Località | Prov. | Contrada | data |
TU |
Satelliti | ||
Bisceglie | BA | Lama Santa Croce | 12/06/2005 |
12.28 |
8+1 |
||
Oggetto: | Dolmen Chianca, Tipo A - C | ||||||
Per informazioni sulla tipologia di riferimento cliccare QUI | |||||||
Latitudine N | Longitudine E | EPE | Datazione | hlmm. |
h.z. |
azimut magnetico F>D | |
41° 11,647 | 16° 29,245 | 4 | Incerta | 110 |
~ 3 |
292° (112°) | |
41° 11' 38,82" | 16° 29' 14,7 | ||||||
L'azimut
per i dolmen è valutato dall'esterno verso l'interno (F>D),
fra parentesi l'inverso |
|||||||
Acqua: nessuna
evidenza di sorgenti naturali attive nelle immediate vicinanze. |
|||||||
Tipologia: | Dolmen di tipo A-C | ||||||
Cultura: | Megalitica (tardo Appenninica?) | ||||||
Dati della
struttura: |
Presenti: | ||||||
Lunghezza del
dromos |
7,50 m. | Franco Ruggieri | UAN-FISA | ||||
Larghezza del
dromos |
n.r. | Rita Napolitano | UAN | ||||
Dimensioni
della tavola |
170 x 205 cm. | Massimo Caroelli | UAN-FISA | ||||
Altezza della
cella |
180 cm. | Annalisa Virgili | FISA | ||||
Dimensioni della cella |
2,00 x 1,60 m. | Patrizia Ventola | UAN | ||||
Lunghezza totale | 10 m. | ||||||
Profondità
media humus |
40 cm. | ||||||
Note: | |||||||
Nessuna evidenza di sorgenti naturali nelle immediate vicinanze. Il dolmen sorge però in prossimità della Lamia Santa Croce che è probabilmente un paleo-alveo fluviale. | |||||||
Scoperto
e studiato alla fine del primo decennio del XX secolo, il dolmen fu attribuito
all'Età del Bronzo (XX-XIX sec. a.C.) sulla base dei reperti di
cultura materiale rinvenuti al suo interno. Questi sono ora conservati
presso il Museo Archeologico di Bari. La cella è alta m. 1,80 ed
il dromos misura m. 7,50 per un totale di m. 10 circa di lunghezza. Il
fondo roccioso si trova a circa 40 cm. di profondità sotto il piano
di calpestìo. Il materiale usato è costituito da lastre
di calcare locali. All'interno furono trovate tracce di una decina di
deposizioni e vario materiale: fittile, in bronzo e in selce. Al centro
della cella, la stratificazione di una quindicina di focolari, probabilmente
rituali. Nella cella furono individuati i resti alcune sepolture, in parte
già sconvolte, sovrapposte su due livelli diversi, cioè
senza rimozione delle precedenti inumazioni. Anche nel dromos o corridoio,
in un'area ritenuta intatta, vennero in luce tre deposizioni umane Sempre
nel corridoio fu ritrovato un focolare con ossa combuste di animali, tra
cui furono riconosciuti però alcuni resti craniali umani. |
|||||||
Fonte: Progetto Mirabilia | |||||||
Le
foto contrassegnate con un asterisco (*)
possono essere ingrandite.
|
Il
dolmen di Bisceglie, da varie angolazioni |
||
Ecco (qui sotto
a sinistra) i risultati del goffo tentativo, effettuato a nome della
Comunità di Giurdignano, di "restaurare" il dolmen Chianca.
E' stato "modernizzato" snaturandone completamente il fascino
campestre e la scaralità del luogo. Chissà quale mano ha
armato di piccone la Nemesi per distruggere, pur serbandone a mònito
la triste memoria, la targa che avrebbe dovuto eternare i nomi dei responsabili
di questo scempio. |
||
Vista frontale | ||
Rivincita della natura sulla stupidità umana | Un "pagghiaro", antenato dei trulli, nei dintorni. (*) | Olivo plurisecolare, nei dintorni. (*) |