Ha scritto Tabucchi che la visione delle Tentazioni di S Antonio vale da sola un viaggio a Lisbona. L'affermazione è vera. Lisbona però offre altro. Non si abbia la presunzione di afferrarne il senso, di riuscire a "dominarla". Lisbona ha mille volti, ognuno dei quali ammaliante e sfuggente.A Lisbona si trova un po' di Parigi, un po' di Londra, qualcosa d'Africa e d'Oriente e qualcosa di Sicilia. Io un peezzo di Sicilia "araba" l'ho trovata nel quartiere popolare dell'Alfama.
A Lisbona ognuno troverà il suo quartiere ideale: c'è chi preferisce il Bairro Alto con le case del fado e l'allegria notturna, chi O Chiado, il quartire elegante e intellettuale con i caffé liberty, chi la folla variopinta della Baixa e del Rossio, chi infine il Castelo di Sao Giorge e il quartiere popolare dell'Alfama pieno di mercatini e di ristorantini. E c'è chi infine con il tram 28 la percorrerà da cima a fondo.
Nessun quartiere però domina sull'altro perché è diffcile tracciare in questa città una linea di confine etnico, sociale e culturale. "A Lisbona si arriva dopo aver attraversato tutta l'Europa" e il Tago ci dice che oltre c'è l'Oceano.