
non identificata | Maria Figini | * | ||||
Altezza
della cella |
3 m | ||||||
Dimensioni
della cella |
2 m., largh. | ||||||
Lunghezza totale | 4 m. circa | ||||||
Profondità
media humus |
non rilevabile | ||||||
Note: | |||||||
Si
raggiunge percorrendo via Ruvo per qualche chilometro e seguendo la segnaletica
che conduce agevolmente al dolmen.
E' sito in contrada Lama d'Aglio in un terreno in cui sorge la masseria
Frisari. Fu oggetto di sommaria
indagine da parte del Gervasio, nel 1909, all'epoca delle esplorazioni
degli altri due monumenti. Già allora
si presentava semidistrutto a causa del tempo ma anche della mano dell'uomo. Era
privo di copertura, definito da tre lastroni appena affioranti, con apertura
rivolta ad Est. |
|||||||
Nel
1990, da parte della Soprintendenza Archeologica della Puglia, si è intrapreso
un progetto di recupero del dolmen Frisari.
In quell'occasione fu messa in luce la parte residua della struttura che
in origine doveva essere inglobata in un tumulo di pietrame sciolto. Esso
è inserito in una sorta di basolato
a lastroni più regolari, che poggiano sulla piattaforma calcarea di base.
Il tumulo era a pianta ellittica, con uno sviluppo di circa 8 metri di
larghezza in senso Nord-Sud. All'interno
del tumulo si apre una cella larga m 2 e lunga m 3. Due grandi lastroni
squadrati, riversi all'interno della
galleria, ne facevano sicuramente parte in origine, ipotizzando quindi
uno sviluppo per complessivi 4 metri.
All'interno della cella è stato recuperato parte di un cranio appartenente ad un individuo adulto e alcuni
resti ossei umani non in connessione, insieme ad uno strumento
in osso a doppia punta, forse un amo. Nella galleria furono rinvenute,
inoltre, una ciotola ed una tazza
di piccole dimensioni. |
|||||||
fonte: |
http://www.bisceglieonline.net/proloco.cgi?key=dolmen.html | Le immagini contrassegnate con (*) possono essere ingrandite |
Ciò
che resta del dolmen Frisari
[foto UAN] |
(*) |
|
Altre immagini su: http://lnx.unioneastrofilinapoletani.it/galleriaUAN/main.php?g2_itemId=4824
(DSC 0647, DSC 0649) |
||